Shunsui Kyōraku
Shunsui Kyōraku (京楽 春水, Piove d'Agosto Governo Bastardo) è un personaggio della serie manga-anime Bleach realizzata da Tite Quadro in collaborazione coi Nirvana. È capitano della goliardica Ottava Compagnia, della quale è al comando da un botto di tempo, durante il quale ha fatto scappare ben dodici segretarie e continua tutt'oggi a provarci con la tredicesima.
Risaputo marpione e bevitore, è in fondo un brav'uomo, specie se confrontato con i restanti arroganti-folli-mafiosi-nazistodi-lesbici capitani suoi colleghi.
Vita terrena: la sua vera identità
Come è possibile intuire dalla prima foto mostrata, oltre che dal confronto fisiognomico, Shunsui Kyōraku altri non è che l'anima di Roberto Baggio. Quello che c'è oggi nel mondo reale è infatti un impostore, proprio come Paul Mc Cartney dei Beatles! A questo punto, se siete tifosi del Brescia, del Bologna, della Juventus, del Milan, dell'Inter, della Fiorentina o del Vicenza, o semplici estimatori del buon calcio di una volta, vi chiederete perché un santo del pallone sia finito nel paradiso di riserva... Il motivo è che, arrivato in paradiso dopo la sua morte, avvenuta per indigestione di gamberetti e tenuta coperta dalla società bresciana per non causare isteria e disperazione collettiva (venne detto che semplicemente si ritirava dal calcio giocato), Dio e Buddha se lo contesero. Il primo diceva che, nato in Italia, doveva tenersi la religione del luogo punto e basta e che quindi doveva prima scontare una piccola punizione. Il secondo diceva che era stato un buon buddhista, nonostante il codino (Buddha, pelato dalla nascita, era un po' invidioso...). Alla fine però il grande capo l'ebbe vinta, e il divin codino avrebbe dovuto scontare una sorta di purgatorio nel mondo coi nippomani con le spade-trancia spiriti maligni prima di accedere al paradiso dei calciatori.
Vita spirituale: la sua nuova identità
Roby Baggio rinacque a Soul Society col nome di Shunsui Kyōraku. Fatto singolare fu che nacque col suo sacro codino già bello cresciuto, folto e vigoroso. Ridiventato giovane, non esistendo lì il calcio[1], si iscrisse all'accademia degli shinigami, in modo che, diventato capitano, potesse far conoscere a tutti il suo sport. All'accedemia però, la sua filosofia buddista inizia a venir meno: non tutti hanno l'occasione di vivere due volte la giovinezza, quindi è comprensibile volesse spassarsela. Il nostro si trasforma così nel latin-lover (fascino italiano!)-marpione-pervertito della scuola, oltre ovviamente a sviluppare un sano interesse per il pisolino e la bevuta coi compagni di stanza.
Tra questi si annovera anche Giulio Ukitake, col quale stringe una forte amicizia, che Giulio sente però in maniera particolare...
Il tutto sotto la guida del maga-preside-super-commander-negus-imperator Yamamoto Genryūsai, capo di tutta la baracca, che fa da mentore ai due giovincelli, addestrandoli e raccomandandoli fino a farli diventare due dei più forti tra i capitani.
Come capitano
Nel manga, purtroppo, non è molto presente, nonostante sia chiaramente uno dei più meritevoli, poiché la sua immensa sapienza, derivata da anni di meditazione in vita, gli ha dato di capire ciò che conta davvero nella vita: alcol, donne, e amici, perché no? La prima volta che lo vediamo prova da subito a fare il figo, ondeggiando il divin codino al vento sotto una pioggia di petali mentre fronteggia Chad, che gli ha appena steso a pugni l'intera divisione. Poi Nanao, la sua segretaria, stufa delle sue cazzate, gli scaraventa addosso tutti i petali (che era lei a lanciare dal secondo piano del condominio) e se ne va a leggere Donna moderna in santa pace. Chad, ansioso di ricongiungersi ai suoi amichetti e trovare Rukia[2] cerca di liberarsi del capitano Baggio con le sue onde energetiche, ma il numero 10 della nazionale è troppo mitico per lui. Mostrando di non essere un bastardo come gli altri, prima gli chiede di ritirarsi, poi alla risposta di questi di non poterlo fare perché una promessa fatta al proprio amichetto del cuore va mantenuta a costo della vita, lo stende in un colpo, lasciandolo però in vita, limitandosi a sbatterlo in cella. Si premura però di fargli trovare in cella un televisore con tanto di videocassetta dei Mondiali di calcio del 1994 con il finale riveduto e corretto[3].
Torna in seguito al momento in cui finalmente si porta Rukia a finire arrostita. In combutta con l'amico Giulio, che voleva salvare l'irritante nana perché era parte della sua compagnia (già tormentata da abbastanza problemi di organico...), rovina l'esecuzione e la festa di quanti avevano sperato di non vederla né sentirla più... Combinata la marachella, scappa via con l'amico dopo aver agguantato la sua vice, sperando che l'estasi dell'essere dei fuggitivi l'eccitasse in modo da provarci per la milleseicentesima volta.
Logicamente incazzzzzzato come una bestia, il loro vecchio maestro li insegue e li acchiappa, trovando Kyōraku che si becca un altro ceffone... Ormai in gioco, Nanao pensa di potersi rendere utile in combattimento una volta tanto, ma manco il tempo di sguainare la spada che Yamamoto la violenta con lo sguardo[4]. Dimostrandosi un gentleman, la salva dalla successiva violenza fisica e la mette al riparo da un epico scontro tra capitani... che però quel dannato stronzone dell'autore non ci mostra! LI MORTACCI TUA!
Altre apparizioni
I filler cercano di dare più spazio a questo irresistibile dongiovanni e impavido guerriero, ma si sa che i filler fanno schifo, quindi meglio tacere...
Appare anche nei film, in uno dei quali viene brutalmente pwnato e questo ci spiace. Ma la colpa vien fatta ricadere su quel tappo con la puzza sotto il naso di Tōshirō Hitsugaya e questo non ci spiace.
Saga della falsa Karakura
Fa il suo ingresso strafigo insieme agli altri capitani contro Aizen e i suoi picciotti, e comincia con lo stare a guardare i combattimenti delle schiappette, senza intervenire. Poi arriva il momento del gioco pesante contro gli Espada e purtroppo anche lui deve gettarsi nella mischia, lasciando l'amico Ukitake a coprirgli le spalle...[5]. Il poveretto non ci voleva manco venire: se fosse rimasto a casa, magari fingendo l'influenza avrebbe avuto Nanao-chan tutta per sé visto che l'avevano lasciata indietro a Soul Society a compilare i loro moduli di decesso in battaglia per ogni evenienza...[6] Fortunatamente incontra un'avversario scazzato quanto lui: Coyote Stark, l'anima di Luis Sera di Resident Evil 4, anche lui lì controvoglia a rimpiangere il proprio comodo materasso ad acqua. I due così si accordano per far finta di combattere per poi mettersi ko a vicenda e sgattaiolare via per una birretta e un flipper al bar.
Purtroppo le cose non vanno come sperato... I cattivi iniziano a prenderle, Aizen comincia a incazzarsi, e il povero Stark deve mettersi a fare sul serio, e così Shunsui. Messo in difficoltà dall'Espada, Giulio interviene prontamente a difendere il suo amore... pardon, il suo amico... Purtroppo appare nel cielo un enorme yak guidato da un cerebroleso, il quale stende quel broncopolmonitico di Ukitake in un colpo solo... È di nuovo uno contro uno! Le cose si mettono male visto che Stark mette contro il nostro divin codino un esercito di cani rognosi fatti di cero, e lui non riesce proprio a ricordarsi se i cani sono sacri solo nell'induismo o anche nel buddhismo e va nel pallone...
Solo l'arrivo di una sua vecchia conoscenza, la sua ex-segretaria hentaiomane, nonché Vizard, Lisa Yadomaru! Stark, nell'osservarne la minigonna e le bellissime cosce, sgrana gli occhi, e per lui è la fine: pigro com'è, le sue palpebre non avevano mai compiuto uno sforzo simile. Approffittando della distrazione offerta dalla sua sexy ex-dipendente, e dal dolore agli occhi, Shunsui lo frega con uno dei poteri della sua zanpakutō e lo sconfigge non senza rimpianti...
Attuale
Dopo l'incontro non ha ottenuto la tanto agognata soddisfazione di un pisolino o di una palpatina alle tette di Lisa, ancora in gran forma. Purtroppo ha dovuto unirsi alla schiera di capitani e Vizard che hanno combattutto in una royal rumble contro Aizen in persona per dar tempo ad Ichigo, ritenendolo l'unico essere in grado di sconfiggere il potente capitano rinnegato siculo[7]... E purtroppo ha condiviso con tali imbecilli una brutta fine... Probabilmente, se il suo codino ha parato l'urto, o se la sua volontà di farsi Nanao è forte come sembra, è ancora vivo: incrociamo le dita!
Vita sentimentale
Shunsui conobbe Nanao Ise, cuginetta minore della sua segretaria di allora Lisa Yadomaru, che era ancora una bambina, ma che già sapeva cosa voler fare da grande: la segretaria rompicoglioni del capo sfaticato, come la sua cugina. Molti anni dopo, a seguito della sparizione di Lisa[8], Roby Kyōraku si ritrovò a dover chiamare l'ufficio collocamento per una nuova segretaria, ed arrivò per l'appunto Nanao, ormai cresciuta ed attraente, e con quello sguardo da zitella-bibliotecaria-scazzata-rompiballe che tanto lo attizzava... Fu così che rifiuto la gentile offerta di Giulio di fargli lui da segretario e da allora Nanao si ritrova a sbrigare lei tutto il lavoro d'ufficio della divisione e star accanto al suo capitano anche quando puzza d'alcol o è in vena di festeggiamenti perché la nazionale azzurra ha vinto un'altra inutile amichevole...
Dal canto suo, Nanao non sopporta le avance del capitano, non sopporta il suo codino, non sopporta il suo pizzetto, né il suo alcolismo, né il suo buddhismo (è un infaticabile presbiluterana), né la sua pigrizia, né il suo mantello, né il suo cappello... O forse quando torna a casa si fa i ditalini pensando a lui, ma a noi non è dato saperlo... Sboccerà mai qualcosa o Nanao percuoterà con la fotocopiatrice il povero capitano respinto per il resto dell'oltrevita ogni volta questi cerca di solleticarle il culetto?
Zanpakutō e abilità
Ha una soglia di tolleranza all'alcol e ai rifiuti delle belle donne molto alta. A parte questo ha una zanpakutō, di cui ora vedremo i dettagli...
Il suo nome è Katen Kyōkotsu (trad. Se non lo avessi sbagliato quel fottuto rigore...), una zanpakutō che guardacaso ha l'aspetto di non una, ma ben due donne attraenti che sicuramente avrà molestato... La sua è infatti un esempio di zanpakutō con il 100% di zanpakutō in più e il 2% di grassi in meno, ovvero ha due spade: sa combattere con entrambe, ma di solito finge di maneggiarle come una scimmia monca perché non gli va mai di usarle.
Il suo comando di rilascio occupa un minimo di due pagine[9] e richiede una posizione talmente complicata da eseguire che solo per questa ci vogliono anni di addestramento. Anche se, contro Starrk, rilascia senza utilizzare tutta questa pappardella. Ma allora perché l'ha imparata?
Nello shikai le due spade diventano le Lame del Caos di Kratos e possono trasformare innocenti giochi di pampini (tra cui il nascondino, calpsesta l'ombra, strega comanda color e, ovviamente, il calcio) in sfide mortali che permettono a Shunsui di PWNARE gli avversari in modo divertente. Se leggendo questo potere il tutto vi è sembrato una cazzata, ricredetevi, perché questo è bastato per fare fuori l'Espada number one.
Il suo bankai non è stato rivelato, ma a detta di Giulio Ukitake non dovrebbero vederlo tutti...
Curiosità
- Ha sconfitto il Primo Espada, il picciotto più potente di Aizen, il che la dice lunga sulla sua forza!
- Dice di essersi fatto Nanao una volta, ma non sa si è trattato di un sogno provocato dall'alcol o realizzato grazie ad esso...
- Ritiene che Giulio Ukitake sia etero nonostante le insistenze di questo a farsi la doccia insieme... Un po' come il signor Burns con Smithers.
- Anche Giulio Ukitake spera di realizzare il suo sogno grazie all'alcol...
- Il suo cappello è fatto al 100% di materiale riciclato.
- Non è gay ma veste ugualmente rosa.
- È ambidestro: beve birra con una mano e con l'altra palpa le tette.
Note
- ^ Lo sport nazionale era il lancio della pitta di pecora...
- ^ Magari prospettando un gangbang bisessuale tutti insieme...
- ^ Ovvero con lui che non sbaglia l'ultimo rigore beccandosi le bestemmie di un intero paese
- ^ E non è un eufemismo questo...
- ^ Mossa azzardata...
- ^ Ah, l'ottimismo!
- ^ Ma come si può essere più scemi di così?
- ^ Serve forse che dica che centrava Aizen?
- ^ È la formazione titolare dell'Italia campione del mondo nell'82