Tortura
La tortura è un'antica disciplina volta a devastare psichicamente[1] uno o più soggetti grazie all'utilizzo di una vastissima gamma di tecniche, sviluppate in migliaia di anni di continuo esercizio della nobile arte da parte più o meno di tutti e largamente variabili in quanto a semplicità, efficacia, possibilità di attuazione, costo, e divertimento nell'attuazione stessa.
La tortura può essere fine a sé stessa o avere gli scopi più disparati, quali l'estrazione di informazioni, il lavaggio del cervello, la coazione al tradimento, il semplice piacere sadico, far dire agli altri quello che vuoi tu, far pensare agli altri quello che vuoi tu (sicuramente più impegnativo), mantenere lo status quo, rovesciare lo status quo, incularsi Qui e Quo mentre Qua guarda e piange, procurarsi erezioni granitiche, rallegrarsi della capacità di poter distruggere intimamente un nostro simile.
Le origini della tortura
Anche se esistono tuttora accesi dibattiti[2] sulla natura prettamente culturale della tortura (che sarebbe quindi una prerogativa dell'Homo sapiens tanto quanto il linguaggio, l'omosessualità e i reality show), altri ritengono che si tratti di un comportamento che ha le sue origini nella dimensione istintuale e pertanto che sia osservabile anche nel mondo animale. Se avete mai visto una bestia di merda un micino "giocare" con qualche sfortunato animaletto capirete di cosa sto parlando e del perché i gatti andrebbero sterminati tutti senza alcuna pietà sono animali tanto complessi e interessanti.
Breve storia della tortura
Le informazioni ricavate dalle incisioni rupestri nella Valle del Fiume T'angulo in Namibia suggeriscono che la pratica di infilare le pigne su per il culo ai nemici possa essere antichissima e risalire ad almeno 32.000 anni fa. Prima ancora di inventare la scrittura (3000 a.C. circa) i Sumeri avevano già inventato 5.267 modi per torturare le popolazioni confinanti e almeno sette tipi di stupro non vaginale a scopo di spregio[3] (solo allora i nostri simpatici mesopotamici sentirono il bisogno di elaborare uno strumento che permettesse una trasmissione sicura e puntuale di queste preziose informazioni, precedentemente affidate alle inesattezze della tradizione orale). Gli Egiziani riuscirono, durante lo splendore della loro (in)civiltà (dal 3000 a.C. fino alla conquista romana nel 31 a.C.), a coniugare con mirabile eleganza l'edilizia, il culto religioso e la tortura[4] in una formula che fu considerata paradigmatica da tutte le civiltà a venire. I Greci e gli antichi Romani si inculavano senza ritegno i bimbetti, sacrificavano le figliole alle divinità più arroganti, crocifiggevano la gente così, senza tanti complimenti e si divertivano a vedere i Cristiani crepare sotto le zanne dei leoni. Visto che parliamo di Cristiani bisogna ricordare che costoro ebbero il merito (dopo essere scampati alle persecuzioni romane, e forse proprio perché erano rimasti un po' traumatizzati) di elaborare un'immensa varietà di torture per gli scopi più disparati: flagellazioni volontarie per punire la carne e quindi espiare peccati, metodi cruenti per eseguire la condanna a morte di quelli che non la pensavano come loro, e, per coronare una tradizione fatta di tormenti fisici e psicologici (d'altronde cosa ci si può aspettare da una religione che ha come simbolo uno strumento di tortura?), una simpatica istituzione detta Inquisizione che aveva lo scopo di controllare le menti dei "fedeli", e i mezzi per farlo, nel senso che, se ti beccavano, quelli ti facevano anche confessare di aver fatto un anilinguo a Satana in persona - e poi ti davano fuoco. Come vedete, siamo a malapena arrivati al Rinascimento e già questa "breve storia" è divenuta piuttosto lunghetta, tutto questo senza menzionare le torture cinesi, i simpatici riti dei simpatici popoli precolombiani (che sbucciavano la gente e poi la indossavano a mo' di cappottini), la tratta dei neri, il nazismo, il comunismo, la vita, l'universo, tutto quanto e George W. Bush.
Metodi di tortura
"Allora?!", diranno i miei piccoli lettori, "Sono due ore che sblateri ma ancora come si tortura qualcuno non ce l'hai detto!". Ebbene, esistono millemila modi per torturare una persona. Tenaglie arroventate, spilli sotto le unghie, scosse elettriche nei coglioni, topi vivi, diti nel culo, schiaffoni, Laura Pausini a tutto volume, posizioni di stress, pratiche umilianti, sono tutti ottimi metodi per tormentare una persona e indurla a piegarsi al proprio volere (sempre che non lo facciate per puro divertimento). Volendo essere più sintetici, però, potremmo dire, portandoci su un livello più astratto, che i principali strumenti di tortura sono il dolore e la paura. Notate che la paura del dolore è spesso più efficace del dolore vero e proprio.[5]
Stupro
Lo stupro viene considerato dalle persone più grette un comodo ed economico succedaneo della normale attività sessuale tra persone consenzienti; costoro arrivano addirittura a sostenere che le vittime in realtà gradiscano l'umiliante coercizione subita.[6] Personalità più complesse, dotate di maggiore sensibilità, sono ben coscienti della sofferenza psicologica che lo stupro ingenera nella vittima e quindi non mancano di riconoscere la netta superiorità del sesso estorto con la violenza o col ricatto rispetto ai noiosi amplessi legittimamente ottenuti. È utile sottolineare come lo stupro causi danni psichici del tutto simili a quelli inflitti dalla tortura, anzi, un singolo episodio di violenza sessuale della durata di pochi minuti (facciamo una mezz'oretta, va, compresi i preliminari, id est le minacce, le botte e l'immancabile lacerazione dei vestiti) può in certi casi sortire effetti più devastanti di quelli che si possono raggiungere in diverse, dispendiose sessioni di tortura.
Questo è dovuto al fatto che lo stupro è percepito come una grave e spesso irreversibile violazione del sé corporeo da parte di una volontà estranea, ostile e incontrastabile. Per questo motivo, lo stupro risulta essere una preziosa alternativa o una validissima integrazione alla tortura, con in più tutti i fantastici vantaggi del sesso non lubrificato.
Stupro anale
Lo stupro anale è più difficile da mettere in pratica dello stupro, uh, "normale", ma i vantaggi che esso comporta (l'umiliazione e il dolore inflitti sono molto più intensi) compenseranno sicuramente i vostri sforzi addizionali.
Motivazioni
Cari amici, care amiche, posate un attimo le vostre tenaglie arroventate e, cullati dall'ansimare della vostra vittima che riprende fiato (o dai suoi singulti isterici e piagnucolanti), chiedetevi: "perché lo faccio?". I motivi possono essere i più disparati, come accennato in precedenza, per cui riporteremo in questa sede solo i più bizzarri e fantasiosi.
Voglio fare un film...
...ma sono una pippa sia come regista che come sceneggiatore e poi non voglio pagare gli attori.[7] Ebbene, mi ha detto mio cuggino che esiste un circuito clandestino (scusate la rima) di films (dico films) che ritraggono la tortura e l'uccisione di vittime innocenti, e, cioè, è un bisness assurdo, no, tipo, l'hai visto Hostel? Ecco, una cosa del genere però senza pagare il biglietto, tipo, succede di continuo, no, dico, dove pensate che finiscano tutte le persone che scoNpaiono, cioè, quelli che non vengono rapiti dagli alieni o mangiati dal ciupaca chucapa chubapracas dallo Yeti finiscono tutti negli snuff movies, che non lo sapevi, eh? Eh? Comunque, quella degli snuff movies può essere solo una leggenda merdopolitana, ma di sicuro sappiamo che un sacco di bulli hanno ripreso le loro bravate (cioè mentre je menavano a quarche po'raccio) col telefonino per poi mettere il filmato su Internet (sputtanandosi con le autorità e dimostrando così di essere più coglioni dei testicoli, che com'è noto sono doppiamente coglioni).
Non posso permettermi un supercomputer
Il problema: avete dei dati crittati con qualche algoritmo praticamente inattaccabile, e dovete trovare la chiave per decrittarli. Chi chiamate? Un crittologo (QI > 130, parcella: 3.600€ senza ricevuta)? AH! Vi dirà che avete bisogno di una potenza di calcolo di tot Teraflop - vale a dire un fottutissimo supercomputer del cazzo - per implementare un "attacco mediante forza bruta". Allora vi si accende una lampadina in testa: "ma certo! Forza bruta! Perché non ci ho pensato subito?". Sfanculate il crittologo e chiamate immediatamente il vostro gorilla di fiducia (QI ≤ 60, parcella: permettergli di sbirciare mentre vostra madre si fa una lavanda vaginale), fate rapire colui o colei che è a conoscenza della chiave di decrittazione... e lo/la torturate finché non sputa la fottutissima chiave di decrittazione insieme al sangue e ai denti! Semplice come sodomizzare un bambino di sei anni! Questo metodo geniale è conosciuto tra i secchioni col nome giocondamente scherzoso di "crittoanalisi del tubo" (che non è un eufemismo per "crittoanalisi del cazzo", è una traduzione del termine inglese "rubber-hose cryptanalysis", e si riferisce alla possibiltà di usare un tubo di gomma per percuotere le piante dei piedi della vittima[8]).
Mi brucia il culo
Questa è una motivazione che, di solito, non viene divulgata da chi perpetra la tortura per via del suo carattere imbarazzante: costoro preferiscono addurre le ragioni più disparate per il loro comportamento aberrante, come l'essere stati costretti a praticare sesso orale da qualche parente quando erano piccoli, piuttosto che ammettere di soffrire di emorroidi o di ragadi anali. Tuttavia un recente studio[9] riporta il bruciaculo come la motivazione che più comunemente induce la gente a torturare i suoi simili (o le simpatiche bestiole, vedi più avanti). Chi soffre di questo male, infatti, è sempre incazzato, non si dà pace, e riesce a trovare sollievo e distrazione dalla sua vergognosa sventura solo tartassando qualche poveraccio inerme. State quindi attenti a tutti i rosiconi: la scenza (con la J maiuscola) ha provato[citazione necessaria] che sono tutti potenziali torturatori[10].
Torture sugli animali
Anche gli animali provano dolore & disperazione - anche gli animali possono subire traumi irreversibili, ergo anche gli animali possono essere torturati. Vediamo insieme come e perché.
Test clinici dimostrano che...
...siete delle grandissime teste di minchia. Quando comprate quei cazzo di sciampi "niente più lacrime", o tutte quelle pomatine anallergiche "clinicamente testate", non ci pensate a come fanno ad assicurarsi che il prodotto non irriti i vostri stramaledettissimi tessuti corporei, razza di viziati ignoranti che non siete altro? Ve lo dico io, ve lo dico: prendono un po' di bestie inermi (per lo più conigli) e gli schioccano lo shampoo negli occhi (e quando la Lega Anti Vivisezione non guarda, anche i diti in culo) e vedono se piangono. Tutto il santo giorno. Non vi sembra una tortura? Fatelo a vostra madre e poi mi dite cosa ne pensa.
Sport
La corrida è un bell'esempio di tortura gratuita fatta per il divertimento delle masse (di teste di cazzo). In pratica si prende un toro e lo si tormenta con picche e arpioni (il tutto rigorosamente vestiti da cretini) finché non crepa.
Noia
È un pomeriggio uggioso di estate, trovate una nidiata di micini appena nati, che fate? Per sconfiggere la noia, potreste piantargli dei chiodi negli occhietti ancora chiusi, oppure sbatacchiarli nel muro per vedere quanto ci mettono a crepare (sono più resistenti di quel che sembrerebbe, sapete?). A me personalmente piace staccargli la testa e bermeli come delle fialette di Actimerd.
Piccola guida pratica: cosa fare in caso di tortura
Tutto dipende dal motivo per cui vi stanno torturando:
- Se vi torturano per avere delle informazioni, e dategliele queste bendette informazioni, mannagg'o santo!
- Se vi torturano per spingere un vostro amico con poteri paranormali a venire in vostro soccorso, non vi resta che aspettare che quel bischero si decida a piantare in asso il nanetto spelacchiato e venga a salvarvi.
- Se la vostra amica scema vi costringe a guardare video stupidi del suo "spasimante" o di gattini, può considerarsi una tortura e quindi non è possibile protestare, mostrandosi rispettabili nei confronti di ogni tortura in qualunque genere essa si mostri.
- Se vi torturano per puro gusto sadico, per l'amor del cielo non mettetevi a gridare "BASTAAAAH, BASTAAAAH, TI PREGOOOH!" o "PERCHEEEÉ, PERCHEEÉ MI STAI FACENDO QUESTOOO?!?!", servirà solo a peggiorare le cose.
- Se siete a Guantanamo, vi basterà denunziare tutti i vostri spacciatori magrebini di fiducia o tutte le persone minimamente musulmane che conoscete come membri di Al Qaeda, vedrete che smettono subito.
- Se vi torturano per vedere se quel bruciore al culo che avete è dovuto alle abboffate d'impepata di cozze da "Peppin'o Lurdo" o a qualcosa di ben peggiore, portate un po' di pazienza, la colonscopia non dura poi molto.
- Se invece siete voi a infliggere la tortura, beh, che dire: buon divertimento e... occhio agli arresti cardiaci![11]
Note
- ^ Le eventuali devastazioni fisiche sono solo un mezzo per giungere al fine, cfr. il pratico manuale della CIA KUBARK Counterintelligence Interrogation.
- ^ Lo sentite quel casino che viene tutte le sere dal baretto sotto casa? Sono schiere di filosofi che, tra un Campari e uno Stravecchio, dibattono di tutte le più importanti quistioni inerenti al sapere umano (oppure di fantacalcio e di trombate inventate con fie vere o di trombate vere con fie inventate).
- ^ Almeno due dei quali sono andati - ahimè - perduti nell'incendio della Biblioteca di Alessandria.
- ^ Cfr. il famoso saggio di I. Rosellini e D. Vader: "Le piramidi: tecniche costruttive avveniristiche o torme di schiavi presi a mazzate?", Firenze 1832.
- ^ Vedi sempre l'ottimo manuale KUBARK Counterintelligence Interrogation, pag. 90.
- ^ Fenomeno del "tanto lo so che ti piace, troia!".
- ^ Dannato ebreo.
- ^ Le piante dei piedi sono molto innervate ma possono essere brutalmente percosse senza riportare danni (o quantomeno danni visibili), questo le rende una parte del corpo particolarmente adatta a essere sottoposta a tortura.
- ^ Lo Studio Legale Previti & C.
- ^ Torturatori di questo par di palle, per essere più precisi.
- ^ Gli arresti cardiaci (della vittima) stanno infatti alla tortura come l'eiaculazione precoce sta al coito - è GAME OVER!