Comportamento del gregge
Col termine comportamento del gregge o effetto gregge (o legge dei pecoroni, in maniera più spicciola) si intende una legge non scritta di natura etologica-biochimica-metafisica per cui le bestie seguono in massa il primo che si decide a muoversi, a prescindere da dove vada, del perché, e dalle conseguenze. Non si sa come mai, ma l'effetto gregge manda avanti non solo greggi, sciami e gruppi di bestie varie, ma anche la nostra società alimentando il sistema economico mondiale.
Nelle bestie vere e proprie
Un gruppo di animali simili tende a muoversi all'unisono non appena a uno di loro viene un'idea balenga, quale sfuggire a un predatore correndo verso un burrone o seguire il simpatico umano che impugna la pistola sparachiodi nella speranza che gli faccia le coccole. Queste bestie si distinguono solo fra quelle che stanno al centro sentendosi più al sicuro, e quelle troppo snob per strisciarsi contro quei pezzenti che si accalcano al centro; non si differenziano per la fine che fanno, che è la stessa.
Questo curioso fenomeno è stato studiato da un famoso evoluzionista, che ha coniato il termine "effetto gregge", e questo è stato il suo unico contributo alla scienza. Comunque, si è concordi sul dire che il gregge si comporta come un unico individuo, solo che l'individuo in questione è un coglione totale.
Nelle bestie a due gambe
Lo stesso concetto vale per gli esseri umani, definiti perciò "pecoroni". Fra i vari esempi dell'effetto gregge nella società, si pensi ai tifosi che picchiano chiunque indossi una maglietta del colore sbagliato, alle file per comprare uno smartphone praticamente identico a quello che si ha già, all'andare tutti al mare lo stesso giorno sulla stessa spiaggia del cazzo.
Storia ed evoluzione
Si ritiene che l'usanza di dipingere sui muri delle caverne si diffuse grazie proprio all'effetto gregge tra gli uomini primitivi, così come la diffusione dell'agricoltura irrigua e della scrittura cuneiforme dai sumeri ai popoli vicini. Il caso più eclatante di effetto gregge umano è però, probabilmente, la diffusione delle principali religioni odierne: tutte derivano da qualcuno che pensò
In passato la legge dei pecoroni veniva apprezzata solo se il principio era stato l'imperatore, altrimenti i nuovi pecoroni venivano perseguitati e spesso uccisi. Ai giorni nostri, invece, il suo utilizzo viene incoraggiato e propiziato attraverso messaggi subliminali che fanno pensare che una cosa sia figa. L'evoluzione ultima della legge dei pecoroni viene chiamata Moda, e si differenzia dalla teoria principale in quanto è spiegata dal seguente corollario, formulato nel 1984 da nientepopodimeno che Costantino Vitagliano:
In pratica, se stamattina Berlusconi esce con le mutande sopra i pantaloni in stile Superman, il 99% della nazione non penserà che sia stupido, ma anzi lo imiterà con convinzione e vigore. Ecco che dunque, il giorno dopo, potremo ammirare tutti i principali leader mondiali presiedere una conferenza stampa con le mutande sopra i pantaloni elogiando questo nuovo stile di vita.
Applicazioni
Alcune delle applicazioni più interessanti del comportamento del gregge umano permettono al nostro sistema economico di funzionare a dovere, grazie all'Applicazione Modaiola:
- una ragazza entra in classe con un capo d'abbigliamento considerato da lei molto figo;
- di riflesso, anche le sue amiche lo considereranno figo.[1]
- di riflesso, le amiche delle amiche lo considereranno figo;
- di riflesso, le amiche delle amiche delle amiche lo considereranno figo;
- ancora, le amiche delle amiche delle amiche delle amiche lo considereranno figo;
- questa reazione a catena, protraendosi all'infinito, fa si che entro due ore dall'entrata in classe della ragazza TUTTE le ragazze del cosmo considereranno figo quel capo d'abbigliamento. Ne consegue l'immediato acquisto del suddetto capo.
Altra applicazione, l'Applicazione Conservatoristica, fa sì che le classi sociali non si mischino, rimanendo invariate per secoli e secoli, sul modello delle caste indiane. Illustreremo questa applicazione con un dialogo-tipo:
- Ragazzo che organizza (d'ora in poi RO) : Sto organizzando un'uscita in centro/in discoteca per sabato, vengono [...]. Allora, vuoi venire anche tu?
- Ragazza/o invitato (d'ora in poi RI) : Ma tizio viene?
- RO : Ehm, no, aveva un impegno.[2]
- RI1 : Mi spiace tanto, ma ho un impegno inderogabile.
A questo punto la ragazza si precipita a chiamare tizio e altri tizi, mentre l'organizzatore comincia a sudare freddo, perché si è appena avviata una catena di eventi che porterà a questo:
- RI2 : Mi dispiace, ma ho avuto un impegno imprevisto
- RI3 : Mi dispiace, ma devo fare qualcosa con i miei.
- RI4 : Mi dispiace, ma devo andare al cinema con i miei fratellini, sennò i miei non mi fanno più uscire.
- RI24 (piagnucolando) : Mi dispiace, ma ho perso entrambi i genitori e devo organizzare il funerale.
Alla fine della catena, in pratica si ritroverà in centro/discoteca il solito gruppo di quattro ragazzi, che incontreranno puntualmente i ragazzi che avevano impegni inderogabili.