Via col vento
Via col vento è un film vecchio come il cucco e dalla durata di qualche dozzina di ere geologiche, tratto dall'omofobo romanzo di Gianguglielmo Moccia, trisavolo di quell'altro là: buon sangue non mente, a quanto pare.
È talmente lungo e palloso che Serghej M. Ejsenstein si addormentò durante la proiezione e talmente vecchio che quando Colombo sbarcò in America nel 1492 il regista Tatanka Wotanka stava già girando la scena dell'incendio di Atlanta.
Trama
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |
Queste ventuno bobine (tre in più rispetto a La corazzata Potemkin) della durata di centotrentasette ore narrano le vicissitudini della famiglia Hoaria, ricchi possidenti di Tara, nella contea di Peso Netto nel Sud degli USA e dediti alla coltivazione di fagioli. La figlia maggiore Rossella, da brava ereditiera non faceva una mazza dalla mattina alla sera e passava il tempo tra Facebook e MSN adescando ricchi rampolli per farsi accompagnare a frivole feste mondane nella discoteca più in voga della zona, "Le dodici querce".
Tutto cambia quando per sfuggire al solito tran tran gli Stati del Sud dichiararono guerra agli Stati del Nord così, tanto per vedere cosa si prova a giocare a Risiko con segnalini umani.
Gli aristocratici ricchi e annoiati fecero salti di gioia esclamando "K BiLluU S vA A fR la gUeRa!!!1 jE faMo Er cUlOoO XD" e si arruolarono in massa mentre le fanciulle approfittando della loro assenza si diedero allo shopping compulsivo. Nella confusione generale Rossella, che prima d'allora sbavava dietro Ashley Wilkes sposò un certo Carl Hamilton scelto tra i vari spasimanti facendo "ponteponentepontepi, tappe tappe rugia".
Ma l'esercito sudista era composto da schiappe immani e l'entusiasmo si spense sotto una bella fraccata di mazzate da parte delle truppe nordiste: il primo a schiattare fu proprio l'Hamilton. Pappappero!
Rimasta vedova [1], Rossella conobbe l'avventuriero Rhett Butler che le farà il filo per le restanti novantacinque ore del film ma senza successo, perché la gran mignotta[citazione necessaria] pensava solo a Ashley che non se la filava manco per niente e intanto aveva sposato la cognata di lei, Melania [2].
Tutto sembra perduto quando ad Atlanta Rhett salva la vita a Rossella dallo scoppio di un ordigno facendole scudo con le orecchie: lei lo deve sposare per riconoscenza e gli dà una figlia che però muore da lì a poco [3]. Stephanie dice a Nick di lasciare stare Donna perché vuole riprendersi Eric senza il suo aiuto ma Brooke aveva sentito tutto e... come? Quello è Beautiful? Vabbè.
Il film si conclude[4] con un lieto fine: Rossella povera e pazza, Rhett Butler va a vivere con Mami la domestica nera e gli altri personaggi muoiono tutti, tanto domani è un altro giorno.
Riconoscimenti
Via col vento vinse 7 Telegatti, tre Tapiri d'oro, un Muciaccia di tungsteno e 55 Oscar, tra i quali ricordiamo:
- Miglior film
- Miglior attore non protagonista: quello che muore subito
- Miglior protagonista non attore: Le dodici querce
- Miglior parolaccia: "Francamente me ne infischio".
- Miglior pennichella: assegnato agli spettatori
- Miglior popcorn in sala: assegnato allo sbarbatello coi brufoli che stava alla cassa.
- Miglior paio di orecchie a sventola: assegnato a Clark Gable
- Miglior faccina ^_^: assegnato a Mami
Critiche
In tempi recenti gli esperti dell'unità cinofila di Pizzo Calabro hanno appurato che Via col Vento è stato plagiato da Beautiful esponendo prove inconfutabili:
- Rossella 'O Hara è una zoccola confusa capace di sposare il primo essere dotato di pene che le passi davanti, esattamente come Brooke.
- Il titolo della soap in origine era "Via col mento", chiaro riferimento a quel mascellone di Ridge.
- L'intreccio tra i personaggi è più intricato dei capelli di Giovanni Allevi e sembra non finire mai[5].
- Millemila anni dopo l'uscita del film, alcuni zelanti attivisti per i diritti civili hanno accusato il film di razzismo, ma solo sulla fiducia, perché è talmente lungo che non hanno avuto tempo di vederlo.
Curiosità
- La pellicola si svolge in un epoca immaginaria, dove il Sud è schiavista e razzista e il Nord tollerante e democratico[6].
- Adriano Celentano ha fatto causa alla produzione per aver utilizzato la frase "francamente me ne infischio", da lui depositata 95 anni dopo l'uscita del film[7].
- La lavorazione del film fu lunga e travagliata perché gli attori inciampavano continuamente nelle orecchie di Clark Gable.
Note
Voci correlate
- Guerra di secessione
- Cinema
- Lega Nord
- Topo Gigio
- La colonna sonora, riciclata di recente per uno squallido programma
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