Plutone
Plutone, oltre a essere fratello di Platone e Plutino, è il cane di Topolone ed è fratello di Pluto, il cane di Pippo Tanto. È un cane arancione, immorale e immortale. La sua sagoma, con le quattro zampe motrici e i due peni poggianti, compare nel logo di una nota compagnia petrolifera italiana.
La fama di Plutone è tale che gli è stata dedicata una stella orbitante intorno alla Terra. Dato che la terra è piatta, la stella orbitante Plutone è visibile solo durante i solstizi di primavera degli anni bisestili. Alcuni intellettualoidi radical-chic armati di cannolicchio (un tubo per vedere lontano, inventato a Napoli) sostengono teorie astronomiche differenti (non riportate perché non enciclopediche).
Plutone compie la sua orbita intorno alla Terra in quattro unità spaziali lorde, e collide periodicamente con Mars e Nessuno. Quando collide con Nessuno non succede niente, infatti Nessuno può collidere con Plutone. Quando collide con Mars piove il caramello. Per questo motivo l'obesità sta diventando una malattia sociale.
Plutone si consumerà in 17 anni e poi imploderà trasformandosi in una nana bianca. Allora il cane omonimo godrà di un riflusso energetico indotto e succederanno cose inenarrabili (solo Francesco Cossiga le sa).
Storia di Plutone
La nascita e lo scandalo
Prima ancora della sua scoperta, gli astronomi sospettavano la presenza di un elemento di disturbo nel concerto interplanetario: in particolare, Marcella Hack (la sorella bella della più nota Margherita), osservò che Nettuno ed Urano non seguivano l'orbita che lei aveva previsto, in base a calcoli matematico-fisici-astronomici (che non proponiamo perché sono andati bruciati proprio or ora...). Invece di ammettere di aver commesso qualche erroruccio di calcolo, pensò bene di postulare l'esistenza di un altro corpo, e di imputarlo immediatamente per molestie verso gli altri pianeti. Essendo dunque fittizio, piccolo e con la fedina penale sporca, parve chiaro che fino ad allora era sempre appartenuto a Silvio Berlusconi, ma nel 274 d.C., lo regalò (insieme a Marte) ad Arancione, il nipotino di Apelle, per ringraziare lo zio della palla di pelle di pollo che gli avevano regalato.
"È troppo piccolo!"
Dopo aver fotografato, esaminato, interrogato e torturato il "pianeta", però, si osservò che in effetti era troppo piccolo per commettere una tale perturbazione nei confronti di due pianeti grossi, in proporzione, quanto il campo da calcio rispetto alla palla. Viene riportata dal dattilografo che scriveva gli atti del processo la scena dell'arringa finale dell'avvocato Carlo Taormina, accusatore (ebbene sì, anche stavolta stava dalla parte sbagliata...), interrotto dalla scienziata che per prima aveva scoperto il piccolo Plutone, che entra trafelata in aula, al grido di:
con la meraviglia della giuria popolare nel seguirne la dimostrazione matematica, la rabbia di Taormina, la vergogna di Plutone, ma anche il suo sollievo... E finì a vin santo e cantuccini, come in un qualsivoglia film di bassa lega...
Il ritiro dalle scene
Umiliato per le sue ridotte dimensioni, l'ormai celebre corpo celeste si ritirò a vita privata, con i soli amici che non l'avevano abbandonato (anche se solo perché intrappolati nel suo campo gravitazionale): i tre piccoli porcell allegri satelliti darkettoni (come si deduce dai loro nomi: Caronte, Notte ed Idra). Si dice, e ribadisco, si dice, che trascorra le giornate a coltivare canapa ed ascoltare l'opera integrale di Frédéric Chopin suonata da Martha Argerich. Unica interazione sociale che ha con un altro dei (VERI) pianeti avviene il solstizio di primavera, una volta ogni ottocento anni, quando Nettuno, facendosi i cacchi suoi per la propria orbita, se lo ritrova tra i piedi e lo deride.
L'influenza astrologica di Plutone
Come tutti i corpi celesti, alla sua scoperta Plutone è stato indagato sia sotto il punto di vista astronomico (con i suddetti capi d'accusa), sia nel campo, più scientifico, dell'Astrologia. Secondo i più autorevoli luminari di questa cialtronata arte scienza, Plutone è il pianeta associato prima di ogni altra cosa alla ricerca. Infatti, riflettendoci su, pensando al rapporto tra la grandezza del pianeta e quella della Terra, ed anche alla distanza che intercorre tra i due corpi, si ottiene una chiara e definitiva misura sull'importanza della ricerca stessa.[1]
Plutone e i latini
Secondo la documentazione conservata alla Biblioteca di Alessandria, gli antichi romani avevano già scoperto l'esistenza di questo corpo celeste. Non solo, ma osservandone meglio le caratteristiche, si resero conto dell'immensa tristezza di questo "pianeta" e della sua combriccola di satelliti, ed affibbiarono quindi, in suo onore, il nome "Plutone" al dio degli inferi. Gli scritti alessandrini riportano anche vari altri dati, come le descrizioni di Seneca delle sue abtudini più sporche, o la notazione di un assolo per tastiera ispirato proprio a tale astro, composto dal Sommo in persona, ma, si sa, la Biblioteca intiera prese fuoco, e...
Esplorazione di Plutone
Cheee?? Ma stai scherzando?? Secondo te qualcuno, alla Nostra Adorata Sant'Agata ha seriamente pensato di andare ad esplorare uno sputo ai limiti del Sistema, a vedere di cosa è fatto, e magari anche a chiedergli qualche spicciolo??
In effetti, un reporter di Dipiù è stato inviato a fare qualche fotografia, ma, per via della crisi, è rimasto a piedi, e non avremo più notizie su Plutone fino al 2015... Ma dormiremo ugualmente, penso.
Curiosità
- In una recente conferenza, il preclaro luminare Antonino Zichichi ha osservato che l'orbita di Plutone non è solo molto eccentrica, ma anche estremamente affascinante da un punto di vista... (e poi è svenuto).
- Nella Russia Sovietica, Plutone declassa TE!
Voci correlate
Note
- ^ Queste, per lo meno, sono le motivazioni fornite dai ministri del tesoro dal giorno della scoperta di Plutone.
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