Sōsuke Aizen
Sōsuke "Salvatore" Aizen (藍染 惣右介, Aizen Sōsuke) è un personaggio del manga-anime Bleach creato da Tito Quadro. Ma soprattutto, più di ogni altra cosa, è un bastardo. L'espressione "se cerchi nel vocabolario la parola bastardo trovi una sua foto" è un eufemismo con lui. Dopo aver finto di essere lo stinco di santo in gruppo di capitani uno peggio dell'altro si è rivelato per l'appunto il peggiore di tutti, capace di squartare addirittura la presidentessa del suo fan club mentre questa lo stava abbracciando. Come non bastasse questo e il fatto di essere il principale antagonista della storia, è dannatamente forte. Ma proprio forte! Del tipo che il buono ha appena sfoderato la sua arma più spaventosamente micidiale, con cui ha sempre fatto gran belle figure eppure lui lo demolisce senza una parola ancor prima che capisca che è appena stato PWNED facendo tra l'altro una figura di merda.
Naraku Aizen ha di fatto il potere di far fare figure di merda ai personaggi più forti, fighi e adorati dai lettori, facendoli cadere in meno di un istante da iper-pompati strapotenziati a delle pere cotte. Ecco spiegato perché il 99% dei lettori lo odia, come anche anche il 99% dei non lettori. Restano un paio di 1% che quel bastardo ha corrotto e/o ricattato affinché votassero per lui.
Il bastardo: vita e misfatti
La vita mortale di Sōsuke Aizen iniziò nel lontano chissenefrega in un ospedale di Buseto Palizzolo in provincia di Trapani, ed iniziò con il comunissimo nome di Salvatore Anselmo. Non si sa cosa accadde all'interno del grembo materno per i nove mesi precedenti, ma Salvatore ne uscì che era già un genio del male. Quando lo misero per la prima volta tra le braccia di sua madre, allungò prontamente una manina nella sua tasca, non sia mai vi fosse un portafoglio ben fornito.
La sua malvagità si espresse in toni sempre più antipatici e da carogna man mano che cresceva: a quattro anni, senza ancora avere idea di cosa fosse la mafia, il siciliano gestiva già un azienda di costruzioni coi mattoncini nel suo asilo, presto leader nel settore per i metodi violenti e i ricatti con cui sbaragliava ogni possibile concorrenza. A cinque anni, quando il papà lo portava a passeggio vicino alla banca, con la scusa di farsi prendere in braccio spiava il codice segreto del bancomat dei malcapitati che stavano lì a prelevare. A sei anni aveva già falsificato la carta di credito di famiglia, a sette scippava i pensionati fuori le poste distraendoli con la scusa di voler sentire i loro racconti sulla guerra, a otto un famoso boss della zona si offrì di adottarlo come figlio. E i genitori furono più che contenti di liberarsene, ed emigrarono in Svizzera in cerca di pace e tranquillità, ma soprattutto onestà.
Eppure, sebbene gli anni successivi furono costellati di una lunga serie di successi criminosi e cattiverie senza ritegno contro umani, animali, piante e sassi (si, aveva trovato il modo di rendersi odioso anche alle pietre), il giovane Aizen iniziò a sentire un senso di insoddisfazione. Presto si accorse che rubare le caramelle ai bambini non gli dava più soddisfazione come in passato, che riscuotere il pizzo non è divertente se ti lasciano i soldi sotto lo zerbino pur di non vederti, che non c'è gusto a derubare qualcuno che quando ti avvicini, ancora primi che inizi a parlare ti da il portafoglio e ti supplica di non strizzargli i capezzoli, come hai fatto ad altre decine e decine di persone (e lui lo sa eccome).
In altre parole, Salvatore era diventato prevedibile: la fama della sua bastardaggine aveva oltrepassato anche i confini della Sicilia, in ogni casa si appendevano suoi ritratti con il solo scopo di far loro il gesto delle corna almeno tre volte al giorno, come scongiuro per non incontrarlo mai. Tutti sapevano che era uno stronzo, tutti sapevano cosa aspettarsi da lui... Quando era bambino era stato insospettabile (nessuno potrebbe credere ad un bambino volontariamente ladro, ricettatore, ricattatore, allibratore, bagarino, strozzino, torroncino eccetera eccetera eccetera). Passavano gli anni, gli affari di famiglia andavano benissimo, ma Salvatore era sempre più triste. Un giorno, mentre vagava abbattuto per Palermo, con l'etichetta "Cattivo all'ennesima potenza" scritta in fronte e ricamata sul suo completo alla Al Capone, decise di tirarsi su comprandosi un chilo di cannoli in pasticceria.
Disgraziatamente, quel giorno il pasticciere era stato sostituito da un sicario incaricato di vendere cannoli avvelenati ad un altro boss che avrebbe transitato per quella via quel giorno. Quando il sicario lo vide non ebbe il coraggio di dirgli che tutti i cannoli erano imbottiti di vetriolo, stricnina e sudore di Maurizio Costanzo, temeva infatti, conoscendo di chi si trattava, che se lo avesse contraddetto si sarebbe ritrovato appeso ad un lampione per le mutande. Fu così che Salvatore Anselmo, malavitoso affermato e fondatore del marchio Bastardidentro morì avvelenato anche se ingiustamente. Il sicario gli fregò il rolex e scomparve in Indocina temendo ritorsioni della Cupola; ma in realtà quel giorno fu proclamato festa nazionale e l'arcivescovo di Caltanissetta avviò la sua causa di beatificazione, ma lui non lo venne mai a sapere.
Il bastardo: morte, oltretomba e ancora più misfatti!
Per via delle circostanze della sua morte, o piuttosto per un errore burocratico nel provveditorato all'immigrazione del Paradiso, Salvatore non venne condannato all'Inferno, ma spedito al Paradiso per una seconda occasione. Le sue vittime tuttavia protestarono, quindi sarebbe stato destinato al Paradiso di riserva, quello coi coglioni nipponici a perdita d'occhio e i beccamorti con le spade che la fanno da padroni: SOUL SOCIETY.
Arrivato lì, l'ex-mafioso aveva davanti due scelte: cambiare vita e dedicarsi alla filantropia e a Greenpeace... oppure seguire le proprie inclinazioni artistiche e perseverare sulla via del sadismo. Tuttavia, in vita aveva visto che il crimine non paga una volta che ti sei fatto conoscere. Decise allora che sarebbe diventato un genio dell'inganno, il più grande pugnalatore alle spalle e metti-sgambetto-per-puro-divertimento che l'Universo avrebbe mai ricordato. In questo modo, di volta in volta, avrebbe sempre fatto fesso il prossimo, ed avrebbe sempre potuto sghignazzare alla faccia degli incapaci. Dopo aver cambiato il suo nome in uno meno normale ma più rassicurante per i nippi come Sōsuke Aizen, si procurò innanzitutto una discreta miopia dopo cinque giorni di visione ininterrotta a pochi centimetri dal televisore di videocassette di Milly D'Abbraccio, in modo da dover mettere gli occhiali: un cattivo con gli occhiali non si è mai visto! Inoltre il "trattamento" gli aveva provocato un cambio di volto in senso nerdiano, molto rassicurante. Cambiato esteriormente, ma interiormente più in vena di prima di far incazzare la gente, la sua nuova vita poteva cominciare.
Come capitano
Nara Aizen è il capitano della Quinta Compagnia del Gotei 13, oggi soprannominata grazie a lui Compagnia del "Guarda! Un asino che vola!". Per secoli lasciò che la sua componente sadica restasse latente in modo da conquistarsi le simpatie di tutti: distribuiva gettoni per il biliardino a tutta la truppa la domenica mattina, scriveva lui i rapporti al posto degli stanchi compilatori, riempiva di coccole e sguardi dolci la sua tenente Momo Hinamori, si mostrava sempre disponibile ad ascoltare chi aveva un problema e voleva confidarsi (in realtà sentire i problemi degli altri gli serviva a tenere buona la sua vera indole per impedirgli di rovinare tutto prendendo a calci in culo tutti i suoi bravi soldati con un'anfibio di cinque chili).
Non solo, cercò di ritagliarsi, all'interno della sua cerchia, il ruolo del classico "capitano buono, non severo e sempre sorridente" da cui andare quando si ha bisogno; per farlo non solo agì in modo da sembrare più bello, bravo e intelligente degli altri capitani, ma ricorse anche a mezzi come la diffamazione, ad esempio mettendo in giro prove di terroneità sul conto del capitano Mayuri (che si era fidato di lui al punto di confidargli il suo segreto).
Ovviamente cercò di risultare simpatico agli stessi capitani e i loro vice, in modo da rabbonirli per poi fregarli alla grande arrivato il momento: giocava a tennis con Ukitake[1], presentava belle ragazze a Kyōraku il marpione[2], regalava dolcetti a Yachiru[3], peluche di gattini neri coccolosi a Soifon[4], incoraggiava Yumichika a mostrarsi per ciò che era[5] e simili.
Così per qualche secolo, tutti andarono d'amore e d'accordo con tutti e non successe una minchia di interessante.
Prima saga di Bleach: Salviamo Rukia dal Sacro Girarrosto!
Quando noi lettori, ancora ignari, ce lo trovammo davanti la prima volta, ci sembrò subito l'unico capitano rispettabile con quella sua aria da impiegato del catasto e l'atteggiamento paterno con i sottoposti. Insomma, il piano di rilancio d'immagine di Aizen aveva funzionato alla perfezione. Addirittura molti si dispiacquero quando lo si vide appeso a un muro con millemila litri di sangue tutto intorno; d'altronde, si sa, una persona seria in questo manga non ha ragione di esistere, quindi nessuno si stupì più di tanto e tutti pensarono piuttosto a prendersela con quella faccia di cazzo di Gin Ichimaru. Dopotutto uno che sorride sempre con gli occhi perennemente semichiusi è sospetto... Invece ecco che riappare, vivo, vegeto, e ormai stufo di fare il bravo ragazzo, e per inaugurare il suo ritorno alla perfidia, infilza (e non sarà l'ultima volta) tale Momo Hinamori, ragazzina fondatrice del suo fan club e segretamente innamorata di lui. Per un attimo, mentre lo abbracciava, quando Salvatore le aveva detto che stava per "assaggiare la sua spada", l'ingenuotta aveva pensato si riferisse a qualcos'altro... Per di più, il signor Ichimaru "Sorriso Magicus" Gin era in combutta con lui fin dall'inizio: si era preso lui la colpa del suo presunto omicidio così, per sapere cosa si prova ad essere un sospettato a piede libero e fare pernacchie agli amici del defunto. È a questo punto della storia che si scopre che quel bel giovanotto con gli occhiali spessi è in realtà una bestia.
È in grado di far tremare l'intera Soul Society grazie al suo Shikai, uno dei più potenti e stupefacenti di Bleach, il cui suggestivo nome è "Quando Ho I Capelli Flosci E Gli Occhiali Sono Un Brav'Uomo E Potrei Essere Tuo Padre, Ma Quando Mi Tiro Indietro I Capelli E Mi Tolgo Gli Occhiali Divento Un Grande Stronzo"; Aizen fa pieno sfoggio e vanteria dei suoi poteri: è talmente forte che blocca le spade col dito mignolo ed è talmente crudele che con lo stesso dito ti opera uno sparticulo epico, e quindi lo fa e ti prende in giro subito dopo. Ad Ichigo non basterà la classica "fortuna del protagonista" per scampare a tutto ciò.
Dopo aver estratto dal petto di Rukia a mani nude in pieno stile Shaolin la Biglia Nera iper-rara, invenzione di Kisuke Urahara che a qualcosa sicuramente servirà, Aizen e i suoi due sgherri vengono circondati da un imponente schieramento pronto a fargliela pagare, composto da tutti i tipi più cazzuti di Soul Society. Unici assenti il capitano Mayuri Kurotsuchi, che era incollato alla tv a guardare il trionfo del Napoli sulla Juventus, e il carissimo Zaraki Kenpachi, che per quanto gli avesse fatto enormemente piacere potersi menare un po' con dei bastardi veramente tosti, si era perso per colpa del suo GPS guasto, tanto per cambiare...
Invece, per l'ira dei presenti e dei lettori che gridavano a gran voce "SANGUE! SANGUE! SANGUE!", e di per contro sommo sadico piacere di Salvatore e picciotti, il celebrity deathmatch si risolve a tarallucci e vino: prima ancora di iniziare, Aizen e i suoi ascendono al cielo (letteralmente), grazie al potere dei magici riflettori dell'ultimo concerto di Michael Jackson (che il bastardo aveva rubato allo scopo), che lo portano così al sicuro nell'Hueco Mundo, dove potrà architettare altre cazzimme ed evasioni fiscali a capo di un esercito di bestialità (vedasi Espada). Un ultimo sguardo dall'alto in basso ai poveracci, e come regalo d'addio (oltre a un dito medio alzato), toglie gli occhiali e si scompiglia i capelli, tornando al suo aspetto da pacchioso bastardo puttaniere dei tempi d'oro, dopodiché scompare, scansando con nonchalance tonnellate di vaffanculo e bestemmie nei confronti suoi e del figlio di suo padre.
Intermezzo: Come conquistare il mondo partendo dal deserto
Tramite il potere dei riflettori dell'ultimo concerto di Michael Jackson, Aizen i suoi sgherri vengono teletrasportati al sicuro a Hueco Mundo, il mondo degli Hollow, il cui nome significa "Mondo Buco", e non a caso... Trattasi di un luogo inospitale e desertico, ma popolato da un sacco di mostri e gentaglia maligna: insomma il luogo ideale per crearvi un regno, o meglio, una cupola! Aizen, che già allora covava grandissimi piani per nuove sole future ai danni dell'intera umanità e non solo, pensò che il prossimo passo dovesse essere quello di realizzare un suo vecchio sogno: creare lì la più potente di tutte le mafie, costruirsi una reggia meglio di quella di Caserta in cui abitare, circondato da pupe e, ovviamente, da un folto gruppo di picciotti, sicari, ricettatori, ricattatori, spacciatori, politici e mafiosi in genere con il quale, un giorno, dare l'assalto a Soul Society e diventare capo sommo anche lì! Progetto ambizioso, ma con la Biglia Nera Iper-Rara di Kisuke Urahara di nuovo nelle sue mani (pur non avendo ancora capito bene a che servisse...) nulla gli sarebbe stato impossibile!
Per prima cosa mise Tōsen al lavoro[6] affinché gli costruisse, mattone su mattone, un palazzo a cui dare il figo nome di Las Noches (ovvero "Le notti"[7]) informandosi poi con un opuscolo sui materiali a sua disposizione.
Hollow
Si distinguono nelle seguenti categorie:
- Hollow normali - Brutti bestioni stupidi divoratori di anime, poco più che dinosauri mascherati.
- Gillian - Brutti bestioni stupidi giganteschi e falliformi divoratori di anime, grossi ma al massimo li usi come gambe del tavolo.
- Adjucas - Brutti bestioni divoratori di anime ma più intelligenti: sanno parlare, ma sbagliano i congiuntivi.
- Vasto Lorde - Bestioni divoratori di anime molto potenti e ancora più intelligenti: recitano le tabelline fino a quella dell'8 senza sbagliare.
Di per sé, c'è ben poco per creare un esercito di temibili guerrieri; tuttavia, ricordandosi che l'ultima volta che ha giocato con la Biglia alcuni secoli prima aveva hollowizzato alcuni potenti shinigami, che al momento vagavano per il mondo come dei travestiti, pensò che forse, usata sugli Hollow, li avrebbe shinigamizzati. Tramite la biglia poteva fare evolvere quei mostriciattoli in Arrancar, ovvero Teste di minchia: in tal modo donava loro molta intelligenza (qualcuno di loro arrivava persino alla laurea, in casi rari diventava scienziato), e li rendeva estremamente pompati.
Così, mentre a Soul Society si facevano le seghe mentali cercando di capire che cazzo stesse facendo e quando sarebbe tornato per colpire, Aizen lavorò alacremente con Ichimaru per creare quanti più super-soldati possibile, mentre lo sfruttatissimo Tōsen lavorava sotto il sole, da prode africano, 16 ore al giorno per completare il suo palazzo per la paga sindacale minima e la promessa di essere ricompensato con una sedia accanto alla sua una volta giunto al potere in quel mondo. Infine, Aizen decise di dover organizzare meglio il suo regno: divise i suoi sudditi in dieci cosche, con a capo i dieci più forti, i quali avrebbero avuto il titolo di Espada, ovvero Picciotti, ai quali permise di avere a loro volta delle Fracciòn, ovvero Picciottini per servirli e riverirli.
Fu così, che mentre nel deserto fuori non succedeva un cazzo, a Las Noches, completata nonostante i tagli al budget e gli appalti truccati (dallo stesso Aizen!), Salvatore, Ichimaru e Tōsen fondarono la Repubblica dittatorial-monarchica di Mondo Buco, con loro tre come triumviri, ma con lui a capo di tutto, ma proprio tutto. Il primissimo stato mafioso della storia[8] era stato fondato!
Seconda saga di Bleach: L'invasione di Hueco Mundo e minchiate annesse e pregresse
Ormai stabilitosi stabilmente a Las Noches, ritenne fosse giunto il momento di tornare a darsi al male. La distruzione della Soul Society era sulla lista di cose da fare da troppo tempo. Dapprima organizza una scorribanda esplorativa per testare un paio dei suoi picciotti: uno viene pestato, e la cosa viene ritenuta normale, un altro invece pesta Ichigo e gli attacca la depressione, e la cosa viene considerata un doppio successo.
Poi c'è suo figlio illeggittimo, quella testa di cazzo di Grimmjow, che prova a fare un altro po' di danni senza permesso. Il suo fallimento gli da il tanto atteso motivo per declassarlo e mettere al suo posto un transessuale tentacolato al solo scopo di fargli uno smacco: è bello essere cattivi!
Poi arriva il momento dell'operazione "Un imbroglio dopo l'altro": fa attaccare di nuovo la sfigatissima città di Karakura da ben due espada più un ex (suo figlio); ma è una diversione, serve a distrarre i buoni mentre il suo uomo più fidato rapisce la tettona Orihime perché coi suoi poteri si potrà capire a che cavolo serva l'Hogyoku[9] (forse...); ma è un'altra diversione, serve a far sì che Ichigo e la sua banda di simpatiche canaglie irrompano a Mondo Buco per salvare l'amica e così farsi ammazzare dai suoi perfidi scagnozzi; ma è ancora una diversione, tutto era mirato a far sì che qualche capitano seguisse Ichigo & Co. a Mondo Buco per poi uscire di casa di nascosto dal retro, chiudendoli dentro, e poter attaccare liberamente Karakura e friggere i suoi abitanti per costuire la "Chiave del Re", ennesimo potentissimo oggetto che non si sa a che serva ma che sarebbe fighissimo possedere; ma è tutta una messinscena per far sì che Fragolo si potenzi all'inverosimile per non si sa cosa mentre lui schiatta tutti i personaggi buoni forti della serie, potenziandosi più dell'inverosimile e facendosi odiare persino dai protozoi...
In pratica, quel bastardo ha previsto tutto quel che sarebbe accaduto sin da quando portava gli occhiali, fregando i suoi nemici, i lettori, e persino gli stessi autori della storia! Probabilmente sa già il continuo, la data della propria morte, e con tutta probabilità era lui, dietro il prestanome di Polpo Paul a pilotare e poi "prevedere" le partite del mondiale sudafricano[10]
L'unico in grado di battere Aizen senza cadere nei suoi trucchi maligni è (chissà perché...) l'eroe della storia, il caro Fragolo Kurosaki. I restanti capitani e fanatici del carnevale si buttano tutti contro Aizen nella speranza che lui si scopra e Fragolo finalmente se ne sbarazzi. Poveri fessi! Ichigo invece se ne sta a contemplare come un fesso mentre vengono fatti a tocchetti e non li avvisa nemmeno che, poiché sotto ipnosi, stanno prendendo a pugni e calci non il corpo martoriato di Aizen, ma quello della sempre più irrecuperabilmente sfigata Momo Hinamori... Scende in campo allora un altro genio: il comandante generale Yamamoto, della classica serie di personaggi iper-cazzuti che da soli potrebbero sistemare tutto ma non lo fanno e lasciano morire i sottoposti. In tal senso, il fatto che Aizen batta anche lui (ovviamente grazie a un barbatrucco, messo su utilizzando nient'altro che un cerebroleso e la colla vinilica) può apparire come un "ben ti sta!"
Quando Fragolo poi si decide a fare qualcosa, Aizen si rigenera in un petosecondo della ferita che gli ha provocato, con conseguente crollo di autostima del protagonista ed esasperazione dei lettori. Si scopre allora che Aizen ha praticamente pilotato tutta la storia dall'inizio, sin dal primo capitolo, per ritrovarsi lì in quel momento, con l'esercito di Soul Society annientato e con la Biglia Nera Iper-Rara incastonata nel petto. Infatti ha scoperto che il suo potere è quello di essere un portafortuna che funziona, ovvero fa capitare le cose in modo che siano favorevoli al suo possessore. Esempio: hai una voglia matta di far sesso e ti ritrovi ad essere l'unico maschio non impotente nel raggio di miglia a dare un passaggio ad una donna di facili costumi a cui hanno rubato la macchina. Quindi Aizen non solo è un cinico calcolatore e furbo manipolatore, ma c'ha anche un culo così! A questo punto, direte voi, è impossibile possa arrivare a farsi odiare di più... SBAGLIATO!
Nell'arco dei successivi capitoli andrà incontro ad evoluzioni in stile pokémon, ennesima cazzimma, che lo porteranno a sconfiggere tutti i rinforzi arrivati a salvare le chiappe all'inutilissimo Ichigo, guardacaso tutti personaggi amatissimi dal pubblico: quel ganzo palestrato del padre di Fragolo[11], quel simpaticone sempre rifornito di erbetta di Kisuke Urahara, Yoruichi Shihoin con la sua nuove uniforme super-sexy, Super Mario, Spongebob e pure The Rock!
Spolveratesi le mani e vantatosi del suo nuovo aspetto sexy, e suscitata l'ira funesta di decine di migliaia di fan delle sue vittime e rosiconi della sua forza smisurata, Aizen snobba alla grande quella macchietta di Fragolo e se ne va indisturbato a fare ciò per cui era venuto insieme al fido Gin, che nel frattempo non ha fatto un cazzo se non prendere per il culo Ichigo, insieme agli stessi shinigami mezzi morti lì intorno.
Finale della saga di Karakura Taroccata[12]: l'interminabile escalation dei power-up
Arrivato a Karakura, decide bene di molestare gli amici di Fragolo, ma viene interrotto dal suo simpatico assistente, che si appresta zelante a finire il lavoro per lui. Dopo che lo shinigami che in vita fu Disco Stu e un ex-clown del circo di Moira Orfei messosi in proprio avranno fatto la loro comparsata e la loro figura da inutili schiappe, la tettuta ex di Gin, Matsumoto, apparirà rediviva ad offrire agli sfigati adolescenti un rinforzo almeno degno di questo nome.
Aizen si accinge ad estinguerla in un mondo di luce sputandole addosso[13], ma ancora una volta Gin gli suggerisce di farsi un cheeseburger mentre ci pensa lui al lavoro sporco[14].
In realtà perfino quella faccia di minchia lo odia per essere così stronzo, e decide di farlo fuori grazie al potere nascosto del suo bankai. Indovinate un po' come andrà a finire? Aizen lo elimina con noncuranza diventando una farfalla. Perché nessuno sospetterebbe mai di una farfalla.
L'onnipotente mafioso-lepidottero si accinge dunque (per l'ennesima volta) ad eliminare gli amici di Fragolo e mentre sta per raggiungere l'obiettivo sbattendo una palpebra arriva proprio lui, Ichigo Kurosaki!!! Conscio del proprio sconfinato potere, Salvatore si prende il suo tempo per insultare Fragolo e catalogarlo come essere inferiore soltanto perché non percepisce la sua reiatsu, salvo poi ricevere uno schiaffo rotante da quest'ultimo che lo scaraventa a ventordici chilometri di distanza. Il boss è sconvolto: com'è possibile che un misero essere umano abbia colpito il suo angelico volto? Deve essersi trattato senza dubbio di un caso! Riguadagnata la fiducia in sè stesso, Aizen mena un super-fendente ad Ichigo che lo para, ma la sola onda d'urto del colpo è sufficiente per cambiare il paesaggio[15]! Aizen si stupisce della sua forza, e decide di andare a controllare che la montagna fosse effettivamente di roccia e non di cartapesta (come invece erano i grattacieli della Karakura taroccata, poteva benissimo essere un altro scherzo di quegli shinigami burloni). Accertata l'autenticità della cosa, il siciliano riprende il suo delirio di onnipotenza e prende a parlare della sua sconfinata superiorià e bla bla bla[16]... Ichigo tuttavia è alquanto stufo di tutto ciò, e allora, nell'ordine:
- ferma la spada di Aizen a mani nude;
- avendo due mana blu a disposizione, gioca una Contromagia sull'incantesimo del boss vanificandolo;
- gli rivela di essere stato lui a tagliare quella montagna di polistirolo e gli squarcia il petto.
Nuova crisi di Aizen, la battaglia entra in una fase di stallo. Pensando ad una possibile strategia, Aizen si gratta la fronte e scopre di avere un terzo occhio (in cui malauguratamente infila le dita, accecandosi temporaneamente, fatto che molti ipotizzano come reale causa del risultato della lotta). Cosa sta succedendo? Ma è ovvio, è un'altra trasformazione: la faccia gli si apre in due, rivelando una maschera da scarrafone, e dalle sue ali spuntano delle bocche con grande gioia di qualche personaggio.
Il nostro Fragolo però non batte ciglio, neanche quando un'onda energetica tarocca gli frantuma mezzo braccio. Da dove gli verrà tanta sicurezza? Ma certo! Anche lui sta per effettuare l'ennesimo power-up!
Saga dei Preti Nazisti
Il nostro caro SALVATORE Aizen, durante questa saga, se ne sta seduto e incatenato su una sedia elettrica e con in dosso una camicia di forza sigillata da 200 lucchetti, nella prigione sotterranea di Soulcatraz. L'unica cosa che riesce a fare durante le battaglie tra i Preti Nazisti e gli Shinigami è dare uno spinello a Sua Bassezza Yhwach, che era gentilmente andato a fargli visita in galera, il quale fumandoselo manda il suo cervello e i suoi sensi in trip. Più tardi, il Capitano della Prima Compagnia del Gotei 13, Kyoraku Stronzoni, non si sa per quale ragione va a fargli visita con 200 chiavi, delle quali può usarne solamente 3. Credendo che Aizen non riuscisse a parlare per mezzo del suo superipermega-reiatsu e facendo anche ironia su ciò, usa una chiave per togliergli il sigillo alla bocca, ma Kyoraku si rivela solo la prima vittima del Master Troller, poiché egli era già libero da tutti i sigilli.
Ciò di cui è colpa sua
Se dopo aver letto fin qui ancora non vi siete fatti un'idea dell'entità delle azioni di questo individuo, dovete sapere che Aizen, proprio in quanto maestro del sotterfugio e della truffa (anche quella televisiva e telefonica) è più colpevole di quanto ci si possa immaginare; molte cose brutte che sono accadute in Bleach e anche fuori, partono appunto dal suo zampino bastardo. Ecco un elenco delle colpe non evidenti, ma ugualmente accertate, di Sōsuke, alias Salvatore, Aizen.
- Innanzitutto è colpa sua se questo manga fa schifo.
- È stato lui ad organizzare ad arte l'esecuzione di Rukia Kuchiki e tutto l'ambaradan della prima parte del manga. In altre parole, il cattivone della storia è lui, ma lo si sapeva già.
- Fu lui a fare la spia su Kisuke quando questi fuggì per una scappatella con Yoruichi ai bagni termali nel mondo degli umani, altrimenti nessuno se ne sarebbe accorto.
- Quindi è colpa sua se la settimana di ferie di Urahara e Yoruichi è diventata un esilio a vita, ed è colpa sua se la povera Soifon è rimasta col cuore spezzato.
- Proprio quando Renji si era deciso a rivolgersi a un barbiere gli ha detto che i suoi capelli erano belli ed originali, quindi è colpa sua se il cazzaro rosso ha ancora la testa ad ananas.
- Ha aiutato Byakuya a cercare la sorella minore (Rukia) della defunta moglie per gli orfanotrofi e le case chiuse di Soul Society, quindi è colpa sua se il nostro milanese si è ritrovato con una piattola da mantenere a vita in casa propria. Altrimenti Byakuya avrebbe detto a tutti di non esserci riuscito e sarebbe finita lì.
- Ha convinto Tōsen a lasciare la Juventus per venire a rompere le balle in Bleach.
- Ha convinto Pain ad essere più cattivo e questi ha attaccato e raso al suolo Konoha.
- Tobi era un gran bravo ragazzo prima di conoscerlo...
- Ha suggerito lui al vecchio rospo rincoglionito la profezia sul bambino che avrebbe portato la pace nel mondo, quindi è colpa sua se anche il manga di Naruto ha iniziato a far cagare a spruzzo.
- Satana, temendo la sua concorrenza, ha iniziato a lavorare più assiduamente che in passato nel tormentare l'umanità.
- Galeazzi non dimagrisce perché Aizen lo prende in giro ogni volta che lo vede e lui in risposta si deprime e torna a consolarsi con etti di prosciutto e mortadella.
- Ichimaru sorride sempre perché mentre gli altri hanno dovuto sudare sette camicie all'esame di stato, lui è stato promosso capitano perché raccomandato da Aizen, alla faccia loro! Questo, più un altro motivo...
- È stato lui a hollowizzare Lisa Yadomaru, segretaria di Shunsui Kyōraku, costringendola all'esilio e spianando la strada alla carriere dell'ancora più scassaballe Nanao Ise.
- Ha spodestato il Padrino a Mondo Buco, costringendolo a una vita di subordinazione e insoddisfazione che lo ha portato alla morte. Quindi è colpa sua se non gireranno "Il Padrino 4".
- È colpa sua se gli Espada sono tutti morti.
Curiosità
- Sta talmente sul cazzo a tutti che i suoi poster una volta venduti non finiscono appesi alle pareti, ma attaccati ai sacchi da pugile.
- Lui del Bankai se ne fotte: puoi anche pronunciarlo in due vignette separate aumentando esponenzialmente il tuo potere, per lui avrà al massimo la forza di un pugno di Chiambretti.
- È inutile tentare di elaborare una strategia contro Aizen, tanto lui prevederà ogni tua mossa. E se avevi previsto che l'avrebbe previsto, sappi che lui aveva previsto che tu avresti previsto che l'avrebbe previsto!
- Aizen non è pieno di cazzimma. La cazzimma è Aizen.
- L sostiene che Aizen è al 99,9% il gemello perduto di Arisa. L'opinione pubblica garantisce e condivide.
- Probabilmente Aizen è anche pedofilo: si è da poco scoperto che ha guardato di nascosto Ichigo Kurosaki per tutta la vita, stile The Truman Show.
- Pochi lo sanno, ma poco prima di lasciare la vita mortale, Aizen, etero convinto, ebbe una relazione con la Pantera Rosa, che aveva scambiato per una donna a causa del suo colore... Appena scoperta la verità fuggì e insabbiò il tutto a suon di minacce e ricatti, ma dalla relazione nacque (non chiedetemi come) un figlio illeggittimo, che non è altri che il suo Espada numero 6: Grimmjow Jaegerjaques!
- Il suo titolo completo è: Sua Eccellenza-Primo Triumviro-Sommo Bastardo Traditor-Enorm. Figl. di Put.-Stronzaggine Incarnata-Cupola di Tutte le Mafie-Presidente dittator-monarca di Mondo Buco-Sua somma coppola di Buseto Palizzolo, Palermo e di tutta Trinacria Salvatore "Sōsuke" Aizen.
- Per quanto un personaggio possa essere forte e imbattuto, Aizen sarà sempre più forte e lo batterà, sfruttando le sue infinite e pallossisime trasformazioni.
- Ora che Tite Kubo si è reso conto di aver reso fin troppo forte Aizen, non sa trovare la fine di Bleach a causa della mancanza di una decente giustificazione di una sconfitta del Supremo da parte di Ichigo.
- Kubo ha letto il punto precedente a questo. Ne è la prova il fatto che, probabilmente per ripicca, negli ultimissimi capitoli è comparso un Ichigo pompatissimo (Ma che dico, superpompatissimo... Ma che dico, ipermegapompatissimo... Ma che dico, più forte di Aizen... Ecco, così l'entità del power up è chiara) che, grazie ad un volgare barbatrucco del tipo "Zanpakutō, ti regalo il mio potere e la mia maschera e tu in cambio mi dai il tuo gelato e la capacità di calciorotare quello stronzo" si sta divertendo a scardinare montagne come nulla e a far trasformare Salvatore in un piovrone Hentai, facendogli comunque fare la figura del fesso.
- Kubo ha letto il punto precedente a questo (di nuovo). Prova ne è che Aizen è comparso di nuovo. E farà il culo a tutti anche su una sedia a rotelle.
Voci correlate
Collegamenti esterni
Note
- ^ Sperava che, vista la salute cagionevole di questi, gli venisse un infarto durante la partita
- ^ Che si rivelavano essere transessuali
- ^ I dolcetti contenevano psicofarmaci per renderla ancora più iperattiva ed esagitata in modo da far venire l'esaurimento nervoso al povero Kenpachi
- ^ Sperava che le facessero venire nostalgia di Yoruichi
- ^ Anche questo è colpa sua!!!
- ^ Ovviamente in nero...
- ^ Voleva chiamarlo "Le notti pazze di sesso e rock'n roll da Salvatore Aizen - il più potente stronzo dell'universo", ma poi era troppo lungo e avrebbe speso una fortuna col neon.
- ^ Molto più dell'Italia
- ^ E non somiglia assolutamente alla Sfera dei Quattro Spriti.
- ^ Per inciso ha anche corrotto gli arbitri per far vincere l'Italia, suo paese natale, ma la squadra è risultata talmente scarsa che neppure i brogli hanno potuto aiutarla!
- ^ Che si scopre essere uno shinigami 1000 volte più cazzuto del figlio e non solo
- ^ YAHOOOOOO
- ^ Ormai è talmente forte che se qualcuno gli si avvicina, questo muore da solo per risparmiargli la fatica.
- ^ E qui già la faccia di volpe comincia a diventare sospetta...
- ^ Con conseguenti bestemmie del paesaggista che, appartato lì vicino, stava dipingendo un suggestivo scorcio della Soul Society
- ^ Tra i nuovi poteri rientra evidentemente la logorrea di Baraggan Luisenbarn