Petano

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La formula di struttura del petano.
« Il petano è una sostanza altamente inquinante prodotta dall'uomo. Non possiamo permettere che l'ambiente venga asfissiato dalle emanazioni di questo veleno. Abbiamo in studio un apposito decreto legge per impedirne ulteriormente l'emissione. E aumenteremo le tasse. »
(Alfonso Pecoraro Scanio sulla pericolosità del petano)
« Il petano ti dà una mano! »
(Pubblicità progresso)
« Senti del petano? Scappa prima che sia troppo tardi! »
(Pubblicità progresso)
« Meglio un rutto oggi, che il petano domani! »
(Famoso proverbio)

Il petano è un idrocarburo ramificato culifatico, altamente tossico, inquinante, appartenente alla famiglia degli alcani di formula bruta C48H98. (nota: inizialmente si pensava che la composizione molecolare del petano fosse di 4 atomi di idrogeno e 1 atomo di petonio, in legame covalente PeH4). Il petano è quasi sempre associato a grandi quantità di stronzio. Si produce naturalmente attraverso la fermentazione di sostanze organiche che vengono trasformate nell'apparato digerente umano, come i fagioli borlotti con la cotica di maiale, crauti, cavolfiore, caponata, peperoni, hamburger, birra e salsicce, ecc. Viene emesso spontaneamente e senza preavviso dallo sfintere anale anche in grosse quantità.

Proprietà chimico-fisiche

Divieto di emissione di petano. Le regole esistono per essere rispettate, ricordatelo.

Malgrado l'alto peso molecolare (circa 682 dalton) il petano, a temperatura e pressione normali, è un gas altamente volatile. È chimicamente inerte, sebbene una sola molecola sia capace di stimolare contemporaneamente un gran numero di chemiocettori olfattivi (con un coefficiente di 6,9 · 104). Il petano presenta un punto di infiammabilità TI molto basso (compreso fra 0°C e 25°C), che ne rende particolarmente pericolosa la manipolazione in presenza di qualunque tipo di agitazione termica, sia pure minima. Sono stati osservati numerosi casi di innesco sponteneo di miscele aria-petano (esplosive se in rapporto a/p superiore a 1030/1), circa quintordici ppb). E' attualmente in corso uno studio di fattibilità per sostituire il detonatore nucleare di una bomba all'idrogeno (che ricordiamo è sostanzialmente una bomba atomica) con un dispositivo a innesco coerente di petano. Una simile soluzione violerebbe comunque gli accordi di non proliferazione di armi di moffazione di massa, vietate dalla convenzione di Ginevra.

Proprietà tossiche

Il petano è particolarmente tossico per gli organismi viventi, a parte gli schizomiceti. Può condurre a morte per asfissia le cavie sottoposte a respirazione forzata di minime concentrazioni di petano. La DL50 è stimata a circa 0,314 mg/kg di peso corporeo. Il potenziale rischio di avvelenamento da petano è tuttavia controllabile, purché ci si accorga in tempo dell'emissione del gas: segni inequivocabili sono brevi detonazioni ritmate seguite da capogiro, nausea, crisi epilettiche e insufficienza respiratoria. In locali indadeguatamente areati, data la sua alta densità media, il petano tende a stratificarsi preferibilmente ad altezza uomo, specie in prossimità di lampade a petrolio, stufe a legna e fornelli da cucina. Particolarmente pericolosi per l'uomo sono l'emissione e l'accumulo di petano durante il sonno: lo stato di ipnosi, l'ipoventilazione e l'immobilità favoriscono le condizioni di morte per petano. È per questo consigliabile dormire all'aperto, sul tetto, sopra un albero o in una pista da ballo.

Impiego industriale

Esperimento su piattaforma petanifera.

Data la sua non sfruttabilità industriale a causa della produzione spontanea ma imprevedibile, a tutt'oggi non è possibile immagazzinare il petano in maniera efficiente. Tutti possono comprendere quanto l'installazione di un petanodotto potrebbe risultare vantaggiosa per qualunque nazione civilizzata: si otterrebbero in un solo momento il risparmio energetico e l'eliminazione della puzza. Tuttavia, sono già stati brevettati alcuni dispositivi capaci di raccogliere, isolare e purificare il petano, che potrebbe sostituire i derivati del petrolio come comburente per motori a scoppio (motore a petano). Sono stati svolti numerosi esperimenti segreti nei laboratori per l'energia pulita presso l'Area 51, sebbene non sia stato pubblicato alcun risultato ufficiale. C'è da supporre che il coinvolgimento di una qualche potenza straniera, presumibilmente extraterrestre. Sono stati realizzati, inoltre, diversi progetti per la costruzione di armi di distruzione di massa sfruttando il petano come generatore di emissioni radioattive. I risultati sono sorprendentemente ottimistici, tant'è che si sta abbandonando lo studio delle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio per la realizzazione di compressori ad alta efficienza del petano.

Le flotte aeree Luftpansa (già Loffthansa) e ARIA (già Aero-prot) adottano per i propri mezzi un sistema di propulsione petogenerativo, ideato da Mr. Lacoste. La NASA sta ricercando un alimento leggero che favorisca la produzione di petano, in modo da alimentare gli astronauti e nello stesso tempo produrre il propellente per i razzi.

Impiego individuale

Sebbene non sia stato ancora possibile immettere sul mercato il motore a petano, è tuttavia possibile utilizzarlo individualmente come mezzo di locomozione alternativo ed ecologico, mediante la tecnica del motore a reazione. Il petano può anche essere usato come riscaldamento per piccoli ambienti, ma data la sua estrema infiammabilità se ne sconsiglia l'uso, sopratutto se si soffre di emorroidi.

Tecniche moderne di produzione

Recentemente si è scoperto che abbinando Merdalax con dosi massive di Actimerd e/o di Merdivia da ingurgitare la mattina presto a digiuno si possono ottenere notevoli quantità di petano che possono essere estratte successivamente dal composto diarroico ottenuto e opportunamente raccolto in taniche da 25 litri. È allo studio un procedimento industriale denominato "frullacca" per riuscire con una centrifuga saniprot a separare la parte dura (acca) dal petano (cit: G.P.L. Gas Petano Liquido)

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