Salvador Dalí (nome completo, Salvador Domingo Giacinto Gualtiero Pampero Dalí Aquì, marchese del pube) è stato un pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer, madonnaro, graffitaro, testimonial della chupa chups, talent scout, e perché no, anche architetto, imbianchino e pescivendolo spagnolo.
Salvador Dalí nacque in Spagnogallo a Fregneres nei primi del '900. Sulle modalità della sua nascita nessuno è pienamente certo, in quanto vi sono delle teorie discordanti: c'è chi afferma sia nato da genitori umani, e chi afferma che in realtà non sia altro che una creatura uscita da un quadro surrealista, dipinto proprio dal suo miglior amico e collega Pablo Picasso, e dotato in seguito di vita autonoma grazie a un incantesimo del mago Silvan. Ad ogni modo, suo padre (naturale o adottivo che fosse) era un orologiaio, e ciò spiegherebbe la mania del Dalí di dipingere orologi. Inoltre per questo motivo acquisì una terribile fissazione nervosa: ogni qualvolta sentiva una sveglia o un orologio suonare, cominciava a martellarsi le palle con un pendolo contundente. A 14 anni partecipò a una mostra di artisti locali gareggiando con il suo quadro olio extravergine su tela intitolato autoritratto a luce spenta. Il quadro piacque moltissimo alla giuria presieduta da artisti non vedenti. Fu così che il giovane Salvador sfondò nel mondo dell'arte, sfondando anche tre quadri, una scultura e la sua testa durante uno scivolone su una buccia di banana. Poi cominciò, da buon pervertito, a dipingere quadri aventi come oggetto sua sorella, che spiava dal buco della serratura mentre si faceva la doccia.
La carriera
Suo padre, una volta capite le attitudini artistiche del figlio, lo iscrisse all'accademia delle orrende arti di Madrid, dove conobbe grandi artisti della sua epoca, come Federico García Lorca (con il quale probabilmente ebbe una relazione gay) e Neil Buchanan (geloso di questa loro relazione). Nell'accademia passò un periodo hippy, che fece molto bene alla sua carriera di artista: iniziando a fumare marijuana, a darsi all'alcool e a pippare gatti, la sua mente si espanse fino a superare il limite della conoscenza umana e a entrare nel periodo del surrealismo, o della pazzia e schizofrenia più profonda, come preferite. Durante i suoi numerosi trip dovuti a quantità esacerbate di stupefacenti, egli vedeva soggetti assurdi in situazioni ancora più assurde: pinguini volanti, donne di legno, persone deframmentate, orologi sciolti, cavalli che si fanno preti, preti che si fanno cavalli, colline di sterco, Riccardino Fuffolo, e perfino pinguini di legno deframmentati che si fanno le suore e i cavalli su colline di Riccardino Fuffolo.
Solitamente, dopo ogni allucinazione, vagava per le strade della città immortalando sui marciapiedi le sue visioni in stile madonnaro, per racimolare qualche spicciolo così da pagarsi gli studi, ma finì per essere arrestato per aver imbrattato il suolo pubblico. Fu così processato e spedito in un carcere italiano di massima sicurezza, l'asilo di Rignano Flaminio, dove scontò 10 anni, e successivamente condannato a 5 anni di servizi asociali, come assistente alla monta dei tori. Nel 1900 e qualcosa in più (volendo essere precisi), ormai libero, tornò a Parigi, dove incontrò e strinse amicizia con Pablo Picasso. Quest'ultimo lo trascinò in un night club, dove vedendo spogliarelliste generose ballare sul cubo, si interessò anche al cubismo. Cominciò così la sua carriera di vero artista: dipinse 2534 quadri, dandogli titoli dalla lunghezza improponibile, che non avevano niente da invidiare a un intero cantico della Divina Commedia. Qualcuno lo accusò di essere pazzo, ma lui prontamente si difese dicendo «Io non sono pazzo, i miei quadri sono pazzi. E comunque adesso vado a dire all'orsetto rosa che vive nel mio armadio che mi prendete in giro!». Divenuto un punto di riferimento per tutti i drogati surrealisti, si trasferì negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Lì su commissione di Willy Wonka realizzò il logo della chupa chups; fu pagato con 100 lecca-lecca, 50 scatole di caramelle gommose e varie stecche di liquirizia. Successivamente tornò in Spagna dove il re gli concesse il titolo di marchese del pube.
La vera ispirazione
Non tutti sanno però che alla vera ispirazione artistica del Dalí contribuì molto la sua relazione con il transessualeAmanda Lear, anch'egli coinvolto nel mondo dell'arte (sempre che si consideri passare la vita a farsi smontare e rimontare in un centro di chirurgia estetica un arte). Salvador vedeva in Amanda un vero e proprio capolavoro surrealistico vivente, soprattutto per le labbra 3 volte più grandi del suo stesso corpo. Fu lei (o lui) a ispirare profondamente Dalí, il quale le dedicò anche un quadro inedito mai pubblicato. Purtroppo Salvador Dalí morì a causa di un incidente provocato proprio da Amanda: questa tentò di baciarlo, ma il peso eccessivo delle labbra finì per schiacciare il poveretto provocandone la morte per asfissia.
Opere per forza realizzate dopo aver aspirato benzina
Burocrate medio atmosferocefalo munge un'arpa cranica
Morbida costruzione con fagioli bolliti: premonizione di Guerra Civile (poi l'opera scomparì a causa di Bud Spencer che si mangiò i fagioli e anche la guerra civile)
Donna-cavallo paranoica
Uomo-cavallo superdotato (ispirandosi a John Holmes)
Dioniso sputa l'immagine completa di Cadaqués sulla punta della lingua di una donna a tre ripiani
Totti sputa l'immagine completa di Poulsen durante gli europei
Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio
Sogno causato da un tiro di coca un attimo prima dell'infarto
Esplosione della fede mistica nel mezzo di una cattedrale
A proposito del Discorso sulla forma cubica di Juan de Herrera
A proposito del Discorso sulla forma fallica di Tinto Brass
Galleria Fotografica
La persistenza della memoria - Il quadro più famoso del Dalí. Secondo un'analisi Freudiana il dipinto esprime la più profonda rabbia dell'autore. Appena uscito da una orologeria con il suo rolex d'oro nuovo di zecca da 20000 euro, accidentalmente quest'ultimo gli scivolò dalla tasca e finisce sotto a un autobus. Il risultato dopo tante bestemmie è ciò che vedete nel quadro.
Rocco Barocco reverse - Per realizzare l'opera l'artista fu ispirato da Rocco Siffredi, che qui è stato rappresentato con parti inverse, secondo la tecnica della scomposizione.
Il quadro inedito che Dalí dedico ad Amanda Lear, oggi esposto al British Fetish Scrotish Museum. Notare che pur utilizzando uno stile surrealista, l'opera è più vicina alla realtà della realtà stessa.
Una foto di Salvador Dalí mentre tenta di infondere la conoscenza nel cervello di Amanda Lear, ovviamente senza riuscirci.
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità. È stata punita come tale il giorno 30 agosto 2009 con 100% di voti (su 10). Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.