Sociologia
La sociologia è universalmente riconosciuta come la scienza definitiva, in quanto si occupa della società, cioè l'insieme di tutto ciò che è creato dall'uomo e dall'interazione dell'uomo con sé stesso e con gli altri, isole comprese. Per questo motivo, la sociologia è anche nota con il nome di fisica sociale, medicina sociale, matematica sociale, filosofia sociale e psicologia sociale, anche se lei preferisce essere chiamata Giovanna. A livello accademico (ahah!) viene approfondita nella Facoltà di Sociologia.
Auguste Comte e la nascita della sociologia
Auguste Comte, che viene considerato il fondatore della disciplina sociologica, fin da piccolo aveva sempre sognato di fare l'architetto. Riuscì anche a laurearsi all'Ècole Polytechnique di Parigi e divenne Gran Mastro Costruttore di Corte sotto il regno di Luigi XVI. Sfortunatamente l'unico edificio che Comte riuscì a progettare e costruire fu il carcere della Bastiglia, che fu anche l'unico edificio in tutta la Francia a venire completamente raso al suolo durante una certa manifestazione pacifica e non violenta.
Vedendo i suoi sogni di gloria andare in fumo, Comte decise che si sarebbe inventato una disciplina ancora più avvincente dell'architettura, che comprendesse un po' tutto e niente e che fosse nello stesso tempo accessibile a tutti, ma impossibile da padroneggiare. In realtà, molti storici sostengono che Auguste Comte cercasse soltanto un modo per far colpo sulle ragazze, e avesse ripiegato sulla sedicente nuova scienza perché non lo avevano ammesso ad Amici di Maria De Filippi (pur essendo un caso umano di tutto rispetto).
Il positivismo
Comte ritenne innanzitutto che, per catalizzare l'attenzione delle masse, la nuova scienza dovesse affrontare temi di interesse generale. Osservando la realtà a lui circostante, quindi, si accorse che la società contemporanea viveva un periodo di grandi turbamenti a causa di due grandi rivoluzioni, quella francese e la Rivoluzione d'Ottembre. Ritenendoli fenomeni talmente importanti, da essere in grado di turbare addirittura la psiche degli esseri umani, Comte postulò la sua teoria sociologica, meglio nota come Positivismo.
Il Positivismo sosteneva che tutto andasse bene e che, per far funzionare correttamente la società, si dovesse prendere la vita con più Montana. Comte diffuse queste idee in un ciclo di conferenze chiamato "Corso di Filosofia Positiva", che riscontrò un discreto successo di pubblico, diventando lo spettacolo teatrale più visto del 1830, secondo solo al Rocky Horror Show.
Per festeggiare la popolarità finalmente ottenuta dopo tanti sforzi, Comte si fece internare in un ospedale psichiatrico e sottoporre a ogni genere di sevizia, ascolto coatto della discografia dei Finley incluso.
La classificazione delle scienze
Dopo essere fuggito dal manicomio, Auguste Comte, constatato che della sua nuova scienza non importava più nulla a nessuno, tentò di conferirle una parvanza di istituzionalità diventando redattore della rivista Rolling Stone. Approfittando di una delle celebri classifiche che il giornale propone, Comte stilò quella delle "10 scienze più fighe della storia", mettendo al primo posto la neonata sociologia. Questo provocò la rabbia di molti astronomi, che l'anno precedente erano in cima alla classifica.
La religione dell'umanità
Nonostante tutti gli sforzi compiuti nell'arco della sua vita, la sociologia non riuscì mai a ottenere il riconoscimento accademico che le spettava, dato che veniva insegnata solo nella facoltà di scienze della comunicazione all'università di Vergate sul Membro.
Con un'ultima, disperata mossa, Comte allora convertì quella che doveva essere una scienza, in una Religione dell'Umanità, di cui si autoproclamò profeta. Questo perché, pensava, da prete avrebbe rimorchiato per lo meno i chierichetti. Ma le cose, ancora una volta, non andarono come aveva sperato. Auguste Comte morì da solo, pazzo, drogato e vestito come Platinette, contribuendo a dare un nuovo significato all'espressione "che inizio di merda".
Èmile Durkheim e il metodo
La sociologia, per molti anni, rimase sola soletta nel suo cantuccio, triste e sconsolata perché nessuno la studiava, non aveva amici, nessuno la invitava alle feste, e non sarebbe mai riuscita a perdere la verginità prima di entrare all'università. Aveva anche messo su anche qualche centinaio di chili, ingozzandosi di patatine davanti alle repliche di Dawson's Creek.
Tutto, però, cambiò quando si decise a inviare una lettera alla "Cara Psic" di Cioè, non sapendo che, in realtà, "Cara Psic" altri non era che la famosa drag queen francese Èmile Durkheim.
Durkheim, leggendo la struggente lettera della sociologia, capì che il suo lavoro non consisteva solo nel rispondere alle intelligentissime e rilevanti domande degli adolescenti. Poteva, infatti, guadagnare il doppio pubblicando un paio di libri che parlassero di questi problemi fingendo di trattarli come cose di interesse generale.
La formulazione del metodo
Per dare una parvenza di scientificità alla sua nuova trovata per fare un mucchio di soldi, Durkheim formulò quelle che dovevano essere delle regole base per un'analisi sociologica. Pare che lo scienziato sia stato ispirato dalle regole del Monopoli.
Le regole del metodo sono le seguenti:
- Farsi i cazzi degli altri. Non importa quante volte vi arresteranno per voyeurismo o per atti osceni in luogo pubblico, un vero sociologo deve sempre origliare le conversazioni delle altre persone allo scopo di carpirne i dati fondamentali alla ricerca. O di masturbarsi, a discrezione del ricercatore.
- Sistematizzare i dati. Questo processo richiede l'inserimento dei dati in una matrice, avente il fighissimo nome di matrice dei dati. Questo perché chiamarla semplicemente "tabella di Excel" suonava brutto.
- Inventare il computer. Altrimenti come cazzo la compili la tabella di Excel, brutto mona?
Il metodo della ricerca sociale formalizzato da Durkheim è sintetizzato nell'opera "Il Suicidio e altri simpatici modi di ingannare il tempo" (anche noto come "Il Suicidio e altri modi di dire a mamma che il test di gravidanza è positivo") che, ai giorni nostri, è diventato un classico della letteratura di un certo genere.
Karl Marx e la sociologia del conflitto
Quando la sociologia ebbe una relazione saffica con l'economia, il noto guardone sociologo, politologo ed economista Karl Marx, si rese conto che, mentre la sociologia era di spalle, l'economia le rubava i soldi dal portafoglio.
Questo gli fu d'ispirazione per postulare la teoria del conflitto sociale, in cui la società è dipinta come il risultato delle lotte delle varie classi sociali per accaparrarsi un posto a sedere al McDonald's di piazza Duomo durante l'ora di punta.
I conflittualisti
In seguito alla lucida analisi di Marx, i suoi discepoli formarono due distinte correnti sociologiche. La prima, nota come sociologia marxiana si è dedicata all'esportazione del comunismo sul Pianeta Rosso, che sembrava a tutti il luogo più adatto per accogliere la nuova società, mentre la seconda, la sociologia marxista fornisce ancora oggi spunti riflessivi per tutta la comunità culturale.
Tra i principali sociologi marxisti ricordiamo:
C. Wright Mills
Autore dei celeberrimi saggi "I 101 errori più frequenti nello scrivere il mio nome" e "Fenomenologia della lettera C, ovvero perché mia madre non mi ha chiamato semplicemente Charles".
Pierre Bourdieu
Scoprì, tra lo stupore generale, che il potere deriva dal capitale posseduto.
Scuola di Francoforte
Scoprirono di essere un insieme di persone e non un sociologo, per cui si autoesclusero dalla lista dei principali sociologi marxisti.
Nel 1939, con un tempismo perfetto, cambiarono il proprio nome in "Scuola Materna Sionista di Francoforte".
La sociologia oggi
Le trasformazioni che la scienza suprema ha subito dal momento della sua postulazione a oggi sono state molte, ma tutte volte a un fine comune, ossia quello di non far accorgere nessuno che, la sociologia è soltanto un insieme di cose ovvie. Inoltre non si è neancora scoperto perché Dante Alighieri non l'abbia introdotta tra le pene dell'inferno.
Talcott Parsons e la sistematizzazione del lessico
Il contributo maggiore nel rendere impenetrabile ed elitaria la terminologia sociologica è dovuto al venditore di aragoste americano Talcott Parsons. Parsons, che si dilettava di sociologia a tempo perso, era molto infastidito del fatto che la moglie continuasse a rispondergli con uno scettico "Ma va'?" tutte le volte che lui le propinava una nuova teoria sociale. Decise, pertanto, di operare una revisione stilistica di tutto il sapere della sociologia, al fine di renderlo il più incomprensibile possibile.
Un esempio è la frase seguente:
Che altro non è che la versione tradotta in lessico sociologico di questa frase:
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