Illusionismo

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(Rimpallato da Prestigiatore)
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Questo è un po' pirla a far sparire due gnocche così
- Tizio: “Sospetto che mia moglie sia una prestigiatrice.”
- Amico: “Come fai a dirlo?”
- Tizio: Ieri si è seduta su un candelabro e l'ha fatto sparire.”

L'illusionismo è l'arte praticata dal prestigiatore, una delle numerose forme di vita che si aggirano per il nostro pianeta; anche se, sicuramente, fa parte di quelle di cui si farebbe volentieri a meno in quanto non fa altro che far sparire cose.

Un prestigiatore medio è facilmente riconoscibile per la sua aria da uomo iniziato a chissà quali segreti e capace di chissà quali cose, oltre alla scia di piccoli cadaveri di colombe, criceti e conigli che lascia sulla sua strada.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Illusionismo

Storia

Un prestigiatore intrattiene un'anziana signora facendo apparire dal nulla alcuni dildi

I primi prestigiatori apparvero già ai tempi dell'Homo habilis, a quell'epoca il trucco più diffuso era quello del pollice staccato, eseguito tramite la rapida amputazione del dito con impassibile noncalanche. Inutile dire che la carriera dei prestigiatori finiva dopo il loro primo spettacolo.

Durante l'età classica i prestigiatori venivano chiamati "Auguri" e tutto quello che sapevano fare era sventrare bovini e fare oroscopi, decisamente un periodo da dimenticare per la presigitazione pretiditazione pretidigtazione i prestigiatori.

Il medioevo fu per i prestigiatori un periodo di grande sviluppo: nacque infatti la prima forma di street magic, ossia la magia improvvisata per strada. Di solito i trucchi eseguiti coinvolgevano un portafogli e un sprint di cento metri. Sempre per la strada, appunto.

Il prestigiatore oggi

Un noto prestigiatore si appresta ad eseguire il trucco della sparizione dell'hamburger a tre strati.

Con una così gloriosa storia non potevano esserci dubbi che anche in età moderna la prestidigitazione continuasse a vivere e risplendere. Tra i più noti prestigiatori moderni vanno sicuramente ricordati George Bush, autore del celeberrimo trucco della sparizione dei mille voti e David Copperfield, famoso per il suo gioco chiamato: occultamento delle prove per stupro di minorenne. Oltre al famosissimo Bernard Madoff, creatore del trucco per far volatilizzare 50 miliardi di dollari e farli riapparire in conti alle Cayman.

« Tutti gli uomini con cui sono stata erano dei maghi: sparivano tutti dopo una notte di sesso »
(Paris Hilton spiega i propri problemi sentimentali)

Tipologie di prestigiatore

Il prestigiatore è senza dubbio un tipo molto curato nell'abbigliamento. Sono finiti infatti i tempi degli straccioni che si presentavano in smoking o frack con dei ridicoli cappelli a cilindro: oggi il prestigiatore non vuole più rendersi ridicolo e sceglie ben altri indumenti e accessori.

Il clown

Non è propriamente un clown, visto che è un prestigiatore ma non è nemmeno un prestigiatore, visto che fa il clown. Il suo abbigliamento comprende solitamente scarpe extralarge, naso rosso, un cappello improbabile come se sotto avesse i capelli di Marge Simpson, un gilet capace di causare cecità se fissato troppo a lungo e gli immancabili pantaloni bracaloni. Vorrebbe essere un mago ma in realtà è un pagliaccio; cosa ironica visto che è un clown.
Come tutti gli ibridi non può riprodursi e questo ci fa tirare un sospiro di sollievo.

L'elegantone

La famosa maga Myriam ci sta ber mostrare le sue doti con la bacchetta.

Camicia aperta sul petto, peli che fanno ciao ciao da sotto[1], jeans strappato e scarpe da ginnastica sono il biglietto da visita del prestigiatore elegante del XXI secolo. Questo genere di mago è quello che si vede di solito in tv o sulle riviste patinate. È spesso alto, muscoloso e di bell'aspetto; oltre a essere una composizione di photoshop.

Quello che si arrangia

In ciabatte e pantaloncini corti, camicia a mezze maniche e nei casi più fortunati una giacchetta di velluto consunta con le maniche che gli arrivano ai gomiti, è il tipo di prestigiatore più comune. Si incontra praticamente ovunque e i suoi trucchi spaziano dall'indovinare la carta pescata da uno spettatore in un mazzo con tutte le carte uguali alla celebre moneta incollata con il nastro adesivo sul retro della palpebra.

Di solito lo si incontra per la strada mentre cerca di abbordare qualche ragazza con un equivoco:

« Vieni, che ti faccio vedere una cosa... »

O, nel peggiore dei casi:

« Ora tiro fuori il mio mazzo e te lo faccio vedere. »

I trucchi più classici

Un prestigiatore cerca di convincere con l'ipnosi un bimbo a dargli tutte le sue caramelle.

Nel corso dei secoli i prestigiatori hanno sviluppato una serie di trucchi sempre più incredibili, di seguito potrete vederne alcuni. Cioè, veramente potrete leggerli, anche se in un certo senso li vedrete fissando il monitor. No, non era questo quello che volevo dire... Aaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!

Ricordate la morale, comunque: I lucci non sono facili da pescare.

Il coniglio dal cappello

Il prestigiatore tira fuori dal cappello un simpatico coniglietto[2] e lo mostra festante al pubblico in delirio ed estasi per l'originalità del gioco, di cui sicuramente nessuno aveva mai sentito parlare prima di allora.

Gli applausi giustamente vanno al prestigiatore che ha afferrato brutalmente per le orecchie un innocente roditore e non al succitato animale che è rimasto ore chiuso in un doppiofondo grande la metà di lui a respirare anidride carbonica.

La colomba dal cappello

Gioco molto simile a quello del coniglio, cambia solo l'animale, in effetti. Il prestigiatore estrae una colomba dal suo cappello e la libera perché svolazzi festante sulle teste del pubblico. A questo punto di solito possono succedere due cose:

  • La colomba non ne vuole sapere di spiccare il volo e si impianta sul tavolo o nelle mani del mago conficcando in profondità gli artigli nel legno o nella carne del malcapitato. Nonostante le esortazioni del prestigiatore e del pubblico nulla e nessuno riuscirà mai a far volar via l'uccello, che si limiterà a fissare tutti con aria ebete.
  • La colomba spicca il volo ma, spaventata dal rumore degli applausi, defeca abbondantemente sul prestigiatore o sul pubblico. Questo farà fare al mago una figura di merda, letteralmente. Non contento di ciò, l'animale andrà ad appollaiarsi in qualche punto irraggiungibile della sala/teatro/stanza in cui si svolge lo spettacolo, rifiutandosi ostinatamente di scendere e disturbando il resto dello spettacolo con frulli d'ali e rumorosi gorgheggi.

La donna segata

In alcuni stati esistono delle riserve naturali per prestigiatori.

Forse il più classico di tutti i giochi di prestigio. Il mago infila una donna in una cassa, la chiude, afferra una robusta sega e dopo un certo numero di tentativi, qualche bestemmia e una rapida medicazione del pollice[3] sega la cassa in due parti che vengono fatte allontanare.

Questo è un gioco molto diffuso proprio per la facilità di esecuzione, l'estrema pulizia e la possibilità di farlo passare per un incidente.

La banconota da tre euro

Un gioco che qualsiasi vecchietto in qualsiasi osteria sarebbe in grado di eseguire: con una rapida mossa[citazione necessaria] il prestigiatore fa spuntare una banconota da tre euro dal nulla. Usandone una da cinque. Forse.
In fondo, questa è magia.

I giochi con le carte

Sono troppi perché basti una sola vita umana per elencarli tutti. Generalmente coinvolgono uno spettatore che deve pescare una carta che poi il mago indovinerà, magari estraendo una predizione chiusa in una busta sigillata, posta in una cassaforte fatta affondare in una vasca di squali e orsi assassini.

La figura di merda

Questo è un ottimo modo per liberarsi di entrambi i tipi di coglione.

Sempre in agguato, tanto per il prestigiatore quanto per l'autore di questo articolo, la temuta figura di merda può verificarsi per le più disparate ragioni. Una svista nella preparazione, un errore di esecuzione o, più probabilmente, l'essersi imbattuti in qualche coglione.

Questa è la peggiore disgrazia che possa capitare ad un prestigiatore: il coglione solitamente si divide in due categorie: quelli che vogliono scoprire il trucco per dimostrare che ce l'hanno più lungo e quelli che sono coglioni e basta. I primi si avvicinano al mago con aria tronfia e lo scrutano con cipiglio che secondo loro è corvino. Poi, quando il malcapitato pronuncia la fatidica frase: "Per il prossimo gioco ho bisogno di un volontario", scattano in piedi, urlano e sgomitano finché non vengono scelti. A questo punto si avvicinano con fare sornione e lanciano un'occhiata da folle assassino al mago ignaro. Le loro tattiche sono semplici: negare fino alla morte che la carta che hanno in mano è quella che il prestigiatore dichiara che sia, rifiutandosi di farla vedere a chiunque perché tutti sono potenziali complici del prestigiatore, urlare frasi sconnesse all'improvviso quando gli si chiede di stare zitti, palpare ogni parte del corpo del mago per cercare congegni nascosti, elaborare assurde teorie per spiegare i trucchi[4] e l'arma peggiore di tutte: la terribile frase che fa gelare il sangue nelle vene ad ogni illusionista/mentalista/micromagiista/street magista al mondo:

« AH! Io conosco quel trucco l'ho visto fare in tv da uno che lo ha spiegato! Ora vi dico come fa! »
(Un futuro cadavere su come rovinare centinaia di ore di pratica ad un povero cristo.)

Se vi imbattete in un individuo del genere tiratelo sotto, avrete la riconoscenza della comunità magica nazionale.
Il secondo caso invece, il coglione puro, è più difficile da gestire: costui non farà mai nulla di quello che gli si chiede di fare, farà immancabilmente casino pescando tre carte anziché una, inciamperà goffamente facendo cadere il prestigiatore, cercherà di abbordare l'assistente e chi più ne ha più ne metta. In questi casi, se siete un prestigiatore, abbandonate il gioco in corso e rimandatelo a sedersi, prima che scateni un disastro.

Note

  1. ^ Ovviamente non porta alcuna canottiera.
  2. ^ La maggior parte delle volte di peluche.
  3. ^ Un tributo ai primi coraggiosi prestigiatori ominidi.
  4. ^ Che di solito coinvolgono almeno altre tre persone invisibili e l'immancabile filo trasparente.

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