Razzismo
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Il razzismo è una teoria scientifica verificata e sicura come i profilattici tedeschi Masculan, secondo cui gli esseri umani sono certamente delle merde, ma alcuni di loro sono molto più merde.
Etimologicamente il termine razzismo deriva da "razzi", strumenti di volo veloci e "mò" che in anglo-napoletano significa "ora, adesso". In pratica, la parola fa riferimento all'usanza molto diffusa in Texas di legare gli ebrei su razzi e cercare di inviarli sulla luna privi di casco di protezione. Infatti i nazionalsocialisti cittadini di quei luoghi, alla fine di una partita a strip-poker al pub, al grido "Razzi (s) mò", andavano a prelevare qualche ignaro ebreo e lo legavano su un razzo costruito artigianalmente per lanciarlo sulla Luna. È proprio a causa di ciò che la luna attualmente è colonizzata da una nutrita comunità di ebrei sefarditi.
Storia del razzismo
Si suppone che la teoria razzista sia stata fondata da Dio in persona, quando, invece di creare un altro Dio onnipotente come lui, preferì creare un uomo, per giunta di razza ebraica. Dio infatti dimostrò subito di appartenere ad una razza superiore poiché poteva volare, diventare invisibile, aveva la vista a raggi X e il passaporto svizzero. Una razza mediana era allora rappresentata dagli angeli, sempre giovani, bellocci, dotati di ali piumate e di un'aureola dorata sciccosa. Questi angeli furono derisi a lungo dai diavoli che li chiamavano "Gli Olgettini", facendo riferimento ad un evento di cronaca a cui nessuno importa.
Altri chiari segni del razzismo di Dio possono essere ritrovati nelle differenze da lui decise fra animali superiori come gli orangu-tang e animali inferiori come Luca Giurato. Il razzismo insomma è connaturato alla natura e alla teologia e se non ci credete è perché siete dei neri.
Curiosamente i primi studiosi di razzismo ritenevano la razza bianca inferiore alla razza nera per via delle inferiori dimensioni del pene. La superiorità del Nero era inoltre confermata dalle migliori performances nelle partite di basket.
Fra gli altri lo scienziato del '600 Ulrico Meinhofer si espresse in questi termini:
Purtroppo pregiudizi molto radicati fecero girare all'indietro l'orologio della conquista della supremazia dell'uomo nero sull'uomo bianco (in inglese: "the Clock of the Conquest of the supremacy of the black man that deeply fucks the white man").
Quale fu la causa di questo mutamento culturale non è dato sapere. Si sospetta che i bianchi, stufi di svolgere i lavori pesanti e appurato che gli animali domestici non potevano impegnarsi in attività come rammendare una camicia, si inventarono quattro cazzate scoprirono che le razze inferiori potevano essere sfruttate o sfottute secondo modalità benedette dalle principali associazioni religiose e militari del tempo.
Le teorie principali
Della teoria teologico-razziale abbiamo già parlato. Le altre teorie più diffuse sono il Razzismo alla rovescia o Omsizzar, il razzismo per scherzo, il razzismo contro razze inesistenti, il razzismo politicamente corretto, il razzismo contro sé stessi o omorazzismo e il razzismo genetico.
Razzismo alla rovescia
Il razzismo alla rovescia è la ricerca dell'esatto contrario della cultura razzista. Ai razzisti piacciono i capelli rasati? Il razzista alla rovescia porta i capelli lunghi. Ai razzisti piace andare in moto? Il razzista alla rovescia va solo in macchina.
I razzisti alla rovescia inoltre sono famosi per rovesciare le poesie tradizionali dei razzisti. Vediamo ad esempio la seguente famosa filastrocca del poeta fascista Pablo Nerissimo: “uno-due-tre, viva Pinochet, quattro-cinque-sei ammazziamo un po' di ebrei, sette, otto, nove, il nero non commuove, ein-zwei-drei, viva l'apartheid.”
Questa simpatica canzoncina diventa per il razzista alla rovescia: “uno-due-tre viva il negus Selassiè, quattro-cinque-sei, gli egiziani sono OK, sette, otto, nove, l'ebreo non lo mando altrove, vier, funf, sechs, io col Nero faccio sex.”
Razzismo contro razze inesistenti
Si tratta di un razzismo virtuale. Si può trattare di razze inventate di sana pianta o esistenti solo in letteratura come i klingon o gli hobbit. Secondo i promotori del razzismo contro razze inesistenti il vantaggio di questo razzismo consiste nel fatto che le vittime del razzismo non possano ribellarsi. Il lato negativo è che le vittime non possono fare i lavori pesanti.
Razzismo politicamente corretto
Si tratta di un razzismo raffinato ed evoluto che cerca di mantenere i vantaggi del razzismo tradizionale ammantandolo con un linguaggio forbito che possa confondere le idee. Per il razzista politicamente corretto, ad esempio, non è esatto esclamare "questi terroni sono tutti pizza, mafia e mandolino" bensì "gli abitanti terroni del sud-Italia sono specialmente dediti a cuocere pizze, suonare strumenti tradizionali e svolgere attività lucrose ma illecite".
Per il razzista politicamente corretto il termine Nero è inesatto e offensivo: meglio usare "diversamente bianco".
Razzismo genetico
Il razzismo genetico tende a ibridare il maggior numero di razze inferiori in modo tale da ottenere l'essere inferiore perfetto. In foto 3 un esempio di questo processo di perfezionamento. Si tratta di Ciro N'daye Cizmic Levi, al 25% rispettivamente terrone, Nero, tzigano, ebreo e Nerissimo. Grazie a questa ibridazione, il soggetto in questione riesce ad attirare su di sé una intensità di violenza pari a 2200 hitleroni (unità di misura del razzismo), uno dei livelli più alti mai raggiunti in laboratorio.
Razzismo per scherzo o ludorazzismo
Il razzismo per scherzo è quello che si fa alle feste, quando si prende il primo non caucasico che ci capita vicino, lo sgozziamo e poi se la polizia ha qualcosa da ridire si risponde "Ehi, ma stavamo scherzando!". Di solito la polizia dopo questa affermazione torna al commissariato per terminare la partita di scopone scientifico.
Razzismo contro sé stessi o omorazzismo
Il razzismo contro sé stessi o omorazzismo è una patologia del razzista, il quale abituato a prendersela con tutti alla fine prova il desiderio di aggredire e offendere anche sé stesso. L'omorazzismo è quindi simile all'onanismo e all'omosessualità e per questo avversato dalla chiesa che invece sostiene e indica come particolarmente santo il razzismo tradizionale.
Il razzismo oggi
Oggi il razzismo è ormai vigente in tutto il mondo. Avversato a lungo a causa del potere occulto degli scienziati pronti a propinare illusioni di comodo al popolo bue, è stato finalmente dichiarato patrimonio dell'Umanità e sancito definitivamente nella Dichiarazione dei Razzisti Uniti delle Nazioni Fighe (in inglese: Declaration of United Racists from Cool Nations).
Purtroppo per venire incontro al buonismo di certi Neri che hanno corrotto i giudici supremi attraverso riti vudu, non è più possibile svolgere quelle sane attività connesse al razzismo come "battuta di caccia al Nero", "fustigazione del cinese", "scuoiamento della squaw", anche se, recentemente, in molti paesi sono in fase di discussione leggi di questo tenore, necessarie per scaricare su qualcuno la propria rabbia e frustrazione, che altrimenti andrebbe dispersa in mille rivoli, discussioni da bar o movimenti politici creati sul web.
Per finire non dimentichiamo che le barzellette sul razzismo sono una ricchezza che non può essere dispersa impunemente e che va tutelata contro tutte quelle forme di razzismo travestite da difesa dei diritti umani che vorrebbero epurare questo tipo di umorismo, metterlo al bando, per farci ridere solo con vetuste battute sul fantasma formaggino o sui nomi buffi dei tuffatori o dei lanciatori di coltelli.
Curiosità
Ecco la prova che il razzismo esiste anche tra degli innocui insiemi indifesi di bit:
☺☺☺☺|☻ Notare come le faccine bianche hanno escluso dal gruppo la faccina nera. Questo dimostra, appunto, che il razzismo esiste anche tra caratteri Unicode.