Sostenitore della sperimentazione animale
Il sostenitore della sperimentazione animale (o fan della SA o pro-SA o Razionalista quando vuole sentirsi drammatico) è un comune frequentatore dei social network, tipicamente un luminare della ricerca biomedica che difende il suo posto di lavoro benessere della popolazione attraverso la sperimentazione sugli animali e da semplici passanti che cercavano rissa.
Queste figure si caratterizzano per la loro vivace attività internettiana, che li porta a scontrarsi quotidianamente con bieche figure (i famigerati animalisti, vedi sotto) e ad essere bannati con altrettanta frequenza. Questo perché, come è risaputo, i social network sono gestiti da scimmie, che in quanto tali si oppongono alla sperimentazione animale. Ultimamente questi fan sono riusciti a staccarsi dai loro PC per unirsi a manifestazioni in piazza in cui diffondono una corretta informazione sulla sperimentazione animale grazie a palloncini colorati e stabulari ambulanti che si portano sempre dietro, travestiti da carretto dei gelati, il che spiega la loro uniforme bianco-gelataio.
I principali temi trattati da queste persone sono:
La vivisezione
La vivisezione non esiste più, dato che è un termine che si riferisce solo agli interventi chirurgici su animali vivi, e tutti sanno che non si usa più la chirurgia. Ad esempio, per gli studi sul cervello, si aspetta che l'animale scivoli su di una buccia di banana e si rompa la testa prima che i ricercatori gliela ricuciano, dimenticandosi qualche elettrodo nell'organo della suddetta.
In questo ambito, il corrispettivo sugli umani di questi ricercatori smemorini sono i medici dell'Ospedale di Avezzano, che ogni tanto lasciano nell'addome dei loro pazienti garze e altri oggetti per la caccia al tesoro.
La sperimentazione animale
La sperimentazione animale è un metodo infallibile che ci prende ben 8 volte (che si riducono a 4 entro pochi mesi dal commercio di farmaci) su 100. Le 92 volte rimanenti non sono fallimenti, poiché l'animale in fondo è un po' come un prodotto artigianale, quindi eventuali errori non sono da considerarsi tali, semmai vanno visti come "particolarità artistiche" che ne innalzano il valore.
La pera ri-vista
La pera ri-vista, anche detta "peer review", è quel procedimento che permette a un semplice articolo di diventare scientifico e di farsi crescere le foglie.
Gli articoli-pera sono la prova della validità della sperimentazione sugli animali, e se alcuni articoli scientifici osano dire che la sperimentazione sugli animali abbia qualche problema, non sono veramente stati rivisti da pere, bensì da mele (notoriamente animaliste), e quindi si tratta di sporchi articoli-mela.
Difesa dei ricercatori
I pro-SA difendono la ricerca, minacciata non dai tagli, dalla crisi, dai posti a numero chiuso o dalla precarietà, ovviamente no.
Sono gli animalisti il problema.
Gli animalisti sono sporchi.
Gli animalisti sono brutti.
Sono sporchi e brutti.
Ma soprattutto gli animalisti sono eco-terroristi.
La classica gattara del quartiere che saluta i vicini con fare inquietante, quello che si fa mille foto col cane per metterle ovunque su Facebook, quello che si inchiappetta il procione del bosco dietro casa... Ebbene, tutte queste insospettabili figure potrebbero nascondere la vera nemesi della medicina: un animalista. O animalaro, termine usato in tono ancor più dispregiativo, presumibilmente per via della rima con bovaro.
Riportiamo, per maggiori informazioni e per incoraggiare la popolazione a unirsi alla Resistenza Razionalista in difesa della scienza e del libero democratico pensiero, una conversazione tra un indifeso ricercatore e una bieca e schifosa animalista:
- Ricercatore: “Hey ignorantona, sei così ipocrita da prendere farmaci ed essere contro la sperimentazione animale? Ma non ti fai schifo? Spero che ti venga una malattia incurabile così eviti di rompere il cazzo, vedi, stai rompendo il cazzo a fare propaganda contro la SA, siete una settaaa!! Una settaaaa!11!!”
- Animalista: “Mi perdoni, ci conosciamo?”- Ricercatore: “Aaaaaaaaah questa animalara mi ha minacciato di morte!!! Aaaah!!! No, noi siamo i pro-SA e non ci facciamo mettere i piedi in testa da voi, l'hai capito?!?!! Ci discriminate come faceva Hitler con gli ebrei!!!”
- Animalista: “Ti prego di non usare la reductio ad Hitlerum, sono ebrea e mia nonna è stata deportata.”- Poliziotto: “Signorina, lei è in arresto per eco-terrorismo nei confronti di questo luminare della scienza.”
- Animalista: “Ma cosa ho fatto di male, scusi?”
L'animalara sconterà il resto dei suoi giorni a pane e acqua in prigione, o almeno fino a che non si farà un nuovo account su Facebook (rigorosamente con "veg" o "vegano" nel nome, per non dare adito a sospetti) per poter tormentare i ricercatori.
Iter di ricerca
- Si prova sull'animale per una malattia
- Il modello animale non funziona per quella malattia
- Si prova con un modello geneticamente modificato
- Non funziona
- Si prova a modificare i sintomi
- Non funziona
- Si prova con la danza della pioggia
- Qualche miglioramento
- Non è abbastanza
- Si ignora la malattia e si passa ad un'altra
Quando qualcuno afferma che al posto di seguire questo iter sarebbe meglio indirizzare direttamente i soldi verso lo sviluppo di metodi alternativi, l'obiezione viene glissata e l'obiettore prontamente rinchiuso nella stanza delle punizioni, nella quale già giacciono da tempo Vannoni, Di Bella e un Hamer depresso.