Professore di educazione fisica
Il professore di educazione fisica è un'entità ufficialmente appartenente al mondo scolastico ma di fatto mai vista e mai conosciuta dalla maggior parte degli studenti. Si distingue dal resto del corpo insegnanti per il suo costante assenteismo, provocato probabilmente dall'acquisita consapevolezza della sua inutilità ed è l'unico (insieme a quelli di musica, arti visive e religione) che, nel giorno dei colloqui, non ha alcun dialogo con nessun genitore.
Le sottospecie
Di questa categoria di docenti esistono tuttavia delle sottospecie.
Il chiacchierone
Specie rara, ma insopportabile. Ti porta in palestra, ti fa cambiare e poi ti distrugge psicologicamente a suon di racconti personali: la sua vita, la vita dei suoi figli/parenti, la vita dei suoi studenti, ex e attuali. Su due ore di ginnastica, la pratica (e a volte anche la teoria) è rilegata ad una misera mezz'ora stitica in cui non fai assolutamente niente. E poi si lamenta che non migliorate. Nei casi peggiori si dilunga anche nelle spiegazioni della teoria che ha già ripetuto almeno 10 miliardi di volte. Inoltre, in casi molto rari, obbliga i malcapitati studenti a partecipare a gare scolastiche che non farebbero mai. Ma dato che lui (o anche lei, non si sa mai), si sente un vero sportivo (ma allora quella ciccia...?) obbliga tutti a fare una figura di merda davanti a tutte le scuole della città.
Il fancazzista
È la specie più diffusa nelle scuole italiane e il suo motto lavorativo è il "Vivi e lascia vivere", non fosse che però per far tutto ciò viene regolarmente pagato. Comincia la lezione facendo l'appello senza comunque guardare chi è presente e chi manca, dato che dopo due anni ancora non riesce a fare l'abbinamento nome-alunno. Dopo aver dato le chiavi del magazzino a uno studente a piacere e aver urlato la celebre frase "Gioco libero!", tira fuori da un sacchetto pizzetta, birra e rivista e comincia a ingozzarsi. Capita ogni tanto di vederlo improvvisamente urlare e fingere di insegnare, e ciò accade al passaggio nelle vicinanze di un bidello o di un collega dal quale deve nascondere la deprimente verità. È vestito in perfetta tenuta ginnica che non si cambierà fino all'inizio dell'anno successivo ed è immancabile il fischietto al collo che usa per richiamare l'attenzione nel caso veda qualcuno lavorare o per decretare la fine del fancaz... ehm ehm della lezione.
L'incapace
Anch'essa specie molto diffusa nelle nostre scuole, vanta il maggior numero di figure di merda all'interno dell'intero istituto ed è spesso oggetto di derisione e scherno da parte degli alunni. Durante le lezioni è solito raccontare dopo l'appello, imprese compiute all'ISEF tipo capriole a quattro mani, salti di 8,20 metri senza asta, gol di intestino crasso, tuffi carpiati da 70 metri con triplo avvitamento sottocutaneo e tante altre gesta. Naturalmente, nulla di tutto ciò risulta essere vero e il prof non fa altro che smentirsi con esorbitanti figure di merda quando gli si chiede la dimostrazione di un esercizio o semplicemente di montare la rete da pallavolo. È solito mettere note a manetta, data la frustrazione che la sua incapacità gli crea.
Il maniaco
Categoria molto temuta, soprattutto dalle ragazze, il maniaco si insinua soprattutto sulle cattedre delle scuole medie, di cui considera l'alunna standard un perfetto esempio di sportività. Ignora totalmente l'esistenza di alunni maschi nella classe, e la sua lezione la concentra sulle povere e indifese ragazzine. Ogni scusa per provare a studiare la fiorente anatomia delle ignare è buona: dall'infortunio (che nella maggior parte dei casi, è una semplice storta) all'insegnamento di particolari e insolite posture da tenere durante estenuanti corse alla Baywatch. Il prof maniaco ha spesso a suo carico centinaia di denunce e ingiunzioni, e l'unica sua possibilità di salvezza è un licenziamento con tanto di grossa buonuscita.
L'amico di tutti
È l'unica specie di docente di educazione fisica (e non solo) a non essere odiato e schernito dagli alunni. Rendendosi conto dell'inutilità della sua materia, passa l'ora a raccontare barzellette sporche e aneddoti riguardanti la sua carriera scolastica, tipo quando sfotteva il suo insegnante di ginnastica o di quando ci aveva provato con la supplente attempata del terzo anno. Non si offende se gli dai dell'inutile (anzi ti da ragione) e prende per il culo i suoi colleghi mettendone in risalto i difetti fisici e la loro totale incapacità. Spesso fa il provolone con le ragazze che comunque ricambiano con rapporti intimi roventi e champagne alla fine dell'ora quando tutti se ne sono andati.
L'inutile
L'inutile è un'altra categoria abbastanza rara che si trova soprattutto nelle scuole medie. In un ora generalmente trascorre i primi quindici minuti a leggere il giornale, venti minuti ad aspettare una telefonata, altri dieci a discutere di calcio e football americano col collezionista di 10 nel primo banco mentre lancia occhiatine perverse alle sventurate alunne, cinque minuti a mostrare orgoglioso il calzino fortunato della squadra del cuore e il tempo restante a giocare al computer e a mostrare con espressione compiaciuta le foto della figlia, sicuramente campionessa in qualche sport. Recenti studi dei Ricercatori Oral-B hanno dimostrato che l'inutile è frutto di un incrocio tra il maniaco e il fancazzista.
La strafiga
Specie assai rara ma ancora rintracciabile in alcune scuole superiori, la strafiga è la classica 27enne neolaureata in cerca di conoscenze significative nel fiore degli anni, a volte senza troppe distinzioni. Molto amata dagli alunni maschi, ma non sempre dalle femmine, di educazione fisica non conosce nemmeno l'ABC, ma che importa tutto ciò davanti a due tette e un culo? Veste ovviamente attillato e con scollature al limite del "saltami addosso", dimostra provocatoriamente esercizi come il salto con la corda o il toccarsi i piedi con la punta delle dita senza piegare le ginocchia quando i ragazzi sono dietro di lei. Ha l'abitudine di saltare da uno spogliatoio all'altro alla fine dell'ora, dividendosi tra ragazzi particolarmente arzilli e ragazze col piglio da spadaccina, facendosi filmare dal resto della classe con lo smartphone. Poi però il povero preside, coi nervi a pezzi per non aver preso parte a questo piccolo capolavoro, la scopre e la licenzia in tronco attirandosi addosso l'odio di tutta la scuola.
Il credulone
Si stima che un buon 97% degli insegnanti di educazione fisica faccia parte di questa categoria. Il credulone infatti è il classico coglione che esenta dalla lezione chiunque gli si presenti davanti con una giustifica scritta e non (nel primo caso ovviamente con firma falsificata). L'entità delle giustifiche può avere mille varianti: dall'infortunio del giorno prima nello sport pomeridiano, al riacutizzarsi della varicella avuta 9 anni prima fino ad arrivare (nel caso delle ragazze) all'arrivo del ciclo che in certi casi può arrivare anche 6/7 volte al mese. Dopo aver passato la prima mezz'ora ad ascoltare tutte le giustifiche, al professore non rimane altro che andare a parlare di calcio inglese e nordamericano col bidello.
Il bastardo
Be', avete presente un uomo bastardo? Ecco, il nostro amico professore è proprio così. Questa categoria è rappresentata soprattutto da 50enni frustrati e delusi dalla carriera, che arrivati alla loro veneranda età si rendono conto della loro palese inutilità all'interno della scuola (dedotta anche dopo l'ennesimo mutismo al consiglio di classe). Ed ecco che qui diventa bastardo e comincia a vendicarsi sulla pelle degli alunni, appioppando 4 a destra e manca senza alcuna motivazione e dando così a tutti il debito di educazione fisica, o perlomeno ci prova, e trattando come tappeti vecchi gli alunni. Infatti allo scrutinio finale si rende subito conto di non avere voce in capitolo e quando dice di voler mettere il debito a un alunno, riceve solo sguaiate risate da parte dei colleghi che lo prendono per il fondoschiena fino a indurlo al suicidio. Inoltre fa compiti in classe gli ultimi cinque minuti su argomenti che non ha spiegato e dice pure di voler far fare nuoto a gente con tachicardia e sciatica. Frequentemente è una femmina.
Il bastardo solo con alcuni studenti
Non servono spiegazioni per descrivere questa categoria.
L'esaltato
L'esaltato è una specie molto difficile da trovare. La rarità di tale esemplare è paragonabile a quella della docente strafiga. A differenza di quest'ultima però, se riuscite a trovare un esemplare del genere potete ritenervi ampiamente sfortunati. Il personaggio in questione è solitamente un uomo che ha ormai passato i 50 anni ma che fa di tutto per essere considerato giovane: potrà presentare capigliature molto fantasiose, piercing e tatuaggi. Non mancheranno le tutine attillate dell'ultima collezione Adidas (per le quali brucia metà dello stipendio) e nemmeno lo slang giovanile composto da termini incomprensibili e frasi in inglese storpiato. Tale docente è un evoluzione del bastardo in quanto vi farà faticare come non mai (dovrete infatti cimentarvi in attività di tutti i tipi, dal balletto classico fino alla maratona, passando per il jonglage e, occasionalmente, il curling) ricompensandovi con una misera sufficienza. Dimenticate il concetto "ora di educazione fisica = svago e casino assoluto" e le lunghe partite a calcio, pallavolo e basket e preparatevi per esami scritti e interrogazioni a cui quest'uomo vi sottoporrà regolarmente.
Ci crede ancora
Il più raro; spera ancora nella riscossa della categoria, pur sapendo che nulla mai cambierà: grazie di esistere.
Il caporale
Eccezione che conferma la regola, il caporale è un ex maratoneta olimpionico, sergente dei Marines o, altrimenti, maggiore delle SS, che conduce le sue lezioni per puro sadismo e con in mano una Beretta, convinto che avere meno di sessant'anni sia necessariamente sinonimo di poter correre ininterrottamente per sei ore di fila; mentre la classe corre in giro per la palestra, lui se ne sta comodamente seduto in un angolo, sorseggiando caffè, sbraitando come un ossesso e finendo a colpi di Beretta gli studenti che cadono a terra svenuti prima della fine dell'ora. "Perché in fondo, che cazzo c'avete, ottant'anni?! Quando io avevo la vostra età avevo gia vinto tre ori, due guerre mondiali, circumnavigato l'Africa a nuoto ed esportato la democrazia! Chiaro?"
Quesiti irrisolti
- Non è ancora chiaro se "l'esaltato" ritenga l'ora di educazione fisica davvero importante o se la sua sia tutta una messa in scena per tentare disperatamente di guadagnarsi un po' di rispetto
- Ma "l'esaltato" è sempre stato esaltato? Una grande parte della comunità scientifica crede nella teoria dell'evoluzione. Secondo questa teoria "l'esaltato" è un ex "amico di tutti", che arrivato a una certa età (50 anni più o meno) si accorge di quanto sia poco importante il suo lavoro (e più in generale la sua vita), e, colto da un attacco di panico subisce una rapida trasformazione, divenendo appunto "l'esaltato".
Curiosità
- I Lynyrd Skynyrd, noto gruppo rock americano, hanno preso il loro nome da un certo Leonard Skinner, il quale sarebbe stato il docente di educazione fisica da loro odiato. È dunque molto probabile che il loro docente di educazione fisica sia stato o un "bastardo", un "esaltato" oppure un "caporale".