Psicoanalisi

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Diagramma psicoanalitico secondo il quale la psiche è come un iceberg: pesante, ingombrante e destinata a squagliarsi
« Più volte è stata avanzata l'esigenza che una scienza sia costruita in base a concetti chiari ed esattamente definiti, ma io sono un ebreo furbetto e allora mi sono inventato 'sta scienza che è fumosa e indefinita come l'astrologia. Attraverso di essa spero di diventare ricco abbastanza da poter pippare tutta la cocaina cui libidinosamente aspiro... aspiro, avete capito il gioco di parole, ah ah ah.  »
(Sigmund Freud.)
« Colloqui? Terapia motivazionale? Transfert? Ed io tutte queste pasticchette colorate a chi le vendo? »
(Il signor Sigma-Tau durante uno sfogo con sua moglie, signora Delta-Omicron.)

La psicoanalisi, insieme al marxismo e alla saga del tenente Colombo, è una teoria giudea tesa a rafforzare il dominio del mondo da parte dei Saggi dei Protocolli di Sion. Attraverso di essa si irride ai valori sempiterni della morale e della scienza e si crede che tutto ruoti attorno al sesso, secondo una visione dissoluta e libertina.

Le forze armate di tutto il mondo hanno studiato a lungo questa disciplina per capire se attraverso di essa potevano leggere la mente, ottenere il potere di telecinesi o lo sguardo che uccide. Appurato che al massimo si potevano ottenere delle considerevoli entrate extra da parte di nevrotici facoltosi, si sono rivolti al più promettente campo della ricerca nucleare.

Storia

Il padre riconosciuto della psicoanalisi è Sigmund Freud, un ebreo povero ma brutto. Secondo una tradizione di pensiero che si rifà alla patristica tardo-medioevale si potrebbe trattare della quindicesima reincarnazione del demone Tuberoch.

Freud nacque in Moravia da padre commerciante di lana e madre pecora di razza merino. Il giovane Sigmund, dopo un'infanzia tribolata, iniziò la sua vita professionale nel mondo circense in qualità di ipnotizzatore. Fu assunto dal circo di Rubin Horowitz, nel quale erano già presenti l'uomo dei lupi, l'uomo dei topi, il presidente Schreber e il piccolo Hans. Il mondo del circo però stava stretto a questo grand'uomo, anche se gli furono particolarmente gradite le liasons con le gemelle siamesi e con l'uomo cannone. Si iscrisse ad un corso serale e conseguì la laurea in medicina con la tesi "Il lavoro onirico, il bello di dormire per giorni e giorni".
Ottenuta la laurea, la benedizione del padre e un belato di addio della madre, con una valigia di cartone e un vecchio divano ereditato da una zia di Leopoli, si trasferì a Vienna, dove iniziò ad occuparsi di malattie nervose. In quei primi anni di duro lavoro, perfezionò una macchina che aveva già sperimentato su sè stesso: il libidometro. Si trattava di una macchina che si inseriva in alcuni orifizi specifici dei pazienti, per misurare ed incrementare il loro livello di felicità.

Primi passi della psicoanalisi

Non guardate questa foto a lungo se non volete che Lui sappia tutte le vostre perversioni.
Troppo tardi.

Nei famosi anni della felix Austria, Sigmund Freud iniziò casualmente a frequentare l'oratorio di San Niklas in Leopoldstrasse 33. In quell'ambiente, ricco di stimoli intellettuali, subì il fascino discreto del gioco dei quattro cantoni e di "uno due tre, stella", passioni che condivideva con alcuni immigrati calabresi dell'Aspromonte. Fu in quel contesto che iniziò a meditare sul sacramento della confessione.
Freud pensò fra sé:

« "Mmmh, questi preti si fanno dire i peccati dai credenti, li perdonano e si fanno pagare un'inezia attraverso le elemosine. Questo sistema ha del buono ma va migliorato e adattato ai borghesi psicopatici viennesi."  »

Detto, fatto. Freud adattò il divano, mise una targhetta fuori dal portone e iniziò a ricevere persone che ormai per prestigio non potevano più andare a raccontare i propri peccati a dei semplici sacerdoti. Si qualificò come

"Sigmund Freud, dottore, prestigiatore, ipnotista, gran sacerdote del magna-magna".


Attraverso il passa parola tutta l'alta borghesia di Vienna gli andò a raccontare i propri peccati ad un costo variabile fra le 500 ghinee e gli 8000 sesterzi. La penitenza consisteva anche nello stare ad ascoltare delle spiegazioni incomprensibili sui motivi delle nefande azioni commesse, quasi sempre riconducibili a fare sesso o desiderare di fare sesso anche con un baco da seta o un bastone da passeggio.
Questa nuova scienza, ancora rudimentale e acerba, fu chiamata psicoanalisi. Dal greco antico, Psiché, che significa anima o mente, anae, che significa ano e lisis che significa scioglimento. Pertanto psicoanalisi sta per "scioglimento dell'anima attraverso l'ano". In pratica si tratta di quella sensazione di liberazione e di voluttà estrema che ognuno di noi prova al mattino in bagno. Secondo Freud infatti, evacuare equivale a pagare le prestazione professionali ed è quindi buona norma coltivare abitudini decostipanti.
Per questo motivo ogni terapia psicoanalitica classica prevede una prescrizione dietetica di supporto a base di prugne secche messicane e yogurt del Bangladesh, arricchito con i famosi fermenti della famiglia "vacuibudellas".

La società psicoanalitica internazionale

Nel '22 questo studente frequentò l'intero congresso psicoanalitico; la uallera purtroppo ne risentì.

A partire dal 1908, per emulare le olimpiadi e i campionati mondiali di calcio, Freud ed alcuni suoi discepoli, decisero di istituire la Società Psicoanalitica Internazionale (Internationelle Psychoanalitische Gemeinschaft), che si sarebbe riunita a congresso con cadenza biennale nelle principali città europee.
Lo scopo dichiarato era quello di diffondere il verbo psicoanalitico anche tra i grezzi normali psicologi, ma lo scopo profondo, la pulsione primigenia era quella di pavoneggiarsi con una terminologia che nessuno conosceva e di riuscire con essa a parlare più a lungo degli altri senza riprendere fiato. Essendo un linguaggio di fantasia, c'era inoltre il vantaggio di non poter essere facilmente contraddetti.
Max Stirner frequentò a lungo queste conventicole prima di capire che erano inutili sotto certi aspetti ed utilissime sotto altri:

«  "Sì, sì ricordo. C'era a capotavola sempre quello con la barbetta da capra e a fianco quello smilzo con lo sguardo da Sai Baba. Parlavano, parlavano. Io ci andavo, perché c'era tanta gnocca. È lì che ho conosciuto Marlene Dietrich ancora giovinetta e Hannah Arendt. Le ho portate in un boschetto e ce la siamo spassata". »


Ecco la testimonianza di Ferenczi:

« "Grandi congressi. Era delizioso quando la signora Freud portava il tè con i pasticcini. Sa, i dolcetti erano a forma di mammella, vagine e falli. Mentre li mangiavamo Freud ci scrutava e prendeva appunti su un quadernone nero e sogghignava". »


Dal 1922 i congressi della SPI furono allietati dal complesso del fratello minore di Freud, Otto Freud. Il complesso si chiamava "Koenig Edipus und die Stereotipen". Avevano un repertorio di mazurke e di ska all'epoca all'avanguardia. Piazzarono un singolo al terzo posto della hit-parade della Repubblica di Weimar nel 1928: si intitolava "Unsere wunschen ist ficken-ficken". L'anno seguente provarono a sfondare sul mercato dei gay berlinesi con "Der Mann mit der grosse Sache" ma furono decimati da una delle prime formazioni paramilitari di S.S. capitanate da un giovanissimo Heinrich Himmler.

L'accoglienza della psicoanalisi nelle diverse realtà nazionali

Uno psicanalista francese.

La psicoanalisi negli ambienti scientifici fu un evento clamoroso, per certi versi paragonabile alla scoperta della mazzetta in economia. Le reazioni a questo mutamento di paradigma nei diversi stati furono piuttosto eterogenee ma nello stesso tempo uguali.

Unione Sovietica

In Unione Sovietica, Berija, il capo del Kgb, nel suo diario postumo "Gli anni del glorioso marciume", scrive il seguente passo:

«  "la psicoanalisi si propagò in fretta in Unione Sovietica. A prima vista sembrava una disciplina nuova e antiborghese. Ricordo che ad una riunione del 1933 Stalin ripeté a bassa voce psicoanalisi per tre volte ad alcuni kolchoziani che protestavano perché stavano morendo di fame. I kolchoziani se ne andarono via soddisfatti e digiuni. »


Berija continua il suo racconto:

«  "Con il passare del tempo però ci rendemmo conto che la psicoanalisi faceva pensare la gente, la liberava dalla schiavitù psichica che la cultura degli Czar aveva beneficamente diffuso fra il nostro popolo. Pertanto dovemmo intervenire. Mandammo tutti gli psicoanalisti da Pavlov che li utilizzò come cavie per i suoi esperimenti sui comportamenti indotti. Pavlov li mise dentro alcune gabbie e dava loro del formaggio se rispondevano bene ad alcune domande sul marxismo, altrimenti introduceva nelle gabbie un grosso gatto meccanico, il TW 332, che mangiava uno psicoanalista scelto a caso". »

Germania

In Germania gli psicoanalisti furono subito giustamente associati all'ebraismo. I libri di psicoanalisi furono tolti dalle biblioteche ed utilizzati per pareggiare le gambe difettose delle birrerie. Gli psicoanalisti risultarono tutti vincitori di concorso presso l'Università di Mathausen, di recente istituzione, presso la quale insegnarono materie quali "Psicologia malata della sottorazza ebraica", "Accettazione della morte fisica e del dolore precedente", "Senso di colpa e senso di nullità dell'untermensch".
Lentamente ma inesorabilmente, la psicoanalisi sparì dalla Germania e fu sostituita dallo studio di materie più congrue allo spirito del tempo come "Vichingologia", "Studio della razza ariana" e "Studio comparato degli yodeln". Al termine della Seconda Guerra Mondiale fu rimproverato a Jung di aver collaborato con il nazismo. Jung si giustificò dicendo che la psicoanalisi è apolitica e lui inoltre pensava che i nazisti potessero essere guariti attraverso delle terapie individuali che aveva già iniziato a favore di Goering e Sess-Inquart.

Italia

In Italia, la psicoanalisi entrata illegalmente da Trieste a cura del bandito e passatore Italo Svevo, fu subito considerata immorale, anti-etica, eretica, apostatica, modernista, contro la religione, contro il popolo, contro il governo e ipercalorica. Gli psicoanalisti furono così costretti alla clandestinità ed iniziarono a comunicare con Freud e gli alti papaveri della SPI attraverso un sistema di pizzini che sarà successivamente usato anche dalla mafia.
Nel 1928, in virtù di un concordato firmato da Cesare Musatti e dal cardinale nero Sauron fu possibile esercitare la psicoanalisi, a condizione che gli psicoanalisti avessero riferito alle gerarchie ecclesiastiche le confessioni dei pazienti con nome, cognome, indirizzo e codice di avviamento postale.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la psicoanalisi ebbe subito uno straordinario impulso. Ben presto nel solo stato di New York si contarono 300.000 psicoanalisti divisi in squadre di lavoro che avevano il controllo di tutto il territorio, grazie all'utilizzo di fucili ipnotizzatori e bombe catartiche ad alto livello di rimozione. Solo Harlem si difese da questa invasione per la presenza di alcuni stregoni di Port Au Prince, capaci di evocare creature demoniache e gargoyle a loro piacimento.
La diffusione della professione fu causata anche dall'assenza di requisiti rigorosi come in Europa per esercitare: bastava essere pazzi e ridere bonariamente quando si veniva chiamati "strizzacervelli".

Principali concetti psicoanalitici

scheletro che si allontana dall'armadio psichico.

Nel corso degli anni, Freud e suoi successori in linea diretta hanno costituito un linguaggio arcano, comprensibile solo agli adepti. Dopo anni trascorsi a studiare formule magiche e riti propiziatori siamo riusciti a svelare solo alcuni interessanti esempi tratti dalla terminologia in oggetto.

Armadio psichico

L'armadio psichico è un vecchio armadio che viene dato in licenza temporanea ai pazienti e nel quale si possono gettare alla rinfusa cattive azioni, pensieri malvagi, pistole con il numero di matricola abraso e quella piantina comprata ad Amsterdam. Una volta chiuso, l'armadio psichico va riaperto con cautela ed utilizzando degli appositi guanti in puro senso di colpa.

Es, Io, super-Io

Nella cosmogonia psicoanalitica Es, Io e Super-Io rappresentano tre amici di vecchia data che si incontrano al bar. Es dice: "Forza raga, andiamo dentro ci pigliamo una sbronza leggendaria e poi si va alla stazione e incendiamo un barbone". Super-Io scandalizzato dalla proposta, con la voce in falsetto allora grida: "Es, sei il solito sporcaccione, è l'ora della via Crucis, Suor Mafalda ci aspetta per darci una bella lavata di capo, non ricordi?".
"Quella noiosa? Andiamo dal barbone, forza babbocchione, pensa a come luccicherà nella notte!". A questo punto interviene Io: "Basta, smettetela voi due, facciamo così: prima si va da Suor Mafalda e poi andiamo ad incendiare il barbone."
Es: "Figo!"

Rimozione

La rimozione si verifica allorché un pensiero rimosso, perché troppo onesto, viene parcheggiato in divieto di sosta dal subconscio e viene pertanto sequestrato dalla polizia sadico-anale.

Intellettualizzazione

Con questo termine si intende una difesa del paziente che cerca razionalmente di spiegare il proprio disagio. In merito a ciò Lacan si è espresso così:

« "Ciò è male. I pazienti debbono essere come bambini, facilmente manipolabili, devono credere all'uomo nero e pensare di aver visto le renne di Babbo Natale svolazzare in cielo. Se cominciassero a conoscere le nostre verità arcane potrebbero curarsi da soli e questo sarebbe un vero disastro per i nostri attuali e futuri investimenti in beni materiali. Una conseguenza facilmente comprensibile anche da quel damerino di Bataille." »

Ingorgo della libido

Con ingorgo della libido si intende un sovraffollarsi di pensieri libidinosi nella mente del mentecatto. In questa fase il poveretto non sa più se andare a bagasce o a trans, oppure rivolgersi a Federica la mano amica.
Nelle fasi acute di ingorgo, i pensieri libidinosi occupano vasti tratti di autostrada, provocando accoppiamenti fantasmatici fra automobilisti in stato subcosciente e/o subnormale. In tale circostanza è necessario chiamare le apposite squadre di psicogestori del traffico, che ricondurranno le fantasie libidinose nei bagni degli autogrill, dai quali sono evase.

La Psicoanalisi è una scienza?

il professor Dexter in una caricatura disegnata da Jung.

Questa affascinante domanda è stata riproposta dalle più geniali menti del XX secolo, come, per citarne solo alcuni, Bombolo, Pippo Franco e Ben Hill. Ovviamente gli psicoanalisti hanno ripetuto a gran voce di far parte della famiglia degli scienziati e per accreditarsi hanno acquistato anche dei lunghi camici bianchi e degli occhialoni con delle lenti da miopi da paura. Gli altri scienziati hanno invece sempre considerato la psicoanalisi alla stregua di una credenza basso-medievale con spunti al massimo per fare una sit-com per i ceti popolari.
Di fronte a questa distanza di vedute, alcuni psicoanalisti canadesi hanno comprato in Africa dei bambini e li hanno sottoposti a delle angherie continue nei primi anni di vita per verificare l'insorgenza del disagio, che sarebbe stato curato in seguito con dell'ottima psicoterapia di stampo psicoanalitico. Purtroppo l'esperimento non è potuto proseguire a causa della morte dei terapeuti per mano dei bambini. I bambini sono stati rispediti in Africa, dove sono diventati degli ingegneri famosissimi.
Secondo John Dexter, epistemologo dell'Università dell'Amore Scientifico di San Francisco, la psicoanalisi non può essere considerata una vera scienza ma al massimo un modo simpatico per attaccare bottone con qualche ragazza:

« "Come si fa a verificare questa scienza e a falsificarla come vuole il mio amico Popper. Troppe parole a ruota libera. Solo quando avremo dei piccoli sommergibili con i quali entreremo nel cervello dei pazienti, solo allora saremo in grado di fare tanti diagrammi precisi e perfetti e con un bilancino apposito peseremo quanto c'è di disagio, quanto di malvagità e quanto di fancazzismo. »


In questo ipotetico scenario del futuro gli psicoanalisti saranno degli algidi misuratori di personalità e distributori di pasticche colorate.

Il diario segreto di Sigmund Freud

Un noto politico italiano ha recentemente trovato in un mercato delle pulci di Zanzibar un diario segreto attribuito a Sigmund Freud. In esso viene proposto dallo scienziato della psiche un metodo di intervento terapeutico inedito che susciterà un alto tasso di libidine fra gli storici della psicoanalisi. Eccone alcuni stralci.

  • 23 febbraio 1901

"Oggi ho proposto alla signora O. un piatto di bucatini all'amatriciana, un toccasana ormai certo per l'isteria. Ho aggiunto anche un po' di mentuccia per sedare i suoi spunti maniacali. Come secondo le ho prescritto del radicchio trevigiano e funghi trifolati, che simbolicamente le dovrebbero risvegliare in forma sublimata il desiderio di copulare."

  • 28 febbraio 1901

"La signora O. non si è presentata. È di nuovo andata dallo Zozzo e si è abbuffata di coda alla vaccinara. Ovviamente questo avrà delle ripercussioni sul rapporto controtransferale in corso e probabilmente anche sulle funzioni intestinali".

  • 1 marzo 1901

"Quell'idiota di Adler continua a prescrivere la tagliata di manzo per le nevrosi ossessive e addirittura senza contorno di rucola. Ma dico, non ha letto "Il Digestum gastrosexualis" nel quale si raccomanda l'ossobuco alla milanese con i piselli. Non mi sorprenderei se tutti i suoi pazienti diventassero dei fobici o addirittura regredissero alla fase del gamberetto perverso polimorfo."

  • 3 marzo 1901

"La signora O. è tornata all'ovile. Piangendo mi ha assicurato che la frittata di cipolle che preparo è migliore di quella di Groddeck e che non andrà più dallo Zozzo. Per rassicurarla e fortificare il legame terapeutico le ho preparato la polenta concia di Cogne. È stato un successone. Mi ha fatto un centinaio di associazioni, poi ha raccontato 34 sogni tutti con condensazioni e rielaborazioni della marmitta e soprattutto mi ha pagato le sedute del 1989."

  • 4 marzo 1901

"Gira voce che Jung voglia iniziare a curare le psicosi con gli involtini primavera e l'anatra al vapore. Ho cercato di dissuaderlo, mostrandogli gli esperimenti di Fliess sull'argomento di qualche decina di anni fa. Fliess ha già documentato che gli involtini primavera provocano una regressione dei sintomi manifesti della psicosi ma slatentizzano la paranoia maligna di primo grado e il desiderio di sodomizzare il proprio terapeuta con un grosso bastone".

  • 8 marzo 1901

"La signora O. si è presentata in uno stato pietoso. Ha ricevuto una telefonata dallo Zozzo che la tentava con un piatto di bucatini allo scoglio, che però avrebbe compromesso tutto il percorso terapeutico finora condotto. Mi sono sentito in dovere di risolvere la questione andando a parlare di persona con questo signore. I bucatini erano uno schianto."

  • 15 marzo 1901

"È certo. La Klein e Reich si sono messi in società e apriranno un ristorantino in Michaelerplatz. Sono stato strumentalizzato da questi soggetti indegni di indossare il camice. Faranno terapie di gruppo servendo del sushi. Le loro entrate aumenteranno a dismisura. Devo trovare una nuova metodologia. Il mercato si sta saturando."

Bibliografia essenziale

  • AA.VV. - Grundrisse der Bewegung den Psychoanalitische Schule und seine Zentralitaet in Modern Weltanschaungen, 1960, copie vendute 2.
  • Ciro Mazzanguollo - Sessualità e psiche delle donne fra i 20 e i 30 anni. Allegato album completo di fotografie e disegni espliciti. 2008, copie vendute 2.000.000.
  • W.R. Bion- L'eterno femminino; metodi di cattura, 1934, copie vendute 20.000.
  • Oriana Fallaci- Quel simpatico, irascibile, menoso Sigmund Freud; intervista al padre della psicoanalisi con postilla dello zio, 1935, copie vendute 200.

Voci correlate