Stefano Domenicali
Stefano Domenicali era l'omino della Ferrari che stava al muretto. Il suo scopo sarebbe stato portare la Ferrari al primo posto, pur arrivando sesta. Questa teoria, non pienamente difesa da tutti, era appoggiata tuttavia dall' ex presidente della Ferrari Montezemolo, che però stava già pensando nella prossima stagione di sostituirlo con un fermacarte tipo Binotto.
Vita
Domenicali nasce precisamente quando Jean Todt ha lasciato la Ferrari per coltivare nani di gesso in Ruanda. Prima di lui non si sapeva niente.
Ricevette l'incarico di scaldare le sedie del muretto durante la gara e di dare qualche sistemata alla macchina. Alla sua prima intervista dichiarò:
Quando gli fecero notare che era alla Ferrari, si corresse subito:
Durante il suo primo anno da direttore sportivo, puntò tutti i suoi mezzi su un unico pilota (anche se in Ferrari si diceva valessero entrambi allo stesso modo): Lewis Hamilton. Per quanto riguarda la classifica costruttori 2008, anche se la McLaren ha un solo pilota bravo al contrario della Ferrari, sta rischiando di perdere pure quella (a poker, contro un cane).
Tattiche
Il motivo dei tanti trionfi che la Ferrari ha avuto nel 2008 è la scelta di tattiche diverse che egli ha voluto sperimentare in Formula 1. Queste tattiche (completamente innovative), si distinguono a seconda del pilota:
Massa
Secondo Domenicali, Massa non deve vincere bensì arrivare terzo, o a volte anche sesto. In questo modo permette ad Hamilton di stare tranquillo in testa alla classifica senza preoccuparsi di Massa che sta dietro.
Raikkonen
Per Raikkonen invece Domenicali ha usato tecniche ancora più rivoluzionarie, come quella di agganciamento a Sutil a Montecarlo.
Ecco un chiaro esempio di tattica innovativa:
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