Tmax
Lo Yamaha T-Max (o più comunemente conosciuta col nome iamaka Timaxi) è senza ombra di dubbio il più grande abominio concepito dall'uomo nei confronti delle moto. Nato dalla mano di un designer pazzo che cercava di imitare delle Etnies (basse e larghe... ) il T-Max ha riscosso un certo successo tra varie categorie di motociclisti come i Truzzi o gli scooteristi della domenica.
Storia
Narra la leggenda che il primo T-Max sia stato voluto dai generali giapponesi per mandare alla morte i kamikaze nella seconda guerra mondiale, ma dopo che questi si rifiutarono appellandosi al diritto di avere almeno una morte dignitosa il T-Max venne abbandonato dagli ingegneri Yamaha. Recentemente dopo che gli studi di settore hanno dimostrato l'incapacità degli odierni motociclisti di capire quale sia una bella moto e quale no il T-Max è ritornato di moda riscuotendo un ottimo successo di vendite, soprattutto in paesi dove la cultura motociclistica è molto marcata quali l'Italia, la Germania, il quartiere Librino e sopratutto Napoli. Particolarmente diffuso nelle borgate dei grossi centri urbani, il T-Max esige uno stile di guida e un abbigliamento consono al mezzo. D'estate, si consigliano canotta bianca attillata, bermuda a righine e ciabatte infradito; inoltre, ove possibile è bene mostrare tatuaggi di dubbio gusto. In inverno saranno sufficienti una scarpa di Paciotti, un giubbotto con pelliccia al collo e l'immancabile jet momo. Nessuna protezione, tanto chi guida un T-Max non cade mai.Si narra che venga guidato con ciabatte e canuttiera bianca
Accessori
I T-Maxisti amano agghindare il loro due ruote con accessori capaci di esaltare la naturale tammarraggine del mezzo, come scarichi aperti supertrapp che sembrano non conoscere il significato della parola Db-Killer o neon a intermittenza stile Fast and Furious. I veri appassionati si spingono oltre sostituendo o eliminando parti inutili come frecce, specchietti, fari o la sella. Si narra che alcuni professionisti siano addirittura riusciti a montarci un telaio evoluto.
Scarichi
È pratica comune e diffusa tra i tmaxisti sostituire lo scarico originale ( già abbastanza brutto) con uno che costi almeno 500 euro e che sia il più grande e griffato possibile: I cosiddetti motocicl...scooterist...signori montano infatti solo terminali di scarico degni di supersoportive quali: Arrow, Mivv, termignoni, LeoVince e ultimo ma non meno importante il pluri-premiato terminale di scarico Akrapovic ( che montato su codesta bicicletta carenata emette lo stesso identico suono di un' oca strozzata, per permettere al suddetto tmaxista di esprimersi in frasi quali: senti come canta, EEEEh merito mio che ho bucato l'estrattore posteriore ed estratto i dbkiller estraibili, cambiato la cinghia del variatore e i postbruciatori esterni, i flap poi li ho inseriti io che credi? e le minigomme? tutto merito dello scarico Achrapovisc!)
Curiosità
- Si dice che ogni volta che un T-Max esce di fabbrica una R1 sbiella.
- Il T-Max è di solito guidato da un panzone pelato che ne capisce di moto quanto uno sturalavandini.
- Ogni proprietario di T-Max è convinto che il suo scooter sia più potente di qualsiasi supersportiva.
- Si dice che il T-Max e gli strumenti musicali della Yamaha abbiano circa il 90% dei componenti in comune.
- Non pronunciate mai la parola Db-Killer davanti a un T-Maxista, potrebbe offendersi.
- La leggenda vuole che esistano uomini capaci di pinnare col Tmax ma non se ne è mai visto uno.
- I T-maxisti convinti sono soliti unirsi ad un gruppo di motociclisti degni di questo nome e seguirli in piega con la stessa agilità di un maiale nelle sabbie mobili
- Mettere le grafiche Monster ad un TMax equivale a cambiare le piastrelle in bagno: cambia l'aspetto, ma il cesso è sempre quello.
- L'indole ignorante del TMaxista gli impedisce di usare correttamente la lettera H.
- Il TMaxista guida rigorosamente con i piedi sulle pedane del passeggero per sporgere meglio il ginocchio: anche se poi va soltanto dritto.
- Qualunque casco diverso dal MomoDesign, non è omologato per l'uso su T-Max