Presidente della Repubblica Italiana
Il Presidente della Repubblica Italiana è un personaggio di fantasia. In altre nazioni sarebbe la carica politica più importante, ma in Italia decisamente no.
Ufficialmente è la prima carica, ma nella realtà le sue decisioni hanno meno peso di quelle di un fattorino che consegna le pizze, di un immigrato clandestino, di Malgioglio, di Tonio Cartonio, di Paolo Bitta e di un sasso.
Sotto di lui ci sarebbero il presidente del consiglio, il presidente del Senato, il presidente della Camera e il presidente del consiglio superiore della magistratura italiana. A dire il vero essere presidente della repubblica consiste solo nel fare il Di Caprio espiatorio.
Elezione
Il presidente è sempre un vecchio e resta in carica settordici anni, durante i quali non fa assolutamente nulla. Ogni tanto lo si vede apparire in televisione, ma in realtà si tratta di un sosia; la sua voce invece è opera di un imitatore che si nasconde sotto la scrivania mentre il sosia muove le labbra. Questo perché accettare di fare il presidente della repubblica è già il primo sintomo di una parziale emorragia interna al cervello, con conseguente pressione intracranica mortale se non tenuta sotto strettissima sorveglianza. Il giorno dopo il giuramento il presidente viene scortato in gran segreto nel manicomio criminale dell'isola di sant'Elena, ove risiede per il resto della sua breve vita. Va sottolineato che la sostituzione avviene dopo il giuramento, per cui l'uomo che risiede a palazzo Chigi non ha nessun obbligo nei confronti della popolazione. Il presidente viene scelto tra i concorrenti del grande fratello, e deve essere accettato sia dalla maggioranza che dalla minoranza. Spesso capita che questa disputa duri troppo a lungo, per cui ai candidati viene data una rivoltella con cui eliminarsi usando la roulotte russa.
Requisiti per essere eletti
Per essere eletti, oltre a candidarsi e a essere scelti (fin qui era facile) bisogna soddisfare requisiti fisici, psichici e anagrafici.
- fisici: occorre essere alti più di Berlusconi, avere un pene nella norma, portare i capelli corti, né piercing né tatuaggi.
- psichici: bisogna essere eterosessuali, avere al massimo 37 neuroni (da dimostrare tramite apertura chirurgica del cranio), avere almeno uno scheletro nell'armadio, avere legami con gente dalla dubbia onestà e saper contare fino a tre.
- anagrafici: serve essere nati in Italia, ma è consentito anche in Etiopia e in Albania. L'età minima è di cent'anni, di cui almeno novanta vissuti all'estero per poter essere ignoranti dei problemi del paese. Bisogna anche essere sposati perché non avere una first lady non è di moda.
Ruolo
Il presidente può essere descritto in vari modi:
- una banderuola al vento;
- un burattino nelle mani dei politici;
- un capro espiatorio;
- un incompetente;
- un cestista dell'NBA;
Il punto è che il presidente della repubblica italiana è un ruolo di facciata. Nei momenti di crisi deve invocare la calma, la solidarietà, la cautela. Deve accogliere gli eroi nazionali, vivi o morti che siano, e rispettivamente abbracciarli, stringergli la mano, dargli una medaglia oppure presenziare ai funerali, leggere un discorsetto scritto da altri, consolare i parenti e piegare il tricolore da mettere nella bara. Il suo tipico discorso di fine anno, oltre a essere pieno di ipocriti auguri, è farcito di luoghi comuni; fa un riassunto dell'accaduto nell'anno appena trascorso dopodiché viene rimesso in coma farmacologico per altri 365 giorni. A parte quest'ultimo punto, quello del coma, è praticamente un papa!
In ogni caso, la Costituzione sancisce per lui dei compiti ben precisi, non molto importanti, ma non per questo inutili e privi di soddisfazione. Vediamone alcuni:
- Accreditare e ricevere funzionari diplomatici: apre loro la porta del Campidoglio con un vassoio di tartine.
- Effettuare visite ufficiali all'estero, accompagnato da un esponente del governo: solitamente Roberto Benigni o un qualche altro spassoso comico per ricordare agli stranieri che, anche se affoghiamo nei problemi, noi italiani siam gente simpatica.
- Dichiarare lo stato di guerra, deliberato dalle camere: citofona, dichiara, e poi scappa il più veloce possibile per non essere colpito da eventuali cannonate di risposta.
- Nominare fino a cinque senatori a vita: che lo malediranno fino alla decima generazione (vedi sotto).
- Promulgare le leggi approvate in Parlamento: al massimo può rimandarle indietro dicendo che c'è qualcosa che non va, ma se poi gli tornano indietro uguali se non peggio lui deve per forza promulgarle. Alla faccia dell'inutilità.
- Indire i referendum e in caso di esito favorevole dichiarare l'abrogazione della legge ad esso sottoposta: gliene saremo grati quando finalmente ci saranno dei referendum per l'abolizione delle tasse.
- Presiedere il Consiglio Supremo di Difesa (CSD) e detenere il comando delle forze armate, benché in qualità di ruolo di garanzia, non di comando effettivo: in altre parole, se anche si azzarda solo a dire <<Riposo, soldato!>> a una recluta arriva un generale che lo prende a schiaffoni e gli ricorda di lasciare le faccende militari a chi ci sa fare.
Poteri magici
Al momento dell'investitura il presidente viene chiuso in una camera sottoposta a radiazioni nocive, ma non mortali, per un paio d'ore. Non appena tirato fuori gli si inietta un antidoto che azzera il rischio di morte e che aumenta la possibilità che nascano in lui dei poteri sovrannaturali, capaci di renderlo a tutti gli effetti un X-man. Altre abilità gli vengono poi insegnate nel corso del tempo, come l'abilità di centrare un bersaglio a 50 metri di distanza con un coltello, con le mani legate dietro la schiena, oppure quella di fare tre salti mortali consecutivi senza prendere la rincorsa.
Al termine del mandato
Al termine del mandato egli è obbligato a diventare senatore a vita. Prima di tutto si noti come questa carica gli conferisce più potere rispetto a prima, anche se la popolarità crolla di brutto. Ma soprattutto se quel povero vecchio sentisse di doversi ritirare dalla scena politica, se fosse mentalmente instabile, se volesse trasferirsi alle isola Cayman assieme al suo recentissimo cospicuo conto in banca, non potrebbe! Dei vigilantes ogni mattina gli entrano in casa, lo prendono di peso e lo trascinano al lavoro sulla sua sedia. Lì viene preso a sberle dai suoi due aguzzini ogni volta che è sul punto di addormentarsi; deve intervenire almeno una volta al giorno; non può andare al bagno per tutto il giorno; deve pagare di tasca propria i torturatori e non può licenziarli.
Gli attacchi all'Istituzione
Il Presidente della Repubblica Italiana, sebbene universalmente adorato e invidiato (se non altro per il suo lauto stipendio), deve saltuariamente fare i conti con dei vili detrattori; tali bifolchi in genere odiano anche il Natale, il Cioccolato, e da bambini erano sempre scelti per ultimi quando si facevano le squadre per le partitelle di calcio.
Ultimo in ordine di tempo ad attaccare il Presidente, dopo svariati vergognosi analoghi da parte dei vari Leghisti, Monarchici e Papisti, arriva a proporre il bis al riguardo il protocomico Beppe Grillo, che durante l'ennesima patetica kalmess a 5 stelle (e 5 persone), ha petato dal palco del Circo Massimo di Roma: "Un Capo dello Stato che nomina 5 senatori a vita, presiede il Csm, è a capo delle forze armate, non è più in sintonia col nostro modo di pensare", sorvolando sul fatto che il loro modo di pensare non fosse in sintonia nemmeno con sè stesso - ma di questo nessuno ha chiesto conto; a seguito delle polemiche, il protocomico ha poi fatto pervenire una nota di chiarimento telepatica, intercettata e forzatamente qui riportata da uno che evidentemente non aveva niente di meglio da fare: "5 senatori a vita? presiedere il CSM? capo delle forze armate? ma cos'è, il grande puffo? O i pieni poteri del Duce, o niente! ...e in fretta, che tra poco mi candido!"
Storici presidenti
Dal momento della proclamazione della repubblica, sono stati eletti 27/3=9.1111111 presidenti. Alcuni meritano la citazione; gli altri, la citazione in tribunale. Ecco l'elenco completo dei primi: