Giove (divinità)
Giove era il dio supremo romano che comandava tutti gli altri dei con un pungo di ferro in un guanto di acciaio inossidabile. Derivato probabilmente da un'unione tra il supremo dio etrusco Tinia e il greco Zeus, rappresenterebbe la prova vivente che anche due maschi possono avere figli.
Culto a Roma
Giove veniva adorato precauzionalmente durante tutto l'anno onde evitare di beccarsi una folgore sulla capoccia, da solo o insieme alle divinità della trinità triade capitolina: Minerva e Giunone. Inizialmente a fare da spalla a Giove c'erano Marte e Quirino, un dio sabino di cui nessuno ricorda la funzione, ma furono poi rimpiazzati dalle due dee su esplicita richiesta di Giove che non voleva sfigurare davanti a quel donnaiolo di Zeus.
I suoi sacerdoti non potevano uscire dalla città o dormire per più di tre notti fuori dal loro letto il che fece nascere un fiorente servizio di consegna a domicilio di prostitute sabine.
Giove ottimo massimo
Giusto per sottolineare che Giove era er mejo der mejo i romani gli affibbiarono il soprannome di "Ottimo". Poi, siccome gli sembrava ancora poco, aggiunsero "Massimo" per evitare ogni ambiguità. Soprattutto da parte dei greci che si ostinavano a chiamarlo: "La divinità di quei quattro bifolchi ricottai."
Declinazione del nome
Giove è uno di quei termini della terza declinazione che, per la gioia di tutti gli studenti, è irregolare. Ma, essendo il capo supremo degli dei, è irregolare a livello trascendentale, roba che vir a confronto sembra acqua di rose.
Eccolo a voi in tutta la sua irregolarosità:
- Juppiter
- Jovis
- Jovi
- Jovem
- Juppiter
- Iove
Se i vostri occhi hanno cominciato a sanguinare vedendo tutto ciò vuol dire che siete delle persone normali. Altrimenti mi spiace: dovrete fare un liceo classico.
Figli e Figlie
- Mena - 21°figlia di Giove, protettrice delle mestruazioni.