Rovescio della medaglia

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« Esprimiamo un ottimo calcio, offensivo e spettacolare, però prendiamo troppi gol. »
(Zdeněk Zeman dopo ogni sconfitta.)
« Flavio mi copre di attenzioni e regali, è molto romantico, peccato che sia un vecchio bav... molto geloso. »
(Elisabetta Gregoraci descrive suo marito.)
« L'Europa eviterà il default alle nostre banche, però dobbiamo rispettare i parametri e quindi aumenteremo le tasse. »
(In questo caso la medaglia la prende qualcuno e il "rovescio" se lo becca qualcun altro.)

Il rovescio della medaglia è, in senso figurato, l'aspetto di una situazione che si contrappone a quello più evidente, riferito in genere a un dato negativo.

Etimologia

Confucio aveva posto questo concetto alla base del suo pensiero filosofico, da qui la classificazione in "yin" e "yang" di tutte le cose dell'universo. In un ideale equilibrio cosmico: ogni volta che ti capita qualcosa di yin devi poi aspettarti qualcos'altro di yang, altrimenti sei solo sfigato.
Restando in tema religioso, sappiamo che la maggior parte delle società africane e islamiche consente la poliginia. Il vantaggio evidente è quello di potersi lucidare la fava con diverse donne, anche di età variabile, di contro ci si trova accerchiati da un numero preoccupante di suocere[1].
A questo punto, per par condicio, dobbiamo citare anche un passaggio contenuto nelle lettere di San Marzano al suo discepolo, il giovane Gaio Pompeo Ibrido:

« Sei il mio preferito e un giorno assurgerai alla gloria del Signore. Non lamentarti se ti brucia l'anoima. »
(San Marzano, dalla Seconda lettera a Gaio, 481 d.C.)

Dritti e rovesci

Le medaglie sono sei. Oltre alle gambe, cos'altro avrà perduto?!
AAA: giovane, bionda, bellissima, disponibile a lunghe cavalcate. No perditempo e fantini.
Situazione Vantaggi Svantaggi Esito
Anne Nicole Smith, Playmate 1993 e spogliarellista di 27 anni, nel 1994 arpiona il magnate James Howard Marshall II, un arzillo[2] vecchietto di 89 anni. È amore a prima vista: da un lato per il saldo del conto (impossibile da scrivere in lettere), dall'altro per un paio di tette che rappresentano un caso federale, perché sconfinano in tre stati. Contro ogni previsione[citazione necessaria] si sposano. Per lei: finalmente potrà permettersi di frequentare le migliori università e prendersi la laurea in... (scusate, erano gli appunti per un articolo su Christine Lagarde)... comperarsi tutte le scarpe e i vestiti dei migliori stilisti.
Per lui: riuscire finalmente a sfatare un insensato stereotipo parlando con lei del Teorema di Fermat. E trombarsela.
Per lei: per un tempo imprecisato, presumibilmente breve, dovrà sforzarsi di sembrare intelligente e colta, nonché succhiare una sorta di caramella mou trattata con l'antimuffa.
Per lui: essere considerato un cretino da amici e parenti. Vabbè, forse non dagli amici... magari solo dai parenti più prossimi. Forse dai figli, se non altro per amore filiale[3].
Dopo 14 mesi di matrimonio lui tira le cuoia[4]. Lei invece tira un bidone ai figliastri, prendendosi tutto il cucuzzaro. Dopo sentenze e ricorsi a non finire, la battaglia legale la vince la pollastra, però dopo che era già andata a ringraziare il Creatore per le stupende scarpe di Alexander McQueen. Cioè, non che abbia ringraziato lo stilista... (forse si era capito). Aveva 39 anni.
8 giugno 2010: l'A.S. Roma annuncia la firma di un contratto triennale da parte di Adriano Leite Ribeiro, soprannominato L'Imperatore. Durante le visite mediche viene classificato "leggermente in sovrappeso se fosse un capodoglio", niente che non si possa risolvere con una dieta a base di carbonara vegetariana per un paio di lustri. Lo staff tecnico è certo di recuperarlo, altrimenti la società non gli avrebbe proposto un triennale, il dubbio casomai è che la Roma abbia uno staff tecnico. Il giocatore arriva a parametro zero, quindi gli sarà versato solo lo stipendio, ritenuto comunque leggermente esoso. D'altra parte è esattamente quello che il bomber spende in coratella e comunque, come premio partita ha preteso solo due bottiglie di Nepente di Oliena. Finché non entrerà in forma sarà piuttosto statico, una via di mezzo tra un Franco Baresi appena operato al ginocchio e la bandierina del calcio d'angolo in un momento di bonaccia. Il fatto che riesca a marcarlo anche la nonna di Daniele De Rossi desta qualche preoccupazione, ma non si può pretendere che abbia da subito i 90' nelle gambe, specie se assomigliano a due prosciutti di Parma ad inizio stagionatura. Dopo cinque presenze sono chiare tre cose: inquadra la porta ancora discretamente (se non dimentica l'autofocus durante lo scatto); ha le stesse probabilità di segnare un gol di quelle che ha Brunetta di andare a canestro in NBA; fargli un triennale è stata una manovra economica che potrà generare plusvalenze solo grazie all'incantesimo di un mago.
8 dicembre 2013: alle primarie del Partito Democratico viene eletto Matteo Renzi. Dopo l'imprudenza fatta nelle precedenti, nelle quali il loro frugoletto prese una tremenda batosta da Pier Luigi Bersani, stavolta Quelli che se la cantano e se la suonano vogliono giocare sul sicuro: gli elettori possono scegliere tra Renzi, Gigione e il Pupazzo Gnappo. La vittoria non è scontata: Gigione arriva ad un avvincente testa a testa forte del suo slogan "Grazie Padre Pio", ma alla fine capitola. Le perplessità sull'attuale sistema elettorale tornano prepotentemente a galla. Col sistema attuale l'elettore non è costretto a studiare il profilo di ciascun candidato, vivrà il voto in completa serenità, senza patemi né ansia nello scegliere. È come se stesse in una pensioncina di Rimini col trattamento di mezza pensione: può scegliere tra i tortelli in brodo e gli spaghetti al ragù, il parmigiano lo pagherà comunque a parte. Questo consente ai partiti di fare come cazzo gli pa programmare in anticipo l'attività politica, senza il rischio di dover rivedere le posizioni, tanto qualcuno a pecorina si trova sempre. Potrebbe essere eletto qualcuno che si preoccupa più degli interessi delle banche che dei cittadini; gente che ha il solo scopo di approfittare dei privilegi riservati alla casta politica; persone incuranti del mare di merda nel quale affonda il Paese; qualcuno considerato all'estero quanto un prete nello Yemen; soggetti che stanno alla scena politica internazionale quanto Martina Stella alla recitazione.
« Seguirà ora una breve rassegna di importanti momenti storici e il fattore determinante per l'esito finale.
Il commento non è previsto a causa dello sciopero dei giornalisti. »
Situazione iniziale Fattori positivi Evento nefasto Esito finale
File:Schiavi neri a lavoro.gif
« L'ultima foto è in realtà un messaggio di speranza. »

Note

  1. ^ che già una...
  2. ^ per quanto si può esserlo su una sedia a rotelle
  3. ^ quella della banca in cui stanno i soldi
  4. ^ che tempra!

Voci correlate