Poser (musica)

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(Rimpallato da Sucker)
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Voce principale: Poser


Il poser in musica non è, vorrebbe essere.

Metal

I più tipici. Esistono due scuole di pensiero riguardo al significato del termine.

Definizione

Secondo i sedicenti metallari:

« I poser sono una specie apparsa recentemente sulla faccia della terra. Essi sono un abominio perché tendono a imitare la gente seria. Il tipo più diffuso è quello che crede fortemente di essere la persona più metallara di questa terra indossando solo maglie di gruppi metal e credendo di avere una cultura musicale metal infinita. In realtà sono peggio dei truzzi perché vedono il metal come una moda da seguire. »

Secondo i True metaller:

« I sedicenti metallari di cui sopra sono poser per antonomasia e dovrebbero andare qui, per schiarirsi le idee. »

In genere un metal-poser è chi chiama rock o metal qualsiasi canzone che contenga una schitarrata o un rullo di batteria. Ciò spiega come riesca ad ascoltare Marilyn Manson, Katy Perry e Giorgio Vanni credendosi metallaro.

Abbigliamento

Il poser metallico medio ha il logo degli Slipknot[1] anche sulle mutande e, anche se riesce a superare la fase dalla "Slipknot-mania" decidendo di procurarsi altre t-shirt, risulterà comunque grottesco e fuori luogo. Lo vedremo allora sfoggiare t-shirt con le copertine di "St. Anger" e "Re-load"[2], molte volte invece il poser rinuncia alle t-shirt per buttarsi a capofitto nel fantastico mondo dei gadgets: eccolo allora spendere centinaia di euro in bracciali borchiati, collane con teschi, catene e cinture. Queste suppellettili metalliche verranno poi abbinate con magliette D&G o, nel peggiore dei casi, con delle magliette di squadre di calcio. D'estate poi sono soliti sfoggiare i loro amati braccialetti borchiati indossando costume da bagno ed infradito.

Comportamento

I poser metallici si dilettano a scaricare canzoni death metal, scriverne il titolo in caratteri cubitali mentre e visualizzarne la copertina sul display dell'iPod, rigorosamente in pausa o volume zero, come una sorta di screen saver in modo da ingannare chi butta un'occhiata distratta e fingere l'ascolto di ciò che in realtà per loro è arabo.

Capita di vedere certi poser allo stadio estremo ascoltare Dimmu Borgir, Grave Digger e Cradle of Filth: sono i famosi esemplari che rinominano gli mp3 dei Finley in "Architecture of a genocidal nature" .

Soffrono di gravi perplessità quando, sfidando l'ignoto, si mettono a leggere almeno due righe del testo di una canzone, incontrano parole come "devil" "evil" "death" "hell" e simili; il dubbio di ascoltare un gruppo satanico li attanaglierà per sempre.

Nei luoghi di incontro come rock club o concerti sono riconoscibili dal fatto che portano i tappi per le orecchie, eseguono un headbanging completamente fuori tempo e sbiascicano versi inventati e completamente differenti dalle parole delle canzoni.

Tentano di imparare a suonare uno strumento, con scarsi risultati. Non partono da tecniche e atrezzature alla portata di tutti, ma comprano chitarre da millemila euro e dopo soli due mesi di esercizio pretendono di suonare come Steve Vai. Non seguono corsi perché pensano che il vero metallaro sia autodidatta. Inutile dire che dopo 2-3 mesi di esercizio (assolutamente non costante) gettano la spugna, ritrovandosi con una chitarra costosissima che non utilizzeranno mai più. L'acquisto di tali apparecchiature è in taluni casi sottoposto ai genitori (o alla nonna rincoglionita che invece di dare 10 euro al rampollo per i gelato gli dà la pensione), in talaltri casi non è che un'affermazione che non rientra nel dominio del sensibile.

Si noti che il modello comportamentale poser di matrice metallica o punk (soprattutto nelle sottocategorie Death Metal, Black Metal e Hardcore Punk poser) impone un modello sociologico che eleva al rango di monarca (o capobranco, gli antropologi e i biologi si stanno debitamente scannando a proposito) colui il quale suona, rutta, peta o ascolta musica in modo più decibellato. Tale schema è la naturale causa del fatto che il poser alfa si autoproclami batterista o possessore di Marshal valvolare a millemila Watt.

Un altro segno di riconoscimento sono gli ascolti, infatti molti di loro ascoltano solo i Metallica, i Rage Against the Machine, i loro fratelli minori e le cover/remix di canzoni famose.

In parole molto povere, nel metal è considerato poser chi non ascolta gruppi di provincia che vendono al massimo due dischi.

Punk

Un'accanita fan di Avril Lafrigne.

Nel punk il fenomeno del poserismo, grazie anche a gente come Avril Lavigne, i Finley e frange deviate di fan di Blink 182, The Offspring, Green Day e Sum 41 sta assumendo proporzioni tragiche facendo del Punk il movimento più flagellato da questo triste fenomeno.

Comportamento

Nel punk non ci sono regole. Il poser punk trasgredisce questa regola: si veste da vero punk nel modo più stereotipato possibile, ascolta solo punk[3] e si vanta di essere punk[4].

Rock

Guardatelo, non vi sembra leggermente... Poser?

I poser che vorrebbro passare per Rocker sono uno degli ultimissimi ritrovati della musica commerciale. Questi bizzarri individui hanno un orgoglio paragonabile solamente alla loro stupidità e sono assolutamente convinti che basti tenere in mano una chitarra e avere un taglio sbarazzino per essere artisti degni di questa definizione.

Questi soggetti sono infatti pronti a sostenere che i loro gruppi o artisti preferiti, come Fiasco Rossi, U2, Cinema Bizarre e Killerpilze suonino vero Rock. Solitamente conoscono solo il riff di Smoke On The Water, e pensano che Luciano Ligabue sia la versione italiana di Bruce Springsteen, ecco, la loro cultura sul rock si ferma più o meno lì. Usa molto girare con una maglietta rigorosamente degli AC/DC; ma alla domanda:"Chi era Bon Scott?" risponderà sicuramente: "Era un pastore anglicano vissuto nel tardo '700".

Dark/Gothic

Una dark poser che ha deciso di fare un favore al mondo.

I dark poser possono essere divisi in 3 tipi: il finto black metaller, ovvero quei metal poser che, investiti da un carro funebre, credono di essere molto dark perché ascoltano solo black metal e si vestono di nero, un particolare sottogenere di emo, convinti di essere dark perché si vestono di nero ed hanno la mente deturpata dai My Chemical Disaster, i Tokio Ostello, Avril Lavigna, ed infine i fun di gruppi pseudo-dark come Mariangela Demurtas, Cradle of Kilt e Lacuna Coit. Questa è la tipologia, se vogliamo, originale ed incontaminata del dark poser.

Solitamente bimbominkia depressi che vogliono fare gli alternativi pur non capendo nulla di musica, il trucco dei finti darkettoni è fatto da lacrime nere, croci rovesciate, capelli e unghie tinti di nero, le prime lenti a contatto colorate che trovano[5] e altre cazzatelle del sempre davvero daVkkk!!!! o totazzy gotttttt!!!, come dicono loro. Il true goth appena li riconosce li rapisce, li usa come vittima sacrificale, li squarta vivi, succhiando loro il sangue e gli strappa via gli organi interni quando sono ancora coscienti.

A dire la verità, c'è poi un'ultima variante del poser dark: i modaioli, classici individui che hanno deciso di vestirsi di nero perché tanto tra i truzzi non rimorchiavano. Questi esseri informi di musica non conoscono nulla né perdono tempo nell'ascoltare qualcosa[6] .

Rap

Un Sucker mentre indica il colpevole.

È il poser (definito Sucker) più di moda negli ultimi anni. Il Sucker crede che chiunque abbia i pantaloni lunghi, cappellino al contrario e un ciondolo d'oro da 2 tonnellate sia un rapper. I primi rapper indossavano vestiti larghi perché erano poveri e indossavano i vestiti del padre, mentre i rapper poser si vestono così perché per loro è figo. Per il ciondolo di diamanti non c'è ancora alcuna spiegazione, gli studi sono in corso. I Sucker sono anche quelli che credono che chi canta senza far notare una melodia (cioè stonando come Avril Lavigne) sia un rapper.

« Un sucker è per sempre, ed è pur sempre un sucker, a prescindere. »
(Dj Gruff su sucker)

Primaria definizione di sucker

Il sucker è un essere che vive nel mondo dell'hiphop secondo i principi che ha estrapolato nel corso degli anni vedendo film su gangsta e rapper provenienti dal bronx e dai più vari ghetti americani. Prendiamo ad esempio una delle tante caratteristiche del sucker: l'abbigliamento. Il sucker veste come i rapper americani che gli hanno dato esempio ovvero con abiti di minimo 7 taglie più grandi credendo questo che faccia parte della cultura hiphop. Il sucker sarebbe il corrispettivo del poser per il metal.

Il rapper sucker

Il rapper sucker, invece di vedere film, ha visto solo i videoclip musicali dei rapper che lo hanno preceduto. Abiti sempre larghissimi e, in alcuni casi, apparecchio da denti con diamanti incastonati (solo per una questione di immagine, anche se avesse i denti perfettamente sani). Questo tipo di sucker se ne va in giro per i ghetti americani (anche se vive a Domodossola) cercando di mettere in rima le frasi più svariate, che nessuno riesce a capire (neanche lo stesso rapper).

Il gangsta sucker

Il gangsta sucker è colui che vive nel ghetto americano (sempre di Domodossola) e si guadagna soldi e rispetto spacciando droga a coloro che per primi arrivano a bordo di una Cadillac lucidissima che rimbalza dal suolo per colpa del volume della musica pompata dalle casse. Abiti sempre larghissimi e immancabile cicatrice vicino all'occhio sinistro causata da una rissa (il sucker si distingue perché la cicatrice è finta, è disegnata: il sucker ha troppa paura di fare a botte e soprattutto fa finta di spacciare!).

Il bboy sucker

Siamo davanti al sucker per eccellenza... colui che è cresciuto sia con i film sui gangsta sia con i videoclip musicali dei rapper (un minestrone tra i primi due soggetti descritti). Questo è un soggetto che, rispetto ai vari spin e rotazioni varie, preferisce i passetti facili facili solo perché così può ottenere più rispetto. Lo troverete in abiti larghissimi, che ostacolano la danza, oltretutto, mentre il vero bboy dovrebbe vestire attillato per facilitarla, e immancabilmente ci sarà sulla sua testa, trionfante come fosse una corona, una bandana lunga fin quasi al culo preferibilmente di colore rosso. E se provate a girare o fare una qualsiasi powermove, lui vi si rivolgerà arrabbiatissimo dandovi del miserabile ginnasta senza un briciolo di style, poi vi sfiderà dicendo: "Risolviamo come nei veri ghetti americani, con una sfida di breakdance!"... Da qui si capisce definitivamente l'infanzia buttata via nella finzione di quelle povere creature che hanno scelto una di queste tre strade...

Il Dj sucker

Come il rapper sucker, anche il Dj sucker ha visto solo videoclip musicali dei veri rapper, quelli che passano nella rotazione musicale di MTV, ed è rimasto impressionato da quanto siano fighi i Dj davanti ai piatti. Prima di intraprendere la sua folgorante carriera deve però scegliere un nome d'arte, che dimostri quanto "ci sta dentro": per questo lo pseudonimo deve contenere i termini MIX, SCRATCH, SOUND. Finalmente ora è pronto per scaricare da Emule alcune basi già fatte, che spaccia abilmente per sue, e l'immancabile VirtualDj. Affinerà così le sue skill in numerose feste di compleanno under 10, finché si sentirà pronto per il grande passo: comprare l'attrezzatura. Essendo solo un quindicenne pezzente, questa consiste in:

  • Mixer monocanale
  • lettore cd caricato a manovella
  • cappellino con visiera

Sarà un po' deluso nello scoprire che il mitico effetto dello scratch, ottenuto con maestria in virtualDj e sinonimo di figosità, con il lettore cd della "Zio Tano Music" sembra piuttosto il rumore prodotto dal vecchio lettore floppy dell'Amiga, rendendo l'effetto del semplice bordello gratuito. Ma lui è contento lo stesso. Forte della nuova artiglieria, decide di fare il salto di qualità, aiutare il suo amico rapper sucker a fare una DEMO. Dopo 50 ore di registrazioni riescono a incidere il ritornello, pieno di rumori e fruscii che ricreano il tipico sound analogico della strada. Dopo questa esperienza però il 99.9% si vota al lato truzzo del Djing, suonando alle feste degli amici o in compleanni per bambini, stavolta under 12. Quei pochi che rimangono sulla retta via, avranno l'onore di scoprire, verso i 25 anni, cosa sia questo BPM di cui tutti parlano... CRASM

Frasi tipiche

  • "YOOOOOOOOOOOOO GANGSTA STYLEEEEEEEEEEEEE!"
  • "Avril Lavigne, oltre a fare rock, è anche una rapper"
  • "Tom Kaulitz ha il cappellino al contrario, e quindi è un rapper"
  • "Yoo!!!"
  • "Kommon, kommon!!!"
  • "Yo Bro!!"
  • "Respect!"
Uno dei più noti e pericolosi reclutatori di Sucker, già da tenera età.
  • "Die madafacca!!!"
  • "I ragazzi della West Coast Custom hanno pimpato la my car"
  • "Bisogna fare cash!!"
  • "Io vivo nel Ghetto"
  • "Sicuramente la migliore canzone rap è Lonely di Akon"
  • "Solo i neri possono essere rapper"
  • "Non esistono rapper donne e mai esisteranno"
  • "Ci sono molte rapper donne, come Avril Lavigne, Rihanna e Shakira"
  • "Mondo Marcio è in assoluto il rapper più conosciuto perché ha messo in evidenza i problemi sociali"
  • "Dr. Dre? Ma non è il dentista che ha lo studio in Via Solchino?"
  • "I Run-DMC? E che sono? Una marca di jeans?"
  • "Tupac? Ma è l'offerta al supermercato! Tu pac al prezzo di un pac!"
  • "Tupac Amaru Shakur è un rapper? pensavo fosse una festa ebraica!!"
  • "Cypress Hill è una salsa messicana, vero?"
  • "I Club Dogo sono bulli a bestia"
  • "50 Cent è il miglior Rapper bianco nel mondo "
  • "Amico, certo che la canzone di Marracash spacca!! Troppo figa!!! ...come si intitolava?"
  • "I Black Eyed Peas prima facevano proprio delle canzoni stupide e senza senso, fortunatamente dopo l'arrivo di Fergie tutto è migliorato"
  • "Gli Articolo 31 quando facevano rap facevano cagare" (anche se non li hanno mai ascoltati)
  • "Chi cazzo sono le Sacre Scuole? Meglio i Dogo!" (ignorando che le Sacre Scuole sono la vecchia formazione dei Club Dogo)
  • "Chi cazzo è Slim Shady? Io ascolto Eminem"


In seguito viene mostrato un video di Sucker Furry allo stato brado:


Pop

Esistono anche i poser del pop, che sono persone talmente stupide che non capiscono neanche quello. Di solito sono persone che non sanno capire le qualità vocali di un cantante. In molti casi è probabile che siano sordi o bimbominkia. Frasi tipiche:

Folk/country

Si tratta di una categoria di poser che pensa allegramente di essere esperta in merito alla cultura musicale e storica folk/country americana (si veda anche, a titolo d'esempio, il poser metallaro), quando in realtà l'unica cosa che queste persone conoscono sono i film western tipo "Pallottole cinesi" e tutti i film con Jackie Chan. Studi sociologici indicano che esistono anche persone che oltre a questa vastissima cultura filmica western sappiano anche dire "Yehaa!", in stile molto cowboy, ma si tratta di casi rari. È estremamente facile scoprire un poser folk/country, in quanto si atteggia con espressioni del tipo:

  • "Woody Guthrie? Cos'è, un nuovo panino del McDonalds?"
  • "Bob Dylan? No, scusa, conosco solo Dylan Dog..."
  • "Booooorn in de iuesei!" (canzone di cui ignora l'autore)
  • (Guardando Barack Obama) "Chi cavolo è quel tizio, il capo tribù del Burundi?"
  • "Sweet Home Alabama? Ah, sì, quella canzoncina che ho sentito su Forrest Gump!"
  • "Non posso uscire stasera, devo mungere le mie vacche e mietere tutta la mia tenuta" (anche se vive in un monolocale di Chicago)

Altro modo per scoprirlo, forse ancora più immediato, consiste nel viaggiare sempre insieme ad un vero folkabbestia (un americano coi controcazzi, per intenderci, possibilmente vecchietto, possibilmente del Tennessee). Basterà che questo chieda al malcapitato: "come interpreti la 'black soot' di Maggie di 'Subterranean homesick blues' dell'album 'Bringing it all back home' del 1965 di Bob Dylan?". Al solo sentire una frase del genere, il poser dirà, senz'ombra di dubbio "Eh?", e voi potrete prendervi gioco della sua inettitudine per il resto della sua vita.

Jazz

Ebbene sì, ci sono anche i poser jazz. E non sono poi così rari; possiamo dire che si definiscono poser jazz coloro che affermano di ascoltare jazz dopo aver ascoltato i primi 2 minuti di una qualsiasi canzone e poi si sono rotti le palle al primo assolo di contrabbasso, o al primo ascolto di John Coltrane. Frasi tipiche sono:

  • "Louis Armstrong? Ah si, è quello che ha vinto il Tour de France!"
  • "Ah no scusa mi sono sbagliato, Louis Armstrong è stato il primo uomo sulla luna"
  • "O no?... Aspetta, è il nero che ha bombardato Hiroshima!!! Ne sono certo!"
  • "Scusa, è il cantante dei Green Day"
  • "Billie Holiday? Guarda che stavamo parlando di Jazz!"
  • "Cole Porter... mmm... fammi pensare... Ah si!! È il film che ho visto l'altro giorno!"
  • "Improvvisazione?"
  • "Che palle questo Kind of Blue! Aspetta, ho qui l'ultimo CD di Norah Jones..."
  • "Il miglior jazzista degli ultimi anni è Michael Bublè!"
  • "Fusion?!? No, io ascolto solo jazz..."
  • "Una Jam Session? E che è, marmellata???"
  • "Ah ma questo è Blues? Vabbè Blues, Jazz, insomma più o meno siamo lì..."
  • "Jaco Pastorius? Ma certo, il re del pop!"
  • "Armstrong? È incredibile come questo trombettista di colore dei Green Day, che ha messo piede sulla luna, sia così bravo anche in bicicletta..."
  • "Tom Waits? L'urlatore folle?"

Blues

Esemplari fortunatamente rari, molto spesso legati agli stessi ambienti dei jazzer, i poser blues generalmente ascoltano soul (sempre di neri si tratta...) e gente come Ben Harper, Pino Daniele prima maniera o Joss Stone, ma, se posti davanti ad un assolo di B.B.King o Muddy Waters tentano la fuga o meglio ancora di soffocarsi. Si atteggiano come introversi con frasi come "I've got the blues" o "Voglio tornare nella mia vecchia casa a St. Louis", tentando di nascondere un'indole vagamente emo che vorrebbe uscire allo scoperto. Desiderano fortemente essere neri, ma in realtà scappano appena vedono un vu cumprà.
Ecco alcune frasi frequenti:

  • "Memphis Slim? Spiacente, mai ascoltato Rap"
  • "Ah, quindi mi stai dicendo che John Lee Hooker era nero?"
  • "Senti che malinconia che sprigiona Amy Winehouse"
  • "Blind Lemon Jefferson era un agrume geneticamente modificato dalla Monsanto! (sempre che sappia chi sia, queso è il picco dell'umorismo del blues poser)"
  • "Eric Clapton è il più grande armonicista della storia del Blues"
  • "Robert Johnson? Ma chi cavolo è? (praticamente l'inventore del blues moderno e del rock)"
  • "Leadbelly era una coniglietta di Playboy negli anni 70! (diciamo che era vagamente più somigliante al tizio nero stupido del Miglio Verde, però più cattivo, molto più cattivo)"
  • "Ci vuole un grande cuore per capire il blues (tipo quello di Gigi D'Alessio?)"

Musica classica

Ebbene, si, esistono anche posers nell'ambito della musica classica. Questi individui si vantano di esserne grandi intenditori, ma nella realtà i loro unici ascolti sono Glass, Nyman, Einaudi ed Allevi. La loro ignoranza è tale che gli è impossibile distinguere il timbro di un violino da quello di un corno inglese e non appena si tenta di fargli sentire uno Stravinskij o un Mahler si tapperanno le orecchie, esprimendo la loro tipica frase: "Bello, ma alla lunga (si tenga presente che siamo a metà della seconda battuta) annoia. Aspetta che ho qui l'ultimo disco di Einaudi...". Solitamente nei circoli specializzati questi individui han vita breve, ma cosa ci si aspetterebbe da chi non ha mai sentito nominare Haydn, Bruckner e Corelli? Frasi tipiche:

  • "Ma 'sto qui è spastico, non si ricordava la melodia e in una parte del pezzo l'ha scritta più volte incompleta, poi l'ha ripresa solo alla fine. Proprio un principiante..." (Parlando del primo movimento di una sinfonia di Mozart)
  • "Il basso continuo è quello che fa pum-pum nei gruppi Rock, no?"
  • "Ma cos'è 'sta roba inascoltabile? De... Debu... Ma chi era 'sto Debussy? No, via 'sta schifezza sconosciuta, mettiamo su un po' di vera musica classica: c'ho un disco dei Rondò Veneziano che è barocco purissimo"
  • "Il terzo concerto di Rachmaninoff è la canzone per piano più difficile mai scritta"
  • "Ho iniziato ad ascoltare musica classica sentendo i Metallica con l'orchestra"
  • "I notturni di Chopin mi fanno schifo, metti su qualcosa di allegro"
  • "Questo autore era un coglione, ha scritto un brano che fa piangere e l'ha intitolato Allegro vivace!"
  • "È facile fare musica classica, basta comporre una melodia molto triste e il gioco è fatto"
  • "Ma sarà vero che i concerti di Rachmaninoff fanno impazzire chiunque provi a eseguirli come dicevano in quel film, là, Sciain?"
  • "Le orchestre di fiati non sono vere orchestre. La Tokio Kosei? E cos'è, la banda di supporto ai Tokio Hotel? Vedi, te l'ho detto che le orchestre di fiati fanno schifo!".
  • "Haydn? Ah, si, la bambina dei cartoni animati: 'Haydn, Haydn, ti sorrydn i montn...'"
  • "Le tre "B" della Musica Classica: Bach, Beethoven e... ehm... Bozart[7]?...
  • "Parsifal di Wagner non mi dispiace, ma preferisco quello dei Pooh." (Di fronte a questa solitamente il musicista, od anche solo l'appassionato serio, deve fare uno sforzo erculeo per trattenere l'istinto di strangolarlo a mani nude).
  • "Claudiomonte? Ma Verdi non si chiamava Giuseppe?"

I poser del genere si chiamano Falsi Audiofili Classici (FAC), i peggiori in assoluto.

Nascita tipica di un FAC

Normalmente, un FAC nasce nel momento stesso in cui un adolescente qualsiasi, spesso fighetto o fighetta, inizia a vergognarsi del proprio infimo status e prova a elevare la propria cultura smettendo di ascoltare Pop, Hip-Hop, House e simili e provando con la Musica Classica. La prima reazione, nel 95% dei casi, è quella di scartare questa musica troppo complessa e, perdipiù, spesso priva di testo. In questo caso il mondo dei Veri Audiofili Classici (abbreviato in VAC) è salvo, ma, sfortunatamente, rimane sempre l'altro 5% dei casi; questa percentuale, ristretta ma distruttiva, è formata da quegli adolescenti che per caso acquistano un disco di Classica (o tale ritenuta) che gli piaccia ed, a quel punto, si innesca nei loro gangli nervosi (com'è noto, nei fighetti e in generale in molti adolescenti di oggi, un cervello vero e proprio non esiste) una serie di reazioni che portano alla necessità di approfondire questo tipo di repertorio musicale: è nato un FAC.

Come identificarli

Un tipico FAC.

I FAC sono oggi una specie piuttosto rara, ma costituiscono circa il 40% degli ascoltatori classici. Per strada si possono identificare in quanto indossano magliette con la faccia di Beethoven, Mozart (unici due autori classici a loro conosciuti) od Allevi, idolo del 99% dei FAC. Nei casi più gravi indossano il Frac e si fanno crescere i capelli per assomigliare ai musicisti che si vedono spesso nei quadri e nelle foto: pur non sapendone di solito manco i nomi, essi cercano di atteggiarsi come i grandi della storia della musica. A scuola, anche se vestiti normalmente, essi si fanno notare per la presenza di gadgets musicali d'ogni genere: righello con tanto di simil-tastiera del pianoforte, matite con pentagrammi e ritratti di compositori vari, frammenti di spartiti che peraltro non sanno praticamente mai leggere per bene, ed iPod costantemente sparato a 1000 con musica New-Age, da loro considerata Classica senza ombra di dubbio, a non finire. Spesso tentano di parlare un Italiano simil-ottocentesco per marcare la loro distanza con gli altri e assumono atteggiamenti snob nei confronti di chi non ascolta la loro stessa musica. Se andate a casa di un amico che si considera uno dei pochi che ancor oggi ascolta Musica Classica e notate che egli, in realtà, conosce solo Mozart, Beethoven, i pezzi più famosi degli altri principali compositori del passato e perdipiù scoprite che il suo genere preferito è la New-Age dei vari Einaudi, Glass e Nyman e le colonne sonore, fate attenzione: è un FAC.

L'evoluzione di un falso audiofilo

Molti FAC conservano abitudini truzzesche anche dopo aver cominciato ad ascoltare musica che loro ritengono classica e ciò è tanto più evidente ai concerti: il primo di questi casi è avvenuto nel 1985, durante un concerto della Filarmonica di Berlino diretta da von Karajan in Italia. Un gruppo di posers classici, infatti, espose uno striscione che inneggiava all'orchestra e al direttore fino a 3 giorni prima sconosciuti, iniziando a cantare a squarciagola il primo movimento della Quinta di Beethoven e muovendo le braccia a tempo di musica nel corso dell'Andante della stessa sinfonia, più o meno come facevano fino all'anno prima al Festivalbar. Un gruppo di psicologi riuscì a bloccare 5 appartenenti a questo gruppetto di baldi giovincelli e scoprì che essi ancora erano in una fase di transizione. Il fenomeno dei FAC rimase poco studiato e di conseguenza poco si seppe degli altri stadi evolutivi di questa specie, finché di recente, alla prima al Teatro alla Scala di Milano (sempre molto frequentata da costoro), si notò che vi erano dei Falsi Audiofili maturi. Ciò fece si che, al termine della serata, alcuni biologi fossero riusciti a catalogare gli stadi evolutivi dei FAC.

Falsi audiofili ed esecuzioni

Le esecuzioni musicali dei FAC sono, purtroppo, molto più frequenti di quelle di qualsiasi musicista serio: i falsi audiofili, nel 99% dei casi, sentono l'impellente bisogno di "suonare" uno strumento e quindi di fondersi coi loro eterni alleati, gli Pseudomusicisti. Questo particolare tipo di "musicista" viene sovente definito PMAC (acronimo di Pseudo Musicista ed Audiofilo Classico) e, rispetto ai veri Pseudomusicisti, preferisce darsi al Violino o al Pianoforte, unici due strumenti dei quali conosce abbastanza bene la forma. Riconoscere un PMAC è semplice:

« Essi vivono il fatto di suonare uno strumento come se tifassero una squadra di calcio. Tendono quindi a riempirsi lo zaino, la camera e i libri scolastici di oggetti raffiguranti il proprio strumento, inneggia all'odio nei confronti di chi suona lo strumento-nemico (la Viola per i PMAC violinisti, l'Organo per i PMAC pianisti) e vanno in delirio a ogni concerto in cui sentano anche solo minimamente il timbro del loro strumento: emblematico a tal proposito il caso di uno Pseudo-pianista che iniziò a saltar di gioia a un concerto di Elton John »
(Piero Angela)

Decifrare il linguaggio di un FAC al concerto

Sovente i falsi audiofili, per far vedere a tutti di ascoltare musica classica, si recano ai concerti. Salvo poi sovente addormentarsi dopo 2 minuti netti d'esecuzione. Nel caso in cui restino svegli, cominciano quasi sempre a parlare di quanto avviene sul palco. La profondità del loro linguaggio è sbalorditiva, tanto che vi sono veri e propri esegeti specializzatisi nel decifrare gli oscuri messaggi che tali individui si scambiano nel corso dei concerti. Gli studi sono solo all'inizio, ma già sembrano trapelare le prime indiscrezioni su di essi:

  • Violino può voler indicare sia i violini che le viole.
  • Contrabbasso designa violoncelli e contrabbassi.
  • Sassofono può voler indicare il sassofono, il fagotto o il controfagotto e il clarinetto basso.
  • Trombone può a sua volta indicare lo stesso trombone come la tromba, il corno, la tuba, la tuba wagneriana e tutti i flicorni. A volte, per cercare di apparire più sapienti, tutti gli ottoni vengono chiamati proprio "flicorni", tanto per dar l'idea di un nome un po' più strano, ovviamente sbagliando.
  • Tromba indica, se il FAC è particolarmente poser, tutti gli strumenti muniti di imboccatura e/o di campana.
  • Si designeranno altresì come pifferi il flauto dolce, il flauto traverso, il flauto di pan, il clarinetto, il sax soprano e più o meno tutti gli strumenti a fiato che, in quanto di dimensioni minori rispetto al fagotto e/o privi di volute, non possono essere inclusi nel gruppo dei "sassofoni".

Progressive

Anche questa categoria di poser non è molto comune, principalmente perché pochi riescono ad ascoltare quelle strane sequenze di note in tempo dispari. Il poser progressive è simile agli altri per comportamento, tuttavia, non essendoci molti gruppi progressive rock, non ha modo di inneggiare a gruppi poco attinenti ai canoni estetici di questa stile musicale, per cui si limita a criticare le opinioni di gente più esperta di lui, spesso rendendosi ridicolo.

  • "Un sintetizzatore?? Non sono mica un dj o qualche compositore di robaccia commerciale. Io ascolto roba seria!"
  • "L'hammond? Guarda gli operatori ecologici passano tutti i venerdì. Devi buttare il secco o l'umido?"
  • "Come puoi dire che "Comfortably Numb" è prog? Non senti che è in 4 quarti? Devo anche farti vedere lo spartito?"
  • "Greg Lake è il miglior chitarrista di tutti i tempi"
  • "Robert Fripp dei Genesis è il miglior chitarrista di tutti i tempi"
  • "La PFM fa le pippe ai Metallica!! Non sono tutti e due prog? E chissenefrega, è vero e basta."
  • "Genesis e Yes si somigliano tutti troppo. Si vede che prendevano tutti le stesse droghe."
  • "Keith Emerson è bravo ma fa solo virtuosismi. Ascoltati "Evolution" di Giovanni Allevi: già dal nome dev'essere progressivo di certo! Cioè, io non l'ho ancora sentito..."
  • "The Wall" è diviso in 3 parti??? E chi l'ha deciso? Maledetti discografici di merda..."
  • ""Empty Spaces"?? Ma che canzoni ascolti? Durerà sì e no 2 minuti! È la prova che i Pink Floyd sono sopravvalutatissimi"
  • "I Trans-Siberian Orchestra si spacciano progressivi ma sono solo power metla""
  • "I Dragonforce sono straprogressivi. Senti come va veloce Herman!"
  • "Nick Mason non è prog: ha la batteria troppo poco fornita! Dovrebbe prendere esempio da Mike Portnoy"
  • "David Gilmour in confronto a John Petrucci è una merda! Lo rispetto solo perché possiede, oltre alle sue comunissime Stratocaster, una Steinberger senza paletta: un po' progressista è anche lui".

Riccardone

   La stessa cosa ma di più: Riccardone.

Questi soggetti sono la summa dei poser di metal, rock, folk/country, jazz, blues, classica e progressive.
Nel metal e nel rock ascolteranno solo ed esclusivamente le cose ben suonate e col bel suono, anche se sono immani fetecchie; nel progressive sono gli unici in grado di affermare seriamente che i Genesis di Phil Collins sono meglio di quelli di Peter Gabriel. La loro poseraggine è immediatamente riconoscibile dall'atteggiamento che hanno ai concerti, ai quali spesso assistono seduti, col mento appoggiato alla mano, l'espressione di circostanza e annuendo soddisfatti: il climax della musica rock tutta.
Nel folk, nel country e nel blues andranno ad ascoltare solo ed esclusivamente le cose più slavate e meno folk, country e blues in circolazione; in particolare, del blues ascoltano solo quello ad opera di musicisti bianchi, e si rifiutano categoricamente di accettare che tale musica sia nata ad opera di musicisti neri.
Sono infine sedicenti fan di jazz e classica, generi dei quali però in realtà non capiscono niente ma per i quali sbandierano la loro ammirazione, attaccando bottone con chi dà il minimo segnale di avere un minimo interesse per la musica attraverso micidiali pistolotti su come sia musica che vada assolutamente ascoltata.

Note

  1. ^ Si proclama infatti un profeta del nu metal e dell'alternative metal, ignorando però l'esistenza di gruppi come Limp Bizkit, P.O.D., Rage Against the Machine e Primus.
  2. ^ Per intenderci, il suo ragionamento è: "Basta che ci sia scritto Metallica".
  3. ^ Avril Lavigne o Green Day
  4. ^ Di solito vantandosi di essere andato a un concerto di Cristina D'Avena ed essersi ferito durante il pogo selvaggio che ne è scaturito.
  5. ^ Così da assomigliare a degli husky in preda a una crisi epilettica
  6. ^ Al massimo Gigi D'Alessio per radio.
  7. ^ Brahms, questo (ovviamente) sconosciuto!

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