Vecchia che fa la spesa
La vecchia che fa la spesa, altrimenti detta il flagello dei bottegai o anche la nemesi dei supermercati, è un problema socio-economico di una pericolosità altamente sottovalutata. È una piaga che ogni anno provoca danni per bilioni di euro, ed è la causa principale dell'attuale crisi economica e probabilmente del buco nell'ozono. La vecchia che fa la spesa crea code infinite pattugliando i supermercati col carrello vuoto e ingorghi stradali tornando a casa col carrello vuoto. Ovunque appaia abbatte il PIL di intere nazioni progredite portandole sull'orlo della bancarotta. La vecchia che fa la spesa non fa mai la spesa nei discount, disdegna i negozi self service e non compra mai da un banco take away. Deve necessariamente farsi servire da qualcuno: non può farne a meno. Da un certo punto di vista potrebbe sembrare che la vecchia crei occupazione in quanto si stima che, del pacchetto orario totale della categoria commercianti, il 47% sia dedicato alle vecchie che fanno la spesa; calcolando lo scontrino medio in rapporto alle ore lavorate ne si evince che una densità elevata di vecchie in una struttura ne decreta l'inevitabile fallimento.
Caratteristiche principali e segni particolari
- Descrizione fisiognomica:
Avete presente un pioppo in gennaio?
- Abbigliamento: foulard con motivi floreali o agrumi oppure scialle nero di lana polveroso e infeltrito, sottoveste in raso confezionata negli anni '30 a volte occultata da un grembiule con logo della Prova del cuoco (trovato in omaggio con Novella 2000), golfino in cotone idrofilo, gambe scoperte con bassorilievi in vena varicosa, calzettoni in lana merinos e ciabatta in gommapiuma o ciabatta da mare.
N.B. Questo abbigliamento viene indossato in qualsiasi stagione e con qualsiasi temperatura.
- Gadgets e optionals: la vecchia si aggira per la città munita di una borsina biodegradabile misteriosamente in perfetto stato di conservazione che utilizza per anni. Le vecchie che fanno la spesa di nuova generazione sono munite di carriolino per la spesa che però viene trascinato al contrario, dalla parte dei piedini per non consumare le rotelle. Un altro elemento indispensabile è la borsetta in simil-sky nera con bocca e anelli dorati o portafogli nero indistinguibile per forma e dimensione dalla borsetta. In giornate particolarmente soleggiate la vecchia porta un ombrello agganciato al braccio in caso piovesse. La vecchia che fa la spesa è troppo vecchia per andare in bici, ma a volte cavalca un triciclo elettrico, a gasolio o a pedali col quale entra nel negozio danneggiandolo strutturalmente.
- La vecchia che fa la spesa col carrello della spesa: questa vecchia ha un carrello personale sottratto al supermercato-bersaglio col quale viaggia da casa a negozio e viceversa. La moneta è stata inserita nella apposita fessura parecchi anni prima, quindi sarà probabilmente un doblone spagnolo. A causa del percorso urbano accidentato le ruote sono deformate, a volte quadrate, a volte bloccate, a volte mancanti, mosse solamente dalla forza di volontà della vecchia. Quando la vecchia si ferma tra le corsie per analizzare un prodotto parcheggia il carrello orizzontalmente in modo da impedire il passaggio di entrambi i sensi di marcia. In questo modo riesce a bloccare lo sfortunato cliente di turno e farsi leggere gli ingredienti del prodotto che vuole acquistare. Dopo aver abbattuto un paio di rack e investito qualche cliente col carrello che cerca di andare per i cazzi suoi la vecchia esce col carrello vuoto e la spesa in mano.
- Scopo: ogni vecchia che fa la spesa ha un unico scopo che deve appagare quotidianamente, fare la spesa. E non si arrenderà fin che non l'avrà fatta, dovesse metterci tutta la giornata. Dovesse passare sul tuo cadavere.
La vecchia si prepara a fare la spesa
La vecchiaccia si alza alle 4:00, scende dal letto già vestita ed esce di casa. Prende l'autobus e scende dopo cento metri alla prima fermata perché sopra era pieno di extracomunitari (in effetti c'era un tizio di San Marino). Percorre il resto della strada a piedi. Alle ore 5:00 la vecchia è davanti alla porta scorrevole dell'ipermercato che si aprirà magicamente come ogni giorno alle ore 9:00. A questo punto la vecchia, come un albero in autunno, rallenta tutte le sue funzioni vitali e rimane perfettamente immobile, come una statua di sale fino all'apertura o all'arrivo di altri vecchi che fanno la spesa. Nella seconda, sventurata ipotesi si formerà un gruppetto di vecchi che fanno la spesa i quali, tra una conversazione sulla spesa che hanno fatto ieri e quella che faranno domani, saranno interrotti e perquisiti a più riprese dalle guardie giurate di turno.
La vecchia che fa la spesa fa la spesa dal fornaio
La prima meta della vecchia che fa la spesa è il reparto pane e pasticceria, qui si destreggerà tra baguettes e panini integrali nel modo che segue:
- Vecchia: “È fresco il pane?”
- Fornaio: “l'abbiamo appena sfornato, ancora caldo!”
- Vecchia: “oh Signur, allora no, io lo volevo fresco.. avete mica il pane toscano, invece?”
- Fornaio: “Certo 'he sì!”
- Vecchia: “Allora mi da un panino al latte; ma ha il glutine?”
- Fornaio: “..eh, non lo so, c'ha il sale, il lievito..”
- Vecchia: “..no no, lasciamo stare che ho i gliceridi, e il dutur dice che devo mangiare senza grassi.. ma come faccio, come faccio che c'ho il marito obeso!”
- Fornaio: “..eh signo', guardi, qua ce sta er pane.. mi dica quale vuole e glielo incarto, o preferisce mangiarlo qua mentre continua a parlare?”
- Vecchia: “Quanto pesa quel panino lì da solo, dove c'è la scritta "per la vecchia rompipalle"?”
- Fornaio: “15 grammi”- Vecchia: “Ma noooo, è troppo!! faccia così: me ne dia mezzo chilo, ma di quello senza grano eh!”
A questo punto la bilancia elettronica del fornaio sottrae la tara e stampa l'etichetta con un importo negativo, -12 cent., che il fornaio è costretto a sborsare di tasca propria.
La vecchia che fa la spesa fa la spesa dal fruttivendolo
La vecchia passa almeno due ore in questo reparto. Si munisce di due dozzine di guanti usa e getta e un centinaio di borsine che userà a casa per porzionare la spesa in pacchetti da tre nanogrammi. Si infila un guanto poi con l'altra mano inizia a tastare melanzane, palpare patate, violentare gambi di sedano, pataccare angurie e assaggiare duroni. Acquista solitamente un cespo di insalata asportando preventivamente il 75% delle foglie esterne, una cipolla e due clementine avendo cura di sbucciarle prima di metterle sulla pesa elettronica. Qui prezzerà gli articoli come peperoni, basilico e cavolfiore. Fortunatamente la cassiera non si accorgerà dell'errore.
La vecchia che fa la spesa fa la spesa dal macellaio
Questa è l'ultima meta della vecchia che fa la spesa perché vuole mantenere inalterata la qualità della carne che probabilmente non acquisterà. La vecchia si presenta davanti al bancone per colmare le sue carenze proteiche. Il macellaio che l'ha avvistata da lontano ha già il dito pronto sull'allarme silenzioso nel caso le cose si mettano male. La vecchia si piazza davanti al bancone calzando un paio di occhiali telescopici e inizia a ispezionare la merce, compresi prezzi e ingredienti che peraltro già conosce a memoria. Quando la vecchia scopre un rincaro, anche se quasi impercettibile, inveisce contro il macellaio dietro al banco, il quale si trova alla base di un organigramma aziendale alto 12 chilometri e neanche se ne era accorto, del rincaro.
- Vecchia: “Almeno è fresca la carne?”
- Macellaio: “Per Bacco! Il banco è refrigerato.”
- Vecchia che non ha colto il sarcasmo: “Sicuro, eh! Che voi macellai... ce l'ha della vitellina?”
- Macellaio, sollevando una pantegana spellata: “Eccola!”
- Vecchia: “Ah, ma com'è bella! Allora mi dia una salsiccia.”
- Macellaio: “Tutta in una volta?”
- Vecchia che ancora non coglie: “No, mi faccia tre pacchetti. Poi mi dà tre fettine da 10 grammi di filetto”
- Macellaio: “Oh, abbiamo ospiti quest'oggi?”
- Vecchia che proprio non ci arriva: “Sì, stasera viene il mio nipotino con la mamma e il papà... e se non è tenera non la mangia... e ci metta le veline tra le fette che sennò mi diventano nere!”
La vecchia che fa la spesa va alla cassa
Dodici ore più più tardi una voce annuncia la chiusura del negozio. La vecchia smette di annusare un sapone da bucato ed estrae dalla borsetta un orologio a cucû fermo dal '46, poi si avvicina alla cassa. Qualche cliente in fila, mosso da immotivata compassione, in un atto di pura follia, la fa passare avanti. La pagherà.
- Vecchia: “Buongiorno!”
- Cassiera: “Buonanotte, sono le 21.”
- Vecchia: “Già?”
A questo punto la vecchia inizia a estrarre dalla borsina gli articoli da pagare e li appoggia sul nastro trasportatore nel punto più lontano dalla cassa nonostante abbia solo sei prodotti. Poi ingaggia una gara con l'ultimo pezzo che viaggia sul nastro e perde, arrivando alla cassa con un distacco di sei minuti. La cassiera presenta lo scontrino. La vecchia si accorge che la tintura per capelli rosso mogano non è in sconto come credeva, sventolando un volantino di un altro negozio vecchio di sei anni e richiede l'intervento immediato del direttore che, dice lei, è un suo amico. Il direttore arriverà un'ora dopo, concedendole lo sconto dalla disperazione. La vecchia, a questo punto, estrae il portamonete e inizia ad estinguere il debito di € 3,45 in comode rate da 1/2/5 centesimi al minuto. Nel frattempo il cliente che l'aveva fatta passare si fa esplodere ingoiando un pacchetto di Mentos e una bottiglia di cola. Nel fuggi-fuggi generale la vecchia si dilegua con la spesa che si farà rimborsare il giorno dopo perché oramai avariata.
Voci correlate
- Vecchiaia
- Vecchietta
- Vecchi
- Nonbooks:Fare la spesa
- Rimedio della nonna
- Uomo che fa la spesa
- Donna che fa la spesa
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