Torre di Babele

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« È un progetto che mi piacerebbe riprendere... »
(Ingegner Cane su Torre di Babele)
« Scusate, ora purtroppo sono troppo impegnato ad addrizzare le banane col culo... Sarà per un'altra volta »
(Ingegner Cane che si rende conto della cazzata precedente)
Ecco come era il progetto originale…


La Torre di Babele (che prende il nome dal suo costruttore, l'architetto Manlio Babele) è sicuramente la più grande opera incompleta a spese dei contribuenti di tutti i tempi.

Storia

...ed il risultato finale.

La sua costruzione, voluta dall'imperatore Nabucaiolasor XV, iniziò nel Millemilaventuno avanti Cristo, per celebrare la nascita di Mike Bongiorno; l'imperatore sperava, tra le altre cose, che con una torre altissimissima avrebbe finalmente potuto fare un po' di bungee jumping, accorgendosi troppo tardi ahimè, che l'elastico non era ancora stato inventato.
Dopo circa dieci anni, venti milioni rubati da appaltatori e capomastri, diecimila infortuni (vallo tu a spiegare che un manovale può soffrire di vertigini a un imperatore nevrastenico) e qualche carriola ribaltata, finirono i fondi e con essi la costruzione. I soldi rimanenti vennero impiegati in un'altra grande opera che nei progetti dell'imperatore avrebbe dovuto essere costruita in breve tempo per portare grandi vantaggi alla popolazione: la Salerno-Reggio Calabria.
Quanto alla torre, su di un antico manoscritto stilato dall'imperatore in persona si legge che Nabucaiolasor decise di abbandonare i lavori, oltre che per mancanza di contante, anche per una serie di altri motivi più o meno rilevanti:

  • Mike Bongiorno è un pirla
  • Per il bungee jumping posso sempre usare il ponte sul fiume
  • Ho visto il progetto e fa schifo al cazzo

Motivi che, a distanza di anni, sembrano ancora attualissimi. Una volta annullata la costruzione bisognava però trovare il modo di insabbiare la cosa per evitare che i cittadini contribuenti, gli operai, gli schiavi e le prostitute si accorgessero di aver lavorato per anni ad un progetto di dubbio profitto.

L'insabbiamento

Vennero arruolati allora dei lavoratori extracomunitari tra le file dei lavoratori; il risultato fu che nessuno riusciva a capire nessuno, i lavori invece di proseguire si bloccarono e Calderoli organizzò una manifestazione in piazza contro i forestieri. Cogliendo la palla al balzo l'imperatore proclamò che era stata la collera divina a confondere le lingue tra loro peggio che a un party lesbo e che il Signore aveva punito così i suoi stessi figli che volevano soppalcare sino in cielo senza permessi né licenze; si sa, al tempo le divinità erano parecchio puntigliose, in particolare tal Adonai, lo stesso che per occultare i suoi errori inventò il diluvio universale. Proprio in virtù di questo clima indispettito la gente credette all'imperatore che salvò la faccia e il culo.

La riedificazione

Il secondo grandioso progetto.

Non si sentì più parlare della Torre per secoli e secoli, finché qualcun altro decise di riprendere il progetto lì dove era stato abbandonato. Questo qualcuno era un politico molto influente all'epoca di cui non si ricorda il nome. Partendo da nuovi progetti, dato che quelli vecchi non avevano ricevuto il consenso della maggioranza, reinterpretò la Torre di Babele in una maniera del tutto nuova: un immenso monumento fallico, da cui si sarebbero ispirati poi migliaia di architetti per: il monumento a Washington, la Tour Eiffel, la torre di Pisa, l'obelisco di Piazza Crimea, Trafalgar Square e tanti altri. Il consenso giunse immediato dalle province di Sodoma e Gomorra, seguite a ruota da Babilonia, che di falli e affini se ne intendevano meglio di chiunque altro. La sua costruzione durò vent'anni circa e costò la vita di soli 200.000 schiavi, creando così nuovi posti da becchino, facendo prosperare l'economia di Babele che da semplice provincia riuscì a divenire capitale indiscussa dell'Andokazzostan.

La reazione di un sodomita alla notizia della seconda rinuncia al progetto.

Forte del suo monumento e delle sue ricchezze, Babele decise che stavolta avrebbe espanso i suoi domini non solo in lungo e in largo, ma anche in alto; il Gran Consiglo Babeliano Babelese Babilico di Babele decise di invadere il regno dei cieli così da poter finalmente disporre su chi, tanto tempo prima, era stato accusato di aver fatto tutto il casino che ha portato Babele alla rovina. Peccato che stavolta Dio se la prese sul serio e, essendo abituato a fare le cose in grande stile, mandò una terribile piaga, sotto il nome di Puccio Bastianelli, destinato a rompere i coglioni a chiunque incontri (ma soprattutto a Medioman) fino alla fine del mondo, costringendo manovali, architetti e psicodesigner al suicidio. Amen. Fallì così pure il secondo tentativo di costruire la torre più alta del mondo, portando alla disperazione chi aveva riposto tutte le sue speranze nel progetto; no, non l'imperatore sconosciuto, ma Sandro, il bancarellista che avrebbe venduto riproduzioni in miniatura della Torre. Povero Sandro...

Voci correlate