Pooh
Una sera del 1701 a casa d'amici entrò in bocca a uno un moscerino e quindi lui, schifato, lo sputò e disse: Pooh!. Da lì si dice Pooh di qualcosa che faccia ribrezzo.
Carriera
I Pooh vennero creati ufficialmente come le Tartarughe Ninja nel 1827, ed esordirono con il loro capolavoro "Siamo gente che dà proprio fastidio". Fu un gran successo di pubblico, e la tournée che seguì verrà ricordata come si ricorda la prima volta che scopri tuo padre fare sesso con un tostapane.
Anni dopo fecero uscire un disco dal titolo "Il letame olè olè, il letame olè olè". Da esso provengono i loro successi mondiali più acclamati: "Balla Linda, non fermarti mai, che tanto un platano prima o poi lo beccherai", che fu un inno generazionale per molti malati terminali. Altro successone fu "Piccola ketty", dedicata a un trans, e "Dammi solo un minuto, poi ci togliamo dai maroni", canzone autobiografica ma poco precisa sulle tempistiche di scioglimento del gruppo.
Tra gli ultimi dischi da ricordare troviamo il capolavoro degli anni ottanta: "Il mio amore per te è abbastanza costoso, Graziano". Con questo successo andarono in tournée persino in Sudamerica; dopo anni passati a beccare uova marce fecero il salto di qualità: il pubblico lì li bombardava di ananas. Il loro più enorme successo viene dall'album: "Chi fermerà la musica?" che vendette ottocentotrè miliardi di copie. Tuttora il significato di questo brano è da decifrare. Molti critici pensano che la musica la fermerà una bella randellata di bastonate sui denti.
Di recente hanno pubblicato un "the best of" intitolato "Sempre tra i coglioni", al quale son seguiti una serie di suicidi di massa. La loro carriera si calcola stia durando un po' troppo.
Alcuni indigeni di Crevalcore, guidati da Paolo Bitta, venerano i Pooh e considerano le loro canzoni vere e proprie reliquie.
Partecipazioni televisive
- Famose le numerose presenze alla trasmissione TELETHON, in cui venivano gettati giù da un treno in corsa alla velocità di 200 hm/h... ma sopravvissero anche questo!
Componenti
- Winnie dei Pooh - leader (anno 0)
- Giusy Battaglia - voce e chitarra (1345)
- Richard Benson - Chitarra a fiato, cori
- Fanny Trallallero - batteria di pentole Mondial Casa (1234)
- Kenny Afternoon - martello pneumatico (1354)
- Romino "Ronny" Red Cazzon - voce e basso (1002)
- Rudi Rubinetti - campanello, clacson e voce campionata (1100) - Nato da una frana valtellinese sotto il segno del topo è temuto dal genere umano poiché sforna figli a ripetizione, brutti e inquinanti come il suo terzogenito Capitan Uncino DJ Francesco Fuckin' heavy II, esimio rappresentante di una dinastia di celeberrime teste di cazzo figli di papà o anche Alessandra ex Gucci/Prada/Gattinoni/Moncler/PostalmarKet/Bonprix/LIDL, che proprio in questi giorni infesta i rotocalchi rosa per la sua storia d'amore con Shrek
- Il quinto componente che suonava il battitappeto è morto all'età di settecentosei anni, e si chiamava Alfred J. Kranikova.
Il tragico abbandono
Il 2009 vede il tragico abbandono del battipignatte Stefano D'Orazio (nome d'arte del già menzionato Fanny Trallallero), che lascia il gruppo dopo soli 40 anni di evitabile carriera per dedicarsi al suo vero mestiere, la mascotte dei Bersaglieri d'Italia. Allievo prodigio del Tamburino Sardo, nonché endorser delle batterie MondialCasa, sarà ricordato negli an(n)ali per il suo alto contributo alla musica - suonava difatti con la batteria posata su un piano molto rialzato, per far notare a tutti che sì, insomma, nei Pooh c'era anche lui.
La reunion
Nel febbraio 2010 la band ha annunciato che al posto di Fanny Trallalero, verrà il batterista inglese Steve Ferrone detto Braccio di Ferro, o almeno così affermano i loro numerosi fan(tocci). Insomma, pur di deliziarci ancora chiamano gente da tutto il mondo, perciò, abbandoniamo ogni speranza: i Pooh non si scioglieranno mai, a costo di farsi ibernare. Io ve l’ho detto: ergo declino ogni responsabilità per chiunque non sia al corrente dei fatti e si provochi paralisi cerebrali uscendo di casa e sentendo per errore il nuovo disco.
- P.S. Attenzione al nuovo album, il più pericoloso, con ben 40 canzoni. Copritevi le orecchie!!
- P.S.2 Steve Ferrone suonò a suo tempo con George Harrison, Eric Clapton, i Duran Duran, i Bee Gees, Tom Petty, Jaco Pastorius, ecc. Alla fine si è aggregato coi nostri ragazzi. Secondo il buon senso comune, la gente si pone questo interrogativo: quanti debiti ha fatto in giro per ridursi così?
Voci correlate
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