Siniša Mihajlović

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(Rimpallato da Sinisa Mihajlovic)
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« Bene, ho finito le battute che avevo in serbo. Ora inizio con quelle in croato. »
(Mihajlovic in conferenza stampa)

Siniša Mihajlović, Vukovar, 20 Febbraio 1969 – Roma - 16 Dicembre 2022, era un ex calciatore ex jugoslavo, famoso per la sua precisione nei calci di punizione e negli sputi contro Adrian Mutu.
Si è portato nella tomba il passaporto italiano. Di Giuseppe Pancaro.

Carriera

Sinisa, con una pettinatura vietata dalla Convenzione di Ginevra del 1949.

In patria

Impiegato come trequartista, gioca in importanti realtà del calcio jugoslavo come la Stella Rossa e il Vodka United. Qui si mette in mostra grazie alla potenza del suo tiro mancino, che miete numerose vittime tra i fotografi a bordo campo. Lo stesso Sinisa afferma con molta modestia:

« Posso fermare un camion in corsa usando soltanto il piede sinistro. »

Chiamato a provare la sua affermazione, riesce in effetti a fermare un camion col piede sinistro. Sul pedale del freno.

Nel 1991 svirgola una punizione e abbatte l'asilo nido di Vukovar. I serbi pensano a un bombardamento croato, i croati a un bombardamento serbo: scoppia così la guerra dei Balcani.
Sinisa, per non saper né leggere né scrivere (e non è una frase fatta), fugge in Italia.

Roma

Nelle due stagioni alla Roma Mihajlovic ha come allenatore Carlo Mazzone, che lo arretra a mediano per sopperire alla sua lentezza, che è solo lievemente inferiore a quella di un bradipo strafatto di cannabis. Mihajlovic e Mazzone non riescono a legare e hanno diverse incomprensioni, dovute al fatto che nessuno dei due parla italiano.

Sampdoria

Nel 1994 passa alla Sampdoria, dove viene arretrato a difensore centrale e dove, con la complicità di Vujadin Boskov, avvia un fiorente contrabbando di autoradio. L'attività criminale viene smantellata nel 1998 per colpa delle soffiate di Attilio Lombardo.
Mihajlović, che come ogni serbo che si rispetti ha la parola vendetta tatuata sullo scroto, scalpa Lombardo con una punizione delle sue.

Lazio

Passa alla Lazio, dove l'allenatore Sven-Goran Eriksson, un turista svedese che passava di lì per caso, lo schiera terzino sinistro. Sinisa non tarda ad affermarsi come leader per via della sua pacatezza, della sua esperienza e per l'abitudine di bruciare la macchina a chi non gli passa il pallone.
Nel 2000 viene squalificato per aver dato del nero a Patrick Vieira. Successive indagini da parte della FIFA stabiliscono però che Vieira è veramente nero, e la squalifica di Mihajlovic viene annullata.

Come se Rocco Siffredi facesse da testimonial per la castità.

In biancoceleste Mihajlovic vince uno scudetto, una vagonata di Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una musicassetta di Nino D'Angelo. In un match contro il Bayer Leverkusen segna inoltre il primo gol della storia della Lazio in Champions League, con una punizione tirata direttamente dal balcone di casa sua.

Inter

Dopo anni di trionfi, Sinisa decide che è ora di cominciare a perdere, sia come calciatore che come uomo. Va all'Inter. In nerazzurro subisce l'ultimo arretramento della sua carriera, e passa da difensore centrale a capo ultras in tribuna.
L'ultima partita di Sinisa è l'amichevole Serbia - Francia, durante la quale Franck Ribéry, che fino a quel momento aveva un volto normale, tenta di parare una punizione di Mihajlovic con la faccia. Sappiamo tutti com'è andata a finire.

Allenatore

Dopo aver ottenuto il patentino da allenatore rubandolo a Roberto Mancini, Sinisa entra nello staff dell'Inter con la qualifica di badante di Javier Zanetti. Insoddisfatto, decide di puntare in alto. Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco: sono queste le squadre di cui assume la guida. Almeno su PES.
Successivamente allena il Bologna (finendo esonerato), la Fiorentina (finendo esonerato), e il Catania, dove riesce a finire il campionato. In ultima posizione.

Nel 2012 diventa il commissario tecnico della Nazionale serba di scaracchio.
L'11 novembre 2013 è nominato nuovo allenatore della Sampdoria in sostituzione di Delio Rossi, il cui corpo senza vita viene rinvenuto tre giorni dopo in una cava abbandonata di Belgrado.

Imprese

  • In Lazio - Sampdoria della stagione 1998/99 Mihajlovic ha segnato tre gol su punizione. Dopo il terzo gol il portiere doriano Fabrizio Ferron ha mangiato i propri guantoni (con ancora le mani dentro) e si è dato alla macchia. Oggi Ferron ha un baracchino che vende kebab ma non ha ancora superato lo shock: ogni volta che sente qualcuno parlare con accento slavo scoppia in lacrime e si nasconde sotto la friggitrice.
  • Il suo tiro è diventato oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado, i quali hanno appurato, dopo una serie di rigorosi test, che Mihajlovic "tirava molto forte"(Non solo il pallone). Oggi l'intera equipe del Dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado lavora al McDonald.
  • Nel 1999 la NASA ha contattato Mihajlovic perché c'era da disintegrare un meteorite che rischiava di schiantarsi sulla Terra.
  • Prima di venir colpiti da un tiro di Mihajlovic i gemelli de Boer erano un'unica persona.
  • Grazie ad una sua punizione la Nazionale di calcio della Zingaria riuscì a qualificarsi per i Mondiali dei Rom.
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 19 maggio 2013 col 37.5% di voti (su 16).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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