Snowboard

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« La fisica ci insegna che uno sciatore posto su un piano inclinato scende a valle con una velocità proporzionale alla pendenza. La vita invece ci insegna che uno snowboarder posto su un piano inclinato cade. »

Lo Snowboard è una disciplina che viene erroneamente classificata come sport da chi lo pratica, sebbene le sue origini neghino tale categorizzazione. Questa disciplina infatti consisterebbe nello sciare su di un asse da stiro, attività ideata da casalinghe disperate in cerca di emozioni forti, spesso poi ricoverate nell'ospedale di Bolzano per fratture multiple.
Come per lo sci, lo scopo dello snowboarding è quello di ruzzolare giù dalla montagna, con l'unica variante la tavola, che rende il tutto più doloroso. Il luogo di riunione di coloro che sono avvezzi a tale disciplina è solitamente lo snowpark, aree naturali isolate dalle piste per permettere l'autoestinzione di questa razza inferiore, che non trova posto nella catena alimentare.

Attenzione!!!

Se nella lettura di questo articolo troverete terminologie apparentemente aliene, non temete: non c'è nessuna invasione extraterrestre, si tratta solo di una forma gergale preistorica emessa da coloro che praticano tale disciplina e che sono ancora al vaglio degli studiosi per riconoscerne un significato (che molto probabilmente nemmeno esiste).

Attrezzatura

Per praticare lo snowboard va bene anche l'uso del pinguino

Essenzialmente, per praticare correttamente tale disciplina, serve un'asse da stiro, tanta voglia di farsi male e un buon ortopedico.
Esistono diversi tipi di assi (o tavole, per i neofiti), che possono variare dal modello Soft, composto da legni e plastiche derivate dall'albero della gomma e gerani; il modello Hard, pressocché identico al precedente, ma con un rostro chiodato in punta, particolarmente consigliato nelle piste infestate da sciatori selvatici; il modello Hard core, del tutto identico al precedente, ma tappezzato di immagini di simpatiche donnine scollacciate; infine il più inutile e pacchiano, il modello Truzz' o' board, consistetente in una tavola modello "soft" pesantemente modificata: su una di queste tavole possiamo trovare neon blu, decalcomanie idiote, tubi di scappamento in numero variabile tra 6 e 12, subwoofer da 1000 Watt e le immancabili le rotelle laterali per non perdere l'equilibrio.

Attenzione
Lo snowboard è uno sport pericoloso. Usare sempre delle protezioni mentre lo si pratica! Se si è in alta quota è meglio usare una protezione 40 o più, mentre nella bassa Brianza esse sono del tutto facoltative. Il mancato uso di protezioni adeguate (come usare per esempio, al posto della cremina solare, i Ray-Ban) può portare a ustioni di 7° grado su tutto il corpo e talvolta malattie veneree.

Tecniche

Il campione del mondo mentre esegue un "giro del mondo in 80 giorni e 80 notti".

Esistono svariati stili e tecniche di guida di queste tavole, da applicarsi da soli od in gruppo, in famiglia o con il partner, ma tutte essenzialmente sono evoluzioni da un'unica forma di snowboarding: quella di cadere miseramente da un precipizio. Elenchiamo brevemente le tecniche maggiormente diffuse:

  • 1080 to face (1080 [colpi] in faccia)
  • Ollie tail grab bonato, FS1 to ass (Ollie & Benji)
  • 90000 to fakie (100 colpi di spazzola prima di andare a dormire)
  • Boardslide of football-ass (beccare in pieno la traversa della porta)
  • Exxxtra (Fiat 500 special)
  • Giro del mondo in 80 giorni e 80 notti.
  • Frontside sestriere to Gibern-Out
  • Elisoccorso (rompersi 360 ossa in un colpo solo e venire raccattati con un cucchiaino)

Categorie di Snowboarders

Lo snowboard è daratterizzato da vari tipi di utenze, perlopiù tutti derivanti dalla specie Homo Snobordensis. Si possono facilmente riconoscere in base al modo in cui essi scendono in pista, a come rotolano giù nei boschi, alla figura che riescono a stampare contro gli alberi, l tipo di bardatura/apparecchiatura che indossano, al numero e alla grandezza degli adesivi che hanno attaccato sullo snowboard ovvero dalla quantità di oggetti che gli si possano trovare tatuati sulla pelle dopo la performance, a seguito dei costanti incontri piuttosto ravvicinati con la pista e alle relative escoriazioni. Prendiamo in analisi gli esemplari più conosciuti dagli Zoologi:

Snowboader Cremino

Gli Snowboader Cremini, nome scientifico Homo Snobordensis Festivus, si aggirano il sabato e la domenica per le piste da sci falciando sciatori e altri snowboarders al grido di "Yeahhhhhh! Figoooo!". La loro incapacità nel prendere le curve in entrambe le direzioni li portano quasi sempre a sbattere contro un distratto sciatore. Altrimenti, in tutti gli altri casi, si schiantano su di un albero. Di solito cotali individui popolano il Pronto Soccorso come se fosse un centro commerciale il sabato pomeriggio e sono riconoscibili in pista dalla posizione in cui scendono: attacchi il più vicino possibile e braccia aperte in stile crocefissione, come se fossero già pronti ad abbracciare il primo albero che capita. Nel malaugurato caso vi capiti di scorgerne qualcuno di questi "niubbi dell'asse" state attenti e tenetevi a debita distanza: potreste essere la loro prossima vittima. Di solito il loro abbigliamento consiste in una fascetta e occhialini da sole (in vero stile Truzzo), nella giacchetta e nei pantaloni attillati (ma non troppo che fa molto figo), scarponi di tre taglie più grosse (sennò fanno loro male i piedi). Ovviamente la parte più cara dell'ambaradàn è lo snowboard, acquistato a "soli" 3.000,00 Euro, rigorosamente adoperati due volte all'anno, in genere decorata con al massimo un paio di adesivi con frasi del tipo "Vive lo Sport" oppure "Abarth" comprati al centro commerciale.

Snowboarder Poser

"Bandana Jones and the posers of the lost park". Il film preferito dagli Snowboarder.

Gli Snowboarder Poser, nome scientifico Homo Snobordensis Inutiles, sono la naturale evoluzione del Cremino. Questi esemplari si possono ammirare negli snowpark, al bar, oppure a prendere il sole quando non vogliono far vedere in giro che sono delle vere schiappe nello snowboard. Costituiscono un vero e proprio paradosso vivente nel loro essere contemporaneamente la razza più odiata dagli altri snowboarders e la più amata dai negozianti di snowboard. La loro naturale discendenza dalla varietà Cremino li conduce a mettersi in mostra in qualche discesa della pista, nonché a scendere fino a bordo pista per infilarsi in mezzo agli alberi per far vedere che loro sanno andare anche in neve fresca, tentando di evitare gli alberi, cosa che li rende la razza più popolosa del Pronto Soccorso assieme agli Snowboader Cremini. Si riconosce il loro abbigliamento nel casco che fa molto Pro (Professionista: quelli che si vedono nei video dei veri Snowboarders, sebbene essi acquisterebbero facilmente le riproduzioni cinesi in quanto incapaci di accorgersi della "taroccata"), un paio di occhialoni/ una maschera tipo "Sony Triniton" (puntualmente nel modello a specchio, affinché non siscorga lo sguardo di terrore che hanno nel dover affrontare un salto da 12 centimetri), infine l'intero completo giacca-pantaloni-guanti-calze-mutande-scarponi-attacchi tutti della stessa marca e possibilmente all'ultima moda in modo da poter sembrare un Pro, le parti più care dell'attrezzatura sono senza dubbio la giacca e i pantaloni, quelli che si vedono di più in una pista; il tutto farcito con micro-adesivi sulla tavola e sul casco che gli hanno regalato al negozio dove ha comprato tutto l'ambaradàn per un totale di soli € 10.000 (Il negoziante ringrazia ed è attualmente in vacanza alle Maldive). Se vi trovate in uno snowpark, li potete riconoscere facilmente perché sono gli unici che non saltano, ma stanno seduti davanti al salto per ore, suscitando l'ira degli altri snowboarders che li salutano gentilmente con la simpatica frase di rito “E levati dalle palle, poser del cazzo!”. Il poser in questione risponderà dicendo che ieri su quei salti girava Frontside 900, ma oggi non salta perché è colpa della neve che è troppo lenta, dello ski-man che gli ha sbagliato la sciolina, degli adesivi che non sono abbastanza grandi, del crollo della borsa di Pechino e altre vaccate simili.

Snowboarder Rappuso

Tipico esempio di Snowboarder Rappuso

Gli Snowboarder Rappusi, nome scemifico Homo Snobordensis Paraslavinem sine Paraculuum, sono la razza in maggiore espansione negli snowpark. Non si scorgono mai in pista, non si vedono sulla neve fresca, nascono e crescono direttamente negli snowpark, e si possono ammirare nelle loro evoluzioni sui Rails, i mancorrenti (ringhiere) su cui slidano (scivolano) con la tavola, o sui salti dove eseguono la classica manovra detta "a valigetta", oppure ancora su qualche sdraio a prendere il sole. Se gli si dovesse chiedere qualcosa essi non rispondono, in quanto stanno ascoltanto in quel preciso istante sul loro IPod l'ultimo pezzo di Fabri Fibra, con i loro classici megacuffioni stile Diggiei, che usava Fargetta più di 20 anni fa. Tuttavia, nella seppur remota possibilità in cui dovessero rispondere, le uniche parole proferite sarebbero: "Yo! Yo! Bella fra'! Swith 270 in to frontside boardslide! Butter to pretzel out! Spacca! ...in Italia!"[1]. L'abbigliamento consiste in un cappello floscio stile Grande Puffo, Ray-Ban specchiati anche se ci sono -20 gradi e sta ancora nevicando, bandana ricavata direttamente dalla tovaglia della nonna, maglietta extra large con sopra una canottiera da basket extra-extra-extra large, pantaloni extra-extra-extra-extra-extra-extra-extra large con il cavallo più basso che più basso non si può (utili per poter fermare le slavine), tavola in stile "rappuso" con la distanza massima tra gli attacchi stile spaccata perenne e adesivi di misura superiore a quelli pubblicitari sugli autotreni.

Snowboarder TecnoPoser

Gli Snowboarder TecnoPoser, cognome semantico Homo Snobordensis TecnoInutiles, sono una nuova specie modificata geneticamente, ottenuta incrociando alcuni esemplari di Poser, di Rappusi, un giradischi, 5 catene d'oro, Mondo Marcio, Mondo Sguercio e neve liquida}. Esteticamente lo Snowboarder TecnoPoser somiglia molto al Rappuso, specie se gonfio come una zampogna dopo uno scontro frontale con l'albero di cui sopra, ma il tutto amplificato fino al parossismo, difatti potremo osservare come, laddove un Rappuso indossi una bandana grande quanto la tovaglia per una tavolata da venti, il TecnoPoser indosserà il bavaglio di Giuliano Ferrara a mo' di Burqa; se mai un Rappuso dovesse indossare i cuffioni di Giorgio Prezioso, il TecnoPoser coprirebbe le sue orecchiette delicate con tutto il pianale della sua Punto; qualora il Rappuso dovesse avere i pantaloni che fermano le slavine, il TecnoPoser ne indosserebbe tali da fermare valanghe, la "valanga azzura" e la valanga di un colore a scelta. Paradossalmente invece, nella pratica dello snowboard, il TecnoPoser è pure più scarso di un qualunque Poser; infatti gli esemplari di TecnoPoser si possono ammirare solo al Bar degli impianti o su una sdraio a prendere il sole.

Snowboarder Alcoolista

Il risveglio tipico dello snowboarder scrauso.

Gli Snowboarder Alcoolisti o Scrausi, nomen semitico Homo Snobordensis Alcoolicum, appartengono ad una razza che sta lottando per la conservazione della specie, semiprotetta dalle associazioni animaliste, ed ormai quasi del tutto soppiantata negli snowpark dai Rappusi e dai TecnoPoser. La prima, e anche unica, regola dello Snowboarder Scrauso è: "Più sono sverso più vado grosso sui salti"[2]. Il senso press'appoco sarebbe che il loro stile di vita consista in: snowboardare, bere, fare festa con gli amici, bere, andare al pub, bere, trovare almeno un tipa fattibile, bere se si è concluso, bere molto di più se non si è concluso per poi, la mattina seguente prima di andare in snowboard, bere ancora qualcosa per digerire. Anche se sono una minoranza, sono facilmente riconoscibili perché vanno in snowboard bardati esattamente come sono usciti dal Pub la sera prima dopo aver dormito per strada su qualche panchina in seguito a una sbronza colossale. Qualora dovesse capitare la sfortuna di trovarsi in cabinovia con uno di questi esemplari, è del tutto sconsigliato provare anche solo minimamente il tentativo di instaurare una conversazione con tali individui: un megarutto digestivo generato da codesti esemplari sarebbe in grado di sciogliere in breve tempo tutto ciò che li circonda grazie al nefasto alito alcolico, più corrosivo della soda caustica, generante un effetto tipo Arca dell'alleanza sui Nazisti. Esemplari in libertà di questo tipo si possono ammirare solamente in orari pomeridiani dopo che sono usciti dal loro letargo post sbornia. Da qui essi, spinti dal delirio dell'alcool e dall'incoscenza della sbornia, si ritrovano a sfidare i salti più alti, almeno fino a quando anche loro non finiscono a schiantarsi sul famoso albero (che nel frattempo ha iniziato a scassarsi un tantinello le palle), scambiato per un tunnel acrobatico in cui poter fare punteggi, oppure fino a quando non lo si trova fermo (davanti al solito albero) a vomitare anche le anime delle vite precedenti. Dopo tali esibizioni di stile e potenza del tutto simili ad un pinguino rincoglionito che cerca di giocare a frisbie sulla sabbia rovente, solitamente si ritirano nelle loro tane, e cioè al Pub in tempo per l'happy hour. Anche loro sono assidui frequentatori dei Pronto Soccorso, ma a differenza dei precedenti più per il coma etilico o per un Etilotest dopo che la Polizia li hanno fermati fuori dal Pub mentre cercavano di far partire un'auto a suon di testate sul volante (ovviamente mai la propria e quasi certamente di un povero disgraziato che si era dimenticato un attimo di abbassare le sicure degli sportelli) che per le testate prese sugli alberi della zona. L'abbigliamento dell'Alcoolista - simil-straccione-ubriacone-clocharde - consiste essenzialmente in un cappello regalatogli al Pub la sera prima, occhialoni/maschera prestata da un amico perché la sua l'ha persa dopo che è andato al Pub, giacca di un lontano zio che lavorava all'A.N.A.S., i pantaloni del fratello che frequenta lo Sci-Club, un paio di guanti rubati al ferramenta, una tavola rimediata dalla spazzatura, attacchi e scarponi presi a prestito da qualche Stand che li offriva in prova fuori dal Pub. La parte più esosa dell'attrezzatura è la bottiglia di Genepy appesa rigorosamente sempre in mano.

Snowboarder Punkettuso

Gli Snowboarder Punkettusi, nemo sedimentario Homo Snowbordensis Masochistis, vengono classificati quali una razza di minoranza, di nicchia, i cui rari osservamenti sono avvenuti perlopiù in avvistamenti fortuiti registrati in sparuti filmati documentaristici che dimostrano quanto questa creatura si sia adattata anche alla vita notturna. Con somma gioia del famoso albero. Tale particolare creatura è quasi impossibile tuttavia da notarsi sulla pista o fuori da essa, né tantomeno al pub o negli snowpark: il suo abitat naturale è la strada, ma non come certe creature piuttosto facili da avvistarvici che la usano solamente per farsi notare dai "ricercatori", ma piuttosto come vera e propria area di attività, così li vedrete usare le strutture cittadine (come ringhiere, muretti ecc.) per fare le loro evoluzioni un po' come si fa con lo Skateboard, con la differenza che mancano due cose fondamentali per l'integrità ossea della creatura: la neve e le rotelle, così che essa si sfracelli su scale, muri e simili. Tuttavia tali disastri, nonché gioie per i loro ortopedici, li invogliano ad azzardare evoluzioni ancora più azzardate ed estreme. Fino alla rottura dell'osso del collo con conseguente paralisi o morte. Ma sempre con quell'aria inebetita da fanciullino che ha trovato il nuovo sollazzo. Il classico approccio di questi snowboarders per sfogare la rabbia accumulata dopo tante legnate è la pratica del lancio della tavola contro tutto quello che passa a tiro: muri, scale, amici, poliziotti, vecchiette, mr. Lui, ecc. Nonostante sia una specie altamente autolesionista, non si vedono mai al Pronto Soccorso, al massimo si possono trovare alla caserma dei Carabinieri o al comando di Polizia, dove vengono immediatamente trasportati in stato di arresto, pur lacero-contusi e sanguinolenti, con vertebre incrinate e femori dislocati, per deturpazione di proprietà privata, dopo aver frantumato la ringhiera di casa del Sindaco e aver lanciato la tavola in testa a sua figlia. L'abbigliamento di questi esseri non si discosta eccessivamente dai modelli indossati dalla razza Alcoolicum, cui forse manca il fetore impregnato di alcool da barbone, sostituito invece dal lezzo del dopobarba comprato al mercatino delle pulci e risalente ai tempi di Napoleone. Elementi di distinzione sono la T-Shirt il più possibile punk (pertanto lacero-contusa anch'essa), jeans acquistati propositatamente già strappati (e costano pure tanto!), la prima tavola che capita sottomano perché tanto dura poco. L'attrezzatura più costosa: il kit del piccolo medico e la cassetta del pronto soccorso con defibrillatore incorporato per evitare di essere ricoverati in ospedale e venir riconosciuti dalla Polizia; costi di rimborso danni per il restauro dei beni mobili e immobili danneggiati; rimborso spese danni e ricovero delle persone investite. Probabilmente questa specie è in via di estinzione proprio per la mancanza di fondi.

Esempio scientifico dei modelli di comportamento psicologico degli Snowboy: Situazione Cliffhanger

Avete presente il film con Sylvester Stallone? No? Cazzi vostri. Comunque, alla fine del film Pino Silvestre deve portare la valigia con i soldi ai terroristi/rapinatori/sequestratori/comecazzosichiamano (che per comodità chiameremo: "I Cattivi") che tengono in ostaggio la tipa (che per comodità chiameremo "Brunilde") in mezzo alle montagne dove lo aspettano per poi scappare con l'elicottero. Vediamo come si comporterebbero gli Snowboy al posto di Silvestro.

Snowboarder Cremino

Mentre scende per salvare Brunilde, prende un lastrone di ghiaccio e va a schiantarsi contro un albero. L'impatto contro il pino è talmente forte che si stacca una valanga che seppellisce e uccide il Cremino, i cattivi e anche Brunilde.

Snowboarder Poser

Arrivato a destinazione, spiega a Brunilde che lui è uno che ha salvato un sacco di tipe dai cattivi, ma oggi preferisce andare a prendere il sole perché i cattivi non sono vestiti bene, la sciolina è troppo lenta, c'è il vento e non si è messo la cremina. Brunilde lo guarda, gli dice: "Poser del cazzo!" e lo pesta. Dopo che il Poser se le è prese, i cattivi lo guardano, gli dicono: "Poser del cazzo!" e lo uccidono. Brunilde scappa con i cattivi.

Snowboarder Rappuso

Arriva in snowboard a suon di "Yo! Yo!" ascoltando in cuffia l'ultimo pezzo di Fabri Fibra. Vede le pale dell'elicottero, misura bene e si lancia in frontside boardslide. Una volta scoperto che i cattivi non hanno ripreso con la videocamera la difficoltosa manovra appena eseguita, il Rappuso li pesta fino alla morte; libera Brunilde e la ingaggia per farsi fare i video allo snowpark.

Snowboarder TecnoPoser

Arriva a piedi a suon di "Tunz! Tunz!", ascoltando nelle megacuffie l'ultimo pezzo di Mondo Marcio ma inciampa nella bandana troppo lunga e rotola fino al primo burrone che capita dove muore sfacellandosi a fondo valle. I cattivi si sbellicano dalle risate, compresa Brunilde.

Snowboarder Alcolista

Arriva sul posto, scivola goffamente e cade a terra rincoglionito; dopo aver tirato fuori una bottiglia di Genepy e averla scolata in un solo sorso, emette un megarutto alcoolico che causa il terremoto in Abruzzo: muore sepolto da rocce, neve, chiesette di campagna e portandosi nella megavalanga anche i cattivi e Brunilde.

Snowboarder Punkettuso

Arriva al salvataggio incazzato nero perché si è appena sfracellato su una scalinata. Come il Rappuso, vede anche lui l'elicottero, si lancia in un'acrobazia ancor più ardita, ma finisce per essere tranciato dalle pale dell'elicottero. I cattivi e Bunildi se ne vanno schifati dallo scempio.

Pagine scorrelate

Conosciute

  1. ^ La traduzione è disponibile sul dizionario Sgargianti Italiano/Rappuso – Rappuso/Italiano
  2. ^ Cfr. nota 1