Sudan e Sudan del Sud

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Sudan e Sudan del Sud
(Bandiera)

Motto: A Sud del Sudan c'è il Sudan del Sud (mica cazzi!)
Inno: Fiumi di parole (dei Jalisse)

Mappa valida fino a giovedì prossimo, poi è previsto un golpe.
Capitale Khartum de sura e Giuba de sota
Maggiori città

Atbara, Port Sudan, Port Ameasòreta


Lingua ufficiale

Scilluc, Dinca, Lokuto e Calabrese


Governo Repubblica Oppressiva e Sud-oppressiva
Capo di stato Omar al-Bashir e Salva K. Mayardit
Area giuro che la sapevo!
Popolazione

In costante diminuzione


Moneta Sterlina sudanese e Sterlina sud-sudanese
Religione

Testimoni di Genova


Sport nazionale

Digiunare



Parlare del Sudan è molto difficile perché la situazione è in continuo mutamento, sicuramente meno di un malato del Dottor House, ma più del parco giochi di Gardaland.
Al momento esiste la Repubblica del Sudan e la Repubblica del Sudan del Sud, fino al 2011 era un'unica nazione ma proprio adesso è in corso una guerra nella regione del Darfur (che chiede l'indipendenza). Da questo ne consegue che domani mattina gli stati potrebbero essere tre o tornare ad essere uno solo. Quindi l'idea è quella di fare un solo articolo, con uno sguardo al futuro, uno al passato e uno ai prossimi tre minuti, altrimenti se iniziamo a farne uno per ogni "staterello" che nasce stiamo freschi.
Nel Sudan il settore del turismo non è molto sviluppato, l'anno scorso è stato dato un solo visto, due Chi l'ha visto? e un Chi s'è visto s'è visto!.

« Porcazozza come si suda nel Sudan!! »
( Tipica battuta scema, trita e ritrita, del turista appena arrivato.)

Nel Sudan si muore di caldo, e di fame. Si sbadiglia molto, nella speranza che una mosca ci caschi, ma si sono fatte furbe. Nel Sudan l'aspettativa media di vita è circa 36 anni. La speranza di festeggiare il mezzo secolo è davvero "risicata" a causa della passione degli abitanti per gli sport estremi. Le attività principalmente praticate sono tre:

  • Ammazzare qualcuno,
  • Farsi ammazzare da qualcuno
  • Morire di fame prima di poter fare una delle due precedenti.

Il Sudan è pieno zeppo di neri, nel Sudan del Sud abitano invece gli odiati neri terroni.

« Io non sono razzista, ma a guardare i neri del Sud del Sudan e quelli del Sudan del Sud, mi sembrano tutti uguali!! »
(Uno che avanti ad un microfono non riesce a trattenersi dal dire stronzate.)

Storia

Il Sudan è una terra martoriata dalle guerre, però da quando si scavano le fosse comuni si è smesso di inciampare in teschi e femori (che si rischiava pure di farsi male).

Ritrovamenti ascrivibili al paleolitico segnalano una antropizzazione assai antica. A Singa fu scoperto nel 1964 un cranio di Homo sapiens boscimanoide, una delle cose più brutte da guardare dopo Paola Ferrari appena alzata e senza trucco. Attorno al 1500 a.C. il regno della Nubia era un posto tranquillo, finché non arrivarono gli egiziani. Questi ultimi, a forza di veleno, aspidi e strangolamenti notturni, non sapevano più dove mettere i faraoni morti, da Alessandria a Aswān era tutta una piramide. Raggiunto l'Alto Nilo era inevitabile che finissero per rompere le palle ai Re Nubiani, così iniziarono a darsele "di santa ragione" e qualche volta "di demoniaca stronzaggine".
L'Impero Romano arrivò a conquistare tutto l'Egitto ma non sfiorò per niente il Sudan, questo perché il legionario arrampicato sulla punta dell'ultima piramide al confine con la Nubia, guardando verso il Sudan, vedeva il classico tremolio da canicola[1] e pensò che quella terra fosse la porta degli inferi, di conseguenza disabitata. Finché "ressero" i romani, tornò la pace.
In seguito si alternarono: arabi, egiziani, mamelucchi, Impero ottomano, di nuovo gli egiziani, Impero napoleonico, altri arabi e, per finire, egiziani in tandem con l'Impero britannico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tanto per non perdere la sana abitudine di ammazzare gente, le truppe del Sudan affiancarono la resistenza della Somalia contro l'Italia. La cosa non causò nessun incidente diplomatico, per i fascisti erano tutti abissini del cazzo. Dopo la vittoria il Sudan iniziò il viatico verso l'indipendenza, che ottenne nel 1956, fu allora che iniziarono i guai seri.
Mentre al nord il generale Omar Hasan Ahmad al-Bashir instaura prontamente una dittatura militare, il sud (come al solito inefficiente e disorganizzato) vorrebbe la propria indipendenza ma si sfalda in dieci opposte fazioni, ognuna con le proprie ragioni:

Mentre il nord viveva una tranquilla e sanguinaria dittatura, a sud dilagava la guerra civile.
  1. Scilluc, comandati da Aziz el-Frakkaz da-Velletr (nomade part-time), che sono contrari "a pelle" al sistema pensionistico contributivo;
  2. Nittu, guidati da Mbata Kayeye (che ha vissuto in un tombino per sei anni), che a tavola pretendono i grissini al posto del pane arabo;
  3. Agnuak, comandati da Akmed el-Malleol (ex allenatore di calcio), che vorrebbero che la nazionale di calcio passasse al 4-3-3;
  4. Dinca, guidati da Mazisi Ukulele (tenutaria di bordello), che vorrebbero la depenalizzazione per i reati di stupro e sfruttamento della prostituzione;
  5. Belanda, agli ordini del Generalissimo Masa Mpe, che pretendono i rigatoni con la pajata inseriti in uno dei primi dieci articoli della costituzione;
  6. Niam-Niam, tribù guerriera con a capo Opasha Phaswane, gli stanno sul cazzo i vestiti e combattono per il nudismo, la pace e l'amore libero;
  7. Lokuto, la loro leader è Moka Mbushave (ex prostituta che lavorava da Mazisi Ukulele), odiano le linee di politica internazionale dell'attuale governo "per sentito dire";
  8. Madi, comandati da Ruttho Abbes Thia (ex minatore alle cave di zinco di Yambio), che sarebbero anche disposti ad accettare il sistema degli ammortizzatori sociali, se solo sapessero di che cazzo si sta parlando;
  9. Fungi, guidati dai fratelli Wolly e Polly Serome, una banda di scimuniti che combattono per l'indipendenza dell'Uganda perché sono veramente ignoranti in geografia;
  10. Nuer, comandati da Mufasa Kunene detto "Mefisto l'uomo più brutto che fece Cristo", che ce l'hanno con tutti i precedenti perché li deridono.

Alla fine, come sempre capita, tra i dieci litiganti l'undicesimo gode. Dopo una lunga serie di ricatti, leccate di culo, accordi segreti, bustarelle, trombate illegittime e cene eleganti con prostitute marocchine, Salva Kiir Mayardit (conosciuto meglio come "il John Wayne nero") ha messo tutti d'accordo, ed è stato eletto presidente del Sudan del Sud.

Attuale situazione politica

Chi governa il Sudan oggi?

Attualmente sono riconosciuti come stati africani il Sudan e il Sudan del Sud, il Darfur invece dovrà aspettare ancora qualche massacro. Tuttavia, noi di Nonciclopedia non si perde tempo e, in uno sfogo forse eccessivo[eh sì!] di lungimirante zelo, la consideriamo cosa fatta.

« Vogliamo dunque conoscere meglio questi tre leader? »

Era ovviamente una domanda retorica ma se hai gridato Siiii!! con entusiasmo, tanto di cappello.

  • Al nord abbiamo avuto Omar Hasan Ahmad al-Bashir, conosciuto anche come "il massacratore del Darfur", "il divoratore di infanti" e "Winnie the Pooh". Di origini arabe, quando era generale ha sempre mantenuto una posizione ben chiara nello scacchiere politico del centro Africa: la pecorina. Una volta che la sua dittatura Repubblica presidenziale federale fu ben salda, la sua voglia di rivalsa esplose, come le principali città del Darfur. Nel 2009, leggendo i risultati del censimento, scoprì che la popolazione di quella regione era di quasi sei milioni di persone, esclamò molto contrariato: "Cazzo! Siamo indietro col lavoro". Conosce circa seicento modi per estorcere una confessione, ha un diploma di Frantumatore di falangi preso all'Istituto tecnico di Atbara. Nel 2019 è stato deposto da una giunta militare che da allora governa il paese con amore e premura, fino alle prossime elezioni che chissà quando si terranno. Il nostro amato Winnie si è ora trasferito all'Aja, in Olanda, a godersi la pensione nella sua comoda suite del carcere della corte penale internazionale all'Aja. Il Darfur continua ad essere nel caos, ma a nessuno importa.
  • Nel Darfur opera stabilmente Abd al-Wahid Muhammad Nur, detto "El Merendero" per la sua passione sfrenata per i Flauti all'albicocca del Mulino Bianco. In una sua recente intervista ha dichiarato: "Il mio idolo politico internazionale? Sicuramente Franco Fiorito". Il suo battesimo del fuoco l'ebbe quando militava nel SLF, in seguito passò al SLM, poi in prestito allo SPLA, l'anno dopo si trasferì al SPLM transitando per gli SPLA/M. Oggi è approdato allo SLMAW, di cui è leader indiscusso, si vocifera che chiuderà la carriera ai LA Galaxy. Combatte per il popolo oppresso del Darfur e per un pasto caldo. Sa scrivere sui muri Omar è frocio con un Ak-47 e in sei lingue.
  • Al sud abbiamo Salva Kiir Mayardit, detto John Wayne per una voglia di fragola sulla natica destra[da verificare], ha sempre cercato di nascondere la sua posizione filo-americana vestendo col tradizionale abito sudanese. Questa sottile manovra per avere consensi ha fruttato bene alle elezioni. Al primo turno ottiene 852.000 voti, ma sono tutti su una sola scheda, la sua. Questo illecito lo estromette automaticamente dal ballottaggio, subito dopo gli viene spiegato il significato del verbo "estromettere" e lui fa sterminare l'intera opposizione. Al secondo turno vince col 63% dei voti. Conosce a memoria i dialoghi del film Il Grinta e sa scoreggiare il tema principale della colonna sonora di Balla coi lupi.

I grandi problemi del Sudan

Anche il Sudan ha le sue piramidi
(dal 1969).

Un turista, che visita le enormi ricchezze culturali e paesaggistiche del Sudan, può farsi un'idea sbagliata di quello che a prima vista appare come un paradiso.

  • I templi della Nubia,
  • i tramonti mozzafiato sul Mar Rosso,
  • le armoniose melodie dei Kalashnikov,
  • il festoso scoppio di una mina antiuomo.
« Ma non è sempre domenica! »
Nel Sudan non è tutto rose e fiori, ci sono anche problemi gravi.

Esistono anche grandi problemi ancora da risolvere, vediamo i principali:

  1. La sabbia troppo fine. Se ti cade per terra qualcosa, ad esempio la fede nunziale, rischi di non trovarla più. In questi casi l'efficiente team, messo a disposizione gratuitamente dal comune, ti aiuterà a cercare la cosa perduta. Se è di valore però se la tiene.
  2. Pochi alberi. La mancanza degli alberi d'alto fusto si fa sentire, specie quando devi impiccare un ribelle, da quelle parti non è che un camion con la gru lo trovi dietro l'angolo.
  3. La mucca pazza. Purtroppo l'encefalopatia spongiforme bovina è arrivata anche nel Sudan. Il ceppo africano del virus è però mutato, le mucche contagiate diventano molto intelligenti e organizzano continuamente sit-in e marce di protesta a difesa dei bambini del Darfur, con gravi ripercussioni sul già caotico traffico.
  4. Troppa figa. Il continuo ammazzarsi dei sudanesi, accumunati a tutte le latitudini dal carattere fumantino, ha portato ad un enorme divario tra popolazione maschile e femminile. Le continue zuffe pubbliche tra donne, intente a rivendicare i pochi "pistolini" rimasti, gettano discredito sull'intero paese. A peggiorare la situazione si aggiunge il turismo sessuale, molte focose e attempate signorotte nordiche sottraggono ulteriori risorse alla già insoddisfatta richiesta.
  5. I chewingum. Con l'arrivo dei "caschi blu" si è presentata questa calamità, finora del tutto sconosciuta nel Sudan. I bambini li mangiano volentieri (come qualsiasi altra cosa commestibile) e, come i loro coetanei del resto del mondo, li sputano poi per terra. Avete idea di che piaga da ustione riesce a creare una Big Babol lasciata sotto il sole sudanese per due ore?
  6. I campeggiatori. Sono quasi peggio dei boy scout, sempre li ad accendere fuochi, tonnellate di diavolina consumata ogni anno, puzza di bistecca alla brace che fa quasi svenire (soprattutto se non mangi da due settimane) e poi, tutte quelle salcicce!!! Quante volte ve lo deve dire Allah che mangiarle è peccato?
Scene che non vorremmo mai aver visto.

Poi ci sono loro, la piaga di tutte le piaghe, i bambini affamati.
Gli avvoltoi sono una risorsa preziosa in quella terra, con tutti i morti ammazzati che ci sono, al fine di prevenire il diffondersi delle peggiori epidemie, risultano indispensabili per eliminare carcasse e conseguenti germi della putrefazione. Però esistono dei bambini senza scrupoli che, con scuse puerili tipo il non voler morire di fame, si fingono morti per far avvicinare il prezioso animale e farne la propria cena. Vergogna!!!

« Basta mangiare gli animali! Si può vivere tranquillamente nutrendoci di verdura e frutta! »
(Una vegetariana indignata.)
« Ad avercela... »
(Un bambino affamato.)

Popolazione

I presidii UNICEF e FAO sono molto attivi nel Sudan.

Della popolazione adulta maschile possiamo anche non parlare, tanto ogni 7-8 mesi si rinnova completamente (per quello che può). Le donne partoriscono dopo 4-5 mesi di gestazione, oltre sarebbe rischioso per il nascituro, almeno fintanto che non inventano le pancere antiproiettile. Scampato questo primo ostacolo, se ha culo e riesce a nascere, il bambino dovrà affrontare ancora qualche piccolo scoglio per riuscire a superare i giorni di scadenza del latte. Se non fosse che trombano come conigli, i sudanesi si sarebbero estinti attorno al primo millennio a.C. Superati i primi tre mesi, passati ad ingozzarsi di latte materno, il piccolo viene messo a dieta. Superare il peso di un koala costituisce grave offesa al Signore, non si è mai capito cosa possa fregare a questo fantomatico "signore" della silhouette di un Sudanese. Abituati sin da piccoli a nutrirsi di granaglie, i piccoli sudanesi rifiutano il cibo ipercalorico, non si riesce nemmeno a prenderli per la gola con pranzetti luculliani, come quello in foto preparato dallo Chef Tony Mbawase del FAO Restaurant & Resort di Nyala.

Le squole del sudan sono le molto più meglio dela Africa.
« Oh! non c'è verso di convincerli! Uno sgobba davanti ai fornelli tutto il giorno e questo è il ringraziamento! Piccoli ingrati! »
(Lo Chef Tony.)

Combattere l'analfabetismo è una delle priorità di entrambi i presidenti. Per far fronte alla possibilità di tornare ad essere un solo paese, hanno saggiamente concordato un programma scolastico unificato, tenendo conto delle rispettive necessità.

Fauna

Se la domanda è: "Ci sono animali nel Sudan?" la risposta non può essere che: "Certo che ci sono!! Che domande del cazzo fate?"
(Ok, ora mi sono calmato, per un momento ho pensato di non dirveli)

Alcune specie endemiche del Sudan.
  • Bufala di Al-Fāshir: Le sue ampie corna la rendono una mega-fionda vivente formidabile, ottima per espugnare fortini e gettare nel panico le truppe nemiche. Caricata con ogive da 20 kg la sua gittata arriva a circa 2,5 km. Oltre all'uso militare, viene allevata per il suo ottimo latte. Non potevate saperlo[citazione necessaria] ma il 65% della mozzarella di bufala che troverete ad Aversa viene dal Sudan.
  • Mulauto : I sudanesi incrociano un asino maschio con una Trabant femmina, l'ibrido che ne scaturisce ha già le ruote e raggiunge i 27 km/h, meno dell'animale e ovviamente più dell'auto. La bestia è molto docile, non scalcia per ovvi motivi, ma quando è contrariata può "scagazzare a sbruffo" e, credetemi sulla parola, fa davvero impressione.
  • Capitone di Mbutāse : In realtà nella foto sono delle comuni anguille di Comacchio. Secondo l'esperta guida Omar Itozz Konpānna, la tradizione vuole che il Capitone di Mbutāse non sia facile da avere, che solo le anime meritevoli e "particolarmente ricettive" possano prenderlo e goderne. Non è chiaro perché dicendo questo fissasse tutte le donne presenti e ridacchiasse sotto i baffi.
  • Eritrocebo : detta anche Pata, Scimmia Rossa o cena. Lo sguardo arcigno dell'animale può indurre a pensare che sia scontroso, financo poco avvezzo al contatto umano, di sicuro è un cagacazzi di proporzioni galattiche. Nel Safari Park di Cassala viveva Montgomery, un esemplare adulto di circa tre anni. Quando una jeep si avvicina alla sua tana era uso saltar fuori, fare un gassa d'amante all'antenna della radio, smontare le frecce, rubare la ruota di scorta e, per chiudere in bellezza, cagare nelle bocchette d'areazione. Dopo un'imponente raccolta firme è stato gasato a marzo 2007.

Sport

La buona tradizione sportiva del paese ha portato negli anni discrete soddisfazioni. Diciamo subito che alle Olimpiadi non è andata proprio benissimo, dopo le 14 edizioni dal 1960 (anno della prima partecipazione) ad oggi, il medagliere del Sudan vanta ben 1 medaglia d'argento, guadagnata da Ismail Ahmed Ismail[2] a Pechino 2008 negli 800 metri maschili. Ovviamente il Comitato Olimpico Sudanese si dichiara preoccupato, ma facendo un giretto nelle strutture sportive del paese... non ci pare proprio!![citazione necessaria]

Alcuni grandi campioni di cui i sudanesi vanno fieri.
  • Calcio : la Nazionale si allena in un campo con misure poco regolamentari, l'illuminazione per le partite in notturna è garantita da quattro vecchie Mercedes date alle fiamme, il manto erboso si è estinto nel '71. A questo si aggiunge la perdita di sei gambe in altrettanti giocatori, a causa delle mine antiuomo presenti nel terreno mai bonificato.
  • Ginnastica artistica femminile : La campionessa nazionale è Inge Ejderstedt, dalla foto si evincono subito le sue origini svedesi. Ha frequentato per sei anni la International School of Gymnastics di Nadia Comăneci (come donna delle pulizie). Dopo aver iniziato alle parallele asimmetriche è passata alla trave, perché durante un esercizio il suo hijâb è rimasto impigliato ad una delle sbarre, ed ha rischiato di morire impiccata.
  • Basket : La squadra di pallacanestro del Sudan è l'orgoglio del loro paese. Sono praticamente dei divi, firmano ovunque autografi, non perdono un evento mondano e sono sempre sui rotocalchi di moda. Se solo si dedicassero con lo stesso entusiasmo a giocare a basket, non continuerebbero a collezionare figure di merda in ogni dove. Probabilmente allenarsi sulla spiaggia, con un secchio attaccato ad una palma, non aiuta molto.
  • Bocce : La Federazione Sudanese Bocce ha inoltrato domanda per partecipare agli Open di Treviso del 2014. Gli organizzatori del prestigioso evento, che conta la partecipazione di diciassei nazioni, si sono mostrati però irremovibili di fronte alla pretesa di voler giocare con palle di sterco di licaone.
  • Sollevamento pesi femminile : Lo scandalo è oramai sulla bocca di tutti, la campionessa sudanese Opha Maneza ha gettato la maschera. Trattasi in realtà dell'ex campione di sumo Chad Rowan, conosciuto meglio col suo nome di battaglia Akebono. Passato nel 2001 al Wrestling, scomparve dalle scene sportive nel 2005 per ricomparire, sotto mentite spoglie e abilmente truccato, nei panni della Maneza. La sua dichiarazione: "Dovevo pur mangiare".
  • Digiuno : Come sappiamo tutti, lo sport nazionale sudanese è il digiuno. Questa antica disciplina non è però mai stata presa in considerazione dal Comitato Olimpico Internazionale. Ne siamo sinceramente rammaricati, il leggendario campione sudanese Tirho Akkampāre dovrà accontentarsi di riconoscimenti meno prestigiosi. Nella foto, possiamo vedere il momento della consegna del Guinness World Records da parte di Marco Frigatti.

L'intervento internazionale

2008: Vertice FAO a Roma, la situazione nel Darfur è stato uno degli argomenti di maggior interesse, subito dopo la ricetta della coda alla vaccinara.
Anche la Chiesa è preoccupata da quanto accade nel Darfur.

Di fronte all'emergenza umanitaria nel Darfur, si è mobilitato un enorme interesse internazionale. Le maggiori associazioni dei diritti umani hanno sollecitato all'ONU misure punitive nei confronti di Omar al-Bashir, reo, a loro dire, di appoggiare gli Janjawid nello sterminio delle etnie Fur, Zaghawa e Masalit.
La risoluzione 1717 non si è fatta attendere e prevedeva i seguenti punti:

  1. telefonargli alle 3 di notte ripetutamente,
  2. graffiargli la fiancata dell'auto,
  3. non comprare più il suo petrolio,
  4. non vendergli più le armi,
  5. non invitarlo più alla Casa Bianca,
  6. guardarlo con disapprovazione.

A questo si sono aggiunte lodevoli azioni personali:

« Ho visitato i rifugiati del campo di Zamzam nel nord del Darfur, ho protestato per questi crimini di guerra e mi hanno anche arrestato, mi sono addirittura fatto vedere in giro con la Canalis.
Che cazzo deve fare uno per smuovervi? Darsi fuoco?!
 »
« Abbiamo pensato che fosse giusto parlare del Darfur,
per questo abbiamo girato Natale a Zam Zam.
 »

Curiosità

  • Secondo uno studio ancora da confermare[citazione necessaria], se i bambini del Sudan mangiassero più di una volta a settimana potrebbero forse sopravvivere.
  • Sulla possibilità per il Darfur di diventare indipendente, l'attuale quotazione dei bookmakers inglesi è 3.57
  • Sulla possibilità che nel Darfur siano tutti morti di fame entro il 2030, l'attuale quotazione dei bookmakers inglesi è 0.34
  • Nello scrivere l'articolo, l'autore ha valutato (per circa 3 minuti) la possibilità di non mangiare il suo panino con la porchetta.
  • Il Sudan è uno dei 184 paesi al mondo in cui non si vende la porchetta.
  • La porchetta si è sempre apertamente schierata a favore dell'indipendenza del Darfur.

Note

Cioè, stai davvero leggendo le ♪♫note♫♪?? Pazzesco!!
  1. ^ effetto asfalto infuocato
  2. ^ non è una ripetizione, si chiama così

Voci correlate

Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 14 agosto 2016 con 100% di voti (su 2).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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