Poste Italiane

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Tipica fila davanti un qualsiasi ufficio postale a qualsiasi ora. Probabilmente funziona un solo sportello, come al solito.
« Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta fila selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! »
(Dante Alighieri in un ufficio postale)
« Perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare né dominare, non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo. »
(Il maggiordomo di Batman sugli impiegati delle poste)

Poste Italiane, ove tutti noi andiamo, sciaguratamente, a spedire pacchi e pacchetti, o a ritirarli è un vero proprio habitat suburbano a sé, una sorta di microcosmo, dove valgono solamente le leggi della giungla.

Descrizione

La prima cosa da elogiare delle poste sono le splendide strutture neomoderne, che sorreggono l’intero edificio, le misteriose e arcane porte di vetro scorrevoli e l’intero arredamento in stile futuristico, con tanto di misteriosi armadi scorrevoli, che sembrano nascondere dietro di sé innumerevoli pergamene. A fianco poi si colloca un inutile antro angusto, luogo di vendita delle più inutili cianfrusaglie che solo un povero derelitto umano, in attesa del suo turno millenario, spinto dalla folle pazzia, è disposto a comprare per ammazzare il tempo angoscioso.

Abitanti

Una donna in attesa di ritirare un vaglia spedito nel 1952.

Gli abitanti si dividono in due popolazioni principali: i sedentari e i nomadi. I primi si trovano entro i loro recinti, seduti su comode sedie e circondati, sommersi, da scartoffie di ogni genere[1]. Codesti umani hanno assunto ormai nei secoli tratti somatici inconfondibili: i maschi sono caratterizzati da un naso aquilino, pochi capelli, occhiali che cascano sulla punta del naso, sguardo vacuo, testa bassa sulle scartoffie, voce flebile, corporatura gracile e sono generalmente di età avanzata. Stesso discorso per le femmine, a cui si possono aggiungere le donne cannone. Al di là dell’aspetto fisico, è importante soffermarci sui tratti psicologici di cotali individui. Essi infatti, alternano momenti di serenità, in cui elargiscono sorrisi smaglianti, ad attimi di nervosismo sfrenato o di noncuranza assoluta. I nomadi invece sono una specie estremamente varia ed eterogenea, generalmente regolata dalla macchina per numeretti, che raramente funziona. Nel 90% dei casi l’uomo torna nel suo stato di natura, dove domina la legge del più forte! Persone che scalciano, vecchi che bisbeticano, bambini che corrono, puttane che si accoppiano.

Accadimenti occulti

Nell'entrarvi può accadere che, con una probabilità del 99,9%, si verifichi uno di cotali avvenimenti:

  • Un malcapitato bastardo vuole superarti quando stai entrando nell’edificio, al che lo superi in contropiede accelerato con retro-sgommata.
  • I nomadi non sono in fila ma si presentano come una massa informe, che sembra tentare, invano, di formare una sorta di fila serpentina, occupando e animando l’androne centrale con voci, suoni gutturali e gargarismi.
  • Questo fatto è dovuto o a una rivoluzione mondiale, oppure il marchingegno misterioso per i simpatici tagliandini numerici non funziona (chissà perché poi, magari stanno cercando l’inventore di sta roba).
  • Non sai mai dove devi andare, non è mai scritto quale sia lo sportello giusto (che non è mai quello che adocchi).
  • Troverai sempre qualcuno che ha problemi con un pacco e ti fa perdere ore, magari perché il suo pacco da Hong Kong non ha un bollo del costo di 2 euro.
  • Nella fila ci sarà sempre qualcuno che tenterà di fare conversazione, spesso gente di grossa corporatura, bassa statura, e truccata orribilmente, iniziando discorsi sul più e sul meno, sul tempo bello e sul tempo brutto, e insultando gli impiegati delle poste.
  • C’è un coglione che fa due ore di fila solo per un francobollo e per spedire una lettera.
  • Un vecchio bisbetico inizia a farneticare a voce alta. Il 99,8% delle volte il punto chiave della sua farneticazione sono i tagliandini: non è POSSIBILE, ma proprio possibile, che si faccia la fila senza che nessuno stringa nella sua mano un numeretto che ne denoti la posizione; ciò è IMPOSSIBILE.
  • La suddetta situazione provoca scompiglio e agitazione: nonostante gli altri nomadi tentino di farlo ragionare l’arzillo vecchietto non vuole sentire ragioni, allorché un sedentario di fronte a me sussurra: “Chiamate i Carabinieri.” Si, e magari anche l’esercito! Sopprimiamo il povero vecchietto! Instauriamo il regime del Terrore! Perché il vecchietto è potente! È sovversivo! Lui può sconvolgere il sistema delle Poste con la sua idea innovativa dei numeretti! Mettiamolo a tacere! Abbattiamolo! Morfizziamolo!
  • Se ti dimentichi di chiudere il pacco che stavi mandando il postinus sedentarius sarà terrorizzato dal poter vedere il suo contenuto (che, secondo lui, sono armi, droga o organi umani).
  • Non esistono penne. Le uniche penne sono quelle dei sedentari, ma le custodiscono come tesori e preferiscono morire bruciati nell’acido piuttosto che farle toccare alle mani impure di un nomade. È la legge delle Poste.
  • I postini sanno a memoria tutte le città di Italia con rispettive province e CAP. Se te li dimentichi loro te li diranno. Grazie a questo loro potere ci conquisteranno.
  • Ci sarà sempre qualcuno che inveirà contro il prezzo mostruosamente elevato (15 Euro) di una spedizione, e sarà disposto a fare arrivare il proprio pacco 2 mesi dopo pur di risparmiare 6 Euro.
  • Quando devi prelevare o registrarti ti chiederanno il tuo codice fiscale, un codice che nessuno andrà mai a controllare.
  • In realtà nessuno ha mai ricevuto una lettera o ha mai ritirato un pacchetto in Italia, sono solo illusioni dovute ai gas di scarico.

Note

  1. ^ Tra le quali, guarda caso, manca sempre quella che serve a te.

Voci correlate