Sindrome di Tuning
La Sindrome di Tuning è una grave malattia neuro-degenerativa che porta il cervello del paziente colpito a trasformarsi progressivamente in un criceto su ruota (con cerchi in lega di misura variabile). Tale patologia provoca nel paziente un desiderio irrefrenabile di modificare l'aspetto del proprio mezzo di locomozione, seguendo un percorso che diventa via via più degradante con il progredire della metamorfosi.
Cenni storici
Gli scenziati sono concordi nell'affermare che la Sindrome abbia flagellato l'umanità fin dall'invenzione della ruota[citazione necessaria]. Ipotesi autorevoli suggeriscono che le famose corse delle bighe romane, sulle quali facevano la loro prima comparsa gli spuntoni in carbonio e le minigonne laterali, altro non fossero che antesignani delle attuali corse clandestine tanto popolari tra le persone oggi affette. Pare inoltre che i famigliari dei malati promuovessero fortemente tali barbare manifestazioni come cure poco ortodosse alla patologia che affliggeva i propri cari. Si hanno altresì notizie di ammorbati utilizzati come armi biologiche durante i vari assedi di epoca medievale: ipotizzando una possibile contagiosità della malattia questi venivano sbalzati al di là delle mura nemiche tramite l'utilizzo di trabucchi e catapulte, col solo effetto tangibile di suscitare fastidio tra le file degli assediati.
Ma naturalmente è con l'avvento del motore, e più in particolare dell'automobile, che il mondo ha conosciuto un preoccupante aggravamento del già pessimo quadro clinico dei pazienti colpiti dalla Sindrome. Incompresi ed emarginati dai propri contemporanei, questi "nuovi appestati" vennero ritenuti responsabili di un numero incalcolabile di disgrazie e congiure ordite ai danni della specie umana nel XX Secolo, tra le quali sarebbero da annoverarsi:
- Affondamento del Titanic: un aristocratico allo stadio terminale avrebbe sottratto il timone della nave per adibirlo a volante della propria Ford T, impedendo così al transatlantico di virare in prossimità dell'iceberg
- Crisi di Wall Street del '29: sarebbe stata provocata da una bolla speculativa sui pezzi di ricambio non di serie delle vetture dell'epoca
- Attacchi kamikaze giapponesi del '44-'45: i generali nipponici avrebbero predetto ai propri sottoposti la futura produzione americana di "Fast and Furious 3: Tokyo drift" una volta conquistato il Paese, ipotesi che avrebbe suscitato isteria di massa e tendenze omicide-suicide nelle file dei soldati giapponesi
- Assassinio Kennedy: Lee Harvey Oswald, noto car tuner, avrebbe ucciso perché esasperato dall'ennesima uscita del Presidente su un'auto completamente di serie
- Ascesa al successo di Vin Diesel
Pertanto, gli sfortunati colpiti da questa terribile patologia dovettero subire pesanti persecuzioni e pogrom di massa. Celebre è il caso di Stalin, le cui famigerate purghe iniziarono quando un compagno di partito (pare affetto dalla Sindrome) ebbe l'idea poco felice di ribassare l'assetto della Lada Niva del dittatore, provocandone l'ira incontrollata.
Tuttavia va segnalato che negli ultimi decenni, col diffondersi dello stato di diritto e di un clima di relativa tolleranza, la situazione degli ammalati è lievemente migliorata: da un clima di odio e persecuzione si è gradualmente passati ad uno di fredda indifferenza. Rilevante è stato poi il contributo dato dal diffondersi della Sindrome di Kaulitz-Efron e della sottocultura emo, fattori che hanno sensibilmente distolto dagli affetti da Tuning le pulsioni violente delle masse.
Cause e fattori di rischio
Nonostante la Sindrome sia millenaria, ben poco si sa delle cause esatte della malattia. Una delle varie teorie del complotto secondo la quale la Sindrome sarebbe da attribuirsi al morso di criceti alieni di cui il Governo Mondiale è a conoscenza, non avrebbe al momento trovato conferma. La stessa contagiosità della malattia è oggetto di discussione, anche se pare ormai che l'ipotesi virale sia da escludersi: l'evidenza empirica mostra che la Sindrome è autolimitante, dato che le sue manifestazioni sembrano suscitare nei soggetti non affetti più ripugnanza che volontà di imitazione.
Per esclusione, l'ipotesi più probabile rimane dunque quella della mutazione genetica. La comunità scientifica internazionale ne accredita come principale responsabile la Culex Nidforspidensis (volgarmente definita "Zanzara Tunna"), organismo mutante creato durante la Guerra Fredda da reparti deviati del KGB sovietico. La peculiarità di questa zanzara è quella di iniettare, invece del classico anticoagulante pruriginoso, una certa quantità di nitrossido di azoto nelle arterie dei soggetti punti - fattore che innescherebbe l'irreversibile processo di metamorfosi neuronale in atomi di criceto.
Disgraziatamente tuttavia, la Sindrome può manifestarsi anche spontaneamente senza bisogno di un vettore (di conseguenza è consigliabile evitare iniezioni periodiche di Autan a mò di vaccino). Elenchiamo qui di seguito alcuni importanti fattori di rischio che contribuiscono ad aumentare esponenzialmente le possibilità di sviluppare la patologia:
- Sindrome da Tunno-Deficienza Acquisita preesistente - la Tuning ne costituisce a tutti gli effetti un' evoluzione
- Tabagismo assiduo dall'età di 5 anni o meno
- Casi di Tuning in famiglia o negli animali domestici
- Ambiente sociale degradante/scarsa vita sociale
- Esposizione prolungata a Fast and Furious, Pimp my Ride e Mondo Marcio
A oggi non risulta invece sufficientemente suffragata la relazione tra inalazione degli scarichi delle automobili dei pazienti e sviluppo della Sindrome nei soggetti sani. È comunque consigliabile, per i soggetti a rischio, indossare occhiali e mascherina protettivi in presenza di neon e sbuffi di NOS dalle vetture degli ammalati; si raccomanda inoltre di non ingerire parti metalliche provenienti da veicoli incidentati.
Sintomatologia e diagnosi
Nella quasi totalità dei casi, la Tuning inizia a manifestarsi in forma lieve in età adolescenziale. Ogni genitore avente uno o più figli Tunno-Deficienti deve dunque prestare particolarmente attenzione a determinati "campanelli di allarme" che possono essere ricondotti all'insorgere della Sindrome. Questo non tanto perché una diagnosi tempestiva potrebbe aumentare le possibilità di sopravvivenza del soggetto, quanto piuttosto per un fatto di preparazione psicologica al calvario che verrà.
Un ottimo metodo per riconoscere in anticipo i segni della patologia è quello di controllare periodicamente lo stato dello scooter del soggetto a rischio. Oltre alle "normali" modifiche apportatevi dai soggetti Tunno-Deficienti (cambio marmitta, rimozione dei fermi, dislocamento della targa ecc.), particolare preoccupazione dovrebbero destare le seguenti ulteriori modifiche/aggiunte:
- Presenza di led al neon luminosi e particolarmente fastidiosi a vedersi, collocati sotto al mezzo o a coprire la targa
- Sotto al classico motore cc70 già messo sotto all'originale 50, è presente un ulteriore motore cc125 o maggiore
- Rosario e ciondolo di Padre Pio appesi allo specchietto retrovisore (se ancora presente)
Vale inoltre la pena stare all'erta in caso si noti che il proprio figlio:
- Abbia ricominciato a giocare con le macchinine che gli erano state regalate per i suoi 4 anni
- Rubi dall'edicolante copie di "Quattroruote" ed "Elaborare", invece delle classiche riviste porno
- Abbia scarso o nullo interesse per qualsiasi cosa al di fuori dei motori (compreso il gentil sesso)
In presenza di uno o più di questi sintomi, vale la pena consultare immediatamente un dottore o, in alternativa, un guaritore specialista. Al fine di accertare la sussistenza della patologia, il paziente viene di solito sottoposto a diversi esami. Il dottore può ad esempio richiedere un esame del DNA per verificare se sussista o meno una mutazione genetica, o un prelievo del sangue per riscontrarvi eventuali tracce di benzene (l'ingestione di carburante è pratica altamente diffusa tra i pazienti). Altro possibile metodo di diagnosi è la TAC al cervello, attraverso la quale è possibile verificare la sussistenza o meno della metamorfosi neuronale del soggetto (o in alternativa accertarsi che il criceto goda di buona salute). Consigliata vivamente dagli esperti rimane ad ogni modo l'endoscopia (utilizzo di un sondino anale): una volta scesi dalle proprie vetture come noto, i soggetti colpiti dalla Sindrome tendono a nascondere il nitrossido di azoto nel proprio deretano, fenomeno tra l'altro pericoloso in quanto ostruisce le vie intestinali impedendo la regolare espulsione delle feci.
Decorso e possibili terapie
Una volta innescata, la metamorfosi cerebrale è irreversibile. Mano a mano che il cervello del paziente viene rimpiazzato dal criceto rotante, i sintomi della patologia si aggravano in maniera progressiva. Il primo mezzo ad essere seriamente preso di mira dal paziente-tipo, fresco di patente, è di solito l'automobile di famiglia. Nel 5% circa dei casi, questo possiede dei genitori/fratelli tolleranti che gli lasciano condurre i primi esperimenti sul mezzo (alettone rudimentale, colorazione dei mozzi al posto dei costosi cerchi in lega, adesivi un po' dappertutto). Nel restante 95% dei casi, i parenti non risultano essere così comprensivi e potrebbero manifestare reazioni violente allo svilupparsi della Sindrome nel proprio congiunto: nella quasi totalità dei casi, dunque, i soggetti affetti dalla Tuning dovranno attendere l'autonomia economica e l'età adulta per poter dare libero sfogo alle proprie pulsioni. A quel punto, il roditore si sarà già completamente formato e avrà preso totale controllo del corpo del paziente.
Il decorso può durare svariati anni, e in alcuni casi accompagna i soggetti affetti per tutta la vita.
Una volta completata la metamorfosi e adattatosi al cranio del paziente, come noto, il criceto inizierà a ruotare, aumentando progressivamente di velocità nel corso del tempo. Quanto più veloce sarà la rotazione, tanto maggiore risulterà essere la frenesia del paziente nello smontare la propria macchina, comprare nuovi pezzi di ricambio, e organizzare corse clandestine e ritrovi con altri ammalati. In un buon 73,43214543% dei casi, il criceto riesce a stabilizzare la velocità di rotazione e a mantenerla costante nel tempo. In tale scenario il paziente continua a svolgere la sua regolare attività di ammalato fino a quando, giunto all'incirca alla soglia dei 50 anni, pur rimanendo fondamentalmente affetto da Tuning, improvvisamente si rende conto di aver sprecato la propria esistenza: pentito, inizierà a condurre una vita semi-normale, accontentandosi di un'Alfa Romeo nel garage e di sfogliare riviste specializzate di tanto in tanto. Nel restante 26,56785457% dei casi invece, la malattia risulta avere una prognosi infausta. Il criceto non riesce a mantenere una velocità stabile, accelerando sempre più; come conseguenza il paziente entrerà in transagonistica da tuning, spinto a cambiare in media un pezzo di autovettura ogni 5-7 minuti e allo stesso tempo divorato dall'indecisione in merito a quali parti sostituire. Il decesso avviene solitamente per sfinimento del roditore, o per caduta dello stesso dalla ruota.
Ad oggi, non esiste una valida cura per la Sindrome di Tuning, e nemmeno le più moderne terapie d'urto sembrano sortire effetti tangibili. Esistono tuttavia numerose terapie palliative che i famigliari e/o gli amici sani dei pazienti possono praticare per assicurare loro una migliore qualità di vita. È consigliabile ad esempio assecondare i tuners nelle loro manie quotidiane, ammesso e non concesso che si possieda una buona dose di auto-controllo e una predisposizione naturale alla recitazione. Caratteristica di base di tutti i pazienti risulta infatti essere un tanto elevato quanto incomprensibile livello di autostima: gli affetti da Tuning, in breve, sono convinti di risultare popolari presso i soggetti sani - quando in realtà non lo sono affatto.
Questa convinzione viene alimentata da diversi schemi comportamentali ricorrenti:
- ricorso massivo al body building, non tenendo presente che tale pratica è passata di moda con la fine degli Anni '80
- frequente uso di fotomontaggi che riproducono donne attraenti e lascive a fianco del tuner e della sua automobile
- organizzazione di ritrovi con altri soggetti colpiti dalla Tuning, al fine di alimentare il proprio ego mostrando loro le ultime modifiche apportate sul proprio mezzo (in realtà questi eventi hanno come scopo principale quello di fare accoppiare i criceti)
- "garini" estemporanei al semaforo contro le utilitarie di soggetti sani, comportamento che lascia generalmente un senso di estrema soddisfazione nel paziente
Al fine di preservare il fragile equilibrio psicologico dei pazienti, è dunque molto importante assecondarli in tali loro abitudini e lasciare loro credere che la società li accetti di buon grado. Questo almeno fino a quando la scienza non troverà un modo non-violento per debellare questa terribile piaga dal pianeta.
Voci correlate