Umberto Veronesi
Umberto Veronesi è stato un appassionato di tette, di animali, di morte e di altri argomenti che messi insieme sono piuttosto raccapriccianti.
Biografia
Veronesi nacque a Milano il 28 novembre 1925 da una famiglia di boari della Brianza. Fin dalla più tenera età mostra interesse per la medicina e la chirurgia praticando una rudimentale vivisezione delle mamelle delle mucche. Raggiunta la maggiore età, anziché dedicarsi al pascolo degli armenti come auspicato da suo padre, decise di abbandonare l'attività famigliare per baloccarsi con L'allegro chirurgo che aveva ricevuto in dono per il diciottesimo compleanno.
Morte
Veronesi muore l'8 novembre 2016 alla tenera età di quasi 91 anni per cause che chiedere è lecito, ma rispondere è cortesia.
Secondo i complottisti, egli avrebbe in realtà scoperto di avere un tumore al fegato, e in preda a un delirio di onnipotenza, per non farsi scoprire si sarebbe deciso a operarsi da solo in casa. L'impresa sarebbe riuscita, nonostante gli unici atrezzi usati fossero forbici dalla punta arrotondata, un mattarello e una foto di Sant'Antonio. Sembra andare tutto bene, ma, dopo l'operazione, avrebbe cercato di sottoporsi alla chemioterapia usando gas del fornello e della colla vinilica.
In ogni caso, sulla tomba appare il seguente epitaffio, indirizzato ai suoi pazienti:
Posizioni pubbliche
Umberto Veronesi aveva un sacco di opinioni, concepite apposta per far girare le palle a più gente possibile. Alcuni esempi:
- Nel 1995 propone la distribuzione di droghe leggere nelle scuole di ogni ordine e grado in quanto «La legalizzazione ha effetti positivi sullo studio, in Svizzera da quando fumano tutti a nessuno interessa più di prendere un diploma».
- È stato favorevole agli OGM, sostenendo che lui ne mangia 2-3 etti tutti i giorni ed è ancora vivo. Nel marzo 2005 afferma che a provocare il cancro non sono gli OGM o le polveri sottili delle automobili, bensì la malvagia polenta taragna.
- Nel 2006 ribadisce che «l'ingegneria genetica non è una bacchetta magica per risolvere i problemi dell'umanità, a parte quello dei profitti delle multinazionali, quella sì che sembra quasi magia».
- È stato contrario alla pena di morte e all'ergastolo, affermando: «Il nostro cervello genera nuove cellule continuamente, quindi la persona che abbiamo chiuso in un carcere non è la stessa vent'anni più tardi. Ad esempio, io vent'anni fa ero un medico, e guardatemi adesso!».
- Ha più volte criticato le sofferenze inflitte agli animali da vivisezione e allevamenti intensivi, invitando gli italiani a infliggere sofferenze ad altre creature, come le piante e i funghi, la cui sofferenza può essere ignorata perché non urlano.
- Pur sostenendo l'eutanasia era contrario all'aborto, da cui si può dedurre che i bambini dovevano stargli parecchio sul cazzo.
- Sosteneva inoltre la totale innoquità di qualunque cosa fosse prodotta da chi finanzi la sua fondazione.