Raccomandazione
Secondo l'autorevole fonte di Wikipedia per raccomandazione si intende:
In realtà, la definizione riportata qui sopra è una spudorata menzogna buona solo per infinocchiare i più creduloni.
È infatti risaputo che la raccomandazione non è altro che una sana e paritaria pratica volta a garantire la possibilità di un'affermazione in campo lavorativo a tutti quegli individui troppo idioti per farcela da soli, ma che hanno tuttavia la fortuna di avere agganci e conoscenze molto influenti, anche se che per questo vengono fatti oggetto di maldicenze (assolutamente infondate) da parte dei soliti invidiosi.
Raccomandatore
Il raccomandatore è quella figura carismatica che, sfruttando le proprie amicizie altolocate o il proprio savoir-fare, riesce a fare ottenere a un determinato individuo (che casuamente si rivela spesso suo nipote, suo figlio o il suo idraulico di fiducia) un posto di lavoro in una determinata ditta o azienda (che casualmente si rivela spesso essere di proprietà di un suo protetto).
Inutile aggiungere che le motivazioni che spingono il raccomandatore a esercitare il suo potere sono puramente affettive, e non sono mai ( e ribadisco il MAI!) dettate da interessi personali.
Raccomandatori celebri
Raccomandato
Il raccomandato è per antonomasia colui che riveste posizioni di rilievo in seguito a spinte (solitamente ricevute mentre si trovava a pecorina) che lo hanno portato a emergere dal fango delle persone normali e a svettare come Illustre Pezzo di Merda (un titolo onorifico a cui il raccomandato tiene tantissimo).
Solitamente il raccomandato nidifica in luoghi quali la pubblica amministrazione o comunque in qualsiasi ufficio in cui possa dimostrare la sua piena incompetenza danneggiando il maggior numero di persone possibili. Pare anzi che l'entrare in contatto con un raccomandato di ultimo rango (facilmente identificabile per la sua massima ignoranza associata a una massima retribuzione) possa trasformare chiunque in un niubbo che la sera devasta Nonciclopedia.
Raccomandati celebri
- Tutte le showgirl di Mediaset
- Tutti i professori che hai conosciuto nel corso della tua carriera scolastica
- Tutti i bidelli che hai conosciuto nel corso della tua carriera scolastica
- Gesù
- Paris Hilton
- Nicoletta Braschi
- Loredana Lecciso
- Pier Silvio Berlusconi
- Emilio Fede
- Joseph Ratzinger
- Silvio Muccino, raccomandato da suo cuggino: il gatto Silvestro
- Il figlio calciatore di Gheddafi
- La segretaria del tuo capo
- Alberto Angela
- Harry Potter
- Mario De Filippi
- Gigi Marzullo
- Tea Falco
Raccomandatario
Il raccomandatario è in genere colui che riceve un' offerta che non si può rifiutare da parte del raccomandatore. Solitamente a tale richiesta il raccomandatario risponde con solerte disponibilità e assume l'incapace soggetto raccomandato nonostante egli sia totalmente negato per qualsivoglia attività lavorativa, se si esclude forse la gratificante mansione di osservatore di muri.
Le motivazioni di tale assunzione sono molteplici, si va dall'onorare un debito nei confronti del raccomandatore alla paura che, in caso di rifiuto, quest'ultimo ti possa far bruciare la casa e sterminare la famiglia.
Raccomandatari celebri
- Massimo Moratti
- Giuseppe
- Tutti i presidi che hai conosciuto nel corso della tua carriera scolastica
- Maria De Filippi
- Fedele Confalonieri
- Il tuo capo
Criteri di raccomandazione
I criteri di raccomandazione sono la dimostrazione matematica di come nella vita non c'è bisogno di farsi il culo, a patto che il tuo cognome inizi per "Berlu" e finisca con "sconi". I criteri sono tre:
1° criterio di raccomandazione
Chiamiamo C la Conoscenza e L la laurea
Per avere una buona conoscenza bisogna perdere tempo(T) e denaro (D) quindi diremo che:
Dato che il tempo è denaro diremo che:
Ecco che avremo:
2° criterio di raccomandazione
Chiamiamo sempre L la Laurea e CL la Carriera lavorativa
Per il primo criterio di raccomandazione avremo che:
3° criterio di raccomandazione
Dicendo che Denaro=Laurea=Brillante Carriera Scolastica(RACCOMANDATO) e Carriera Lavorativa=Denaro
Per la proprietà transitiva diremo che:
Conclusioni
In verità vi dico: non importa quanto studi, se sei stupido ci rimani. Ma se hai i soldi, almeno sarai uno stupido coi soldi.