Settimio Severo
Settimio Severo (Libia - 146 d.C. - New York - 211 d.C.) è stato un imperatore. Per esattezza, uno dei pochi dopo l'anno 200 ad essere rimasto sul trono per più di 15 minuti senza essere assassinato dai pretoriani di turno. Ebbe come figli Ottavio e Nono e come nipoti Decimio e Undicesimio.
Origini e ascesa al trono
Nasce dai suoi genitori Quinta e Sesto. Dei suoi primi anni si sa poco, probabilmente li passò chiuso in casa a giocare alla Playstation. Verso i quarant'anni si decise a uscire di casa e incominciò a cazzeggiare in Pannonia agli ordini di Commodo. Dopo l'assassinio di Commodo, i romani presero il brutto vizio di assassinare gli imperatori: ogni volta che qualcuno stava sul cazzo ai senatori o ai pretoriani veniva eletto imperatore e assassinato l'indomani.
Dopo l'assassinio di 34 imperatori in una settimana i soldati romani cominciarono a eleggere imperatori a casaccio: in Pannonia proclamarono imperatore Settimio, i siriani proclamarono imperatore il loro Kebabbaro di fiducia, mentre gli inglesi elessero un tizio che passava di lì per caso. I tre si sfidarono in lunghe ed estenuanti partite a bocce, finché Settimio vinse e il vecchio imperatore venne assassinato secondo la tradizione.
Regno
Politica Interna
I suoi rapporti con il Senato non furono mai buoni. Dopo una settimana di regno aveva già fatto uccidere 29 senatori che avevano provato, come al solito, ad assassinarlo mettendogli i piranha nel letto. Poiché i Senatori gli stavano terribilmente sulle balle, cercò di trovare scuse per farli uccidere. Per questo molti senatori perirono dopo essere stati trovati senza biglietto sull'autobus o per aver comprato CD piratati dai vu cumprà. La guardia pretoriana venne sciolta e rimpiazzata da una scorta di venditori ambulanti albanesi.
Per sostenere l'enorme spesa dovuto all'acquisto di tutti quei soldati Settimio, poiché ormai i senatori più influenti erano andati in pasto ai leoni e poteva fare il cacchio che gli pareva, decise di reintrodurre l'ICI sulla prima domus e di aumentare l'età pensionabile di cinque anni. Poiché tutto l'oro era stato usato per rifinire la vasca da bagno dell'imperatore, Settimio decise di sostituire le monete d'oro con monete di legno.
Settimio decise anche con un gran gesto di umiltà di lasciare il titolo di Principe e di sostituirlo con quello di Sovrano e Dio.
Esercito
Per evitare di essere assassinato dal suo esercito, Settimio decise di attuare una riforma militare:
- fu istituita un'intera legione di panchinari, che doveva servire in caso di infortunio dei soldati titolari;
- permise ai soldati di portarsi le mignotte in servizio, cosa che aumentò i reclutamenti del 400%;
- aumentò a 33 il numero di legioni romane stanziate a Trento in Trentino e diede a tutti e trentatré l'ordine di trotterellare.
Politica estera
Campagna contro i Party
Settimio decise di intraprendere una guerra contro i Parti, un popolo di festaioli che si era beccato già dieci multe per disturbo della quiete pubblica da parte dei romani. Nel 198, dopo l'ennesima strage del sabato sera, invase con tutto l'esercito le discoteche dei Parti, distruggendo tutti i CD e vendendo i DJ superstiti come schiavi.
Al suo rientro decise di lasciare alcuni DJ-set alle legioni per premiarle. In suo onore venne eretto un arco di trionfo, che per diverso tempo venne usato dai soldati come gazebo per i loro toga party.
Campagne contro i Britanni
Negli ultimi anni, non sapendo come trascorrere la vecchiaia decise di conquistare la Scozia. Ottenne diversi successi attaccando gli scozzesi all'ora del té, adescandoli con una banconota da cinque sterline legata a un filo e rubando i loro kilt quando li stendevano ad asciugare. Proprio sul più bello Settimio morì improvvisamente a causa di una buccia di banana lasciata inavvertitamente sulla scalinata di casa sua, e la Scozia venne abbandonata dal suo successore Caracalla, sputtanando tre anni di fatiche.
Morte
Dopo quella rovinosa caduta gli succedettero i figli Caracalla e Geta, che cominciarono fin da subito a litigare per chi fosse l'imperatore più figo dei due. La bagarre andò avanti finché Caracalla uccise Geta buttandolo giù dalle scale. Non sapendo cosa fare, Caracalla passò intere giornate alle terme finché non venne assassinato, come al solito, dal deluso di sinistra di turno. Da lì in poi nell'impero seguirono guerre civili, scene da film horror, viulenza a non finire e nouvelle cousine.
Voci correlate
Preceduto da: Dildo Giuliano |
Imperatore Romano 193 - 211. |
Succeduto da: Caracalla |