Programma Apollo

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia destinata a un pubblico di soli adulti.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


La navetta spaziale Apollo in orbita intorno alla terra per captare gratis il segnale di Sky.
« Siamo arrivati? Siamo arrivati? Siamo arrivati? E adesso? »
(Neil Armstrong sull'Apollo 11)
« Non c'è mai stato nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante per l'esplorazione dello spazio. »
(John Fitzgerald Kennedy su costruire un modellino dell'Enterprise)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Programma Apollo

Il programma Apollo consistette in una serie di missioni spaziali organizzate dall'Agenzia Spaziale Greca (Διαστήματος Ελλάδα) nei primi anni '60 del II millennio avanti Cristo. Il suo obiettivo era quello di verificare se Apollo, dio del Sole, riuscisse effettivamente a trasportare una stella sopra ad un semplice carro trainato da buoi, ma soprattutto il programma si poneva di scoprire se Selene, dea della Luna, fosse veramente figa come diceva Omero.

Scenario internazionale

Il programma spaziale Apollo fu concepito dal presidente Ateniense Duaitopulos Delta Eisenoueropulos durante i baccanali celebrativi di una divinità inventata sul momento solo come scusa per sbronzarsi e stuprare giovani fanciulle disinibite. Quasi certamente dopo aver alzato troppo il gomito, Eisenaueropulos propose ai suoi commensali di costruire un carro spaziale trainato da buoi a propulsione, che fosse in grado di spingersi oltre i limiti dell'umana conoscienza. E, poiché all'epoca si riteneva che il mondo fosse situato sopra il guscio di una gigantesca tartaruga, va detto che questi limiti sarebbero stati tutt'altro che invalicabili. Gli altri accettarono di buon grado questa sfida e il filosofo Socrate, tra una palpatina a un servo e l'altra, si offrì spontaneamente di organizzare la spedizione. Socrate era talmente convinto che il programma fosse una buona idea, che passò tutta la serata a trovare un nome accattivante che potesse fare colpo sull'opinione pubblica, e si perse perfino i fuochi d'artificio e la discussione filosofica della serata, che era "I paradossi tirano ancora o dovremo portarci in spiaggia la Settimana Enigmistica, quest'estate?". Alla fine Socrate decise che il nome della missione sarebbe stato Apollo, come il suo personaggio preferito dei Cavalieri dello Zodiaco.

Tuttavia, la mattina dopo, passata la sbronza, Eisenaueropulos sorprese Socrate con queste parole:

« Caro mio, io non ricordo proprio nulla di nessun programma Apollo. In realtà non ricordo proprio nulla di nulla di ieri sera, in effetti. Questo spiegherebbe perché mi sono risvegliato completamente nudo nel letto di mia sorella... »

Ma proprio quando le speranze di Socrate sembravano destinate a svanire, venne eletto presidente di Atene Ioannis Fizgeraldos Kenekenekenedis, descritto da tutti come un uomo nuovo della politica greca, anche perché la sua politica non era influenzata dalle lobby tebane o dalla lobby dei produttori di frecce incendiarie.

Ioannis Fizgeraldos Kenekenekenedis annuncia a sorpresa di aver intenzione di voler proseguire col porgramma Apollo e di voler abolire l'ICI sul Peloponneso.

Erano anni di grandi tensioni intercittadine, quelli in cui il programma Apollo prende forma. Particolarmente rilevante era la secolare rivalità tra la dotta Atene e l'acerrima nemica Sparta. Cominciata per motivi futili - agli ateniesi non era mai andato giù che su Sparta avessero fatto un film e su loro no, mentre gli spartani accusavano gli ateniesi di eccessiva raffinatezza e soprattutto di copiare tutte le battute delle loro commedie dal blog di Daniele Luttazzi - il conflitto tra le due potenze cominciò ad inasprirsi quando entrambe cominciarono a dotarsi di armi di distruzione di masse, le temibili catapulte sparaletame. In un simile contesto, Kenekenekenedis decise, per mostrare definitivamente la superiorità della sua polis sulla rozza Sparta, e il programma spaziale progettato da Socrate sembrava un buon modo per riuscirvi. Il presidente di Atene, quindi, diede ordine al filosofo di procedere con la conquista dello spazio.

La prima missione: Apollo MORIREMO TUTTI!!!

Socrate preparò con cura i dettagli della missione. La prima navicella, che fu chiamata col prospero nome di Apollo MORIREMO TUTTI!!!, era costituita da un grande carro in legno con pregiate rifiniture in legno[1] trainato da due possenti cavalli alati donati, così tramanda la leggenda, direttamente da Zeus in persona. Anche se più probabilmente si trattava di semplici cavalli pompati con steroidi a cui erano state appiccicate della ali di piccione posticce. Per scaramanzia il presidente Kenekenekenedis ordinò che si facessero grandissime offerte agli dei. Si organizzarono cerimonie religiose talmente imponenti che, quando finirono, ad Atene non era rimasta neanche una vergine[2].

Nonostante tutto, però, le cose non andarono come previsto e l'Apollo MORIREMO TUTTI!!! esplose pochi secondi dopo il lancio, dopo essersi sfracellato a terra. La sconfitta fu talmente cocente che gli ateniesi decisero di annullare il programma spaziale e punirono Socrate per la sua superbia, rendendo obbligatorio lo studio del suo pensiero nei licei.

Il remake statunitense, programma Apollo: Reloaded

- Astronauta1: “Ah, Houston, abbiamo un problema.”
- Huston: “Diteci, Apollo.”
- Astronauta1: “Mi sono dimenticato di programmare il videoregistratore per registrare Lost
- Huston: “Ok, non c'è problema, Apollo, se vuoi ti faccio un breve riassunto.”
- Astronauta2: “NO SPOILER!!!”

Negli anni '60 del XX secolo gli Stati Uniti d'America vennero a trovarsi in una situazione molto simile a quella degli antichi greci: erano in lotta contro la Sparta comunista e avevano il maggior tasso di obesi del mondo. Andava di moda, in quel periodo, giocare a Risiko con le testate nucleari, era la cosiddetta corsa agli armamenti. Ben presto, tuttavia, la classe dirigente si accorse che il rischio di un olocausto nucleare preoccupava non poco le casalinghe americane. Si giunse allora alla conclusione che i cittadini dovevano essere distratti con qualcosa che non li facesse pensare al logorio della vita quotidiana. Il Presidente chiese alle Major di Hollywood di mettere su qualcosa che potesse catalizzare l'attenzione delle masse. Il problema era che Oprah, sebbene fosse già di proprietà della Walt Disney, ancora non aveva l'età per condurre il suo talk show e dovettero ripiegare su qualcos'altro. Come sempre, alla fine si risolsero nel fare un remake di un vecchio successo del passato, e la scelta ricadde proprio sul glorioso e sventurato programma Apolllo.

Apollo 1

Fu una simpatica replica dell'Apollo MORIREMO TUTTI!!! realizzato millenni prima dagli ateniesi. Nel senso che gli astronauti morirono in maniera cruenta e orribile. Per questo motivo gli Stati Uniti decisero che era ora di impegnarsi sul serio nel miglioramento della tecnologia aerospaziale, così chiamarono Stanley Kubrick a dirigere le successive missioni del programma.

La missione Apollo 11

Nel 1969 la Nasa decise di far partire l'Apollo 11, anche se in realtà era solo la seconda navetta del programma Apollo: Reloaded. Lo identificarono col numero 11 solo per dare l'impressione agli americani che si stavano dando da fare per arrivare per primi sulla Luna.

L'Apollo 11 aveva lo scopo di atterrare sulla superficie dell'unico satellite naturale della Terra, ossia Peter Griffin. Vennero scelti, così, tre astronauti di provato valore: Louis Armstrong... Lance Armstrong... Neil Armstrong, Edwin Baz Aldrin (zio del lettore multimediale della Colorado S.p.a) e Micheal Collins, quello che nessuno si caga mai. Il primo importante consulto tra i tre riguardò la scelta di colui che sarebbe restato a grattarsi le palle sul modulo spaziale e dei due che sarebbero scesi sul satellite, prendendosi tutta la gloria e non ringraziando minimamente l'altro. Ovviamente si decise tutto con un pari o dispari: vinsero Armstrong (si sospetta con l'uso di doping) e Aldrin. Ma solo perché Collins sapeva contare solo fino a tre. Tutt'ora la questione è in mano alle indagini dei magistrati.

Il primo lancio

Il primo tentativo di lancio avvenne nel novembre 1963 nei dintorni di Dallas. Proprio quando stavano per scoccare gli ultimi dieci secondi del countdown, una scimmia nascosta nella tuta di Collins - animato dal desiderio di vendicarsi dei due compagni che non volevano farlo scendere sulla Luna - andò a svitare un bullone, che finì incidentalmente per colpire il Presidente John Fitzgerald Kennedy, che si trovava in visita proprio a Dallas, dall'amico J.R. Ewing.

Il secondo lancio

La NASA programmò, dopo altri accurati aggiustamenti per impedire alle scimmie di svitare i bulloni dell'astronave, un secondo lancio a Memphis, il 4 aprile 1968. La navicella venne lanciata, ma si andò a schiantare dopo pochi secondi, sollevando un'immensa nube di fumi tossici. Caso volle che, nella stessa città, in quello stesso momento, Martin Luther King stesse conversando sul balcone di un albergo con Giulio Andreotti. Il pastore battista morì insieme ad Andreotti; questi, però, resuscitò dopo tre giorni[3].

Il terzo lancio

Nel luglio 1969 si decise di riprovare in un luogo il più lontano possibile dalla gente, e soprattutto da altre persone importanti. In un primo momento i tecnici aerospaziali avevano pensato al Vaticano e a Napoli, ma poi, con sommo malcontento della popolazione mondiale, si scelse Cape Canaveral. Per una volta, il lancio avvenì senza danni: il 21 luglio 1969, la navicella atterrò sulla Luna, riportando al suo ritorno solo rocce e sassi, fallendo il primo intento di trovare forme di vita aliene [4].

Le altre missioni Apollo

Apollo 12

Subito dopo il lancio, la navicella fu colpita da un fulmine inviato dal Sommo, inequivocabile segnale della proprietà unica del "nostro" (sarebbe meglio dire "Suo") satellite. Ma la NASA se ne fregò, e mai scelta fu peggiore...

Apollo 13

La Sua punizione si avverò nella missione successiva: una peperonata avariata costrinse il comandante della missione a uno scorreggione che danneggiò seriamente il modulo di comando della navicella. Gli astronauti si salvarono grazie a un sofisticato sistema di invenzione italiana.

Apollo 14

l'Apollo 14 venne affidata a Alano Stronzard,la decisione fu talmente stupida che persino il trabbiccolo lunare se ne accorse autorifiutandosi di atterrare ma il grande comandante scemo e il suo fedele aiutante Edgrado Miccia e grazie anche a quella branca di deficienti con criceti in prognosi riservata al posto del cervello escogitarono un piano qulificato e sicuro:prendere a cazzotti l'interruttore per abortire.Alla fine funzionò,dopo essere sceso sulla luna Scemo Sceperd decise di giocare a golf ma becco la palla sbagliata:infatti Edgardo Miccia fù la prima amercana sulla luna,al secondo tentativo beccò il trabbiccolo orbitante e le bestemmie dello sfigato in orbita si sentirono fino a Houston senza bisogno della radio

Apollo 17

Nella settima missione Apollo gli astronauti si stabilirono sul suolo lunare e, incredibilmente, trovarono un neonato alieno dalle fattezze di portoghese. Durante un pic nic, però, uno scienziato versò del ragù di cinghiale per terra: Apelle (notoriamente figlio di Apollo), rispedì imbufalito l'astronave e i suoi occupanti verso la Terra. Venne salvato il piccolo alieno, che ammarò da solo nelle pulitissime acque di Bari.

Cronologia degli astronauti

Riportiamo qui sotto gli astronauti degli Apollo lunari

Missione Lìder Pilota del trabiccolo lunare Sfigato che restava in orbita
Apollo 11
Louis Lance Neil Armstrong
Baz Aldrin Maicol Collina
Apollo 12 Pietro Corradi Anal "Teddy" Bear Riccardo ingordo
Apollo 13 James "Bond" Loveyou Fred Kaiser John Sfighert
Apollo 14 Anal Stronzard Edgardo Miccia Stuarto Rosa
Apollo 15 Davide Scotti Gianni Irvini Alfredo Vordeni
Apollo 16 Gianni Piccolo Carlo Teschio Tommaso Matto-ing-li
Apollo 17 Eugenio C'erano George Harrison Smith Ronaldo Evanescente

Curiosità


Voci correlate

Note

  1. ^ Ma colorate coi pastelli a cera per farle sembrare cromate.
  2. ^ Chi sacrificata nei rituali religiosi, chi sacrificata durante gli afterparty organizzati da Kenekenekenedis in persona...
  3. ^ Senza nemmeno pagargli i diritti d'autore
  4. ^ A parte Gianni Togni, la cui provenienza fu però tenuta segreta per non spaventare i pampini