Soifon
Soifon, o Soi Fon, o Termosifon, o 蜂砕 o come caspita volete, è, nell'immaginario mondo del manga-anime Bleach, la capa della Seconda Divisione del Gotei 13, da non confondersi con la Serie B. Essendo una dei capitani rientra di certo nel novero dei personaggi buoni più forti e stracazzuti della serie, nonché in quello dei personaggi femminili più palesemente omosessuali della serie, subito dopo quella cretina con gli occhiali che si vuole limonare Orihime. È all'apparenza una tipa tosta, pronta a rimettere in riga a calci in culo chiunque osi sgarrare in sua presenza; in particolare, coloro che hanno osato sfotterla per la bassa statura han fatto tutti una bruttissima fine... Eppure, se all'inizio molti avevano potuto finalmente esultare alla vista, una volta tanto, di un personaggio feminile coi controcoglioni, si è rivelata essere solo una mezza verità: la signorina Soifon (nome forse traducibile con Sono un'asciugacapelli) ha infatti una cotta adolescenziale, e portata avanti nei secoli per la personaggia più bona di tutta la serie. Si, esatto, LA personaggia. Il che comporta, quando questa entra nel suo raggio di percezione, un repentino cambio di personalità che nelle scenette comiche alla fine delle puntate dell'anime è particolarmente evidente.
Purtroppo, a meno che non ci sia da combattere un mostro bavoso che minaccia di distruggere Soul Society o il cattivo di turno che minaccia di tagliare le pensioni invece che le tasse come promesso, e in tal caso il duo Yoruichi-Soifon diventa una spietata e incredibilmente sexy coppia d'attacco in grado di far perdere la pace dei sensi a migliaia di fanboy sfigati-arrapati, la trasformazione di Soifon nel prototipo della bimbaminkia-fungirl innamorata è inevitabile.
Fin quando è in tal modalità, Soifon presenta un classico sguardo sbrilluccicoso e un caldo rossore sulle guance, nonché una vocina balbettante da timida e un'attitudine per nulla fiera o battagliera. Non a caso, tutti, ma proprio tutti i membri della sua compagnia, quando vogliono chiederle un giorno libero invitano la sua amata Yoruichi-sama al quartier generale, in modo da rincoglionirla abbastanza da concedere ferie pagate a tutti senza fiatare!
Le origini di un amore: "Il triangolo no!"
Soifon conobbe Yoruichi da adolescente, quando aveva solo una quarantina d'anni (a Soul Society si invecchia molto più lentamente, alla faccia dei trattamenti anti-età!): era infatti la figlia del portiere cinese di casa Shihouin, la sontuosa villa della Donna-Gatto, allora Capitana della Seconda Compagnia. Era allora una normale ragazzina come tutte le altre che giocava, aiutava i genitori e sognava di fare l'usciera. Poi un giorno la padroncina Yoruichi, un po' per noia, un po' per pietà, la prese sotto la sua ala per istruirla alle nobili arti del ninjutsu: una guardia del corpo sacrificabile, o in alternativa una cameriera-tuttofare, può sempre far comodo. Le due divennero così molto legate, e il giorno in cui Yoruichi decise di cementare tale solido rapporto padrone-schiavetta di compagnia invitandola a farsi la doccia insieme, fu anche il giorno in cui le fece realizzare i suoi autentici orientamenti... Da quel momento in poi, la giovane Soifon pensò solo a tre cose: i gatti, l'abbronzatura, le poppe della sua padroncina. Ah, e poi ovviamente a diventare una potentissima Shinigami, certo... Per quasi un secolo sembrò andare tutto rose e fiori, con Soifon sempre più fungirl e Yoruichi sempre più ignara...
- Yoruichi: “Ehilà, Soifon! Ho ricevuto un'altra lettera d'amore anonima! Speriamo sia un bel fusto pieno di soldi!”
- Soifon: “Ecco, beh...”
- Yoruichi: “Che strano però: la calligrafia sembra femminile e la busta sembra una di quelle che ho io nel mio studio, non trovi?”
- Soifon: “...... No.”
- Yoruichi: “Boh... Beh, ci vediamo, ho una riunione... Ah, senti, hai poi acchiappato quel maniaco che ogni sera ruba la mia biancheria per strusciarcisi sopra?”
- Soifon: “...... No.”
- Yoruichi: “Accidenti! Comunque, hai poi fatto fare una copia della chiave della mia stanza dopo che ho perso l'originale come ti avevo chiesto?”
- Soifon: “Sì.”
Poi, il fattaccio che allontanò questa coppia da un classico lieto fine sfalda-marroni.
Kisuke Urahara, stufo di vedere le proprie richieste di ferie respinte, prese una vacanza di due settimana non autorizzate ai bagni termali. Yoruichi, che al 99,9 % aveva (e probabilmente tuttora ha) una storia con lui, lo seguì senza indugi, mollando la propria compagnia il giorno prima della consegna dei permessi per la bisboccia del sabato sera. La marachella più le altre frodi e attività malavitose di Urahara, costarono l'esilio ad entrambi, che comunque non se ne fregarono più di tanto...
Per Soifon fu un colpo terribile, e l'intera e tristemente sobria Seconda Compagnia si unì in coro al suo afflitto lamento. Da allora Soifon perse ogni residuo di eterosessualità e ogni fiducia verso gli uomini, specie quelli biondi con un cappello a secchiello da pop-corn. La ragazzina maturò di colpo, diventando in breve scorbutica e scassa-balle, e sviluppò un controverso rapporto amore-odio nei riguardi della donna che le spezzò il cuore... Altro che telenovelas!
Difatti Soifon finì per diventare abbastanza forte da fregare il posto di Yoruichi a capo della Seconda Compagnia, e da quando entrò in carica, per dimostrare di essere migliore di lei, non si prese un singolo giorno di ferie. D'altro canto pensò a lei tutti i giorni... Lo zucchero si spreca per questa storia.
Nel manga
Dopo un secolo passato a giocare a freccette con un poster di Kisuke Urahara come bersaglio, si presentò per lei l'occasione di pareggiare i conti: Yoruichi era tornata a Soul Society per dare una mano ad Ichigo e alla sua banda di simpatiche canaglie alla riscossa per salvare Rukia la nanetta dal Sacro Girarrosto, e lei era lì pronta a da attenderla con una voglia matta di sperimentare il suo Bankai (vedi sotto...)! A parte quello infatti, almeno nella prima saga (ma in fondo anche nelle altre), non farà altro di rilevante. Sul luogo dell'esecuzione, mentre stava tranquillamente schiacciando le tette ad una schiappa che già le aveva piccole, ecco comparire la quarta di Yoruichi in tutta la sua superiorità a ricordarle che in una donna non contano le dimensioni e la morbidezza, ma quello che c'è dentro... e che in ogni caso, se quelle della piattola erano micro, quelle di Soifon non esistevano neanche. A questo punto, la tanto attesa zuffa tra donne è inevitabile! Il confronto è particolarmente aspro e violento, in cui viene fuori tutto l'astio della rifiutata:
- Soifon: “COME HAI POTUTO??? COS'HA QUEL CEREBROLESO BIONDO DI URAHARA PIÙ DI ME???”
- Yoruichi: “Beh...”
Ma siccome dopo un po' salta qualche vestito, diventa di fatto una gara a chi ha le spalle più sexy. Alla fine, la gatta nera si dimostra superiore, e nella sconfitta riemerge la parte fungirl: piangere tra le sue braccia dopo aver tanto sofferto la sua mancanza fa molto molto romantico. Nell'anime il seguente dialogo non viene riportato per non urtare la sensibilità dei lettori che ancora non si fanno di hentai di questa sbobba:
- Soifon: “Yoruichi-sama... io la amo!”
- Yoruichi: “Wow... e quindi?”
- Soifon: “Voglio fare snu-snu con lei!”
- Yoruichi: “... Uh uh uh, ma davvero?”
Della serie: "bastava chiedere".
E così la piccola asciugacapelli e la gattona si ricongiunsero e vissero felici e contente[1]. Amen.
Seconda saga di Bleach: La Battaglia della Karakura Taroccata
Quando Aizen si decide a mettere fuori il naso dal suo sontuoso palazzo per farsi una frittura di anime umane a Karakura, lei è tra i capitani e gli altri tizi cazzuti che il bastardone si trova davanti nella copia-città, creata apposta per poter sfasciare tutto senza troppi pensieri. Al suo fianco c'è il fido luogotenente Marechiaro Omaeda, anche se lei preferirebbe tenere lui e la sua puzza di patatine alla cipolla ad almeno dieci chilometri di distanza. Dopo aver fatto per un po' da spettatrice si getta nella mischia contro un tizio che si trasforma in una tigre coi denti a sciabola alta tre metri. Lei se ne fotte dei metri e penetra con la spada abbastanza centimetri da farlo crepare con due colpi ben assestati e tanti saluti. Fin qui tutto semplice pare, non fosse per il fatto che quel tipo fosse tanto schiappa che persino Chad strafatto di marijuana sarebbe riuscito a batterlo. Il successivo avversario è l'Espada Baraggan Luisenbarn, il temuto Padrino di Las Noches[2]. La capitana dai capelli a scodella parte in quinta sicura di prenderlo a calci in culo, ma il vecchio, tipo molto concreto, non perde tempo e rilascia la sua Zanpakutō trasformandosi in un re zombie. Appena tre secondi dopo, Soifon ci rimette il braccio destro. Il potere dell'avversario è infatti quello di far morire di vecchiaia qualunque cosa tocchi il suo alito.[3]
Ormai destinata a crepare, viene soccorsa dal proverbiale arrivo dei soccorsi, nel suo caso il Vizard soprannominato affettuosamente "Giampiero Galeazzi". Soifon si vede costretta a chiedere il suo aiuto per sconfiggerlo: lui lo intrappola e lei lo fa saltare in aria col Ban-kai. Alla fine lui lo intrappola, il suo Ban-kai non gli fa quasi un cavolo, e il boss già si pregusta una bella granita ai limoni di Sicilia con le loro ossa come cubetti di ghiaccio. Grazie però a un barbatrucco di prestigio, Galeazzi riesce a fare in modo che il Re di Mondo Buco (così si presentava il tizio, un po' megalomane...), si distrugga col suo stesso potere a cui neanche lui era immune.. il suo alito pestilenziale!
Di fatto Soifon non ha combinato quasi niente e cerca di rifarsi nel successivo handicap match "Tutti VS Aizen": dopo un onorevole prestazione e un colpo mandato a segno contro un'innocente fungirl usata da quel gran figlio di puttana come scudo umano, viene PWNED e la sua carriera finisce momentaneamente così, senza neanche un'ultima occasione per coccolare la sua adorata gattona[4].
Zanpakutō e tecniche
La Soifon capitana, e ribadiamo non la fungirl tenerona amante dei gatti e dell'erba (gatta), ha come gli altri capitani un potere abbastanza grande da poter partecipare ad un torneo Tenkaichi senza far brutte figure. Inoltre è la capa dei "Corpi di Correzione", che non si sono mai visti, ma che certo esistono se con uno schiocco di dita può far comparire un manipolo di ninja armati di spade, shuriken, cassino e bianchetto. I suddetti ninja non servono a un cazzo in combattimento, ma di certo le fanno fare bella figura, dimostrando che oltre che figa è pure importante. D'altro canto, visto la sua mortale rapidità da ninja e la micidiale arma di cui dispone, non ha certo bisogno di farsi aiutare da qualche nippomane sfegatato col cosplay da Naruto.
La Zanpakutō di Soifon è Suzumebachi, che vuol dire: "Sai ora questo dove te lo ficco?": il nome è tutto un programma!
La sua spada può essere descritta come un pungiglione dorato, o un artiglio velenoso, o più vernacolarmente un dildo da dito. Ha il potere speciale di essere letale senza appello nel caso specifico in cui punga due volte nello stesso punto. Purtroppo, tale tecnica è abbastanza simile a quella di Milo dello Scorpione, alias Scorpio, e dunque una cavolata che per riuscire ha bisogno di:
- Una grandissima botta di culo
E/O
- Un nemico abbastanza scarso
Di solito almeno il primo colpo riesce, ma il suo unico effetto è far spuntare sui vestiti della vittima una macchia ostinata non rimovibile nemmeno con l'omino bianco: terribile, eh?
Il suo Ban-kai (pronunciarlo in due vignette distinte per ottenere la massima efficacia), tale Giacomo Raikoben, è quello meno azzeccato in assoluto, tanto che lei stessa lo detesta. Come si è detto, Soifon è una ninja, tutta super-velocità, silenziosità e calci al volo: portarsi appresso quello che sembra un missile balistico grosso il triplo di lei e pesante quanto la panca di una cattedrale è quanto di meno ninja ci sia... Eppure tale forma non è altro che il perfetto sviluppo di quella del primo rilascio.
Si tratta infatti di un dildo da braccio. L'immagine a destra esplica il concetto in modo che non ci sia davvero più nulla da aggiungere.
Al massimo si può dire che si è calcolato che un fisting compiuto con tale immensa potenza porterebbe all'annichilimento totale della vittima e alla creazione di un buco nero in miniatura.
Curiosità
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- È dichiaratamente lesbica, ma siccome l'oggetto della sua passione ha la facoltà di trasformarsi in gatto, si ipotizza sia anche zoofila.
- Alla fine delle sue lunghe trecce ci sono legati due anelli. Una volta Jury Chechi li ha visti e ha provato ad usarli, con conseguenze catastrofiche... Per lui.
- Data la sua capigliatura a scodella si è presunto fosse la sorella cattiva di Hinata Hyuga. In realtà è solo la cugina omosessuale, tutto qui.
- Colleziona gatti di pelouche, ma non è certo che non ne faccia altro uso...
- Non si è affatto scordata dell'uomo che sedusse l'amore della sua vita e glielo portò via con la promessa di massaggi, acqua calda, gamberetti e champagne. Nominare Kisuke Urahara davanti a lei le provoca una forte orticaria e un incontrollabile raptus di violenza brutale. Non è consigliabile nemmeno indossare cappelli o sandali in sua presenza.
- Ha assoldato il vizard ciccione per catturare Kisuke e confinarlo in in una barriera, in modo da poterlo tenere in casa ingabbiato come un criceto e ridacchiare mentre lo nutre a carote e insalata scondita. Un altro modo per assicurarsi di avere Yoruichi tutta per sé.
- Pur essendo l'unica mancina tra i capitani ha perso il braccio sinistro nell'ultima battaglia, guarda tu che sfiga! Ora deve abituarsi a scrivere con la destra e a farsi e fare i ditalini con una mano sola.
Note
- ^ Yoruichi continua imperterrita a metterle le corna con Kisuke, nonostante i reiterati tentativi di Soifon di spezzare il triangolo. Così è la vita
- ^ Aizen è la cupola, il Padrino è lui
- ^ Un tantino pesantuccio...
- ^ Che anziché affrettarsi per salvarla stava perdendo tempo a scegliere una uniforme sexy con cui far perdere la pace dei sensi agli infoiati lettori una volta arrivata sul campo di battaglia