Nonsource:Resurrezioni di Son Goku
di grande ammirazion; ma ora ammiro
com'io trascenda questi corpi levi. »Si parla di "resurrezione di Goku" allorché il fantasioso Akira Toriyama ricorra all'espediente di trasferire il mitico protagonista di Dragon Ball in una realtà ultraterrena per allenarsi a sconfiggere i due/tre avversari successivi nell'oltremodo asciutta storyline.
Storia in cenni
- Non ci sono segni di cedimento dell'originalità del manga fino al secondo episodio, quando avviene l'ineluttabile:
Goku è investito dalla flatulenza nel gesto eroico di solleticare il nemico concentrato a trattenere il respiro. Naturalmente il problema si potrà risolvere con le sfere del drago, posticipando di un altro anno il desiderio per scoprire quali leggi cosmiche governano lo spazio-tempo e come comprenderle.
Di qui vari improbabili colpi di scena degni del peggiore romanzo fantastico spiegano le successive rianimazioni del pupo ormai cresciuto e senza coda e la sua fuga dal pianeta Namec su cui si trovava al momento dell'implosione del corpo celeste. Tra gli altri, notevole che il nostro amico venga salvato da uno straniero venuto dal futuro, che gli prescrive una medicina per proteggerlo da ogni morbo in avvenire.
- Altro nemico, stessa storia: il malvagio Cell pretende di essere l'individuo più forte dell'universo, perciò deve morire. Solita trafila del sacrificio con annesso salvataggio della Terra mediante teletrasporto in altro mondo prima della detonazione del nemico.
L'ultimo toccante messaggio del buon Goku sembra essere stato:"Mammaaaaaaa!"
- In punto di morte nel combattimento contro Majin Bu, viene rinvigorito dal sacrificio di Kaioshin.
- Dopo l'ennesimo scontro apparentemente fatale, questa volta contro una melma gelatinosa cosmica scappata al controllo del suo creatore, viene a trovarsi nello spazio gioco di Suguru, una griglia quantica di un universo parallelo non so dove, da cui ovviamente può scappare con facilità.
- Viene investito da una carrozzina che era sfuggita all'occhio della madre e muore sul colpo.
Nonostante ciò sembra possibile per Kaharot tornare presso i suoi cari per qualche giorno, ma solo negli anni parimpari.
Il ruolo delle Sfere del Drago
Questi oggetti magici da sempre servono chiunque riesca a riunirli, senza eccezioni, così che ne deriva naturalmente un possibile uso scriteriato. D'altro canto il poter esaudire desideri le rende desiderabilissime da tutti i sofferenti che hanno perso qualcuno che vorrebbero riavere con sè. A proposito, ecco la testimonianza di un inconsolabile Orfeo, secondo Cesare Pavese:
Una rielaborazione profonda di questo passo ci suggerisce che molto probabilmente Goku fosse in combutta col drago delle famigerate balls per assentarsi il più possibile dalla petulante moglie, al fine di dedicarsi all'assai più ben voluta compagna che aveva trovato in paradiso.[2]
Possibili spiegazioni scientifiche[3]
Scientificamente, ci sono ben pochi mezzi pratici per tornare in vita dalla morte, tuttavia dicono che si può fare. I maggiori studiosi del caso ammettono di aver capito ben poco della vita e, se interrogati a riguardo, tentano una fine decorosa. I pochi intrepidi che si sono avventurati nel trascendentale mondo del fumetto giapponese azzardando ipotesi hanno prodotto al più le seguenti:
- Uso di certificati medici falsi ottenuti con mezzi violenti
- Secondo Fred Hoyle, nulla nel cartone sarebbe anche solo immaginabile senza una fragorosa risata
- Un gruppo di persone interessate ha tramandato scritti falsi per far sopravvivere nella storia la figura di un amico sempre presente nelle difficoltà del vivere e dare speranza a chi crede nel suo aiuto.[citazione necessaria]
- Il nostro amico si sarebbe reincarnato più volte in sè stesso ed ogni volta con una malattia di invecchiamento prematuro nel codice genetico[4]
L'ipotesi del doppio
L'unica teoria che è sembrata resistere fino ad oggi come nessun'altra è quella che pensa di risolvere il dilemma con l'ingenuità propria di un bambino neanche troppo sveglio:
In effetti qualsiasi abitante del giappone avrebbe potuto scambiarsi per il suo connazionale[5] dopo la morte del Goku vero. Non solo: possiamo rintracciare somiglianze spaventose con illustrissimi sconosciuti che per un po' di birra o denaro avrebbero fatto questo ed altro.
Tra i principali sospettati:
- Quello che cambia facilmente aspetto
- Il trasformista per eccellenza
- Musicisti che superano il limite del Sayan durante i loro assoli.
- Un qualsiasi muso giallo
La prova
Pare alla fin fine che il grande Sayan dal cuore puro altro non fosse che una montatura! ciò è provato dallo schiacciante filmato che dimostra come la quotidianità che noi comprendiamo quale vita altro non sia che una storia narrata da un idiota, che non significa nulla, un pavoneggiarsi sullo spalto per poi non farsi più udire il divertimento di quel porcellino che può trasformarsi in chiunque gli capiti in mente, che a quanto sembra passa il tempo filmando e montando le infinite scene di un colossal di cui in realtà è unico protagonista.
Eccone la migliore[6] prova:
<youtube>http://www.youtube.com/watch?v=ruCyLfIVtks&feature=channel_video_title</youtube>
L'unica deduzione che se ne può trarre, che è comunque più di nessuna[7], se tanto basta a confermare la tesi, è che Goku è morto.
Note
- ^ Il giapponese è divertente sempre e comunque
- ^ Chi lo biasimerebbe?
- ^ Seee, come no
- ^ Data per vera la reincarnazione, ciò è probabile almeno quanto l'evenienza che il politico medio non si metta in ridicolo mentre parla
- ^ È risaputo infatti che i giapponesi non provengono dal ceppo evolutivo umano.
- ^ poveri noi
- ^ beccati questa, teoria delle stringhe!
Voci correlate
Dragon Ball
Sayan
Goku
Cristianesimo
Buddhismo
MacGyver
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