Veronica Lario
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29 aprile 2009: Veronica appoggia il Cavaliere
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Veronica Lario è stato per quasi trent'anni l'apparato riproduttore di default di Silvio Berlusconi, e per quasi venticinque soprammobile semovente della sua villa di Arcore. Nel 2009 però si è rivelata essere un burattino della sinistra, incapace di prendere decisioni da sola e influenzata dai comunisti persino nella sua vita coniugale.
Vita
Nasce a Bologna il 19 luglio 1956 come Miriam Bartolini. Anche se della sua vita a nessuno importa, per non farla apparire come un personaggio unidimensionale la cui unica funzione è stata quella di vagina privata di Berlusconi mi inventerò qualcosa sul suo passato: dirò che ha fatto le elementari, le medie e poi l'istituto magistrale. Ha frequentato lettere moderne all'università ma ha abbandonato prima della laurea. Era appassionata di bowling e di danza classica, e ha avuto una meravigliosa storia d'amore con un ragazzo che purtroppo si è conclusa tragicamente quando questi è deceduto in un incidente con la moto. Poi ha iniziato a recitare in teatro.
Quante righe sono? Quattro, cinque? Ok, abbastanza.[1]
Nel 1980 Enrico Maria Salerno la volle accanto a sé come protagonista femminile nella commedia Il magnifico cornuto. Il destino non avrebbe potuto decidere un momento più appropriato per farle incontrare quello che sarebbe stato l'uomo[2] della sua vita, ovvero il proprietario del teatro, Silvio Berlusconi.
Costui rimase folgorato dal suo smisurato talento durante l'opera e volle incontrarla nel suo camerino alla fine dello spettacolo. Non potendo regalarle un ministero né una candidatura alle elezioni, le portò un mazzo di rose rosse[3] e le consegnò le chiavi del suo cuore e della stanza 46 del motel più vicino.
Berlusconi era già sposato, ma non è mai stato uno che si pone certi problemi, e non se li pose nemmeno allora. Quanto a Veronica,[4] nessuno ha mai pensato di chiederle niente.
La convivenza filò senza intoppi per quattro anni: Veronica andò a vivere nella villa di Arcore, fingendo di essere la moglie di Vittorio Mangano, e ogni giorno lei e il suo Cavaliere riuscivano ad avere un incontro appassionato tra le lenzuola. Infatti Silvio, pur essendo un uomo pieno di impegni, riusciva sempre a trovare un'ora mezz'ora un quarto d'ora cinque minuti liberi per poter fare l'amore.
Tutto questo finì quando nel 1984 Veronica partorì una bambina, Barbara, figlia di Silvio. Così Silvio divorziò dalla moglie, che se possibile è ancora meno importante di Veronica, tanto che non la nominerò neanche, e iniziò la convivenza ufficiale con Veronica. Negli anni successivi nacquero altri due figli, Eleonora e Luigi, entrambi alti, biondi e di bell'aspetto. E ripeto per chi non avesse capito: alti, biondi e di bell'aspetto.
Infine, nel 1990, Silvio e Veronica si sposarono.
Dopo il matrimonio
Si dice che il matrimonio sia la tomba dell'amore, ma nel caso di Veronica e Silvio non è assolutamente vero. Nel senso che il Cavaliere non si accontenterebbe mai di un'umile tomba come un pezzente qualsiasi, ma vorrebbe perlomeno una piramide.
Dopo un certo periodo di tempo, infatti, Veronica iniziò a comportarsi da moglie viziata, a fare capricci, accampare pretese assurde e addirittura parlare senza il permesso del marito. E poi, diamine, si sa come sono le donne quando si avvicinano alla menopausa, no? Quindi non si può dare torto al marito se ha fatto qualche scappatella. In fondo, stiamo parlando di un uomo che, nonostante non sia più di primo pelo, si mantiene ancora bene.
E in fondo anche lei non era una santarellina, se Berlusconi pubblicizzò in una conferenza con il premier danese Rasmussen la nota storia amorosa tra lei e Massimo Cacciari. "Rasmussen è il primo ministro più bello dell'Europa", sostenne il premier, e aggiunse "penso di presentarlo a mia moglie perché è anche più bello di Cacciari. Con tutto quello che si dice in giro... Povera donna...", insomma cornuto e felice. Anzi cornuto e paziente: la vera vittima di tutto era il marito.
Una volta ad esempio Veronica scrisse una lettera isterica al quotidiano Repubblica, avverso al marito, in cui si lamentava per la condotta del consorte che aveva semplicemente rivolto dei complimenti galanti a delle signore alla premiazione dei Telegatti. Come se la frase "se non fossi sposato mi sposerei con lei" nascondesse chissà quali oscure intenzioni fedifraghe.[5] In questa occasione, Silvio la perdonò, sapendo che la donna è mobile qual piuma al vento, e soprattutto che quando aveva scritto la lettera aveva le sue cose.
La situazione precipitò nel 2009, quando Silvio si presentò alla festa di diciotto anni di Noemi Letizia, una ragazza di Casoria, vicino Napoli. La ragazza in seguito affermò di chiamarlo affettuosamente "papi", e di averlo incontrato più volte anche a Roma e Milano perché lui non poteva andare a trovarla. Potevano esserci mille motivi per questi incontri, ad esempio poteva trattarsi di una figlia segreta; eppure Veronica, che pure di figli segreti dovrebbe intendersene, pensò subito a male, forse temendo che i suoi tre ragazzi potessero vedersi ridurre l'eredità o più probabilmente plagiata dall'informazione di sinistra. Rilasciò una dichiarazione maligna e allusiva ai giornali: "non posso stare più con un uomo che non sta bene, che frequenta le minorenni".
Il divorzio
Fu così che Veronica decise di chiedere il divorzio. Le reazioni non si fecero attendere: Il Giornale, Libero e Il Foglio[6] iniziarono subito il bombardamento di rito, dimenticandosi momentaneamente di Santoro, ricordandole come tutti gli italiani avrebbero voluto essere al suo posto.[7] Repubblica e L'Unità gongolavano come se non sapessero che nel panorama politico italiano non sarebbe cambiato una mazza. Nel Partito Democratico alcuni avanzarono la proposta di accettarla nelle proprie file e di candidarla in futuro, prima che gli infermieri li riportassero dentro. Infine, il marito dichiarò tramite i suoi portavoce (Studio Aperto e Porta a Porta): "Veronica è caduta in un complotto della sinistra! Io non frequento minorenni, in realtà alla festa mi ero imbucato per bere a scrocco, ma mi hanno riconosciuto e ho dovuto farmi fotografare con tutti gli invitati". Quindi mostrò alcune delle foto, bollate dalla solita stampa di sinistra come fotomontaggi: una in cui fa le corna sulla testa della festeggiata, una seconda in cui canta Tanti auguri a te con Mariano Apicella che lo accompagna con la chitarra e una foto di gruppo in cui torreggia sopra gli altri.
La sostituzione
La questione più urgente riguarda comunque la sua sostituzione. E Berlusconi, dopo aver avuto conferma da Sarkozy che Carla Bruni non ha sorelle minorenni da presentargli, da buon imprenditore decise di approfittare subito della situazione per incrementare il fatturato, affidando la gestione della nuova first lady a Mediaset. La nota azienda televisiva ha provveduto subito al lancio di un nuovo reality show: "Italia's next first lady: Una bionda per papi".
Il format televisivo, condotto da Enrico Papi, consiste nella scelta da parte del pubblico tramite televoto della nuova consorte del premier; grazie all'abuso delle intercettazioni telefoniche effettuate da Gioacchino Genchi siamo riusciti ad avere in anteprima i concorrenti che lotteranno per arrivare al matrimonio:
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La Giustizia (nonostante sia stata tradita più volte dal cavaliere, ha deciso di partecipare per soldi)
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Mister X
Si prevede inoltre che il prossimo matrimonio, con chiunque sarà, si farà a un mese di distanza dalle prossime elezioni nazionali, di modo da attirare tutta l'attenzione su di sé organizzando una super-festa, colma di invitati internazionali e star del mondo dello spettacolo. A quel punto il PD non potrà fare altro che organizzare una contro-festa alla sagra del trifoglio e della zucca a Bucchianico in provincia di Chieti e incrociare le dita.
Note
- ^ Non sapevo più che cazzo scrivere, cribbio.
- ^ Licenza poetica.
- ^ Allora non gli era ancora venuta la fissa dei comunisti.
- ^ Continuo a scordarmi che l'articolo è su di lei.
- ^ E il fatto che sia stata detta a un'ex-soubrette appena entrata in politica nel proprio partito, di cui è diventata una degli elementi più importanti nonostante un'evidente carenza di competenze, non significa proprio niente.
- ^ Che in teoria era di Veronica...
- ^ Infatti il 90% degli italiani è a 90° nei confronti di Berlusconi.
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