Scudetto degli onesti

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« Siamo incompetenti. »
(La FIGC)

Lo scudetto degli onesti è uno scudetto vinto onestamente dall'Inter.

Era questa la battuta.

L'antefatto

La cosiddetta triade.

Come tutti ben sappiamo nel 2006 il calcio italiano fu investito da uno scandalo immenso, denominato Calciopoli per non si sa bene che ragione, che gettò discredito in tutto il sistema e la Juventus in serie B. Sembrava infatti che i dirigenti della società, tali Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega, di cui abbiamo una diapositiva a latere, avessero elargito regali troppo cospicui per Natale ad arbitri e designatori, mettendoli in imbarazzo nel ricambiare con miseri forni a microonde o rigori inventati. La Giustizia Sportiva, sotto forma di un paraplegico megalomane, Guido Rossi, contestò quindi alla "triade", come scherzosamente era definita la Trinità, il reato di regalo troppo imbarazzevole[1] e alla Juventus la "responsabilità oggettiva", ovvero detto in soldoni e mo' ve famo er culo e so cazzi vostri[2]. Il tutto si tradusse in sanzioni pesanti per la società che si vide revocati anche due scudetti precedenti tanto per non lasciare solo quello incriminato. Nel pantano dei tribunali furono trascinate tante altre società. Ultima, ma non meno importante, la Pro Patria venne penalizzata di 4 punti, facendo sì che in testa alla classifica rimanesse l'Inter, squadra lì solo di passaggio per chiedere indicazioni per uscire dalla serie A. Lo scudetto venne quindi assegnato "d'ufficio"[3] ai nerazzurri, perché a quell'interista di Rossi faceva tanto schifo lasciarlo quantomeno vacante.

Questo fatto mandò in sollucchero il presidente dell'Inter Massimo Moratti il quale, tenendo una conferenza stampa in tangenziale come suo solito, dichiarò in pompa magna di aver vinto il famigerato scudetto degli onesti[citazione necessaria] scatenando l'ilarità generale.

Andrea Agnelli. No, non è un'immagine umoristica. Lui è per davvero così.

Vecchie ferite si riaprono

Nel 2011 la presidenza della Juventus è passata a Andrea Agnelli, di cui abbiamo una diapositiva, che per prima cosa ha pensato bene di sfrangiare le palle a tutti con 'sta storia degli scudetti rubati.

Attraverso una serie di comunicati stampa al fulmicotone, il presidente è riuscito a risvegliare la paura di Unabomber.

In seguito ha sollevato anche il problema di questi scudetti rubati, attaccando la Giustizia Sportiva per aver emesso una sentenza ingiusta e Moratti stesso perché tutto sommato poi così onesto non era, ma questo non fece ridere nessuno. Ciò che si rivelò divertente invece fu il monociglio paleolitico del presidente juventino.

Agnelli inviò esposti polemici a chiunque lo stesse a sentire e anche a molta altra gente: alla FIGC, alla FIGA, al CONI, al TAR del Lazio, al TAS che nessuno si ricorda dove sia, al Presidente del Consiglio, al Ministero dello Sport, al CIO, alla FIFA, alla PAURA, al Gigi e la Cremeria, a Michel Platini, a Light Yagami, a Zdenek Zeman, a Braccobaldo Bau...

Ecco appunto.

Riportiamo qui le risposte che ricevette il presidente Agnelli ai suoi esposti polemici.

  • La FIGC dichiarò dopo mille ripensamenti di non sapere che fare e comunque scudetto si scrive con due "T".
  • Berlusconi ha detto di avere voglia di concentrarsi sui veri problemi del paese, di cui abbiamo una diapositiva.
  • Il CONI cercò di gettare acqua sul fuoco, ma si sbagliò e vi gettò della benzina con risultati sorprendenti.
  • Michel Platini ha rimandato tutto al mittente con allegata una pinzetta per peli.
  • Babbo Natale ha dichiarato che non poteva portargli quegli scudetti, ma che aveva ripiegato su un trenino elettrico.
  • Il TAR del Lazio ha rinviato la competenza del caso al TAS, ma nessuno si ricorda dove sia e quindi tutto è caduto nel dimenticatoio.
  • La FIFA non ha risposto al citofono.
  • Il CIO sta ancora pubblicando link sbeffeggiatori sulla sua pagina di Facebook
  • Gigi e la Cremeria rispose ciupa!
  • Massimo Moratti infine gli fece "gnegnegné"

Note

  1. ^ Codice Penale, art.234 comma 34
  2. ^ Dossier al vaglio del TAR, pagina 12, paragrafo 7.6
  3. ^ i.e. A caso, dizionario Italiano-Avvocatese edizione 2011