Thomas Woodrow Wilson
Thomas "Woodrow" Wilson (si presume in Virginia nel 1856 - New York, 3 febbraio 1924, ma anche qui ci sono dei dubbi) è stato il 28° Presidente degli Stati Uniti d'America e, stando a quanto afferma chi ha avuto a che fare con lui, non era un essere umano.
Thomas Wilson, l'uomo (?)
Stando alla bibliografia ufficiale Thomas Wilson è nato Stauton in Virginia, il padre era un prete, mentre la madre era un donnaccia iscritta al MOIGE, ed entrambi erano favorevoli allo schiavismo, perciò immaginatevi che razza di essere poteva uscire da un incrocio così perverso e contro natura. Della sua infanzia non si conosce nulla a parte le misere informazioni che lo stesso Wilson ha lasciato: ad esempio sostiene di aver assistito all'elezione di Abramo Lincoln e di aver provato una certa repulsione per la cosa; un altro ricordo è lo scoppio della guerra di secessione, che a suo dire è stato il primo evento veramente gioioso della sua vita.
Svolse diversi lavoretti in vari uffici del suo paese fino ai 18 anni, in seguito frequentò Princeton diventando membro dell'associazione studentesca Phi Kappa Psi, un gruppo simpatizzante del Ku Klux Klan il cui scopo era quello di inculcare i principi della supremazia bianca alle matricole dell'università.
Uomo dal carattere freddo e desolante, Wilson era una persona in grado di far raggelare il sangue nelle vene a chiunque, il suo volto era costantemente inespressivo, non piangeva mai e rideva solo quando riceveva la notizia di qualche disgrazia; questo suo modo di fare gli permise di fare rapidamente carriera: infatti chiunque lo aveva come sottoposto, preferiva promuoverlo e toglierselo di torno il più rapidamente possibile.
Divenuto dottore in scienze politiche[1], Thomas Wilson cominciò la sua personale scalata al potere. Per prima cosa si trovò una moglie: la sua scelta cadde su una tale Ellen Axson, che era figlia di un membro di una setta religiosa segreta (probabilmente cultori del Dio Moloch), in seguito iniziò a pubblicare alcuni scritti in cui sosteneva che il Congresso era il male e che i politici erano tutti criminali favoriti dalla Costituzione; questo permise a Wilson di farsi un certo nome tra il popolo e anche tra certi ambienti spocchiosi della neonata borghesia[2].
La carriera politica e l'elezione
La popolarità di Wilson si fece sempre più grande, tanto da convincere i membri dell'università di Princeton a nominarlo Magnifico Rettore[3]. Ottenuto questo ruolo continuò il suo lavoro di consolidamento della sua immagine personale, da prima modificando i corsi di laurea da cinque anni di fila ai famigerati "tre + due" e in seguito cacciando senza motivo logico i figli dei finanziatori dell'università.
Alla lunga, il modo di fare di Wilson attirò le attenzioni dei maggiori partiti statunitensi, che cominciarono a litigarselo: una testa di cazzo come la sua era merce rara e poteva fare comodo a chiunque. Alla fine fu il Partito Democratico a spuntarla, anche grazie al Presidente William Howard Taft, che proprio in quel periodo iniziò a gonfiarsi come una mongolfiera obbligando i repubblicani a distogliere le attenzioni da Wilson. I Democratici in ogni caso volevano prima testare le eventuali capacità di "Woodrow", così lo inviarono nel New Jersey a fare il governatore; il futuro Presidente governò talmente tanto bene che si guadagnò la nomea di "Diavolo del Jersey numero due" dalla popolazione locale; ottenendo di conseguenza la nomination alla presidenza.
La vittoria alle elezioni fu praticamente scontata, l'avversario da battere era il Presidente uscente William Howard Taft, una personcina talmente "sottile" e gradevole alla vista, che persino i Repubblicani più radicali piuttosto che votarlo di nuovo si ammutinarono dando il voto a Theodore Roosevelt che non era neanche candidato.
Un "uomo", mille disgrazie
Wilson si dimostrò fin da subito un Presidente ben diverso dai suoi predecessori (e per fortuna anche dei successori): era in grado di gestire tutto da solo senza bisogno di aiuto, non accettava consigli, neanche dai suoi collaboratori, e forse fu proprio questa la causa di alcune scelte estremamente discutibili che ebbe la malsana idea di prendere.
Essendo figlio di due simpatizzanti sudisti, anche Wilson era un fottuto razzista e per giunta simpatizzante del Ku Klux Klan; dopo quasi ottant'anni ripristinò la segregazione razziale, riaprendo nei fatti l'oscuro periodo del dopoguerra. Non solo, favorì la rinascita del Klan, che sotto la spinta del Presidente iniziò a prendere di mira non solo i neri, ma anche tutti gli altri appartenenti alle altre etnie, compresi i naturalizzati (italo-americani, ecc...), che lui chiamava affettuosamente "americani col trattino", di cui disse:
Ma il clima di terrore che creò Wilson era solo il preludio a qualcosa di ancora peggio, la prima guerra mondiale, che guarda caso scoppiò solo due anni dopo il suo insediamento. Alla notizia dell'inizio delle ostilità egli esclamò:
Quando la guerra finì, Wilson insieme ai presidenti inglese, francese e italiano, si fece promotore del famigerato Trattato di Versailles basato sui suoi famosi 14 punti; il trattato era talmente delirante che da lì a vent'anni avrebbe scatenato la seconda guerra mondiale; ironia del destino, Wilson ricevette pure il Nobel per la pace per questo lavoro.
Altre allegre porcate di cui fu artefice Wilson furono le invasioni in America Latina: Messico, Cuba, Nicaragua e Panama furono le più colpite; lì il Presidente impose dei governi fantoccio con lo scopo di imporre il predominio americano e depredare tutto quello che poteva, arrivando pure ad obbligare Haiti a dichiarare guerra alla Germania e quando il presidente haitiano si ribellò, Wilson lo fece sparire nel nulla, si piazzò al suo posto e dichiarò guerra a nome suo.
Impossibile non citare le interferenze in Russia, dove Wilson fece nascere un movimento di rivoltosi anti-comunisti, noti come "Russi Bianchi", la cui unica utilità fu solo quella di aumentare il già alto numero delle vittime causate sia dalla guerra che dalla rivoluzione.
Verso la metà del suo secondo mandato, Wilson era adorato come un Moloch, il Congresso era diventato una specie di tempio dove si facevano sacrifici umani in onore del Presidente, che giorno dopo giorno diventava sempre più forte e inarrestabile. Fortuna volle però che il buon Dio, per una volta, si accorse di quello che stava succedendo, così colpì Wilson con un ictus che lo mise parzialmente fuori combattimento; a quel punto il Presidente cominciò a sudare freddo per la prima volta nella sua vita.
Sentendosi prossimo a una brutta dipartita, Wilson partorì la sua ultima bestialità: il proibizionismo, il cui unico effetto benefico fu quello di riempire le tasche dei mafiosi, facendoli diventare i secondi padroni degli Stati Uniti dopo i lobbisti di vario genere; per non parlare delle migliaia di morti che si tirò dietro 'sta legge.
Il mandato Wilson si esaurì nel 1921, dopo di ché diradò i suoi interventi pubblici per poi sparire nel nulla senza lasciare traccia, ma il 3 febbraio 1924 venne dato l'annuncio della sua morte, il suo corpo venne tumulato nei recessi di una cripta nella cattedrale di Washington; l'allora presidente Coolidge volle constatare di persona la cosa, ma quando arrivò nei pressi della cripta non ebbe il coraggio di entrare. Anni dopo in molti tentarono di scendere a vedere se il corpo di Wilson fosse veramente dove si diceva che fosse, ma mai nessuno riuscì a farlo, vuoi per paura o per avvenute disgrazie; ancora oggi nessuno è mai riuscito a valutare la realtà.
Fatti inquietanti ad altre curiosità
- Una delle tante cose inquietanti di Wilson era il fatto che nonostante fosse dislessico riuscisse a leggere perfettamente e senza neanche guardare il foglio.
- L'ex presidente William Howard Taft iniziò a gonfiarsi come un dirigibile dopo aver avuto un fugace incontro con Wilson.
- Il suo nome completo era Thomas Wilson, il secondo nome Woodrow era in realtà un soprannome che gli dette un indiano sioux che dopo averlo visto lo indicò con un dito urlando "Woodrow, Woodrow"; che letteralmente significa "demoniaca belva infernale".
- In molti lo chiamavano "Woodoo", perché si riteneva fosse nato grazie a un rito "Wudù".
- Gran parte delle sue leggi hanno portato disastri a lungo termine: il Ku Klux Klan, praticamente morto prima degli anni '20, è resuscitato e ancora adesso ce lo si ritrova tra i coglioni, per non parlare dei mafiosi e quegli stronzi che continuano a rompere il cazzo con il proibizionismo.
- George H. W. Bush definì la politica economico-finanziaria di Regan una sorta di "economia dal woo-doo"; cosa intendesse dire con queste parole non ci è dato saperlo, ma se si considera che l'odierna crisi è in parte figlia delle politiche di Regan e soci, viene spontaneo pensare che il buon Woodrow ci abbia e ci stia ancora mettendo lo zampino.
- Come già detto Wilson non rideva mai, a meno che non sentisse parlare di disgrazie; l'unica volta che ha riso per una cosa quasi normale fu quando l'ex Presidente Theodore Roosevelt gli chiese il permesso di mettere insieme un corpo di volontari, per andare a combattere sul fronte occidentale europeo; naturalmente non se ne fece nulla[5].
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Thomas Woodrow Wilson Presidente degli Statuti Uniti 1913 - 1921 |
Succeduto da: Onestà! 1921 - 1923 |
Note
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