Tigre
Tigre (Panthera a striscis) | |
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La tigre ama stare in natura, ma al circo se diverte 'na cifra! | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Bestie feroci |
Sottoregno | Animali a cui salta la mosca al naso facilmente |
Phylum | Mammifero con pelo |
Famiglia | Mici |
Genere | Assai aggressivo |
La tigre (Panthera a striscis, Orfei, 1758) è il più grosso mammifero della famiglia dei mici, il suo peso può arrivare fino a 300 kg ed è molto aggressiva. Praticamente è un gattone grosso come Hulk, ha gli artigli di Wolverine, il carattere di merda di Vittorio Sgarbi e la tenacia di Equitalia, quindi: se decide che sarai il suo pranzo, è probabile che la tua integrità fisica ne risulti compromessa.
È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo con un M82 Barret calibro 50 anti-materiale.
Oltre che dalle dimensioni notevoli, è caratterizzata dalla particolare colorazione del mantello striato che serve a "spezzare" otticamente la figura dell'animale, da ciò ne guadagna l'eleganza del bestio, perché non è sempre vero che le righe orizzontali ingrassano, anche perché, camminando a quattro zampe, è come se fossero in verticale e allora... (me so' incartato). I primi esemplari prodotti avevano il manto a scacchi, poi Dio capì di aver fatto una evidente cazzata e
corregget aggiustò il tiro. Secondo i darwiniani invece, il suo manto è il risultato dell'adattamento dell'animale al carcere di Sing Sing.
Etimologia, denominazione e semantica
La parola «tigre» deriva dal latino tigris, che trae origine dal greco antico τίγρις, che a sua volta proviene dal persiano Tig Rāher e significa letteralmente «so' cazzi». La denominazione scientifica, Panthera tigris, si presume derivi dal greco pan- («tutti») e theron («bestia della Terronia»), ma è più probabile un'origine asiatico/orientale, col significato di «trovati un albero e salici».
Molti animali hanno un nome composto dalla parola «tigre», dovuta alla caratteristica striatura che li contraddistingue, come:
- zanzara tigre (piccolo insetto che, con la sua esistenza, pone inquietanti interrogativi sull'intelligenza di Dio),
- squalo tigre (grosso pesce che, con la sua esistenza, rafforza agli interrogativi di cui sopra);
- Uomo Tigre (grosso energumeno, facile al venire alle mani),
- tigre del ribaltabile (mammifero notturno che in inverno ha la pelliccia e in estate no).
Il nome occhio di tigre è riscontrabile sia come pietra semipreziosa della famiglia dei quarzi, sia come citazione cinematografica:
Paragonare lo sguardo da "stoccafisso drogato" di Sylvester Stallone con quello di una tigre... Naaaaaa!!
Il nome viene anche utilizzato in alcune espressioni per indicare una persona aggressiva, si dice ad esempio: "feroce come una tigre" oppure "geloso come una tigre". Al contrario, si parla di "tigre di carta" per descrivere qualcosa di spaventoso in apparenza ma innocuo nella realtà. In India, nel distretto di Maharashtra, si dice con tono simpatico: "brutto fijo de 'na tigrotta!", bonario rimprovero per un comportamento da "furbetto".
Morfologia e anatomia
Lo scheletro della tigre si distingue da quello del leone per la lunghezza degli arti, da quello del leopardo per le dimensioni maggiori e da quello della vongola perché c'è.
La tigre è il felino selvatico più grande che esista in natura e, una volta scuoiata, è anche uno dei tappeti più costosi. Le dimensioni della tigre variano notevolmente da una sottospecie all'altra; infatti, una tigre di Sumatra non pesa più di 140 kg, mentre una tigre di Giumatra può raggiungere i 300 kg, perché mangia sempre al McDonald's di Palembang. Le orecchie della tigre sono due, le zampe quattro e le vibrisse sedici, quindi è un animale che cresce in modo esponenziale, più o meno come il livello di cazzeggio dell'articolo. Le pupille sono rotonde, il colore dell'iride varia dall'oro al verde, a volte è anche azzurro; il naso è di colore rosa. Tutto questo renderebbe l'animale anche simpatico, se non fosse per i canini di 10 cm nella bocca, il fiato pestilenziale e il suo pessimo carattere. Grazie all'osso ioide parzialmente ossificato l'animale ruggisce e, se il bosco si infittisce, piano piano vi sparisce[1]. La tigre può fare affidamento su due sensi sviluppatissimi, la vista e l'udito. Gli occhi sono strutturati secondo le esigenze di un predatore notturno, quindi è in grado di muoversi con disinvoltura anche nelle tenebre. Questo non gli impedisce di pestare le merde dei cani, lasciate nella foresta dai soliti maleducati che vogliono il cucciolo e poi non ci badano più di tanto.
L'udito è finissimo, la tigre odia le parolacce e percepisce anche i sussurri, quindi meglio evitare i "Cazzo c'è una tigre" e preferirgli "alle tue spalle c'è un grande felino, elegantissimo nella sua livrea striata (che quest'anno va tanto di moda), che presumo non abbia buone intenzioni", in entrambe i casi seguito poi da:
La tigre può generare ibridi, non che questa sia una sua priorità, anzì. In certi casi però non è una scelta, in cattività si sono verificati alcuni casi di incrocio fra tigri e altre bestie:
- il Tigone : incrocio tra leonessa e tigre maschio,
- il Ligre : incrocio tra tigre femmina e leone,
- il Migre : incrocio tra micio e tigre,
- il Cagre : incrocio tra cane e tigre.
Quest'ultimo caso ha reso perplessi i più, qualcuno ha negato la possibilità di incrociare le due specie, ha inoltre accusato l'autore di aver falsificato la foto. Ebbene, caro il mio "esperto de 'stocazzo", dovrai rimangiartelo perché questa è una prova!.
Distribuzione e habitat
I più antichi resti di un felino simile alla tigre sono quelli della Panthera palaeosinensis, presente nel primo Pleistocene (circa 2 settimane prima di Andreotti) in Cina e zone limitrofe. Non è noto con certezza quale sia la regione d'origine della tigre, forse le Marche, certamente essa si diffuse in gran parte dell'Asia e nel giardino di mio cugino.
Attualmente gli stati in cui è presente in natura sono tredici: Bangladesh, Bhutan, Birmania, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malesia, Vietnam, Russia, Thailandia e Nepal, ci tenevo ad elencarli tutti perché sono un perfezionista che vuole rendere edotti gli altri anche su argomenti che importano solo a lui. La tigre si adatta velocemente ai più disparati tipi di habitat, che possono svariare dalle foreste pluviali tropicali, ai boschi di conifere e betulle nell'oriente russo, alle discoteche di Rimini.
In Nepal, pur essendo schiva e solitaria, ha trovato un formidabile equilibrio con l'uomo, i monaci buddisti di Pokhara riescono ad interagire quotidianamente con alcune tigri, senza rimetterci troppi arti ed organi vitali. Al fine di tirar su qualche dollaro, alcuni monaci appositamente allevati[citazione necessaria], ogni giorno fanno uno spettacolo per i turisti che prevede situazioni davvero esilaranti.
- Scena 1: Il titolare di una tariffa Impresa Sempliciotta parla al cellulare passeggiando in mezzo ai felini. Arriva un povero grullo che ne è sprovvisto (riconoscibile per una manica azzurra), una delle tigri gli stacca il braccio azzurro con un morso. I bambini si scompisciano dalle risate.
- Scena 2: Un monaco pratica lo Ski-Tiger e ci riesce molto bene per circa 20 minuti, poi il sandalo destro si consuma totalmente e si gratta la pianta del piede. L'odore del sangue fa impazzire l'animale che, in nove minuti esatti, elimina anche il ricordo del malcapitato. Che ridere!!
- Scena 3: La tigre sta mangiando i ravioli al vapore ma, non ancora sazia, si vede sottrarre l'ultimo. Il tizio si mette in bocca il raviolo, la tigre la testa del furbastro. Uno spasso.
- Scena 4: Il felino si presta a fare da cavallo al monaco, è solo un trucco per raggiungere la tana col pranzo. Quando il tapino se ne accorge è troppo tardi.
Precisazione doverosa: durante lo spettacolo le grida strazianti non sono in playback.
Alimentazione
La tigre ha un fabbisogno alimentare di 3-4 tonnellate di carne all'anno, all'incirca lo stesso della popolazione sotto i 20 anni nel Sudan del Sud. Abitualmente caccia da sola ma, in casi eccezionali, si sono visti due esemplari cooperare all'abbattimento di una preda molto grande, salendo a "cavacecio"[2] una sull'altra.
Cacciatrice dalla enorme forza, la tigre è in grado di uccidere animali grandi quattro o cinque volte la sua taglia, usando tecniche quasi diaboliche:
- lacerando loro i tendini all'altezza delle ginocchia con le sue zampe anteriori, per renderli impotenti;
- sbucando fuori da un cespuglio facendo BUH!.
Dopo averla uccisa, la tigre trascina la carcassa della preda in un luogo isolato, l'animale infatti non sopporta altri commensali, fa eccezione in due soli casi: o sono i suoi cuccioli, oppure l'altro "bussa con i piedi"[3]. La femmina di tigre, impegnata a portare cibo ai piccoli, mangia soltanto quando essi sono sazi. Potrebbe andar bene se ciò accadesse anche nel rapporto elettore-politico, purtroppo questi ultimi si mangiado tutto e
all'elettore resta la fame.
Negli zoo il pasto della tigre è l'evento più atteso dai bambini, questo per le seguenti ragioni:
- ferocia dell'animale (7%),
- schizzi di sangue ovunque (12%),
- possibilità che l'insegnante possa "scivolare" all'interno del recinto (100%).
Riproduzione
L'accoppiamento fra tigri può verificarsi un qualsiasi periodo dell'anno, ma generalmente è più comune che avvenga tra il mese di novembre e il mese di ottobre.
Gli accoppiamenti sono quindi frequenti e caratterizzati dall'essere molto rumorosi, se non altro per il tifo indiavolato fatto da scimmie e tucani.
Non esiste un vero e proprio rituale di corteggiamento da parte del maschio, anzi è proprio la
femmina che segnala con ripetuti gemiti e ruggiti (accompagnato dall'emanazione di odori tipici) la sua disponibilità. Questo pone molti interrogativi sul perché le tigri rischino l'estinzione e l'umanità no. A questo punto il maschio cerca di far colpo con ruggiti disinvolti su argomenti interessanti, poi si rompe i coglioni e la tromba selvaggiamente.
La femmina, durante l'accoppiamento, assume la posizione tipica dei felini: si siede con le zampe anteriori distese e quelle posteriori piegate. Una volta ha provato a fare la posizione della tigre secondo il Kama Sutra, ma è quasi più facile fare la carriola, anche per un essere umano. Terminata la monta il maschio si rilassa, le tigri indiane di solito si fanno un tè, quelle del Bangladesh uno spinello.
- Il periodo di gestazione è di 3-4 mesi, durante i quali il maschio va in giro a montare altre femmine;
- la cucciolata di norma è di 3-4 cuccioli, durante il parto il maschio è da tutt'altra parte, probabilmente a montare altre femmine;
- l'allevamento della prole è a totale carico della madre, il maschio invece si occupa di montare altre femmine.
Da un recente sondaggio emerge che il 93% della popolazione asiatica vorrebbe reincarnarsi in una tigre... maschio. Il restante 7% non crede nella reincarnazione.
Allevare una tigre
La tigre è un animale selvaggio, quindi poco avvezzo al contatto con l'uomo. I cucciolotti possono essere allevati, almeno fin quando non iniziano a rosicchiarti gli stinchi e arrivano all'osso. Successivamente lo regali alla suocera, dicendogli che è un pregiatissimo gatto dell'Andokazzostan, sperando che (come tutte le donne) sia assolutamente ignorante in geografia.
Il suo "essere felino" lo porta ad odiare istintivamente i canidi, per questo, se avete un cane di piccola taglia è bene sorvegliare il tigrotto, se inizia a leccarlo non lo fa per affetto.
Per gli esemplari adulti è bene seguire alcune semplici regole:
- Mai usarla come cuscino. Si è vero, la morbida e calda pelliccia, il respiro ritmato, il senso di sicurezza, tutte cose che possono allettare, è umano. Tuttavia è scientificamente provato che la tigre sogna, quasi sempre formidabili battute di caccia. Quindi, nel momento in cui dovesse svegliarsi mentre sta sognando di addentare la giugulare di uno gnu, è bene non essere nei paraggi.
- Mai tentare di baciarla. La tigre ha un sensibilissimo olfatto ed è infastidita da molti odori, ad esempio: non gradisce l'alito pesante o che sa di aglio, se hai mangiato una mentos, se hai fumato nelle ultime settordici ore, se hai fatto un pompino, se hai l'ascella "pezzata", l'odore della topa, quello di peperonata, di coratella. L'elenco conta circa millemila voci, meglio non provarci.
- Mai disturbarle il riposino pomeridiano. Il parere dei più illustri mammologi è unanime, la tigre ama la "pennichella". Dopo una bella mangiata cerca un posto comodo e ne fa il suo giaciglio. Durante questi frangenti è bene non fare rumore, il suo udito è eccellente. Kālidāsa Singh, una casalinga di Vaishali, fece l'errore di accendere la lavatrice nella fascia pomeridiana per risparmiare. La tigre l'ha divorata e poi ha ripulito la scena del crimine, lavando gli abiti insanguinati in lavatrice.
- Mai addentarle la coda. Su questo inutile spendere parole, chi potrebbe essere tanto idiota da farlo?
Miti e credenze popolari
Prima di tutto sfatiamo un mito: Tiger Mask non è un incrocio tra un uomo e una tigre, è solo un deficiente mascherato. Detto questo passiamo alle cose serie devo ancora pagare la bolletta del gas. In Asia si crede che alcune parti di animali possano essere utilizzate come cura per malattie. Alcuni esempi:
- il favo e la fucosidosi si curano con le api,
- il tetano si cura col totano,
- la filariasi si cura con i bachi da seta,
- la piodermite si cura con i pulcini,
- la zoonosi si cura con qualsiasi animale,
- il micetoma si cura con i peli di gatto,
- l'ernia si cura col fegato di cernia,
- il cancro si cura col cazzo (non è specificato di quale animale).
Questo ha portato la medicina tradizionale a considerare le ossa di tigre curative, anche se la loro reale efficacia non è mai stata provata e, di sicuro, fanno venire un gran mal di pancia. In Cina molte persone hanno la convinzione che la tigre abbia poteri afrodisiaci. Chon Nciao Li, titolare di una ditta di logistica, ha fatto bere di nascosto a sua moglie una pozione a base di tigre. La signora ha passato tre giorni consecutivi a far sesso (con l'amante).