Unione Sportiva Catanzaro 1929

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« Prima di morire voglio rivedere il Catanzaro in Serie A »
(Tifoso catanzarese in evidente stato di ubriachezza)
« Cha Cha Cha Capoluogo e Serie A !!  »
(Il tifoso di prima in una sua espressione di gioia di 40 anni fa dopo che la sua squadra aveva conquistato la serie A e sconfitto la Reggina ai calci di rigore per il titolo di Capoluogo della Calabria)
« Chi non salta è un Cosentino !!  »
(Espressione del tifoso giallorosso in uno dei pochi momenti di felicità)
Il Catanzaro dà spettacolo e la curva è sempre gremita.
« Prima o poi riusciremo a vincere un derby contro il Catanzaro!!  »
(Frase di speranza di un tifoso cosentino a 20-30-40-50 ecc.... anni)
« Piuttosto che venire a Catanzaro andrò a pulire i cessi »
(Calciatore su proposta di ingaggio da parte del Catanzaro)
« Il Catanzaro non sarà mai più umiliato »
(Antonio Aiello dopo aver acquistato il Catanzaro e prima di chiedere i soldi per l'iscrizione anche al barbone di Piazza Matteotti)
« La più grande delusione della mia vita »
(tifoso catanzarese dopo aver visto il Catanzaro perdere la finale playoff in casa col Sora nel 2001)
« La più grande delusione della mia vita »
(tifoso catanzarese dopo aver visto il Catanzaro perdere la finale playoff in casa con l'Acireale nel 2003)
« La più grande delusione della mia vita »
(tifoso catanzarese dopo aver visto il Catanzaro perdere la semifinale playoff in casa con il Pescina nel 2009)
« La più grande delusione della mia vita »
(tifoso catanzarese dopo aver visto il Catanzaro perdere la finale playoff con la Cisco Roma nel 2010)
Il facoltoso nuovo presidente del Catanzaro
« La più grande delusione della mia vita »
(tifoso catanzarese dopo aver visto il Catanzaro perdere il quarto di finale playoff con il Benevento nel 2014)

Il Catanzaro , già nota come Caritas o ancora come Barzelletta, è la squadra di calcio della città di Catanzaro, che vanta un primato a livello mondiale: non è mai riuscita ad iscriversi a nessun campionato professionistico senza chiedere l'elemosina a Comune, Regione e Provincia ed i suoi calciatori vengono pagati coi soldi del Monopoli.

Pare che finalmente, dal 2011, sarà istituito un apposito otto per mille destinato all'iscrizione del Catanzaro per il suo milionesimo torneo di Serie C2.

Il debito del Catanzaro è inferiore solamente a quello dell'Africa: tra i suoi creditori ci sono l'Erario, la Regione Calabria, Micu u puticaru, Zio Paperone, Qui Quo e Qua, Matusalemme, Belzebù, Babbo Natale, Titti e Gatto Silvestro, Salvatore il benzinaio, Toto il fioraio, Santuzzu u pisciaru e perfino Paperino e Paperoga.

Le casse della squadra sono così prosciugate che il Catanzaro deve giocare a porte chiuse perché non ci sono soldi per pagare gli steward e il servizio biglietteria (n.b. questa non è una cazzata!).

I colori sociali sono il giallo e il rosso, che rappresentano la bile e il sangue versato dai suoi tifosi a causa delle innumerevoli sconfitte negli ultimi venti anni.

Storia

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Unione Sportiva Catanzaro 1929
Lo stemma chiarisce il valore dei giocatori e della società

1929-1987: La nascita e i primi 60 anni di successi

La triste storia del Catanzaro inizia nel 1929 quando i più grandi imprenditori catanzaresi, decisero di creare la squadra più ridicola del mondo.

Inizialmente il loro sogno sembrava sfumare, perché l'esordio è scoppiettante: il Catanzaro vince subito il campionato di Promozione battendo tutte le altre temibili squadre del calibro de La Villa Arzilla e la Riposate in Pace Onoranze Funebri.

Nel 1935 la squadra smette di giocare nei campi dove si coltiva il prezioso peperoncino calabrese perché finalmente viene costruito uno stadio.

Divenuto presidente Nicola Ceravolo, la squadra vola di vittoria in vittoria. Senza capacitarsene arriva a disputare nel 1966, una finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, dopo aver eliminato il Napoli, la Lazio e perfino la Juventus.

Ma dopo tanti anni passati in serie B, ormai la categoria sembrava essere divenuta stretta, e la squadra, grazie alla straordinaria campagna acquisti ordinata dal presidentissimo Ceravolo , riesce addirittura a salire in serie A, e, per merito di una seria gestione della società, la squadra riesce addirittura a restarci complessivamente per ben 7 anni conquistando altre due promozioni. Nel 1981 e nel 1982 i giallorossi si classificano clamorosamente settimi nella massima serie ma 15 squadre su 18 non si erano iscritte al campionato.

1988 - 2003: Boh

Tra il 1988 e il 2003 la squadra fa talmente cagare che scompare dalle cronache e perciò non sono reperibili materiali documentabili a riguardo. Si registrano solo degli avvistamenti in Serie C2 con una splendida collezione di numerose figure di merda sparse per i vari campetti di periferia. Le uniche note positive sono le innumerevoli vittorie contro i poveri cugini del Cusenza, che vengono tramortiti in ogni occasione. Il loro incubo peggiore è Massimo Palanca, capace di segnare 156 gol in 4 partite ai Lupi Silani, che perdono sistematicamente tutti i derby, perfino a briscola, tressette, rubamazzetto e a bocce.

2003 - 2006: Il ritorno nel calcio che conta

Nel 2003 la squadra ricompare improvvisamente dal nulla e, riesce dopo 65645 milioni di anni ed un ripescaggio(dopo essersi vendut...ehm aver perso l'ennesima finalissima playoff in casa con l'Acireale) ad arrivare in Serie C1.

Nel 2004, grazie alla vittoria in campionato, il Catanzaro addirittura conquista una promozione in Serie B. In quel periodo l'enorme forza del Catanzaro non ha limiti e nonostante l'ultimo posto con 567 sconfitte e 46787 reti subite arriva l'ennesimo ripescaggio.

2006 - Oggi

Purtroppo nel 2006 viene venduto il pezzo pregiato della squadra, Culovic ed il Catanzaro, dopo l'ennesimo ultimissimo posto condito da esilaranti figure di merda, precipita in Serie C dove milita tutt'ora senza che nessuno se ne accorga.

Dal '97 ad oggi, salvo quel brevissimo intervallo dovuto alla bravura della squadra le stagioni del Catanzaro sono un susseguirsi di prestazioni fenomenali, come le sconfitte in casa nei playoff per la promozione in Serie C1 nelle stagioni 2001-2003, 2009 e 2010 ad opera delle più blasonate squadre d'Italia come Sora, Acireale, Pescina e Cisco Roma.

L'attuale obiettivo stagionale è cercare di arrivare ultimi possibilmente con un distacco dalla penultima non inferiore a 33 punti.

Albo d'Oro

  • 3 Promozioni in serie A (che culo!)
  • 1 Finale di Coppa Italia(vedi sopra…)
  • 1.856 derby vinti contro i cugini del Cosenza
  • 1 finale "Assegna il Capoluogo di Regione" contro la Reggina Calcio, vinta ai rigori
  • 1 Torneo di bocce
  • 1 Damigiana di Cirò
  • 1 Champions League a FIFA 2010
  • 1 Campionato del Peperoncino
  • 1 Stracittadina Catanzaro - Fondachello

Tifosi

Si sono tentate varie cure contro la malattia che spinge ancora a tifare Catanzaro. Persa per sempre la migliore cura della vitamina A e dopo una modesta somministrazione di vitamina B e C1, che hanno avuto effetto modesto, si è passati ad una cura a base di vitamina C2, ormai utilizzata da quasi vent'anni ma senza grossi miglioramenti.

I sintomi più frequenti che si riscontrano sui tifosi giallorossi sono:

  • Incapacità ad accettare la realtà.
  • Vive di soli e unici ricordi risalenti all'età della pietra.
  • Si tolgono soddisfazioni tramite le disgrazie altrui.
  • Quantomeno voi cosentini non siete mai stati in serie A!!
  • Continuano dicendo che i loro colori sono i più belli e unici del mondo e che la Calabria è giallorossa e giallorossa resterà.

Giocatori celebri

Voci correlate