Quadro
Il quadro o com’è noto nel resto del mondo, abbellimento da camino non regolabile e che pende sempre; è una traccia indelebile che con il grasso e un po’ d’olio può perfettamente descrivere la costipazione sul volto di una sedicenne rinascimentale. Nato nel neolitico quando un writer anonimo avrebbe descritto cosa stesse facendo l’uomo medio per passare il tempo, fu condannato a lanciarsi in un pozzo di catrame. Di lui ci rimane il primissimo esempio di pittura che somigliava stranamente a questo:
Primi passi
Per coincidenza il mio opuscolo d’arte inizia dalla pittura a legno, una tecnica sviluppatasi molto prima della vernice per proteggere dall’umidità, quindi sono sommariamente lavori usciti na’ mmerda; espressione artistica per indicare solitamente lavori pre rinascimento. Esempio:
Proviamo di nuovo
Si tentò ancora di dipingere su legno, ma si preferirono i muri o tocchi d’intonaco cosicché se la vostra abitazione ha un velo di affresco sarete costretti a dormire sotto zero per la conservazione di uno sbronzo San Giovese in estasi mistica sopra la parete del cesso. L’arte su legno beneficiò dell’anti-tarme e del contributo dell’impregnante anti-umidità, inventati da poco. Esempio:
Rinascimento
Tra il 1400 ed il 500’ fervidi menti lavorarono instancabilmente sulla fisiologia e anatomia dei personaggi riproposti con estremo realismo, tanto che ancora oggi osservando le varie versioni della Lucrezia Borgia si potrà intuire l’istante del fastidioso prurito intimo. Queste menti troppo numerose per essere tutte comprese, ebbero a disposizione i cadaveri offerti dalle varie guerre/pestilenze, sempre se non già frutto di avance da parte dei necromanti, una sorta di becchìni al contrario. Il realismo deve tutto anche a studi matematici sulla geometria, che seppur sacra, si basava su conclusioni terrene; grazie a questo i seni di Maria saranno sempre in asse e proporzionati. Esempio:
Geometria
Anatomia
Luci e ombre
Il 600’
Nel 600’ si prosegue con il quadro come alternativa alla fotografia che del resto nascerà solo nell’800’ e allora gli artisti opteranno per la metafisica per non finire alla stregua dei filosofi; comunque del 600’ ci rimangono dei bei quadri, specialmente di navi e galeoni tutti con quella fastidiosa patina di antico, ma più sul vecchio da buttare. Esempio:
L’età dei lumi
Finalmente qualche lume in più diede un tocco meno vecchio ai quadri, in questo periodo si comincia a sperimentare per le avanguardie della pittura metafisica e non solo ritratto cardini dell’800’. Con i lumi subentra una rivoluzione nei quadri, alle volte vale più la cornice del dipinto. Esempio:
800’
Le avanguardie della pittura che deve competere con la macchina e l’inconciliabile con il metafisico fanno da muse ai quadri di questo periodo. Tante sperimentazioni non tutte finite bene e ovviamente un Napoleone sparso come l’oppio un po’ dovunque. Esempio:
900’
Quando l’alcolismo cronico diviene la musa, non sorprenderti del risultato, al massimo copri con una mela che fa tanto patafisica. In questo periodo il pittore se non è in un bugigattolo a bersi l’ultimo whiskey, diviene famoso per avere “sperimentato” nuove avanguardie d’eccellenza che comprendevano sfregare l’errore da alcool con straccio e alcool… i risultati sono esposti nei migliori musei. Esempio: