Tintoretto

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« Merda...mi ha fregato l'idea!” »
(Piero Manzoni su Tintoretto, prima di "creare" la famosa opera Merda d'artista)
« Non mi piacciano i ‘finocchi’ e allora lo dico” »
(Alexander Lukashenko su Tintoretto)
Gentiluomo del Tintoretto: materia fecale, succhi anali e pigmenti su tela

Il Tintoretto (pseudonimo di Jacopo Ijnkulovski - nato il 2 giugno 1955 a Mosca e morto l'11 settembre 1991 a Venezia) era un rinomato pittore italo-russo, il quale si dilettava a dipingere né con la bocca, né con le mani, né con i piedi, ma con il retto (da questo appunto il nome di Tinto-retto).

La sua bravura fu riconosciuta da molti critici, artisti e divi di ogni genere, sia italiani (tra i quali Vittorio Sgorbi, Platinette, Vladimir Luxuria, Cecchi Paone, Gabriele Paolini) che esteri (tra i quali Elton John, George Michael, Gianni Versace e molti altri).

Fece anche diversi viaggi per inseguire il successo: le mostre di maggior rilievo delle sue opere sono state svolte prima a Torre del Lago (LU), poi nel Salone artistico del Meeting U.L.O. a New York e al Moulin Black di Amsterdam.

Le cause della sua misteriosa scomparsa nel 1991 sono ancora incerte: dall'autopsia della sua salma non risultò alcun segno di violenza. Secondo una Leggenda metropolitana, pare sia stato stroncato da un cancro al colon, probabilmente dovuto all'assorbimento di sostanze altamente nocive e letali contenute nelle tinture e nelle tempere.

La formazione

Tintoretto soffriva dalla nascita di meterorismo, il noto disturbo gastrointestinale dovuto all' eccessiva produzione di gas nel tratto intestinale, nel suo caso associata alla contemporanea fuoriuscita di materia fecale. Fu con disgusto e stupore che la madre, una volta rimosso il primo pannolino al piccolo, scoprì che egli con il retto produceva impegnative miniature di copie di dipinti famosi. Cacciata dalla prima galleria di arte, alla quale ella voleva mostrare l'opera del figlio, la madre di Tintoretto si vide costretta ad alimentare il figlio non con normale cibo, ma con pigmenti di tempera. La prima opera accettata dalla società e pubblicata dalla nota rivista di settore ARTE fu Il bagno di Susanna, in cui egli dipinse a soli 10 anni la sua personalissima interpretazione sull'operato di Susanna Camusso.