Umbria

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« Annamo a riscoje le ulive! »
(Contadino umbro)
L'Umbria conta circa 12 vulcani attivi.

Lumbria, altrimenti detta l'Unbria oppure Umbria dai puristi più scì-scì è una piccola regione italiana dove si parlano in maniera storpiata i seguenti dialetti: un romanesco che è mescolato ad abruzzese e marchigiano a sud est, mentre a nord ovest parlano gli scarti del toscano e del romagnolo Confina ad est ed a mezzo-est con le Marche, ad ovest e nord-est con il Molise, a sud e sud-est-sunt sempre con il Molise mentre a sud-ovest confina col Belgio e con l'isola di Malta. Il capoluogo regionale è la Perugina.

Geografia

« Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte nume Clitumno!
Sento in te tutt'un odore di pini silvestri,
di semi di grano fuori del sacco,
di amene rugiade terrestri,
di merda di cavallo sotto al tacco. »


L'Umbria è una delle più estese regioni italiane dopo la Liguria. Il territorio è prevalentemente montuoso (per il 63%) e vulcanico (55%) e presenta un'ampia zona costiera, oltre a una splendida pastiera. La regione offre una grande varietà di paesaggi attraverso il susseguirsi di vallate, catene montuose, altipiani, deltaplani, pianure e pampas. L'Umbria è una terra di montagne rocciose, canyon e deserti sabbiosi che costituiscono la caratteristica geografica dominante. Ha un clima particolarmente arido nel suo complesso. La presenza di catene montuose ad ovest e la lontananza dall'Oceano Pacifico impediscono alle depressioni provenienti dall'oceano e cariche di umidità di giungere sulla regione costingendo gli umbri a ricorrere a frequenti danze della pioggia.
Da gennaio a luglio le precipitazioni sono minime, probabilmente a causa di una maggiore sicurezza sul lavoro. Da luglio a settembre inizia il periodo dei monsoni e le piogge si fanno frequenti, incessanti e parecchio scassacazzi.

Demografia

Nel 2006 i nati sono stati 7.412, i morti 9.643, i negri 35.433, gli immigrati irregolari 15.612 (fonti: Archivio nazionale Lega Nord).

Paeselli degni di nota

Cosa si può dire sulle città dell'Umbria? Le più grandi non hanno più di 300 abitanti. Ne consegue che fare il sindaco di una città dell'Umbria è impegnativo come fissare un punto sul soffitto. Ecco le città più di nota degne:

  • Perugina - la patria delle praline col nocciolone dal potente effetto lassativo
  • Terni - città di giocatori al lotto
  • Quaterni - i cugini di Terni più fortunati
  • Cinquini - i cugini di Terni ancora più fortunati
  • Gubbio - famosa per i suoi lupi, che sanno coniugare bene il congiuntivo
  • Gabbio - famosa per le sue carceri
  • Narni - famosa per le sue cronache, Le cronache di Narni
  • Città di Cestello - famosa per aver dato i natali a Monica Bellucci. Gli abitanti sperano di poterle dare presto anche le estreme unzioni.
  • Spoleto, nota per il suo schifoso Festival dei Due Mondi (che sono poi diventati duecento).
La principale attrazione dell'Umbria: Disneyland.

Luoghi indegni di interesse

Se volete visitare l'Umbria preparetevi a una vacanza da vecchi. Le città sono vecchie, i palazzi sono vecchi, le persone sono vecchie, perfino i reperti archeologici sono vecchi. Però in mezzo a tanto vecchiume si può trovare qualche cosa di interessante assai:

  • I monasteri edificati di persona da San Benedetto, l'inventore dell'acqua minerale.
  • Il monastero di San Francesco d'Assisi, decorato con dipinti di Giotto e con graffiti punk.
  • Il monastero di Santa Rita S'Accascia, decorato dai bellissimi affreschi di un allievo di Cimabue, Ligabue.
  • A Todi, nella cripta di San Fortunato riposa Jacopone da Todi quindi entrate piano per non svegliarlo.
  • Vanno infine citati i luoghi di culto dedicati a San Rinaldo di Nocera Umbra, Sant'Ubaldo di Gubbio e San Braccobaldo di Hanna & Barbera.

Folclore

L'ultima domenica di giugno a Gubbio siccome nessuno ha un cazzo da fare si organizza il famoso Palio della balestra. Le persone, armate di pesanti balestre risalenti al XV secolo, si rincorrono per le vie della città in un'autentica caccia all'uomo. Donne e bambini non sono risparmiati da questo massacro e infatti cadono come mosche. A fine giornata si tirano le somme e si stila una lista dei caduti. I sopravvissuti si complimentano l'un l'altro per la propria mira e a sera si festeggia lungo le vie cittadine ancora imbrattate di sangue.

Un'altra manifestazione degna di disinteresse è la cosiddetta Processione del Cristo morto, che riprende l'allegra passeggiata di Nostro Signore al Calvario lungo la Via crucis. Un volontario scelto con la forza viene costretto a rappresentare Gesù e affinché la rappresentazione sia più veritiera possibile viene frustato sul serio. I penitenti, dal volto incappucciato per non farsi riconoscere, tirano dei fortissimi calci in culo al malcapitato di turno mentre gli altri partecipanti intonano qualche canzone sacra o un qualsiasi pezzo di Vasco Rossi. Arrivati in cima a una collina, per rendere l'esibizione più spettacolare, il figurante di Gesù viene crocifisso sul serio e viene lasciato lì per cinque giorni, durante i quali chiunque può andare da lui e sbeffeggiarlo. Se sopravvive ha diritto a un buono sconto da 30 euro per i surgelati.

Voci correlate