Succubo
Nelle leggende di Roma antica, e successivamente del Medioevo, un succubo è un demone di aspetto femminile che, approfittando del sonno pesante del malcapitato[da verificare], seduceva gli uomini per avere rapporti sessuali senza preservativo. Lo scopo di quell'essere maligno era infatti quello di appropriarsi del liquido seminale del soggetto, stoccarlo in un'apposita banca e rivenderlo al mercato nero agli incubi, che lo avrebbero poi utilizzato per ingravidare ignare fanciulle.
Puranco lo me medesimo ebbe a cadere ne lo sortilegio. »
I succubi facevano sicuramente comodo a qualcuno, oltre ad essere dei perfetti capri espiatori, assieme agli incubi davano un senso a diverse cose:
- la polluzione notturna,
- la nobildonna che rimaneva incinta quando il marito era fuori per le crociate,
- le borse sotto gli occhi del prete durante la Santa messa del mattino,
- la gravidanza della figlia minorenne "sicuramente vergine" del nobiluomo.
Inoltre, dando la colpa al succubo, il marito trovava il coraggio di chiedere alla moglie qualcosa che andasse oltre il sesso canonico.
Etimologia
Si è discusso per secoli riguardo le origini della parola, oggi le teorie più accreditate sono un paio:
- proviene dal termine latino "succuba" (amante);
- deriva dalla locuzione circassa "succu boh" (qualcuno me l'ha succhiato mentre dormivo).
Il glottologo tedesco Karl-Auer Bayerschmidt, titolare della cattedra di "Mimiche statiche delle parole morte" all'Università Mario Kart di Lipsia, ha cercato di prendere una posizione in merito. Purtroppo, mentre era in posizione, qualcuno gli ha tirato giù i calzoni e ne ha approfittato, in barba alla buona creanza ed alle elementari norme di rispetto dovute ad un professore emerito.
Da allora, nonostante altri abbiano tentato di approcciare con estrema cautela al problema, o con prudenti riflessioni solitarie, la questione rimane sospesa.
Il punto di vista della Chiesa
Ovviamente[citazione necessaria] quando si parla di sesso la Chiesa vuole dire la sua, che è come se Mario Balotelli si esprimesse sulla Congettura debole di Goldbach, ossia c'entra come la coratella a colazione.
Secondo il Malleus Maleficarum, simpatico libello che descriveva minuziosamente gli scarsanta modi di "sgamare"[2] le streghe (tipo andare a far cicoria alle prime luci dell'alba), i succubi giacevano con gli uomini fino a sfinirli, per poterne raccogliere il seme. La tradizione demonologica sosteneva infatti che i demoni, pur trombando come Franco Trentalance, non potessero procreare per mancanza dello stesso. I due monaci benedettini autori del Malleus, nella parte del trattato in cui si affronta la questione procreativa, sostengono:
Sempre secondo gli autori, i succubi prediligono in special modo i monaci, e si presentano a loro sotto forma di giovani donne di enorme bellezza, capaci di ineguagliabili arti seduttive ed erotiche derivanti dalla loro natura diabolica. Inoltre, pur cimentandosi in numeri sessuali a cui risulta anche difficile dare un nome, hanno tariffe decisamente economiche.
Note
Voci correlate
- Violenza sugli uomini
- Violenza sulle donne
- Il diavolo veste Praga
- Nonbooks:Stringere un patto con il diavolo
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