Politicamente corretto

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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« Senza offesa verso le persone non dotate di parola »
(Persona politicamente corretta dopo ogni frase)
« Non mi sembra giusto che le persone di colore vengano doppiate da bianchi! »
(Impiegato politicamente corretto della Fox poco prima di essere ucciso da un autore dei Griffin)
« Cominciando dal presupposto che ogni nazione è uguale come ogni persona e che considero ogni essere umano dotato dello stesso grado di intelligenza, ma non posso fare a meno di notare come le persone con una colorazione della pelle particolarmente scura facciano più fatica ad avere un rapporto sessuale con un'altra persona senza stuprarla. Ma dopotutto è proprio la differenza che ci rende tanto meravigliosi e quindi questa curiosa particolarità della razza nera è certamente apprezzabile! »
(Razzista politicamente corretto)

Per political correctness (in italiano politicamente corretto, comunemente noto come PC per pigrizia) si intende un'ideologia costituita da serie di comportamenti volti alla restrizione dell'altrui libertà d'espressione nel tentativo, frequentemente fallimentare, di minimizzare presunte offese a gruppi razziali, etnici, culturali, etc. Tra questi gruppi ricordiamo gli uomini, i disabili e gli anziani.

Politically correct è un aggettivo, non un sostantivo. Chiunque sostiene il contrario sarà arso vivo.

Patogenesi

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Politicamente corretto

Proporre la sostituzione di termini sintetici ed etimologicamente accurati con forme più dispersive ed offensive

Questo concetto è meglio introdotto con un esempio. La PC sostiene che il termine "cieco" è inadatto, discriminatorio e offensivo per descrivere quelle persone che manifestano la cecità, proponendo "non vedente" come alternativa universalmente migliore[lol]. Così facendo, viene completamente ignorata l'etimologia, aumentano le sillabe e il nuovo termine enfatizza molto di più l'assenza di visione, rigirando maggiormente il coltello nella piaga ogni singola volta che è pronunciato.

Evitare di consultare i gruppi che si vogliono proteggere

I sostenitori della PC rifuggono a tutti costi dall'interazione con le persone che ritengono degne della loro attenzione (a differenza delle altre). Questo accade perché essi si preoccupano al punto tale da prendere decisioni al posto di tali gruppi, invece che permettere che siano gli stessi membri delle varie categorie a scegliere come chiamarsi. Riprendiamo l'esempio della cecità: stando alla PC, chiunque usi il sostantivo e aggettivo "cieco" è in errore.

Ciò implica che qualunque ente e associazione, nazionale e non, contenente nel nome "ciechi" che riuscite a trovare con Google si sbaglia e offende i sentimenti delle persone aventi cecità, e deve rinominare sé stesso utilizzando il nuovo termine politically correct. Nell'eventualità che il presidente in persona di una di queste associazioni insinui che l'espressione "cieco" è corretta e/o minimamente offensiva quanto "non vedente", se non di più, sarà anch'egli in errore, perché la logica ci insegna che la verità esiste al di fuori dell'autorità.

Tentare di evangelizzare chiunque abbia la sfortuna di rientrare nel proprio raggio utile

Secondo le malelingue, si tratta di una forma di censura. Secondo il political correctness è soltanto diversamente visibile.

La political correctness non sarebbe un fenomeno così diffuso senza l'incorporazione nei propri dogmi di un qualche vettore di propaganda. Ed è proprio il sostenitore della PC che si fa carico di quest'onere, diventandone il veicolo egli stesso. L'avvento di internet è stato senz'altro un fattore determinante, perché permette a chiunque di pubblicare le proprie filippiche contro i diritti dei propri pari, senza rischiare di coprirsi di ridicolo con dispendiose operazioni di volantinaggio. Quest'ultima pratica sopravvive tutt'ora solo in alcuni reazionari[citazione necessaria].

I burattini della PC che allarmano su internet e altrove non fanno altro che fare leva sul senso di colpa dei più manovrabili, convincendoli a suon di proclami e "testimonianze". Essi vendono un prodotto. Non ci riferiamo a libri e documentari, ma ad un prodotto ideologico che si paga con la fiducia per i sostenitori della PC. Questi cercano accoliti che sottoscrivano la loro causa, spammando ovunque alla ricerca di creduloni, gente sufficientemente priva di pensiero indipendente e altre persone che si riconoscano nel profilo idealizzato dell'uomo politically incorrect prima, per diventare poi, a loro volta, paladini della PC e propagare così l'infezione.

Modalità di trasmissione

Nei paragrafi precedenti abbiamo illustrato il ruolo del vettore, ora procederemo a descrivere il contagio dal punto di vista dell'individuo sano.

In qualsiasi discussione, più o meno animata, è possibile che vi si infiltri un sostenitore della political correctness e che dica ad almeno uno degli interlocutori: "Tu non puoi utilizzare questo termine, è offensivo nei confronti della categoria." Chiunque abbia una predisposizione a cadere in tale trappola rischia di modificare in maniera stabile il suo comportamento. Ma non è così che si diventa marionette della PC.

È il fascino del potere a creare nuovi vettori. La prospettiva di bacchettare in qualunque luogo e momento chiunque sia sufficientemente stupido da scegliere di obbedire ai vostri comandi, senza porsi alcun interrogativo, non fa che ingigantire le già grandi manie di grandezza delle persone aventi interessi compatibili con la political correctness e ne diventano sostenitori.

Curiosità

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  • Il politicamente corretto è considerato una sorta di pensiero unico che limita la libertà d'espressione oltreché una forma di ipocrisia e per questo motivo viene spesso accusato da quegli stronzi ebrei handicappati.
  • Secondo il politicamente corretto, un tizio di colore proveniente dal Bangladesh è afroamericano.
  • Ai tetraplegici gli è toccato il termine non deambulanti.
  • Un individuo politicamente corretto può essere definito con il termine "diversamente intelligente".
  • Secondo autorevoli scienziati noti per le loro acute analisi sociologiche il politicamente corretto educa al rispetto per gli altri. Secondo qualche ignorante che dovrebbe starsene solo zitto esso è in realtà un modo che usano razzisti repressi per tentare di nascondere i propri reali sentimenti.

Voci correlate