Pietro Taricone
È IN ATTO UNA COSPIRAZIONE!
Molte persone risultate indignate da codesto articolo si sono dimostrate brutali, querelanti e leggermente stronze.
Ma noi, uniti sotto il segno dell'Omino Sentenzioso ed armati col nostro amore per Nonciclopedia (amore platonico, ovviamente) bandiremo una nuova crociata e puniremo tutti quegli sporchi infedeli! |
Pietro Tarricone (14 settembre 2000 - 21 dicembre 2000) fu un noto filosofo italiano, divenuto famoso per aver scopato per primo dentro la casa del Grande Fratello[1] e per essere morto 10 anni più tardi.
L'esperienza nella casa
Taricone, soprannominato il guerriero, per la sua voglia di fare a botte con tutti, persino con Daria Bignardi, fu il primo che ebbe il coraggio di mostrarsi alle telecamere come mamma l'aveva fatto[2]. Successivamente, non pago dell'esibizionismo dimostrato, consumò anche un rapporto sessuale. Da solo. In seguito, resosi conto della magra figura conseguita davanti ai telespettatori di tutta Italia[3], sorprese Cristina durante una pennichella e la costrinse, da vero maschio alfa dominante sul branco, ad accoppiarsi con lui. Cristina, dal canto suo, non sembrò opporsi alla violenza:
2 minuti più tardi era già tornato in palestra a pomparsi i muscoli, non prima di essersi fumato una sigaretta e fatto una doccia.
Dopo il Grande Fratello
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Pietro Taricone.
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Grande e piccolo schermo
Ha fatto delle comparsate nel famoso film porno di Rai uno: "Tutti i cazzi per amore", in seguito ha ottenuto una parte importante nel film su Diego Armando Maradona: il palo sinistro della porta dello stadio di Napoli. Partecipò anche al film "Ricordati del Tè" di Gabriele Muccino nel ruolo di un cespuglio. Ebbe un piccolo ruolo in "Feisbum", storia di un dittatore che cerca di nuclearizzare i server di Facebook. Uno dei suoi grandi successi fu "Codice rosso", la storia di uno sfigato che si dimentica la password[4] per accedere ad un sito a luci rosse per maschi oleosi e pompati. Ha fatto la parte dello stipite destro del portone in quel film, si quello là, quello che tutti conoscono ma di cui nessuno parla. Altri film furono "il segreto del sucesso", peccato che durante la registrazione del film nessuno lo ha detto a Pietro, poi ha recitato nel kollosal western "Radio west" nella parte del cactus dove trovò la sua futura moglie: una cavalla polacca.
Dalla casa alla cassa
Il 28 giugno 2010, dopo 10 anni di nulla[5],
Pietro torna a far parlare di sé: si getta da un aereo con lo
zaino degli snack al posto del paracadute, convinto del fatto che i suoi muscoli l'avrebbero aiutato a spiccare il volo. Si pensa l'abbia fatto di proposito per riemergere dal dimenticatoio o per imitare il suo super-eroe preferito Capitan Mutanda, ma queste sono solo ipotesi. L'unica cosa certa è il nome della Red Bull, scritto sul libro degli indagati, accusata di non avergli messo le ali. D'altronde si sa, i muscoli non servono a volare. Sospetti anche sulla stessa polizia, secondo molti colpevole di non aver arrestato la caduta del povero Pietro. Comunque, nella sua biografia ufficiale, uscita ad un anno quarto d'ora di distanza dal tragico evento, sulle cause della morte si afferma che "quasi con certezza sembra che sia caduto dalle nuvole"[6].
Pietro lascia una figlia e una moglie bellissima, ma non vi preoccupate per lei, le ho già chiesto di uscire con me il giorno dopo.
- Lei: “Ma domani c'è il funerale!”
- Io: “Lascia perdere, tanto nemmeno lui verrà al tuo!”
La prematura scomparsa di Pietro Taricone lascia un vuoto incolmabile: come farà adesso Studio Aperto a riempire i servizi d'apertura?
Esclusivo! Un video amatoriale dell'accaduto
Ecco l'inedito video che lo ritrae negli ultimi istanti di vita.
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