Vacanza estiva
Le vacanze estive sono una particolare e pericolosissima tipologia di armi di distrazione di massa. Esse infatti servono a mantenere attivo e motivato l'italiano medio durante l'anno lavorativo con la promessa di relax e divertimento. Quando però le ferie finalmente arrivano si rivelano nella loro infernale e stressante natura, tanto da gettare il povero lavoratore in uno stato di psicosi e depressione abissali tali da fargli rimpiangere il morbido abbraccio della sua scrivania e farlo tornare in ufficio entusiasta e pronto per un altro anno di schiavitù.
Il mare
L'attrattiva principale di questa popolarissima auto-tortura comunemente detta vacanza è appunto il mare: esso è un composto chimico formato da una molecola di petrolio e due di piscio. La sua funzione nella tradizione e nel folklore italiano è quella di permette al turista rilassanti bagni, nuotate e giri in barca; purtroppo però l'inquinamento degli ultimi anni ha decisamente cambiato le cose: le acque sono infatti talmente sporche che dopo pochi minuti in ammollo il bagnante medio si ritroverà coperto di catrame, con due profilattici usati infilati uno per braccio e a lungo andare finirà per morire soffocato da qualche sacchetto di plastica durante una innocente nuotata a dorso.
Ma non è solo lo sporco a minacciare la quiete dei bagnanti, i recenti sconvolgimenti climatici hanno infatti provocato profonde mutazioni nelle meduse che hanno iniziato a proliferare ed incattivirsi: da innocenti animaletti leggermente urticanti al tatto si sono trasformate in macchine per uccidere che si muovono in branchi alla ricerca di nuotatori isolati per poi circondarli ed urticarli a morte con i loro tentacoli avvelenati. È stato stimato che ogni estate muoiano circa 5.000 turisti a seguito delle ustioni riportate nuotando in mezzo ad un banco di meduse.
Il riscaldamento globale ha inoltre provocato anche una proliferazione delle alghe nei mari che sono aumentate al punto da permettere, in alcuni punti, di emulare senza difficoltà Gesù Cristo camminando sulle acque. Infine vi sono i pericolosissimi mona con le moto d'acqua: essi sono una specie particolare di truzzo il cui unico scopo esistenziale è solcare a folli velocità tutte le zone balneari della penisola incuranti dei bagnanti che vengono spesso travolti e fatti a pezzi dalle eliche della moto d'acqua. Si stima che le vittime di questi pazzi scatenati si aggirino, nella stagione estiva, alle 8/9 al giorno. I cadaveri generalmente vengono ripescati nel tardo pomeriggio e serviti nei ristoranti sul litorale sotto forma di insalata di mare.
Tipi da spiaggia
Presentiamo dunque una classificazione della fauna che normalmente popola le mete balneari del Belpaese. Vista la natura apertamente demoniaca delle creature che stiamo per illustrare consigliamo di recitare 3 Padre nostro prima e dopo la lettura di suddetto paragrafo.
Il bambino
Uno dei più comuni fra i disturbatori della quiete balneare è proprio lui: il bambino. Esso, consapevole che i genitori dopo un anno di lavoro non hanno alcuno intenzione di prodigarsi a frenare le sue pulsioni vandaliche e violente si abbandona alla follia disturbando senza interruzione i vicini di ombrellone con una energia ed una instancabilità impossibili per un individuo della sua età in condizioni normali. L'unico modo per liberarsi di questa piccola furia umana è accompagnarla in una passeggiata lungo una delle tante pinete presenti vicino alla costa, dunque abbandonarlo lì attendendo che uno dei tanti maniaci che popolano tali luoghi faccia il lavoro sporco al posto vostro.
Il vucumprà
Quella del vucumprà è una particolare specie di nero. Generalmente cammina lungo il bagnasciuga carico di cappelli di paglia, occhiali da sole e braccialetti di spago che si scioglieranno inevitabilmente al primo contatto con l'inquinatissima acqua del mare, fermandosi ad ogni ombrellone per tentare di vendere, con un'insistenza che a volte raggiunge picchi paranormali, tali cianfrusaglie.
Ecco un tipico dialogo fra un vucumprà ed un malcapitato turista:
- nero: “Giao gapo, vucumprà braggialeddino di abore per gonguisdare dua ragazza?”
- Turista: “Ma è mia moglie, siamo sposati da venticinque anni!”
- nero: “Ba gon guesto due sgarse brestazioni sessuali avere di siguro bigliorabento”
- Turista(iniziando a incazzarsi): “Ma insomma! cosa vuole, ho già detto che non voglio nulla adesso mi lasci in pace”
- nero(facendo finta di nulla): “Allora du di siguro volere gombrare ogghiali da sole origidali di dolgeggabbana, solo gingue euro!”
- Turista (definitivamente incazzato): “Non compro merce contraffatta e ho già i miei occhiali! Adesso se ne vada o chiamo la polizia”
- nero: “Va bede amigo proprio perché sei dù facciabo 4 euro.”
A questo punto il turista medio esasperato si alzerà per andare a chiamare la polizia e far arrestare l'abusivo. Al suo ritorno dopo essere stato perculato dai poliziotti con il loro nuovi occhiali Dolce&Gabbana di plastica si accorgerà che il vucumprà è già andato via da un po' dopo essersi scopato sua moglie e sua figlia. Generalmente una volta tornato a casa il turista correrà a iscriversi alla Lega.
L'omino del cocco
L'omino del cocco è generalmente innocuo salvo che per i suoi schiamazzi che a lungo andare contribuiscono nel provocare il definitivo cedimento del sistema nervoso dell'italiano medio in vacanza. L'unica accortezza da prendere nei suoi confronti è di non acquistare mai il suo cocco se non si vuole evitare una diarrea fulminante con conseguente morte per disidratazione. In alternativa ci si può munire preventivamente di bazooka.
L'entusiasta
Quella dell'entusiasta è una delle specie balneari più pericolose. Egli, appena mette piede nel villaggio turistico, è colto da un delirio paranoide che lo porta a ricercare ossessivamente ogni tipo di divertimento possibile dimenticandosi che lo scopo principale di una vacanza dovrebbe essere il riposo. Partecipa a tutte le attività di gruppo del villaggio sia che si tratti di pitturare sassi insieme a dei bambini di 5 anni sia che si tratti di giocare a briscola con dei vecchietti.
Di solito gareggia in tutte le competizioni sportive classificandosi sempre e comunque ultimo e riportando diversi infortuni più o meno gravi; costringe familiari ed amici a visitare tutti i dintorni del villaggio e, colto dalla frenesia, non si ferma in nessun luogo per più di cinque minuti, giusto il tempo per scattare qualche fotografia da mettere su Facebook al ritorno. In genere dopo qualche giorno a questo regime l'entusiasta muore d'infarto oppure viene linciato dagli altri campeggianti. Coloro che sopravvivono generalmente evolvono in un'ancora più abominevole specie: quella dell'animatore.
L'animatore
Il soggetto più temibile fra quelli si possono incontrare in vacanza è sicuramente l'animatore. Esso viene pagato proprio per rendere il vostro soggiorno il più infernale possibile e viene nutrito con anfetamine allo scopo di renderlo instancabile e capace così di fracassarvi i coglioni 24 ore al giorno.
Vi verrà a svegliare alle 4 di notte per chiedere se il giorno dopo volete partecipare alla "maratona con il cucchiaio in bocca"; irromperà nella stanza mentre state scopando con vostra moglie per chiedere se nel pomeriggio siete liberi per l'attività "affinità di coppia"; vi tartasserà giorno e notte tentando in tutti i modi di farvi partecipare ad una serie di giochi e attività talmente idioti da essere considerati noiosi anche da vostro figlio di quattro anni. Non c'è modo di scappare ad un animatore, potrete piangere e disperarvi, cercare di corromperlo o di ucciderlo ma esso è un automa che vive solo per rendervi definitivamente folli e farvi attendere con trepidazione il momento di tornare al lavoro.[1]