Treno Reggio Calabria - Milano Centrale
Il Treno Intercity Notte Reggio Calabria - Milano Centrale, detto anche Treno della speranza[1] è un mezzo sacro per i meridionali emigrati al Nord, che lo prendono d'assalto tutti i weekend e all'inizio delle vacanze di Natale, Pasqua e d'estate, nella speranza di poter rivedere un'ultima volta nella loro vita la loro terra d'origine e di salutare genitori e vecchi amici. In queste giornate il treno raggiunge una densità media di 5 passeggeri per metro quadrato, mentre nel resto della settimana il treno viaggia praticamente vuoto.
L'esistenza di questo treno è però pressoché sconosciuta ai settentrionali. Al pari di quella di una città che si chiama Reggio Calabria.
Il percorso
Il treno proveniente da Reggio Calabria e diretto a Milano Centrale è un normalissimo treno che parte alla stazione di Reggio Calabria Centrale e arriva a Milano Centrale. Ciò che lo distingue, invece, da un normale treno sono il suo percorso panoramico attraverso le coste della Calabria e del Cilento (per rendere il viaggio più interessante, al prezzo però di un allungamento del tempo di viaggio di 4 ore) e i suoi ritardi che rendono il viaggio in treno dalla Calabria alla Lombardia più lungo del relativo viaggio in bicicletta.
Per calcolare il costo del viaggio, al normale costo del biglietto va aggiunto il valore di gioielli, cellulari e una quantità indefinita di soldi che viene sottratta dai doganieri all'ingresso del territorio di Napoli, in cambio della protezione da nemici ben più pericolosi.
Le Ferrovie dello Stato, perciò, hanno preso la saggia decisione di dirottare il treno sulla linea adriatica. Questa decisione è stata presa anche speranza di caricare qualche biondina tedesca in vacanza alla stazione di Rimini, in grado di allietare il viaggio dello sventurato passeggero.
Il viaggio
Al viaggiatore che abbia preso la saggia decisione di viaggiare su questo treno sono offerte varie possibilità d'intrattenimento, e cioè:
- Guardare il paesaggio dal finestrino (quando il treno non viaggia di notte, cioè mai);
- Bere l'ottimo caffè offerto dal carrellino delle bevande (che di solito passa quando il treno arriva alla stazione di Piacenza);
- Mangiare un buon piatto di pasta alla carrozza ristorante (che non c'è);
- Conversare con i compagni di viaggio.
Durante il viaggio, infatti, si ha la possibilità di conoscere persone molto interessanti, tra cui:
- Immigrati emigrati negli anni sessanta e ritornati per poter portare al Nord un carico di peperonata fatta dalla madre ottantaseienne. Oltre che dal caratteristico odore, questi passeggeri si riconoscono anche per le loro interessantissime dissertazioni sulle differenze tra il Nord e il Sud, su come il Sud gli manca e sulla vita al nord... Ideali per chi vuole dormire.
- Promettenti neolaureati dell'Università di Cosenza o di Reggio Calabria che si recano al Nord nella speranza di trovare lavoro. Questi neolaureati - alcuni in giurisprudenza, altri in ingegneria, altri in economia, hanno in comune l'abitudine d'intrattenere l'infausto compagno di viaggio parlandogli di come al Sud non ci sia niente da fare e e di come i meridionali abbiano una mentalità antiquata durante tutto l'arco del viaggio. Sovente, però, questi neolaureati non sono mai stati più a nord di Caserta (per la gita di terza media) e quindi sono ancora ignari delle gravi difficoltà che li attendono in Padania e della gente ostile che abita queste nordiche regioni.
- Intere famiglie, che sovente occupano un intera carrozza. Questi gruppi familiari si riconoscono facilmente perché passano tutte le 18 ore e passa del viaggio a parlare di pettegolezzi e vecchi aneddoti familiari tenendo sempre la luce accesa, mentre il povero viaggiatore estraneo al gruppo familiare che si trova a viaggiare con loro (non più di uno per scompartimento) non riesce a chiudere occhio per un solo minuto. In compenso, però, passerà tutta la notte a giocare a burraco e a scopone e a parlare del più e del meno con i suoi nuovi amici. Questo viaggiatore sovente sarà uno dei pochi che riprenderà volentieri questo treno;
- Promettenti diplomati che si recano a Milano (o in un'altra città del Nord) per studiare all'università, o per il promesso weekend di shopping (per le ragazze) o a vedere la partita del Milan o dell'Inter (per i ragazzi) dopo il diploma.
Più raramente, il viaggio può essere allietato dalla presenza di piacenti donnine di colore. Queste giovincelle, che portano una camicetta aperta e la minigonna anche il 15 gennaio, passano tutto il tempo a sentire musica al cellulare a 130 decibel. I loro unici contatti con gli altri passeggeri sono gli schiaffoni che gli danno quando osano chiederle di abbassare un po' il volume per poter dormire.
Da notare che nessuno di questi passeggeri vive più a nord di Capua; come abbiamo già detto, l'esistenza di questo treno è del tutto ignota a chi non è meridionale (o non ha origini meridionali). Un importante sociologo parla di come questo treno abbia compiuto il miracolo di unire le genti di Calabria, per secoli separate tra loro dalle asperità del territorio e dalle rivalità familiari.
Alternative al Reggio Calabria - Milano
Per il viaggiatore che si è stufato di farsi 19 ore di viaggio (quando il treno arriva puntuale) in un treno che ha conosciuto la Seconda Guerra Mondiale per tornare nella sua terra di origine, ci sono le seguenti alternative.
- Alitalia (ideale per chi non ha molti soldi da spendere);
- Viaggio in macchina lungo la Salerno-Reggio Calabria (consigliato a chi non ha molta pazienza);
- Ryanair (ideale per chi ama dormire fino a tardi);
- Pullman (suggerito a chi ama la comodità e non bada a spese);
- Viaggio in macchina attraverso la Statale Jonica e l'Autostrada Adriatica (per chi non ha tempo da perdere).
Voci correlate
- Feccia del Sud
- Feccia Adriatica
- Feccia della Laguna
- Transiberiana
- Stazione Centrale di Milano
- Trenitalia
- Calabria
- Milano
- Terronia
Note
- ^ di arrivare