Qui Studio a Voi Stadio
Qui Studio a Voi Stadio, abbreviato in QSVS per il pubblico ceco, è la più divertente e variegata[1] cloaca televisiva sul calcio in onda su Telelombardia prima del classico film porno delle 23.00.
Storia
Nascita
Dopo che nei primi anni '80 Berlusconi riuscì a trasmettere anche in Paraguay, aggirando il divieto sulla messa in onda via etere, nacquero emittenti come funghi, tra queste anche Telelombardia. Siccome della storia di Telelombardia non ce può fregare una mazza piombata parleremo invece della nascita di questa trasmissione. Ideata nel 1987 da un pool di giornalisti sportivi super-esperti tra cui Giorgio Micheletti, un uomo talmente avveduto da abbandonare la conduzione di vari programmi al primo accenno di trash [2], (cui lui contribuiva comunque scaccolandosi a ripetizione) per creare un'alternativa a Tutto il calcio minuto per minuto, vede la luce e subito si acceca. Dopodiché viene messa in onda nel lontano 1989. Per il coraggio nel trasmettere questo programma, ma soprattutto per il fatto di essere trasmesso da un'emittente lombarda, riceve il Telegattone sull'unghia dell'alluce sinistro.
Anni '90
È in questo periodo che la trasmissione si fa conoscere al grande pubblico, grazie alle grandi interviste a giocatori ed allenatori, alle loro illuminate dichiarazioni e agli impressionanti ma sempre veri scoop di Maurizio Mosca. Il tutto veniva raccolto, condensato e in seguito ritrasmesso nel documentario sullo sport noto col nome di Mai dire Gol.
Il tutto sotto la guida attenta di Micheletti che, stando a quanto hanno poi raccontato i suoi più stretti collaboratori, perse la sua riccia e folta chioma sostituendola con Piazza del Duomo strappandosi i capelli tra un'Intervista possibile e una minaccia di querela di Mosca al primo ascoltatore che chiamava.
Per evitare la completa calvizie Micheletti abbandonò il programma nel 1999 per condurre Diretta Stadio, convinto di trovare un ambiente più sobrio e tranquillo. Solo nel 2005 capì quanto si era sbagliato. Ma questa è un altra storia.
Anni 2000 e oggi
Ed è dopo l'abbandono di Micheletti e l'arrivo del più valente ed imparziale Fabio Ravezzani che il programma diventa quel gioioso pub irlandese che è oggi. L'utilizzo del termine "pub irlandese" è appropriato in quanto tale luogo si distingue per l'ebrezza dei suoi avventori, le frequenti risse e la profonda conoscenza del mondo del calcio [Io in nazionale richiamerei Zoff] e dei suoi retroscena.
Con la differenza che qui gli arredamenti sono costituiti da gigantografie della faccia di Galliani.
Purtroppo in tempi recenti la questione dei diritti TV ha privato il pubblico della possibilità di vedere opinionisti e giornalisti allo stadio, ma poco importa; tanto non ci sono neanche in studio.
Per adeguarlo alle esigenze del pubblico ogni partita non solo è commentata, ma si avvale di ben due telecronisti: il primo commenta le azioni della sua squadra del cuore, l'altro, molto sportivamente, gufa e lancia anatemi vodoo.
Ma a sorpresa nel 2013 Telelombardia riesce non solo ad essere l'unica emittente a trasmettere le partite della Liga Spagnola, ciulando abilmente Mediaset Premium, ma anche a farle commentare dalla redazione (o quel che è) di QSVS.
Ospiti in stadio studio
Vediamo ora chi popola questo parco faunistico definito "Storico (ed imitatissimo) talk show sul calcio", che si distingue per la maggiore qualità della imitazioni, nonostante queste vantino ospiti come Tiziano Crudeli e le tette di Marika Fruscio. Gli ospiti si fanno apprezzare per l'imparzialità tipica della curva:
- Cristiano Ruiu: milanista appartenente alla famiglia degli strigidi. Si fa notare, oltre che per la passione e l'aplombe tipico della Fossa dei Leoni, anche per la leggendaria sfiga che porta a qualunque formazione di Serie A. Ogni suo commento alla partita è come il tuono: sanno tutti che dopo la gufata arriverà il fulmine.
- Gian Luca Rossi: interista, si porta appresso l'allegria dei nerazzurri negli anni '90 e la simpatia dei suddetti nel dopo Calciopoli. Riesce a mettere a dura prova i nervi dello spettatore medio che osserva da casa con una birra media in mano. Almeno finché non decide di lanciarla contro il plasma da 1.700€ all'ennesima sparata contro una qualunque altra squadra che non sia l'Inter.
- Marcello Chirico: juventino zebrato armato di scala e di una potente ugola capace di emettere suoni di rara ed inaudita potenza e rara ed inaudita frequenza, secondi solo alle voci di Sandro Ciotti e Flavia Vento. La scala gli serve per raggiungere la vetta della classifica e commentare i risultati della Juve, nonché per sputare in testa al parterre. Se il televisore dello spettatore medio è ancora integro Chirico provvede ad alimentare il desiderio innato di violenza e ogni più represso istinto omicida.
- Mauro Suma: anche lui è milanista. Tra i suoi hobby ci sono l'urlo e lo sparo di sentenze. Come tutti gli opinionisti, dirà il più attento lettore. Certo, solo che la sua voce è più fastidiosa degli altri.
- Franco Ordine: opinionista pugliese possiede la retorica del miglior Maurizio Mosca, ma con un accento foggiano. In memoria dell'indimenticato compaesano Frengo e Stop si esibisce in balli di tendenza su musica di tendenza e apostrofa Ravezzani con l'epiteto "récch' d' gomm'".
- Cesare Pompilio: tifoso juventino da prima del concepimento, è la mascotte moderna della trasmissione. Sprovvisto di qualsiasi capacità giornalistica, è conosciuto per il suo linguaggio incomprensibile e tutt'ora indecifrato. Recenti studi affermano che potrebbe trattarsi di: stretto dialetto ostrogoto, insieme di 33 aforismi di Eraclito differenti, "juventinius maximus" (e anche "ignorantus"), o altro idioma pre-biblico.
- Vito Elia: milanista incallito ed essere superiore. Tutti i giorni, ma proprio tutti, ci tiene a raccontare al pubblico quante sono le Coppe dei Campioni vinte dal Milan, suscitando un inevitabile istinto omicida ai poveri cugini nerazzurri. Insieme a Gian Luca Rossi tiene dei siparietti di alto livello linguistico a colpi di trofei, palloni d'oro, Coppe del Nonno e altri importantissimi riconoscimenti calcistici.
- Mimmo Pesce: CA-PI-TO-NE CA-PI-TO-NE CAPITONE NELLA RETE CAPITONE NELLA RETE!!
- Pietro Anastasi: tanto per ricordarci che questa è effettivamente una trasmissione sportiva e non La Corrida ogni tanto riesumano la salma di questo residuato degli anni '70 che tutti credevano distrutto nella strage di Bologna.
- Il vecchio romanista in collegamento da Roma: è, strano a dirsi, romanista. Il motivo per cui è in collegamento è perché la sua presenza in studio è inutile, come per il resto degli opinionisti. Ogni tanto fa capolino dice un paio di monosillabi e ritorna nella bara.
- L'indovina: ovvero colei che sbaglia qualunque risultato. Altri non è che una vecchia marchetta recuperata nella Tangenziale Nord, strappata al racket della prostituzione albanese. Un grande atto di generosità da parte dei suoi clienti abituali a Telelombardia.
- Quella che legge le mail: ambaciator non porta pena. Ovvero non è colpa sua se gli hooligans di tutto lo stivale mandano mail solo per dimostrare a Ruiu di avercelo più lungo. Però è tignosa.
- La lavagna tattica: l'idolo di tutti i tifosi è la dimostrazione che a Telelombardia non badano a spese pur di realizzare questo programma. Si compone di un frigo e delle sue calamite; tutto ciò serve[3], laddove non bastassero le precise ricostruzioni effettuate dagli ospiti in studio, a spiegare chiaramente le azioni al pubblico da casa, che si sa, sta scroccando la parabola al vicino abbiente. A turno il cross può essere effettuato da un Pokémon, da Goku, dalle foto ricordo incorniciate delle vacanze a Cattolica del '92 e raccolto da una calamita raffigurante Cassano ai tempi del Bari o da una fragola.
- Maurizio Mosca: ospite entrato nella leggenda, cammina assieme a noi. Nei fulgenti anni '90 è diventato famoso grazie alla sua rubrica Pronto, Maurizio? nella quale un telespettatore chiamava da casa, gli faceva i complimenti e riceveva in risposta minacce di querela da parte del ronzante giornalista.
Curiosità
- Le chiacchiere da bar sono più obiettive, puntuali ed approfondite di questa trasmissione.
- Ruiu è abbonato alla rubrica Gu...fate un altro mestiere di Cristiano Militello.
- Chirico è uno dei pochi juventini detestato dagli stessi juventini, secondo solo a Massimo Giletti.
- Maurizio Mosca ha trovato il suo pendolo proprio in questi studi.
- Crudeli era ospite fisso della trasmissione. È stato sostituito perché ritenuto troppo di parte. O troppo poco. O troppo di classe, il che la dice lunga.
- Dopo varie esperienze negative Micheletti ha deciso di abbandonare definitivamente il mondo del calcio e ritirarsi a vita privata. Adesso commenta le performance degli operai comunali nei cantieri stradali.
- Esiste una comunità di recupero per gli spettatori di QSVS. Li aiuta ad entrare nel mondo dello spaccio e della prostituzione.
Note
- ^ Al cioccolato.
- ^ Al contrario di Barbara D'Urso che inizia da quel momento a condurle.
- ^ Oltre che a dissetare l'intero studio con bibite rinfrescanti
Voci correlate
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